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Autore: whiteskin    14/03/2012    15 recensioni
Londra, 1813.
Lo aveva travolto, come un marinaio in una tempesta inaspettata.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1813


Londra, 1813.
In guerra ed in amore tutto è lecito.


Girò il pomello in bronzo dell'appartamento al secondo piano della palazzina color panna.
Posò il giaccone e sospirò.
Louis, ogni volta, tornava a casa ubriaco. 
Ubriaco per il troppo amore, che si posizionava sullo stomaco come un pasto non digerito, Harold Edward Styles gli dava alla testa, lo ubriacava totalmente.
Ma un uomo, di famiglia così nobile e virile, non poteva permetterselo.
Perdere la testa per un ragazzino, non ancora maturo, un giovincello come si osava dire.
Louis non era un giovincello già da tempo oramai, era un uomo, appartenente alla famiglia dei Tomlinson, ricchi proprietari terrieri dal nobile sangue.
Si avviò verso la finestra, ed aprì le tende per far penetrare la luce, si voltò diretto verso il morbido divano e raccolse i suoi abiti, da portare in tintoria dato che ormai le macchie di vino erano presenti su tutto il tessuto.
Il suo sguardo cadde sul grande orologio a pendolo posto accanto ad un mobile in legno di quercia, segnava le due precise, Louis sorrise. 
Le campane della chiesa cominciarono a suonare ed in quel momento egli corse dritto, di nuovo, verso la finestra. Aprì la prima anta ed uscì fuori al balcone, sporgendosi leggermente in modo da riuscire a vedere i ragazzi che tornavano da scuola. Tra tutte le teste e divise riusciva a riconoscere dall'alto l'unica chioma riccia presente, ma in quel momento non poteva fare nulla. Avrebbe voluto gridare il suo nome, non un grido soffocato ogni volta che di nascosto facevano l'amore, nascosti da tutto e tutti. Oh come se avrebbe voluto.
Disonore, vergogna, umiliazione. 
Gli unici dispregiativi che frullavano nella mente dei Louis ogni volta che Harry si addormentava sul suo divano, tra le sue braccia.
Tre parole che svanivano al suo risveglio, quando dolcemente Harry gli sorrideva con lo sguardo.
Eppure lo amava, lo amava più delle carrozze, più degli autisti, più di tutti i cibi pregiati, più degli spettacoli teatrali, più della domenica.
Lo amava come solo un uomo follemente innamorato può amare.
Ed ogni giorno, alle due precise, quando rincasava dal suo giro quotidiano in carrozza, aspettava che un'unica persona passasse ed alzasse il capo per sorridergli, e quel sorriso valeva più di tutte le monete d'oro del suo patrimonio, più di tutti gli sforzi, forse anche più del buon vino che solo la bottega a due isolati vendeva.
Quel sorriso era la paga per tutte le notti insonne, per tutti i sacrifici fatti per nascondersi, per paura di amare, paura di essere scoperto, giudicato.
Come aveva fatto ad innamorarsi di un umile ragazzino di campagna, non lo sapeva nemmeno lui.
Era successo tutto così velocemente, alla festa del paese.
Un sabato torrido, un sorriso timido, durante una gara canora tra le famiglie contadine.
Al vincitore si sarebbe aggiudicata una scorta di salumi per un intero mese ed un nuovo aratro.
Louis non doveva nemmeno essere presente, ma invece c'era, era in tribuna, settima sedia della seconda fila, fu proprio lui a nominare la famiglia vincitrice.
La voce di un ragazzino dagli occhi verdi ed i capelli ricci l'aveva travolto, come un marinaio in una tempesta inaspettata.
E le sue parole non facevano che risuonare nella sua mente per giorni e giorni, quando finalmente si decise e chiese all'organizzatore dell'evento la lista di nomi della famiglia.
Sarebbe andato di casa in casa pur di trovarlo, un Tomlinson non si arrende, mai.
Louis rientrò nell'appartamento e si sedette sul divano con il bicchiere di vino rosso stretto in una mano.
Rilassò i muscoli e decise di abbandonarsi ai primi ricordi, quando quel bel faccino e le ingannevoli fossette erano ancora tutte da scoprire.
Il primo incontro, il primo bacio, la prima notte insieme.
Tutto di nascosto, come dei ladri, nella loro migliore rapina.
Era un amore proibito il loro, uno dei più grandi errori di un uomo nobile ed un umile ragazzino immaturo.
Ma erano fatti per colmarsi, fatti per combaciare, nessuno li avrebbe divisi, nemmeno il Re Giorgio III in persona.
Louis sorrise, erano già le quattro ed un quarto, Harry sarebbe arrivato a momenti.
Harold Edward Styles gli dava alla testa, lo ubriacava totalmente.















 

giovincelle!
come voi sapete, da ormai 3243443 one shots e 1232231 fan fiction
le cose senza senso sono parte della mia vita.
Sono così fiera della mia prima slash!
E dopo aver preso 4 ad un tema sentendomi dire dalla professoressa
che non so scrivere e che sono peggiorata, mi sono liberata qui :]
ora, questa storia non fa piangere, non è drammatica, non è divertente.
E' qualcosa a cui pensavo già da un paio di giorni ma  sulla quale non avevo idee ben chiare.
In questo periodo amo Larry più di ogni altra cosa.
Più della pizza e della nutella!
E dato che so che non è una grande storia forse è anche un po' una cacchina
non mi aspetto tante recensioni, ma un paio di commentucci non mi dispiacerebbero *o*

bene bene martins, i suoi furetti, il suo 4 e il suo 5 vanno a fare una versione di latino se non vogliono essere bocciati
*o*



vì mAndò TnT BàCìì Zukkeròsììììì
:***
:Q____

martins
xbieberspancake



ah riguardo la mia prossima fan fiction,
pronti per yolo?

  
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