una storiella Ron/herm senza pretese..spero vi
piaccia!
Dedicata a tutte voi mie care Drunks e al
mitico superkikkatrio (Io, Akachan e jejje)
Capitolo 1 “Sexy
come un libro di pozioni”
La sala comune dei grifondoro era rischiarata
dalla tiepida luce del camino che stava quasi per esaurirsi.
Solo tre persone
erano ancora sveglie nonostante fosse da poco passata l'una.
Con fare
assonnato la giovane finì di scrivere il suo tema per pozioni e stiracchiandosi
leggermente lanciò un'occhiata dolce ai due compagni stesi bocconi sul
divano.
Con la poca lucidità che le rimase si alzò e sussurrò poche parole
all'orecchio del ragazzo rosso che oramai ronfava alla grande.
- Ronald...
svegliati è tardi, fareste meglio ad andare a dormire di sopra...
- Mh... -
Rispose di rimando il giovane senza dare il minimo segno di aver recepito alcun
che.
A quel punto la ragazza optò per le maniere forti, cominciando a
scuotere l'amico.
- Ron!? Ti vuoi svegliare?
- Mh...Fleur... dammi un
bacino... solo uno dai! -
Disse allungandosi verso la ragazza, abbracciandola
all'altezza dei fianchi poggiandole inconsciamente le mani sul sedere.
Dal
canto suo la grifondoro si irrigidì strabuzzando gli occhi che cominciarono a
saettare con rabbia.
Raccogliendo tutto il suo coraggio aprì la bocca.
-
Maledizione Ron svegliati! E toglimi le zampe da dosso! -
Detto questo il
ragazzo aprì di colpo gli occhi trovandosi in quella posizione imbarazzante e
notò con suo grande sgomento di avere ancora saldamente le mani appoggiate al
fondoschiena dell'amica, che lo guardava con aria assassina.
- Ahhh!
Hermione!Sei tu? - Gridò staccandosi immediatamente sperando non avesse notato
il particolare tocco sulla zona proibita.
- Che diavolo succede? - Imprecò
l'altro grifondoro destatosi bruscamente dal sonno.
- Sì sono io, deluso? Mi
dispiace non sono la tua Flebo! Brutto pervertito!
- Che cosa? Che centra
Flebo emh... Fleur?
- Centra che nel sonno la stavi pregando di baciarti! -
Disse furente.
- Io emh... -. Mormorò imbarazzatissimo.
Il gelo calò nella
stanza, ma il ragazzo moro tentò di darsi un contegno, cercando di non far
trascendere ulteriormente la questione.
- Su è solo un sogno! Certo un sogno
sulla ragazza di Bill, ma solo un sogno. – Sdrammatizzò Harry.
Ron parve
rincuorato nel sentire le parole dell'amico sostenerlo.
- Non è solo un
sogno! Tu avevi intenzioni peggiori! - Potter guardò interrogativo i due
compagni avendo ormai perso il filo del discorso.
- Che depravato che sei! e
poi tu... - .
Rabbrividì alla scena di pochi istanti fa.
- Mi hai toccato
il sedere pensando fosse quello di Fleur, brutto porco! - Disse sfogando la sua
rabbia.
- Herm... non è quello che sembra! - Tentò di replicare con
incertezza il rosso. Il compagno invece assisteva alla scena inerme senza
proferire parola, temendo soltanto che adesso arrivasse il peggio.
- Quello
che sembra... eh? Ronald Weasley sei solo un pervertito che pensa di fare cose
oscene con sua cognata!
- E non mi dire che è stato un caso che mi hai
toccato il sedere! - Gridò inviperita poggiandosi le mani sui fianchi.
- Sei
tu che mi hai voluto svegliare, per forza! Per quel che mi riguardava potevo
benissimo ronfare in sala comune tutta la notte! -
Ribatté alzandosi dal
divano, in tono offeso.
- Scusami tanto se mi preoccupo per voi! Domani vi
sareste lamentati tutto il giorno per il mal di schiena!
- Ma non pensavo
fosse così pericoloso avvicinarsi a te! - Disse risoluta la grifondoro.
-
Nessuno te lo ha chiesto! Alla mia schiena ci penso da solo! E poi non sono
pericoloso!
- Ma mi hai toccato il sedere! - Sibilò con astio.
- Non l'ho
fatto apposta lo vuoi capire? Stavo sognando!
- E poi non è che sia tutto
questo granché, diciamocelo Hermione hai il sex appeal del libro di pozioni!
Affermò cattivo sapendo di pungerla sul vivo.
Infondo stava facendo una
tragedia per un sogno.
Dagli occhi d'Hermione cominciarono a sgorgare copiose
le lacrime; il suo viso contrito in una smorfia di dolore mostrava allo sciocco
Weasley che aveva appena spezzato il cuore della sua compagna di sempre.
-
Tu... tu... io ti odio Ronald Weasley! Non mi rivolgere mai più la parola! -
Tuonò, dando un sonoro schiaffone al rosso.
Tramortito il ragazzo cadde sul
divano, conscio di aver rotto l'amicizia con la sua migliore amica.
Ma ancor
più di aver provocato in lei l'odio e disprezzo nei suoi confronti.
Con passo
svelto la vide scomparire singhiozzando per le scale del dormitorio. Il moro che
aveva assistito attonito alla scena, lo guardava in quel momento come se fosse
un mangiamorte.
- Sei un emerito imbecille Ron! - Disse appena riuscì a
riprendersi.
- Lo so... -. Mormorò atterrito l'altro.
- Ma che diavolo ti
è saltato in mente? Prima le manchi di rispetto e poi la offendi pure!
-
Io... non so che mi è preso, davvero. - Tentò di giustificarsi, guardando con
aria imbambolata la porta del dormitorio femminile.
- Te lo dico io! Il tuo
stupidissimo orgoglio ti ha suggerito di attaccarla, perchè oramai lei
ti
aveva messo all'angolo, e non sapevi come uscirne.
- Veramente io, insomma
era solo un sogno!
- Questo l'ho capito! Nessuno ti impedisce di fare il
pervertito nei tuoi sogni, il problema è, quando sconfini!
- Sì ma non sono
un maiale! Misericcia! Davvero è la prima volta che faccio un sogno su
Fleur.
- Non sono uno che pensa di farsi la donna di suo fratello cavolo! -
Sbottò rammaricato.
- Lo so Ron, ma come credi si senta adesso Hermione?
L'hai ferita nel suo orgoglio di donna!
A quelle parole il rosso si sentì
chiudere lo stomaco in una morsa gelida. L'aveva trattata di nuovo come al
quarto anno, in occasione del ballo del ceppo.
- Ma ti rendi conto che le hai
detto che è sexy come il libro di pozioni! Che poi non è assolutamente vero!E tu
lo sai benissimo. -
Proferì Harry, cercando di non ridere alla battuta
infelice del suo amico.
- Credi che mi perdonerà, se le chiedo scusa?
- E'
già molto se non t’ha Avadakedavraizzato, comunque penso sia meglio lasciarla
sbollire per un paio di settimane.
- Già. - Disse tristemente, e tutti e due
si diressero in dormitorio, senza aggiungere altro.
Ron si sistemava sotto le
coperte, mentre Harry si metteva il pigiama.
- Ah dimenticavo! - Disse il
ragazzo con la cicatrice, trattenendo una risata.
- Guai a te se mentre fai
sogni osceni mi salti addosso! Non sarò clemente come Hermione!
- Cretino! -
Sbottò l'amico ridendo.
- Notte Ron.
- Notte Harry. -
Nella stanza calò
il silenzio intervallato solo dal russare alternato di Seamus e Neville.
Ron
si guardò le mani pensando che poco prima avevano toccato il sedere della
ragazza che gli faceva battere il cuore e avvampò di colpo.
Nonostante il
litigio non poteva non pensarci, ma poco dopo si fece sentire anche il dolore
dello schiaffo; carezzandosi la guancia capì
che la situazione era veramente
disastrosa. Aveva ragione Hermione era un pervertito! Prima Fleur poi lei. Il
rosso chiuse gli occhi e cercò
di dormire, sperando che il domani, potesse
aiutarlo a trovare una soluzione a quel gigantesco problema.