Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: groffgasm    14/03/2012    0 recensioni
FanFiction St. Berry. Dopo il diploma Rachel si traferisce con Kurt a NY per frequentare la NYADA (New York Academy of Dramatic Arts). Jesse St. James vive a NY già da più di un anno, esattamente da dopo le Nazionali del 2011 e ha ottenuto un importante ruolo a Broadway. Il destino li farà rincontrare. È inevitabile che Rachel sarebbe stata accettata alla NYADA. È inevitabile che Jesse sarebbe riuscito a calcare i palcoscenici di Broadway. Un sacco di cose sono inevitabili... sarà l'amore tra Jesse e Rachel una di queste?
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Jessie/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ashley e Jesse erano seduti uno di fronte all'altro in silenzio. Strano come una persona che un tempo era una parte importante della tua vita possa diventare in poco tempo quasi un'estranea. Jesse ripensò a tutto quello che avevano combinato insieme da quando si erano conosciuti. Lui, Matt e Ashley erano stati un trio indivisibile per più di un anno. Sempre alla ricerca di nuove avventure, sempre a far baldoria. Erano inarrestabili. Si fidavano ciecamente l'uno dell'altro. Ora Jesse fissando il pavimento si chiese cosa fosse successo a quel trio. Tutto era cominciato a quella festa. Vanessa aveva conquistato Matt e con sorpresa di tutti il ragazzo si era impegnato in una relazione seria. Rachel era tornata nella sua vita come un fulmine a ciel sereno e dopo mesi di esitazione erano finalmente pronti a darsi un'altra chance. Le vite di Jesse e Matt erano cambiate quasi radicalmente in pochi mesi. E poi c'era lei. Lei era rimasta tale e quale. L'ultima volta che si erano visti non era andata a buon fine. Ashley si era comportata in modo immaturo secondo Jesse. Le aveva detto di farsi risentire solo quando fosse stata pronta ad ammettere le sue colpe. Ma Jesse non aveva ricevuto nessuna chiamata da parte sua. E dopo un po' aveva cominciato a credere che non avrebbe più risentito né visto la sua migliore amica. Fino ad ora. Jesse alzò gli occhi e incrociò lo sguardo della ragazza che ora era seduta di fronte a lui. Un tempo sapeva tutto di lei. Sapeva sempre dove rintracciarla, sapeva a che ora aveva lezione, sapeva cosa la divertiva, si capivano con un solo sguardo. Ora quella stessa ragazza era seduta lì davanti ai suoi occhi. Ma a Jesse sembrava di guardare un'altra persona.
“Hai tagliato i capelli.” In un modo o nell'altro dovevano pure cominciare a parlare dato che erano stati in silenzio da quando Jesse aveva accettato di farla entrare nel suo appartamento. 
“Sì, avevo voglia di un cambiamento.” disse Ashley passandosi le dita tra i capelli. La folta chioma rossa di capelli era scomparsa. Aveva preso il suo posto un caschetto lungo. “Cosa ne pensi?”
“Ti sta molto bene.”
“Com'è andato il week-end a Miami?”
Jesse esitò per qualche istante chiedendosi come lei potesse esserne al corrente.
“Ho visto le foto che ha postato Matt su Twitter.” continuò lei fornendo una spiegazione valida.
“Ci siamo divertiti molto.”
“Allora... tu e Rachel ora... state ufficialmente insieme?”
“Sì.” 
“Mi fa piacere.”
“Non la pensavi così l'ultima volta, cosa ti avrebbe fatto cambiare idea?”
“Ho capito di aver sbagliato. Sono qui per chiederti scusa. Sono stata stupida ed egoista. La verità è che volevo a tutti i costi impedire che tu e Matt vi allontanaste da me. Mi sentivo sola. Matt ha cominciato a spendere tanto tempo con la sua ragazza e tu... avevi occhi solo per Rachel. Ti prego, Jesse, cerca di capirmi. So che i miei modi erano sbagliati, ma mettiti per un attimo nei miei panni.”
“Avresti potuto spiegarmi come ti sentivi e ne avremmo parlato insieme. Avresti potuto dare almeno un'occasione a Rachel e sforzarti di conoscerla meglio...”
“Lo so, lo so. Ed è ciò che vorrei fare ora... dimmi che non è troppo tardi...” 
Jesse non era il tipo da seconde occasioni. Se qualcuno lo colpiva alle spalle o dimostrava di non essere qualcuno di cui poteva fidarsi, era automaticamente fuori dalla sua vita. In rare occasioni, però, questa regola poteva essere infranta. E questa fu una di quelle. Lui e Ashley ne avevano passate tante insieme, troppe da chiuderle la porta in faccia come se niente fosse. E il suo discorso l'aveva convinto del fatto che era sinceramente dispiaciuta. Perciò accettò le sue scuse e la accolse tra le sue braccia. 
“Vorrei scusarmi anche con Rachel di persona. Potremmo, non so, andarci a bere qualcosa insieme noi tre...”
“Lo apprezzerà molto. È un bel gesto da parte tua.”
“È il minimo che io possa fare. Del resto, lei è sempre stata corretta nei miei confronti. È ora di ricambiare.”
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
 
Jesse e Rachel avevano appuntamento con Ashley quel lunedì sera. Jesse aveva convinto la sua ragazza a dare una chance ad Ashley, la quale la sera prima si era presentata inaspettatamente a casa sua chiedendo scusa per il modo in cui si era comportata in passato. In fondo Jesse era parso parecchio felice di essersi riconciliato con la sua vecchia amica, ragion per cui Rachel aveva accettato l'invito di Ashley. Si trattava di bere qualcosa in compagnia e Jesse era con lei, quindi cosa mai sarebbe potuto andare storto?
“Ciao, ragazzi!”  Ashley gettò subito le braccia al collo di Jesse e lo strinse forte a sé. “Mi è mancato il tuo profumo.” disse annusando il suo collo. Poi passò a salutare Rachel. Si scambiarono due rapidi baci sulla guancia. Tra le due ragazze la tensione era palpabile. “Bene, vi lascio da sole dato che avete di cui parlare. Vado a prendere da bere nel frattempo.” Così Jesse si allontanò e lasciò le due ragazze da sole. Dato che Ashley ancora non aveva aperto bocca, Rachel decise di rompere il ghiaccio per prima.
“Ascolta, non devi sentirti in imbarazzo...”
Una smorfia si formò sul viso di Ashley. “Oh, non sono imbarazzata.”
“Ok, meglio. Sarà più facile per te...”
“Cosa?”
“Sarà più facile... scusarti...”
Ashley rise di gusto. “Oh, dolcezza. Non sono qui per scusarmi.”
“Oh... Jesse mi ha detto...”
“Ok, ragazzina, lascia che ti spieghi come stanno le cose.” la interruppe bruscamente Ashley. “Non mi piaci. Per niente. Jesse merita di meglio ed è solo questione di tempo prima che se ne accorga anche lui. Ed è qui che entro in gioco io. Con me di nuovo nei paraggi capirà di volere una donna al suo fianco, qualcuno alla sua altezza, qualcuno che può soddisfare tutti i suoi desideri e quel qualcuno sono io. Eravamo inseparabili prima del tuo arrivo. Aveva occhi solo per me. Tu hai distrutto il nostro rapporto quindi io ora distruggerò te. Semplice.”
Rachel restò immobile con gli occhi pieni di lacrime. Avrebbe voluto risponderle per le rime ed essere cattiva come lo era appena stata lei, ma non riuscì ad aprir bocca. Quella ragazza non era tornata per scusarsi o per esserle amica, ma per portarle via Jesse. E lui era ignaro di tutto ciò. 
“Allora, cosa mi sono perso?” Jesse era ritornato da loro.
“L'inizio di grande amicizia tra me e Rachel.” rispose Ashley con un falso sorriso.
Rachel avrebbe voluto smascherarla immediatamente davanti a Jesse e mettere fine all'incubo in cui si trovava bloccata ma alla fine decise di stare zitta e fingere che andasse tutto bene. Per quanto le costasse ammetterlo, Ashley era una minaccia reale. Non era il caso di fare nulla di avventato. Fare una scenata avrebbe potuto peggiorare la situazione. Perciò Rachel scelse quella che le sembrò la decisione più saggia e tacque. 
“Com'è bello vedere la mia ragazza e la mia migliore amica andare d'accordo. Mi rende davvero tanto contento.”
“Sì, è decisamente la decisione migliore.” pensò Rachel dopo aver ascoltato le parole di Jesse. Non era un buon momento per rivelargli le vere intenzioni di Ashley. 
“Devi raccontarmi tutto quello che ti è successo nelle settimane passate, Ash.”
“In effetti, qualcosa di grosso ce l'avrei da confessare...”
“Di che si tratta? Dai, non tenermi sulle spine!”
“Hai davanti a te una delle ballerine che faranno parte del tour estivo di Madonna!”
“Oh mio dio! Dici sul serio?” 
“Mai stata tanto seria in vita mia! È quel genere di opportunità che ti capitano una volta sola nella vita e io ho saputo afferrarla.”
“Wow... incredibile! Sono davvero felice per te. So quanto hai lavorato duro.”
“Già... Ricordi quando quest'estate venivi a prendermi dalla Juilliard dove restavo a provare fino alle nove di sera e poi raggiungevamo Matt e gli altri in spiaggia?”
“E io che mi chiedevo sempre come facessi ad essere più pimpante di tutti noi anche alle quattro di notte dopo aver passato tutta la giornata a ballare!”
“E la festa dopo il saggio invernale te la ricordi?”
“Credo di non aver mai bevuto così tanto in vita mia.”
“Perlomeno tu non vomitasti l'anima!”
Jesse e Ashley scoppiarono a ridere. Più Rachel li osservava e più la loro complicità la infastidiva. Si sentiva esclusa da quel viaggio nei ricordi che loro avevano intrapreso. Era evidente che Ashley aveva tirato fuori quelle storie per mostrarle quanto fossero legati così da intimidirla. Rachel doveva intervenire prima di finire sull'orlo di una crisi di nervi.
“Jesse, perchè non racconti ad Ashley cosa hai organizzato per il mio compleanno? Sono sicura che le farà piacere ascoltare come siamo tornati insieme.”
“Oh sì, racconta.” furono le parole che uscirono dalla bocca di Ashley mentre i suoi occhi sembravano dire “Spero che tu muoia di una morte lenta e dolorosa.”
Jesse cominciò a raccontare di come si era messo d'accordo con la band di Matt e con i proprietari del locale, della sua esibizione dedicata a Rachel e del discorso improvvisato davanti a tutti. Non tralasciò nulla. Gli piaceva sempre raccontare la storia di come aveva riconquistato Rachel perchè era stato un momento importante della sua vita in cui si era sentito orgoglioso di sé.
“Non è il ragazzo più romantico del mondo?” aggiunse Rachel quando Jesse finì di parlare.
“Sì, lo è. Jesse ha un sacco di qualità. Sei una ragazza molto fortunata, Rachel. Fossi in te me lo terrei ben stretto.” 
“È esattamente ciò che ho intenzione di fare.” Rachel tirò Jesse a sé e gli stampò sulle labbra un lungo bacio. “Ma grazie lo stesso per il consiglio.”
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
 
"È stata la serata più brutta della mia vita! Avresti dovuto vedere il modo in cui mi ha parlato! O come guardava Jesse! Lo mangiava con gli occhi! Ogni scusa era buona per mettergli le mani addosso! E poi non faceva altro che riportare alla memoria i vecchi tempi in cui se la spassavano insieme! È stato orribile! E il peggio è che io non potevo far altro che starmene con le mani in mano mentre dentro sentivo di impazzire!"
"Ok, Rachel, tesoro, ti dai una calmata?"
"No, Kurt, non me la do una calmata! E non me la darò finchè quella troia sarà ancora in giro a provarci con il mio ragazzo!"
Rachel continuò a fare avanti e indietro per la sua stanza mentre Kurt e il suo nuovo ragazzo, Arthur, la seguivano con gli occhi restando distesi sul letto. Dopo qualche minuto la ragazza si fermò davanti a loro. "Vi prego, ragazzi, aiutatemi."
"Secondo me dovresti dire la verità a Jesse e metterlo in guardia. Jesse è un ragazzo intelligente e ti ama, sono sicuro che ti crederà. Così Ashley perderà la sua fiducia e sarà fuori dalla sua vita per sempre. Problema risolto."
"Non così in fretta, Kurt." intervenne Arthur. "Io ritengo che Jesse debba essere lasciato fuori da questa questione per il momento. Come ha fatto notare Rachel, il legame con Ashley è molto forte. Spifferare tutto a Jesse è esattamente ciò che lei vuole che Rachel faccia. Vuole metterla in cattiva luce, farla sembrare gelosa e paranoica agli occhi di Jesse. Vuole che lui cominci a dubitare di lei. Ed è per questo che Rachel deve tenere Jesse all'oscuro di tutto. Dobbiamo trovare un modo per smascherare questa ragazza davanti a lui. Così vedrà con i propri occhi che razza di persona è. Ci serve un piano. Un buon piano. A lei piace giocare sporco? Bene, gioco sporco avrà."
Rachel annuì. "Hai ragione. Non ha idea di chi si è messa contro. Saremo più furbi e più intelligenti di lei. Le daremo una bella lezione."
Rachel e Arthur si diedero il cinque.
"Ok, mi dispiace rovinare l'atmosfera, ma se vogliamo fargliela pagare dobbiamo prima trovarlo un piano."
“Dobbiamo trovare il suo punto debole. Rachel, devi dirmi tutto ciò che sai di lei.”
“Poco e niente. So che frequenta la Juilliard da molti anni. Vive con i suoi. E poi c'è la storia del tour di Madonna...”
“Ecco, questa ad esempio è una faccenda che mi puzza... Cosa ha detto al riguardo?”
“Ha semplicemente detto che è stata presa ed è una delle ballerine del tour estivo che comincerà a giugno e finirà a settembre.”
“Non vi ha raccontato come ha ottenuto il ruolo o di tutti i provini che ha superato?”
“No, è stata abbastanza vaga.”
“Arthur, tesoro,” disse Kurt “non capisco cosa ci sia di strano nel fatto che sia stata scelta come ballerina per il tour di Madonna? Dopotutto ha studiato alla Juilliard per tanti anni...”
“C'è di strano che ha 20 anni ed è praticamente senza esperienza... non ci entri così nel cast di ballo per il tour della regina del pop. A meno che tu non sia figlia di Barack Obama. Una ragazza così giovane e alle prime armi è molto difficile che venga presa così senza troppi sforzi.”
“Pensi che sia stata raccomandata da qualcuno?”
“Non lo so, Kurt. Quello che so per certo è però che quello è un ambiente corrotto. La concorrenza è spietata.  E poi, scusate, ma se io fossi un ballerino e ottenessi un ruolo del genere, me ne vanterei in continuazione, racconterei per giorni e giorni di tutti i provini, di tutti i ballerini che ho battuto, ecc. E io studio legge, eh. Per non parlare di Madonna. Dovrà pur averla incontrata almeno una volta ai provini o incrociata nei corridoi. Mi sembra molto strano che abbia lasciato il casting interamente nelle mani degli altri o non si sia nemmeno presentata ai nuovi arrivati.”
“Ho visto un documentario di Britney Spears su MTV una volta. Lei era presente a tutti i provini e diceva la sua su ogni ballerino.”
“Quindi, a maggior ragione, non puoi incontrare Madonna e poi tacere a riguardo.”
“Io sarei morto. Poi sarei resuscitato. E poi sarei morto di nuovo.”
“Lo sappiamo, Kurt.” dissero Rachel e Arthur ridendo.
“E in vita avrei detto a tutti che ho incontrato Madonna. Ma proprio tutti. Anche gli sconosciuti. Avrei passato le mie giornate a camminare tra le strade di New York gridando Ho conosciuto Madonna!
Rachel e Arthur scoppiarono di nuovo a ridere. “Ok, possiamo tornare a concentrarsi su Ashley, ora?” disse poi Rachel tornando seria. “Arthur, per quanto le tue capacità analitiche siano brillanti, purtroppo non abbiamo prove per dimostrare che nasconde qualcosa, sempre se nasconde davvero qualcosa.”
“Si dia il caso che potrei avere i contatti giusti. Anzi, mio padre potrebbe averli. Fidatevi di me, andremo in fondo a questa faccenda.”
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
 
“Ti prego, dimmi che hai scoperto qualcosa. Sono passati due giorni.” Rachel accolse così Arthur nella sua camera dopo aver ricevuto un messaggio da parte sua in cui avvisava che sarebbe passato.
“Non hai idea.”
“Di cosa?”
“Siediti.”
“Oddio, Arthur, mi stai preoccupando.”
“Siediti, Rachel. Quello che ti sto per dire è roba forte. E ti può essere di grande aiuto. Sempre che tu non abbia cambiato idea.”
“Assolutamente no. Qualsiasi cosa accadrà, se l'è cercata.”
“Ok, ti dirò tutto quello che so. Come ben sai, mio padre è un avvocato molto affermato. Ha molte conoscenze e tanta gente gli deve grossi favori. Per nostra fortuna una di queste è un tecnico dello staff di produzione del tour di Madonna che conosce molto bene il direttore artistico che si occupa del casting del gruppo di ballo, il signor Miller. Non è stato difficile per mio padre combinare un incontro con questi due uomini. L'alcool ha aiutato a farlo sciogliere un po' e quando mio padre ha chiesto al signor Miller del suo lavoro, lui ha menzionato tra le tante cose i piaceri che il suo lavoro offre. Uno di questi è tradire la moglie con ragazze molto più giovani che farebbero qualsiasi cosa per diventare famose. L'ultima è stata, citando le sue parole, "una rossa tutto pepe di nome Ashley". A quanto pare la ragazza, scartata alle prime selezioni, ha poi ottenuto il suo ruolo dopo essersi presentata nel suo ufficio e aver sedotto ed essere andata a letto con il direttore artistico in questione, un uomo di quarant'anni e per di più sposato.”
Rachel restò in silenzio.
“Rachel, stai bene?”
“Sì, sì... è solo che... non mi aspettavo una cosa del genere.”
“In realtà non dovrebbe stupirci. Come ti avevo detto, il mondo dello spettacolo, soprattutto a certi livelli, è un mondo corrotto e spietato. Ashley non è né la prima, né l'ultima ad ottenere un ruolo in questo modo.”
“Cioè, io stessa sarei pronta a fare quasi qualsiasi cosa per arrivare in cima, ma c'è un limite a tutto. Io non riuscirei mai a fare una cosa del genere.”
“Cosa hai intenzione di fare ora?”
"Non lo so... sono grosse informazioni... ma il problema è che anche stavolta non abbiamo prove."
"Ma stavolta c'è di più in ballo. Non può permettersi di rischiare. Potremmo bluffare..."
"Bluffare? Come?"
"Fingi di avere le prove. Falle credere che qualcuno li ha visti in quell'ufficio."
Rachel tacque ancora un po' ragionando e considerando varie opzioni. "Ok. Ma voglio risolvere la questione faccia a faccia con lei. Da sole."
 
"PJ Clarke's alle 6. Vieni sola. Dobbiamo parlare."

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
 
Rachel tamburellava nervosamente con le dita sul tavolo. Continuava a chiedersi se il suo piano avrebbe funzionato e se fosse davvero la cosa giusta da fare. Finalmente vide Ashley entrare nel locale e avvicinarsi spavalda verso di lei.
"Spero che il motivo di questo incontro sia la tua resa. Hai capito una volta per tutte che Jesse non fa per te?"
"Mi dispiace deluderti, ma non è questo il motivo per cui ti ho chiesto di vederci. Accomodati pure."
La ragazza si sedette di fronte a Rachel.
"Sai, Ashley, sarò sincera con te. Per un attimo sei riuscita a farmi credere che potessi essere una reale minaccia per me e Jesse. Ma ora, dopo tutto quello che ho scoperto, ti guardo e vedo una ragazza insignificante, con una considerazione talmente bassa di se stessa..."
"Ma di che diavolo parli?"
"Immagina quando Jesse lo scoprirà... la sua migliore amica, che lui credeva tanto in gamba, è andata a letto con un uomo sposato e con il doppio dei suoi anni per ottenere un posto di lavoro..."
Rachel vide Ashley sbiancare in volto. "Non ho idea ti cosa tu stia parlando..."
"Oh, sì che ce l'hai invece. Ma torniamo a Jesse... immagina come ti guarderà con disprezzo... immagina l'enorme delusione..."
"Smettila!" Ashley alzò il tono della voce. "Non hai alcuna prova. Sarebbe la tua parola contro la mia."
"E ti sbagli anche qui. Prima di farti sbattere sulla scrivania del signor Miller avresti potuto almeno assicurarti che nessuno vi avrebbe visti perchè, indovina un po', qualcuno vi ha visti ed è dalla mia parte."
Ashley abbassò lo sguardo e rimase in silenzio per qualche secondo. "Tu non mi conosci. Non hai il diritto di giudicarmi in questo modo."
"Esattamente come non ce l'avevi tu il diritto di giudicare me o la mia relazione con Jesse. Non sai un bel niente di tutto quello che abbiamo passato, di quanto abbiamo sofferto e di quanto siamo felici ora insieme. Perchè sì, per quanto possa risultare incredibile, io lo rendo felice. Forse hai ragione a dire che non lo merito... Jesse è un ragazzo meraviglioso, pieno di talento... ma non credi che la decisione spetti a lui?"
"Anch'io potrei renderlo felice." Una lacrima scese dall'occhio destro di Ashley. La ragazza se la asciugò velocemente. "Qual è il vero motivo per cui siamo qui?"
"Non dirò nulla a Jesse ad una sola condizione: voglio che tu stia alla larga da me e da lui. Digli che hai dei nuovi amici con cui uscire, usa una scusa qualunque... ma esci dalla sua vita una volta per tutte."
Ashley tirò su col naso. "Però... in fondo non siamo poi così diverse noi due... sai essere cattiva quasi quanto me."
"Io non ho mai voluto che tutto ciò accadesse. Volevo esserti amica."
"Cosa non si fa per amore di Jesse St. James, eh?" Ashley si alzò in piedi e raccolse le sue cose. "La tua è una proposta ragionevole. Saluterò Jesse oggi stesso. Addio." La ragazza si girò e cominciò a camminare verso l'uscita. Poi scomparve tra la folla. Rachel si sentì turbata. Era soddisfatta per aver ottenuto ciò che voleva però non poteva fare a meno di provare un briciolo di compassione per quella ragazza. 
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
 
Jesse bussò alla porta della stanza di Rachel. Quando la ragazza la aprì, si ritrovò davanti un Jesse visibilmente scosso. “Non hai idea di ciò che mi è successo poco fa.” disse entrando e sedendosi sul letto della sua ragazza.  “Jesse, non ti aspettavo. Che ci fai qui a quest'ora? Cos'è successo?”
“Ashley è venuta a trovarmi nel mio appartamento un paio d'ore fa chiedendomi di uscire a bere qualcosa. Le ho detto che per me andava bene e siamo usciti. Ho notato qualcosa di strano in lei sin da subito ma non ci ho fatto caso più di tanto. È stato quando ha cominciato a bere come una spugna e ha cercato praticamente di farmi ubriacare che ho cominciato a pensare che ci fosse davvero qualcosa che non andava in lei. Mi sono offerto di riaccompagnarla a casa ma quando siamo arrivati sotto casa sua mi ha confessato una serie di cose. Mi ha detto che è sempre stata gelosa di te e del nostro rapporto, che da quando sei arrivata tu lei si è sentita messa da parte. Poi mi ha detto che vederci insieme le ha fatto capire di provare qualcosa di profondo nei miei confronti. Mi ha detto quanto le sono mancato in queste settimane, quanto tiene a me, quanto staremmo bene insieme...e poi... poi ha cercato di baciarmi...”
“Brutta stronza! Non erano questi i piani!” Rachel era furiosa. “E pensare che mi sono fatta mille problemi perchè pensavo di aver esagerato!”
“I piani? Quali piani, Rachel?”
“Devo raccontarti qualcosa. Ti prego, però, non ti arrabbiare con me.”
 
 
“Sei arrabbiato con me?”
“No, non lo sono. Ma avresti potuto affrontare la vicenda diversamente. Non mi piace che tu abbia agito alle mie spalle. Avresti dovuto dirmi la verità sin dall'inizio.”
“Mi dispiace. Il fatto è che avevo paura che tu non mi avresti creduta.”
“Io mi fido di te. Ed è per questo che ti avrei creduta. Poi sarei andato da Ashley e avrei messo subito in chiaro che sono affari miei chi scelgo di frequentare. E poi hai messo in mezzo un sacco di gente che non c'entrava nulla per scoprire cosa Ashley nascondesse. Non mi è piaciuto per niente. Ero l'unica persona a cui ti saresti dovuta rivolgere e invece ora mi ritrovo ad essere l'ultima persona a sapere di tutto ciò.”
“Jesse, mi dispiace davvero. Il fatto è che lei è stata tanto cattiva con me e volevo darle una lezione.” La sua voce fu spezzata dalle lacrime. “Ero gelosa... lei è così bella e attraente e il solo pensiero di perderti...”
Jesse la interruppe. “Hey, vieni qui...” disse aprendo le braccia e invitandola a buttarcisi dentro. “Ascoltami attentamente. Tu sei la mia scelta, Rachel. Le altre ragazze sono inesistenti per me. Non m'importa di tutte le ragazze che mi squadrano con gli occhi o di tutte quelle che si farebbero scopare volentieri... m'importa solo di te. Se dovessi scegliere tra Miss Universo e te, sceglierei te. Sceglierei sempre te. Tranne se dovessi scegliere tra te e Megan Hilty. In questo caso sceglierei Megan.” Jesse riuscì a strappare un sorriso a Rachel. “Quello che sto cercando di dirti è che devi fidarti di me. Non ti tradirei mai. E non voglio che ci siano segreti tra di noi, ok?”
“Sì. Hai ragione. Niente segreti. È per questo che ti dico... Justin Timberlake.”
“Justin Timberlake?” chiese Jesse sdraiandosi sul letto.
Rachel si mise a cavalcioni su di lui. “L'unico per cui sarei disposta a lasciare te.”
“Bene, allora puoi dire al tuo caro Justin Timberlake che se vuole averti deve prima fare i conti con me e che non permetterò che mi porti via la ragazza così facilmente.”
“Riferirò.” 
“Vuoi che vada ora? So che domani devi svegliarti presto.”
“No, resta almeno finchè non torna Kurt.”
“Ok... allora...  Sesso riappacificatore?”
“Come potrei dire no ad una proposta del genere?”
“Non puoi.”
“Jesse St. James, il rubacuori di Broadway.”
“Rachel Berry, la star che ha rubato il suo.”

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
 
Nota: Ciao a tutti! Uscita di scena definitiva per Ashley. Sono curiosa di sapere cosa avreste fatto voi al posto di Rachel. Avreste agito in modo simile al suo o avreste fatto ciò che avrebbe voluto Jesse? Fatemi sapere :) Come sempre grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono la mia storia :) Fanvideo di questa settimana: http://www.youtube.com/watch?v=bQYDBAuqLIc&feature=g-like&context=G276c842ALT2C10AASAA 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: groffgasm