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Autore: mysticmoon    14/10/2006    3 recensioni
La vita è un'enigma infinito. Un giorno puoi essere in cima al mondo, bello ed apprezzato, ed il successivo sei steso nel fango, arrancando inutilmente per alzarti. Tutti possono cadere. Nessuno escluso. Neanche la stella della nazionale nipponica.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Scrivo questa brevissima disclaimer per esprimere la mia delusione per il comportamento di alcuni utenti di questo fandom. Non è mia intenzione fare i nomi né delle vittime né dei carnefici. Ogni utente sa se è pulito oppure sporco e non sarò io a fare da coscienza per quelli tra voi che si sono dimostrati dalla parte del torto.

Colgo l’occasione in questa sede e proprio oggi perché so che altri lanceranno questo messaggio in questo giorno.

Il plagio è un atto spregevole e prima o poi verrà a galla e sarà punito dall’amministrazione, in questo fandom rappresentato dalla persona di Alex_kami con i suoi collaboratori e le sue collaboratrici.

Non ci saranno sconti.

In nessun caso.

I plagi verranno studiati e giudicati dalle persone preposte a questo compito e questi risultati verranno comunicati all’autorità competente che ne darà l’avallo.

Se desiderate che il personaggio di un’altra fanfiction venga inserito nella vostra perché non provate a chiedere all’autore se vi concede i credits? Quanto vi costa? Non penso che una domanda simile, per essere formulata, impegni più di cinque minuti del vostro tempo. Invece di compiere un atto scorretto che potrebbe costarvi molto caro perché non fare la cosa alla luce del sole e chiedere il permesso? Io mi sarei sentita lusingata.

Purtroppo qualcuno preferisce la via più semplice e più scorretta.

Ragazzi, fate come volete ma poi non lamentatevi se poi le conseguenze saranno quelle che saranno perché come le mettete voi le emozioni per creare una storia (un minimo di coinvolgimento l’avrete, no?) le mettiamo anche noi. Ciò che rubate non sono quattro caratteri scritti nero su bianco in un sito di fanfiction ma le emozioni degli autori della storia che plagiate e questo non è ammissibile. Non avremo alcun diritto concreto sui personaggi presi in prestito dall’autore e neanche su quelli originali ma cavoli, quelli sono stati creati da noi! Abbiamo dei diritti morali su quei personaggi e NON è accettabile che qualche furbetto rubi certe cose, rubi le emozioni e le esperienze di una persona!

Io metto delle vere emozioni nella mia storia e lo stesso fanno Alex_kami, Scandros, Luxy, Mentina, Sakura_chan, Momo_chan e tantissime altre persone che sono su EFP o che lo erano e se ne sono andate per non vedere più la loro vita stravolta e spiattellata su pagine di qualche cretino che si credeva furbo quando invece feriva solo i sentimenti di un altro essere umano.

Per questo io sono contro questo comportamento molto scorretto e, per quanto possibile, aiuterò coloro che si occupano di questa sezione a risolvere il problema.

Siete avvertiti, furbetti.

Colgo l’occasione anche per promuovere il contest di Melanto.

Per maggiori informazioni potete andare sul forum. E’ nella sezione concorsi di fanfic.

Adesso vi lascio alla lettura.

 

14 Ottobre 2006

MysticMoon

Capitolo 12

Capitolo 12

Il Portafoglio

Di Benji

 

Il telefono dell’ufficio di Charles Montgomery suonò insistentemente, costringendo la trafelata segretaria a rispondere.

- Hello. Questo è l’ufficio del presidente dell’Amburgo Football Club, il signor Charles Montgomery. Al momento il signor Montgomery è in riunione. Sono la sua segretaria, Edith Stein.

- Ho in linea una ragazza di nome Colette Montgomery da Fujisawa, Giappone. La chiamata a carico del destinarlo. Posso inoltrarla? Ha detto che è urgente.

La donna sorrise.

- Certamente. Parlerò io con la ragazza.

 

Edith Stein  05 Marzo  ore 15:03 PM

 

Chissà cosa vorrà quella ragazzina! Non se ne poteva stare buona buona in Giappone con quel ragazzetto grezzo e sempre incazzato? Insomma, domenica ci sposiamo! Non può stare qui! E’ una tale piattola… Speriamo che non chieda soldi… Quelli sono importantissimi nella relazione tra me ed il mio futuro marito.

 

- Pronto Colette? Sono Edith.

 

Colette Montgomery  05 Marzo  ore 23:03 PM

 

No, non lei! Non lei! Io volevo parlare con papà, non con la sua futura moglie. Ma non posso riattaccare. Devo per forza affrontarla.

 

- Ciao Edith- disse, cercando di calmarsi – Ho bisogno di denaro. Voglio tornare ad Amburgo immediatamente.

. Come mai? Mi sembravi contentissima di partire.

- Non ho più motivo di restare qui.

- Il tuo ritorno è previsto tra una settimana e tu tornerai la settimana prossima, non prima. Tuo padre non ha soldi da buttare per un futile capriccio.

- Il mio non è un capriccio- sbottò lei.

- E’ un capriccio. Ci vediamo la settimana prossima, Colette. Divertiti in Giappone e non fare più sprecare soldi a tuo padre. Saluterò  Charles da parte tua e gli riferirò di questo tuo insulso capriccio.

Detto questo la donna riappese e sorrise. Se c’era una cosa che non avrebbe fatto, era proprio riferire al suo futuro marito che l’adorata figlia, quella che lui chiamava “luce dei miei occhi”, aveva telefonato.

 

Edith Stein  05 Marzo  ore 15:05 PM

 

Piccola mia, quanto sei sciocca! Credi davvero che riferirò al papino che sei nei guai? No. Niente mi separerà da Charles. Almeno fino a quando non sarò la signora Montgomery. Sarà allora che potrò lasciarti il tuo papà, Colette. Un padre sul lastrico e con il cuore a pezzi, certo, ma sempre un padre.

 

Colette guardò la cornetta per qualche istante, poi scivolò sul pavimento della cabina telefonica e si coprì il volto con le mani, versando qualche lacrima di rabbia.

 

Colette Montgomery  05 Marzo  ore 23:06 PM

 

Tenta ancora di tenermi lontana da papà. E ci riesce, purtroppo.  Io non posso restare qui. Devo trovarmi un posto dove andare e guadagnare qualche soldo per partire. Non posso aspettare fino alla partenza di Benji. No, lui non voglio vederlo neanche in fotografia. Devo muovermi. Devo tornare in Germania, costi quello che costi.

 

La giovane si rialzò in fretta ed tornò a camminare lungo quelle strade che le apparivano uguali ed infinite.

 

Benjamin Price fu trovato da Martina sul dondolo della veranda.

Aveva gli abiti sporchi di polvere ed il viso segnato da quella che riconobbe come disperazione. Furono soprattutto le occhiaie scure che gli cerchiavano gli occhi del calciatore.

 

Martina Maroni  06 Marzo  ore 07:43 AM

 

Cosa diavolo è successo? Dove sta Colette? E che ci fa qui l’energumeno, ridotto a uno straccio e tutto sporco?

 

Con decisione, Martina scosse il giovane.

Non ci volle molto. Benji saltò su quasi subito, mostrando alla ragazza che i suoi occhi erano iniettati di sangue.

Lentamente, Benji si tirò a sedere e guardò la ragazza che l’aveva svegliato.

Aveva cercato Colette fino alle sei passate poi, sfinito, si era gettato su quel morbido giaciglio e si era addormentato.

- Cosa è successo tra te e Colette?- chiese Martina, serissima, guardandolo negli occhi- E non provare a inventare storie perché non credo più alle favole da parecchio tempo, signor Price.

Lui rimase in silenzio, sentendo le lacrime tornare a premere agli angoli degli occhi.

 

Benjamin Price  06 Marzo  ore 07:45 AM

 

Come faccio a dirle che non so dove si trova Colette? E perché dovrei confidarmi con questa ragazza? Prima la trovavo attraente ma adesso non più. Io voglio Colette! Mi sono innamorato di lei e non vedo altre. Colette… dove sei andata a finire? Ti prego, torna da me, Colette!

 

Martina Maroni  06 Marzo  ore 07:45 AM

 

E’ in lacrime! Cosa è successo a Colette? Ho quasi paura di ciò che potrebbe dirmi. Cosa ti opprime, Price?

 

Colette aprì gli occhi  lentamente, ferita dalla luce del primo sole e dal freddo che si era insinuato nelle sue ossa.

Si tirò su appoggiando le mani sull’erba e  guardò il riparo sotto il quale si era rifugiata. Dovevano essere passate le due di notte quando, stremata, era scesa giù per una scalinata e si era trovata su un prato che costeggiava un corso d’acqua incanalato. Era stato sotto un ponte che lei si era accoccolata, in posizione fetale e con la schiena a contatto con il muro di cemento.

Si era spostata di poco dal muro, giusto qualche centimetro che le aveva permesso di girarsi verso di esso con il volto.

 

Colette Montgomery  06 Marzo  ore 06:59 AM

 

Cosa sto facendo… non posso vivere come una vagabonda per tornare a casa. Forse potrei chiedere aiuto ai ragazzi… se trovassi lavoro, di certo non otterrei il denaro necessario prima del ritorno programmato. Sì, andrò da loro e chiederò in prestito del denaro. Farò di tutto per avere quel po’ di soldi che mi permetteranno di allontanarmi da una persona che mi disprezza così profondamente.

 

Colette si alzò in piedi e guardò le sue ginocchia doloranti.

- Credo che chiederò loro anche qualche cerotto- aggiunse ad alta voce, iniziando la ricerca della casa.

 

- Questo è tutto.

Con quelle parole Benji concluse il racconto della serie di errori che aveva fatto nei confronti di Colette.

Martina, seduta al suo fianco, guardava assorta il volto bagnato di lacrime del portiere.

 

Martina Maroni  06 Marzo  ore 08:10 AM

 

Poverino! Certo che ne ha fatte di belle a quella povera ragazza! Colette doveva essere distrutta quando lui ha strappato le foto. E la storia dell’essere il suo ragazzo… ma è davvero così cieco da non capire che Colette aveva una gran bella cotta per lui? No, non è possibile che non se ne sia accorto.

 

Benjamin Price  06 Marzo  ore 08:10 AM

 

Perché l’ho capito solo dopo che lei poteva essere ferita dalla mia reazione? Perché non ho capito quanto male le potevo fare? Lei mi voleva bene, contava su di me! Ed io, da vero idiota, l’ho fatta scappare e lei è sola per Fujisawa, sola e infreddolita, con la spalla ferita e il desiderio di sparire.

 

Benji si alzò all’improvviso, facendo sobbalzare Martina.

- Devo andare a cercarla.

Detto questo, si diresse verso il cancello ma l’italiana lo seguì ed afferrò il grosso polso del portiere, fermandolo.

- Cosa vuoi?

- Vengo con te. Non puoi cercarla da solo.

- Smamma, Martina. Ti ho raccontato tutto ma resti qui. E’ una questione tra me e Colette, sono stato chiaro?

Con una dolcezza che non gli era propria, Benji abbracciò l’italiana, grato che in quella situazione lei fosse al suo fianco.

 

Colette Montgomery  06 Marzo  ore 08:12 AM

 

Stronzo! Sei solo uno stronzo, Benjamin Price! Solo uno stronzo! Lo sapevo! Lo sapevo sin dall’inizio che non dovevo credere alle tue parole! Lei ti piace! Martina ti piace tantissimo, talmente tanto che l’abbracci davanti alla casa nel quale alloggia con il suo attuale ragazzo! Sei uno stronzo, Benjamin! Sei solo un giapponese egoista che si è preso gioco di me e dei miei sentimenti. D’ora in poi la smetterai di prenderti gioco del mio cuore. Sono stanca.

 

Martina vide un movimento sulla strada e riconobbe Colette, impietrita, che li guardava con aria sbigottita.

Immediatamente si liberò della stretta del giocatore e corse da lei, lasciandolo senza una parola.

- Colette, non è come pensi. Io…

- Stanne fuori, Maroni. Non sono questioni che ti riguardano, quindi ti pregherei di entrare in casa e non uscirne fino a quando non verrò da te ad avvertirti o lascerò questa proprietà. Muoviti.

 

Martina Maroni  06 Marzo  ore 08:12 AM

 

Oh oh! Se Colette usa questo tono deve essere davvero fuori di sé.

 

Martina tornò in casa in fretta, lasciando Colette ad affrontare Benji, che non si era mosso da dove si trovava, quasi pietrificato dal gelo di quegli occhi grigi e quelle labbra ridotte ad una rigida fessura.

Era sporca e spettinata, con le ginocchia sbucciate e le mani coperte di polvere, eppure non gli era mai sembrata più bella di quel giorno.

La ragazza si avvicinò a lui con passo marziale, fermandosi solo quando fu a meno di un metro da lui.

- Ti odio, Benjamin Price.

A quelle parole il giovane cadde in ginocchio davanti a lei, guardandola negli occhi con aria disperata.

 

Benjamin Price  06 Marzo  ore 08:14 AM

 

Il cuore mi scoppia di gioia eppure si è appena spezzato. La mia Colette mi odia. Hai giocato troppo con lei e adesso si è stancata di essere un pupazzo nelle tue mani.  E’ forte più che mai… eppure sembra così fragile! Come faccio a farle capire quanto amore provo per lei? Come fosso riconquistare la sua fiducia, qualcosa che sembrava inesauribile? Come posso farmi perdonare?

 

- Cosa ti prende? Non ti reggi in piedi?

- Forse anche per questo, ma no. Mi inginocchio davanti a te e chiedo il tuo perdono. Ti chiedo di darmi un’altra possibilità.

- E perché dovrei concederti una nuova possibilità? Per farmi strappare nuovamente il cuore grazie a delle foto? O per umiliarmi facendomi passare per la tua ragazza muta e cretina? O magari per vederti baciare la ragazza che ti attrae? No. Sono stufa. Non voglio più vederti. Benjamin Price, d’ora in poi noi due saremo due estranei, sono stata chiara?

- No!- gridò Benji, alzandosi in piedi e prendendola per i polsi.

- Lasciami- ringhiò- O ti denuncio per percosse.

- Non posso. Come tu non puoi perdonarmi, io non posso permetterti di zittirmi.

- Ti odio, Benj!- gridò.

- Io ti amo Colette- sussurrò, lasciandole andare i polsi – Mi dispiace averti fatto del male. Volevo una scusa per stare con te. Volevo avere la possibilità di amarti senza forzarti a ricambiare.

Colette cercò la menzogna nei suoi occhi, scoprendovi però solo una grande commozione ed il dolore di un cuore ferito e calpestato da parole grandi e pesanti. Non sembrava essere in malafede.

 

Colette Montgomery  06 Marzo  ore 08:15 AM

 

No! Non posso credergli! Non posso crederci! No, non posso fidarmi di lui! Mi farà male di nuovo ed io potrei non riprendermi più da questo. Non posso permettergli di fare breccia nel mio cuore proprio adesso che ho detto addio al mio sogno di stare con lui!  Non posso cedere… ma sembra sincero!

 

Benji vide grandi lacrime riempire gli occhi di Colette e tese la mano per asciugarle, ma questa si ritrasse e, voltate le spalle, tornò verso la strada.

 

Benjamin Price  06 Marzo  ore 08:15 AM

 

No, stavolta non ti faccio scappare! Non posso perderti di nuovo!

 

Benji le si parò davanti, bloccandole l’uscita dal giardino.

- Lasciami passare.

- No. Ti ho cercata tutta la notte e non ti faccio andare via.

- Non puoi costringermi.

- Ti prego… sei la persona più importante per me.

- Balle!

- Non è vero! Quando mi hai baciato io... non so cosa era ma non ho mai provato nulla di simile prima di quel giorno. E’ stata l’esperienza più intensa di tutta la mia vita.

- Mi hai baciata?!

 

Colette Montgomery  06 Marzo  ore 08:16 AM

 

E questa da dove esce? Lui avrebbe baciato me? Ma è diventato pazzo? Oppure… mi ha rubato un bacio. Lui ha rubato il mio primo bacio!

 

- Tu, sporco maiale… non voglio mai più vederti! Voglio tornare in Germania e dimenticarmi di te, mostro!

 

Benjamin Price  06 Marzo  ore 08:16 AM

 

Mi odia… lei mi odia… Non posso fare altro che aiutarla ad allontanarsi da me. Morirò, lo so, ma non posso fare altrimenti.

 

- Tieni il mio portafogli- disse, porgendolo alla bionda- Ci sono dentro abbastanza soldi per tornare in Germania. Io mi farò spedire dei soldi da mio padre. Sono dollari, quindi non avrai problemi a farteli cambiare all’aeroporto.

Colette prese l’oggetto che lui le porgeva, poi voltò le spalle e si allontanò senza rivolgergli la parola.

 

Colette Montgomery  06 Marzo  ore 08:18 AM

 

Ben ti sta! Maiale! Mi hai rubato l’innocenza ed anche il primo bacio! Sono felice che tu stia male! Sono felice… talmente tanto… che piango per la gioia! Il mio è un pianto di gioia, Benjamin Price!

 

- Signorina, sono 300$.

La ragazza guardò l’oggetto donatole dal ragazzo. Era un portafoglio di semplice stoffa, con una comunissima chiusura a strappo.

L’aprì, pronta a prendere le banconote lasciate da Benji, e il respiro le morì in gola: davanti a lei, sotto una sottile membrana di plastica trasparente, c’era una foto scattata con una Polaroid, la stessa foto che aveva visto strappare a Benji.

- Non le hai strappate tutte…- sussurrò- Allora eri sincero. Tu eri sincero, Benji… Sei sincero!

Tra le lacrime di dolore si accese un sorriso radioso e la ragazza si voltò e corse nella direzione dalla quale era venuta, lasciando l’uomo con il biglietto in mano e l’espressione di disapprovazione dipinta sul volto.

 

Benji era in giardino, seduto sugli scalini che portavano alla veranda.

Aveva le mani tra i capelli e piangeva disperatamente.

Tutti in casa si erano avvicinati a lui ma nessuno era riuscito a farlo smettere di disperarsi o era riuscito a fargli mangiare qualcosa per il pranzo.

Vide a malapena un’ombra avvicinarsi e quando sentì quella mano sfiorargli i capelli scostò con decisione la testa.

Non voleva essere compatito. Colette aveva scelto e lui doveva accettare ciò che lei aveva deciso.

La mano si posò nuovamente sul suo capo e lui di nuovo si spostò.

Quando la mano lo toccò per la terza volta, il suo lato violento ebbe il sopravvento e strinse con decisione il polso che, al tatto, appariva sottile e appartenente ad una persona di sesso femminile.

- Lo so che non vuoi farmi del male e non volevi farlo neanche in questi giorni. So che non l’hai fatto apposta.

Una voce dolce come il miele accarezzò le sue orecchie e lo spinse a guardare colei che aveva parlato.

Colette era in piedi davanti a lui e sorrideva con dolcezza.

Benji si alzò in piedi e lasciò andare il polso di lei.

- Benji, ho trovato una di quelle foto nel tuo portafoglio. Ho capito che hai strappato quelle foto per un motivo che io non posso capire, ma sappi che mi sono sentita malissimo quando l’hai fatto. Ho creduto che anche tu ti eri stufato di me. Io so di essere pesante e lagnosa e so anche che non è facile essermi amico perché sono problematica e tremendamente insicura, che sono una fragile buona a nulla…

- Ehi- disse lui, sollevandole il mento mentre un lieve sorriso incurvava gli angoli della sua bocca- smettila di offenderti. Tu non sei nulla di questo. Non sei pesante perché a me fa piacere stare in tua compagnia. Non sei lagnosa o problematica perché ti lamenti solo in casi di grave disagio. E soprattutto non sei debole. Una persona debole non ammetterebbe davanti a tante persone sconosciute di essere stata anoressica. Colette, tu sei uscita dal tunnel dell’anoressia ed io ero al tuo fianco perché tuo padre mi aveva pregato di farlo, ma dopo un solo incontro io non l’ho più fatto per lui. L’ho fatto per te, perché mi sono sentito a mio agio in tua compagnia, e non solo perché sei una ragazza molto bella. Era la tua anima a legarmi a te.

- Sono bellissime parole, Benji, ed io ti credo.

 

Benjamin Price  06 Marzo  ore 01:49 PM

 

Sei tornata la mia Colette… i tuoi occhi sono così belli quando sei felice e la tua voce è musica. Sono stato uno stupido e adesso devo parlare chiaro e farle capire quanto tengo a lei.

 

Il giovane prese una mano di Colette tra le sue e se la portò alle labbra.

- Se non fossi stato così stupido, forse non ti saresti mai fatta male ma non avrei mai capito quanto io conti per te e quanto tu fossi importante per me. Ho passato una notte da incubo per cercarti e quando ti ho visto così rabbiosa... Colette, mi sono sentito morire quando hai detto di odiarmi.

Colette sorrise dolcemente.

 

Colette Montgomery  06 Marzo  ore 01:49 PM

 

Ti credo e voglio farti capire che per me sei importante quanto io lo sono per te. E voglio sapere cosa aveva di speciale quel bacio che non ricordo. Non so se me l’hai rubato o cosa è accaduto quel giorno, ma io voglio sapere come mai l’hai considerato così importante. L’hai definita l’esperienza più intensa di tutta la tua vita e desidero sapere se sarà anche per me così.

 

- Non ricordo quel bacio- sussurrò, guardandolo fisso negli occhi per controllarne la reazione- Puoi ricordarmi come è stato?

Benji, al culmine della felicità, prese Colette per la vita e vorticò per il giardino con la ragazza tra le braccia, stringendola a sé come se fosse l’oggetto più prezioso di questo mondo.

Caddero a terra sorridendo e Colette, contrariamente alla sua natura, scelse di prendere l’iniziativa.

Lui le stava accarezzando la guancia quando lei, che si trovava sopra di lui per ovvie ragioni di peso, si chinò su di lui e lo baciò.

 

Colette Montgomery  06 Marzo  ore 01:52 PM

 

Le stelle… un’esplosione… una supernova… la luce in fondo al più oscuro dei tunnel… amore. Questo è l’amore.

 

Benjamin Price  06 Marzo  ore 01:52 PM

 

Neve… mia candida e pura neve… intatta neve che all’alba risplendi e infondi pace e serenità… io sarò il gelo che ti conserverà intatta e ti proteggerà dal fuoco della vita. Nessuno potrà farti del male finchè io sarò con te.

 

Dalla finestra del salotto, un nutrito gruppetto di persone osservava la scena che stavano vivendo i due. Tutti sorridevano, felici che anche quello strappo fosse stato finalmente ricucito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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