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Autore: Joannah Mary Grace    14/03/2012    0 recensioni
-- Adesso stringimi le mani e confessami tutto il tuo amore controverso, più forte del nero opaco lasciato dalle vite beffarde, che pulsano rigurgitando l'ossigeno del rifiuto. --
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Guarda quelle povere gocce di pioggia, come precipitano gridando..
 

Un giorno anche
il destino, confuso, 
si metterà da parte.

 

 

Odio. Odio cercare il tuo profumo anche se so che non ci sei. Odio sognare il tuo viso pur sapendo che mi sveglierò. Scende il sole e si fa ammirare, bastardo re del presente che ritorna dal passato. Oh potessi io, dipinta dal rosso della passione, morire dietro le strade corrotte di questa città, e nascere dal profondo della terra,  pallida e fresca. Ma il sole non ti ha mai conosciuto, non potrà mai sapere cosa si prova ad accontentarsi di fotografie sbiadite, non sa cosa si prova a stringere queste immagini grigie al petto e sussurrarsi -E' qui, è qui..- E allora vedendolo tramontare sarò invidiosa. Ci sono persone di questo mondo che soffrono intrappolate tra mura di calma e  caos,tristemente ambigui. Scappare, sarebbe sì utile anche solo per sparire in pace, laddove non esistono sguardi, dove tutto è buio e immacolato. E mi ricordo le tue labbra, rose sbocciate malvage nell'anima mia. Anima che poi non esiste, anima mai esistita. Eppure ne soffro la sparizione tutte le notti. Quando le stelle pregano il buio di farle brillare è lì che ti cerco. Mi manchi ed imploro anch'io il buio di spegnere il mio orgoglio. Siamo troppi. Siamo troppo. Ma tu unico e così imperfetto.. Il tuo fantasma sta vagando, sta regnando. Lo seguo come un girasole cerca la sua sfera infuocata. Vivo di ricordi. Di tutte le memorie spezzate dagli anni. Meravigliosa è pure l'ombra che piange alle sue spalle, un'ombra senza corpo che attende ingenua, il suo ritorno.  Dio, come è ingenua! Ormai ho imparato ad aspettare solo la morte, lui ormai, è troppo lontano. Distante dal cielo e da tutti i mari. E non tornerai. Amarti è stata la ghigliottina che uccise rapida la mia volontà. Amarti. Prima e adesso. Quando questo martirio ti si attacca alla pelle non se ne stacca più. E così eccomi, segnata per il resto dei miei confusi giorni. Io che ho sempre frainteso, piango il giorno che ti incontrai, lo maledico, lo maledico e lo ringrazio. Ora questa povertà di emozioni domanda pietosa l'elemosina a ciò che fu. A cioè che mai fummo.
 
   
 
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