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Autore: _isgottabeyou_    13/03/2012    1 recensioni
Heii gente! Questa è la mia prima storia qui, spero vi piaccia. Aspetto le vostre recensioni eh! ♥
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Mi presento, mi chiamo Tety, ho 17 anni e frequento il liceo

*la sveglia comincia a suonare*
Io: Aaah, dannata di una sveglia! Vabbè meglio che mi alzi o farò tardi!
Così mi alzai, mi spazzolai i capelli, un filo di trucco, e vestiti semplici un jeans blu e una canotta azzurra. Era una giornata come tutte le altre, presi il cellulare e le cuffiette e le misi in tasca. 

 
Era venerdì e quella mattina, decisi di farmi accompagnare in macchina a scuola, dato che avevo ancora un sonno tremendo. 
Arrivata a scuola, guardo il cellulare; era ancora presto mancano più di 20 minuti al suono della campanella. Allora decisi di sedermi e di far partire la mia fidata Playlist. Ero sovrappensiero quella mattina, mi sentivo strana, forse era per via del sonno che non accennava a lasciarmi in pace.
Stavo cercando di sciogliere le cuffiette dal nodo assurdo che si era fatto. Fatto. Le attacco al telefono e mentre sto per premere il tasto play, qualcosa mi dice che è meglio non farlo. Mi incantai.
Bhè ero paralizzata, mi era passato davanti il più bel ragazzo che avessi mai visto. Di punto in bianco sentivo freddo, brividi ovunque, mi tremavano le gambe e ringraziai di essere seduta o sarei crollata come una deficiente, sotto gli occhi di tutti. Io non sono solita arrossire, ma comincio a tremare e mi brillano gli occhi, bhè forse è peggio.
Mi passò dinanzi, furono pochi secondi, ma che sembrarono durare così tanto; mi sentivo imbarazzata, ero consapevole che lo stavo guardando e che se non avessi smesso di farlo lui mi avrebbe vista e avrei fatto una figuraccia, ma c’era qualcosa che mi impediva di smettere di guardarlo. Mi sarebbe bastato incrociare i suoi occhi per una volta.
Sì, ero innamorata persa e lui non conosceva nemmeno il mio nome. Ma io invece si, io sapevo tutto di lui, conoscevo il suo nome, il suo cognome, conoscevo la sua canzone preferita e la sua squadra del cuore, conoscevo le sue ex.. si purtroppo anche quelle.. quelle ragazze, una più bella dell’altra. Ogni volta che ci pensavo, mi rassegnavo all’idea che non sarei mai stata abbastanza bella per lui. Forse erano fobie, fobie mie, ma non mi sentivo alla sua altezza.
Dopo quel momento non mi mossi più, per i 15 minuti rimasti.

Suonò la campanella, entrai in classe. Era l’ora di italiano. Dio quanto odiavo quella materia, ma stranamente quell’ora passò in fretta insieme all’ora successiva di matematica. Nella ricreazione decisi di andare in bagno, tanto per staccare un pò. Volevo rimanere qualche secondo in pace. 
Ma puntualmente non me ne va dritta una. 
Bhè, stavo camminando distrattamente, assorta nei miei pensieri e guardando il pavimento, quando urtai qualcosa, anzi no qualcuno. Quel corpo era così caldo, al primo impatto duro, ma confortante. Mi staccai immediatamente anche perché avevo preso una bella botta sul naso.
Così, come automaticamente, portai le mani al viso. Non sanguinavo, ma mi faceva un gran male. 
X: Ehy, scusami ero distratto, non ti avevo vista! Tutt’ok? 
Quella voce, quella voce non era nuova. Era così rassicurante. Cavolo era la sua voce! Non sapevo se scappare via correndo, facendo una delle mie figure, o restare lì, consapevole che avrei fatto di sicuro qualcosa che mi avrebbe messa in imabarazzo. 
Nel frattempo avevo alzato la testa. Lo vidi lì fronte a me. Diamine era sempre più bello! Assomigliava ad un Dio greco! Aveva gli occhi così scuri, che sembravano non aver mai provato nessuna sorta di sentimento, ma il sorriso faceva da contrasto. Era così bianco ed era l'unica cosa dalla quale si poteva capire che era sereno.
Tenendo una mano sul naso cominciai a fissarlo per un pò. Lui si instranì un pò.
X: Allora? Ti sei fatta male?
Io: No.. cioè si un pò .. ma non fa niente!
X: Ehy devi deciderti! -Disse un pochino divertito.
Io: E’ che .. cioè scusa.. non preoccuparti è tutto ok! 
Oddio si, ce l’avevo lì, davanti ai miei occhi, mi stava guardando, e l’unica cosa che riuscivo a fare era balbettare come una povera deficiente.
X: Va bene! Allora ciao ehm..
Io: Tety, piacere!
X:  Io sono Zayn. (Zè come se io non lo sapessi!) Ora vado ciao a dopo!
Io: Ciao..
Passò qualche minuto prima che mi tornasse in mente come si camminava.
Ripensai all’ultima frase “Io sono Zayn. Ora vado ciao a dopo!” A dopo. A dopo. A dopo!
Questo rimbomabava nella mia testa. Cosa avrà mai voluto dire con quell’ “A dopo” e soprattutto dopo quando. (?)
Bhè, rimasi un pò perplessa.
Bhè forse sarà stato solo un modo in più per dirmi ciao. Pensai.
Cominciai a camminare dritto senza pensare a dove stessi andando, ma poi mi trovai davanti alla porta della mia classe, così entrai.
Passai le restanti ore a pensare a lui e quei suoi stramaledetti occhi! Certo quegli occhi color cioccolato, che anche se per poco hanno guardato solo me! Non erano certo i primi occhi castani che vedevo, ma i suoi erano particolari, scuri, del tutto. Mi piacevano così tanto, …  forse perché erano identici ai miei. Del tutto castani, senza nessuna traccia di qualsiasi altro colore.
Venni ripresa spesso perché non prestavo attenzione e scribacchiavo cose senza alcun senso su un foglietto che ormai da bianco era diventato nero.
 
Finalmente la campanella suonò, mi sentii sollevata, misi tutto in borsa e mi avviai all’uscita.
E quando fui fuori lui era là che chiacchierava con i suoi amici. Sempre così dannatamente bello. Quella volta feci distrattamente caso anche ai suoi amici.
Anche loro erano così carini, ma mai quanto lui. Feci caso ad un ricciolo dagli occhi verdi che dolce che era. C’era anche un biondino dagli occhi azzurri vicino ad un altro dagli occhi verdi. Infine ce ne era un altro abbracciato al mio Zayn, un altro moro.
Decisi, però, di andar via senza salutare per evitare una delle mie grandi figure. Scesi quei pochi gradini e mi avviai dritta al cancello senza voltarmi verso di loro. 
Mi sentivo sollevata perché ormai ero riuscita a passargli davanti senza nessun intralcio.
Tirai un sospiro di sollievo quando mi sentii afferrare per un braccio. 
All’inizio avevo paura, non potevo certo sapere chi mi avesse afferrata così bruscamente, così, forse per curiosità, forse per istinto mi girai di scatto.
Appena lo vidi il cuore decise di non aiutarmi e andò a farsi una vacanza alle Hawaii.
Lo stavo guardando, volevo spiccicare qualche parola, tanto per non sembrare troppo stupida, ma già sapevo che non ci sarei riuscita, quella volta però, cominciò a parlare lui.
Zayn: Ehy, cos’è non ti va di salutarmi? 
Io: Ehm no.. è che .. io ecco..
Zayn: No ti prego, non ricominciare a balbettare! Disse scherzando
Io: No, è che non ti avevo visto! ( bugia colossale .-.) e abbassai la testa.
Zayn: Bhè ora mi hai visto no? Che ne dici di salutare?
Io: Ehm .. ciao.
Zayn: Wow che saluto caloroso! Si fa così vedi (!)
Così si avvicinò spiccicò un ciao parecchio allegro e mi diede un bacio sulla guancia porgendomi poi la sua come per dire “ora tocca a te”. Bhè il bacio anche se fulmineo glielo diedi, tanto per non sembrare una completa deficiente anche ai suoi amici.
Zayn: Ecco guarda, questi sono i 4 scemi dei miei amici!
X: Ehy scemo a chi! Ma guarda un po’!
Zayn: Quel povero demente senza senso dell’umorismo che ha appena parlato è Liam!
Liam: Hahaha!
Zayn: Quello tutto ricci si chiama Harry e quello biondo a fianco a lui è Niall
Harry e Niall: Ciao!
Zayn: E quello lì è Louis!
Louis: Ciaaaaaaaao, io sono Superman! disse con una faccia al quanto strana. 
Zayn: Ragazzi, questa è Tety, quell…
Fu interrotto bruscamente..
Louis: Oh santa carota! Guarda che ore sono! disse afferrando Harry per un braccio e cominciando a correre come un matto. 
Tutti: ._________.’’’ Scoppiammo poi in una risata generale.
Io: Bhè piacere, ma ora devo andare.
Zayn: Ciao!
Mi avviai verso l’uscita un po’ traballante, forse non avevo ancora capito bene, cosa fosse successo. Poi cominciai a capire.
Come ero riuscita a reggere quella situazione? Mi aveva preso il braccio e mi aveva presentato i suoi amici, sì l'aveva fatto davvero. Dovevo tornare a casa a piedi e ,come si poteva ben immaginare, il tragitto non fu uno dei più spensierati. Mi sedetti su ogni panchina a riposare, le gambe continuavano a tremare. La strada sembrava non finire più. 
 
Arrivai finalmente a casa e feci partire una playlist mentre cominciai quegli stramaledetti compiti.
Guardando fuori, cantando a squarciagola e ripensando a quella mano che mi aveva stretto il polso, a quegli occhi nocciola, il pomeriggio passò in fretta, facendo in modo che mi dimenticassi completamente di Tanya.
Tanya è la mia migliore amica, trascorro parecchio tempo con lei, ma negli ultimi tempi la stavo trascurando un pò.
Me ne accorsi solo quando mi chiamò urlando come un pazza.
Tanya: Santa amica mia, ma che fine hai fatto!? Oggi dovevi venire da me! Dovevamo fare spese! 
Io: Oddio Tanya, scusa me ne ero completamente dimenticata!
Tanya: Essì me n’ero accorta, vabbè dai facciamo un’altra volta, ciao!
Io: Ciao, ciao.
  
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