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Autore: atlanta    13/03/2012    0 recensioni
Mi hai inferto una ferita che non riesco a curare, non si vuol rimarginare, è come un morso avvelenato, una malattia cronica che non mi lascia, si abbraccia a me, penetrandomi nella pelle, stritolandomi la carne.
C'è un antidoto a tutto questo? Una bacchetta magica, non chiedo altro, solo un piccolo, per nulla obbligato incantesimo, un oblio agrodolce.
Genere: Malinconico, Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non posso amarti, ma odiarti mi è impossibile.

C'è un ricordo sepolto sotto lo strato impenetrabile della tua indifferenza.

E sai come funziona? Funziona che ogni immagine è un flash mentale, un black out.

Mi sporgo e fisso la voragine che ho nel petto. 

La tua memoria mi sta divorando il cuore, affamata del sangue vivo che pulsa nelle mie vene. 

Mi hai inferto una ferita che non riesco a curare, non si vuol rimarginare, è come un morso avvelenato, una malattia cronica che non mi lascia, si abbraccia a me, penetrandomi nella pelle, stritolandomi la carne.

C'è un antidoto a tutto questo? Una bacchetta magica, non chiedo altro, solo un piccolo, per nulla obbligato incantesimo, un oblio agrodolce.

Ci sono le note di una canzone e una parola è una stilettata, sembra impossibile, ma basta una melodia per distruggere ogni mia resistenza.

E' l'armata dei ricordi, i dardi del rimorso e l'atroce vendetta della malinconia. 

Quanto tempo, quante volte l'ho bistrattata, dimenticata, sotterrata sotto un pericoloso strato di effimera felicità.

Ed eccola qui, ancora qui, la mia amata melanconia, l'umor nero, la sofferenza di un amore fantasticato, le cui ali sono state tarpate troppo in fretta.

E' innaturale questo incestuoso rapporto della dolcezza con la masochistica memoria impietosa. 

Perché no, no, la tempesta delle tue parole soffiate in un orecchio non guarda in faccia nessuno,

nemmeno me, nemmeno me. 

  
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