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Autore: lauralice    14/03/2012    5 recensioni
Cosa succede se incontri una dama misteriosa ad un ballo in maschera, e senti il bisogno di rivederla?
Cosa succede se credevi di aver chiuso con l'amore e quello ti si ripresenta davanti?
Due famiglie rivali, una casa rossa sperduta nel bosco nelle terre di nessuno, un amore impossibile minato da un matrimonio combinato.
Dal capitolo 1: -D’accordo Anderson. Verrò al ballo di Lady Egocentrica...- Blaine iniziò ad esultare -..Ma mi dovrai un favore a vita!-
-Si si va bene , tutto quello che vuoi.- Mi superò tutto giulivo.
-A vita!!! Hai capito??!!-
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Santana/Sebastian
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti, ecco la nostra prima Fanfiction in assoluto.
Come avrete capito siamo in due, Laura e Alice, speriamo che questa storia sia di vostro gradimento e aspettiamo le vostre recensioni.
P.S. La storia è ambientata nel passato e l'idea è nata dopo aver visto il fatidico video di Smooth Criminal. All'interno di essa ci sono vari riferimenti alla serie tv, sta a voi coglierli =) Fateci sapere cosa ne pensate,
                                                                                                                                                          Enjoy! 
 



 

I Just Can’t Stop Loving You

 

  Sebastian

Ero seduto ormai da mezzora nel lussuoso salotto degli Anderson e la mia pazienza se ne stava lentamente andando. Quanto tempo gli serviva per vestirsi? Oltretutto per andare a caccia! Io avevo impiegato dieci minuti. A volte mi sembrava proprio una donna! Se non fosse stato mio cugino me ne sarei già andato da un pezzo.
Basta! Anche la mia pazienza ha un limite! Mi ero rotto di aspettare.
-Anderson se non ti sbrighi ti lascio qui!- Imbragai il fucile facendolo scattare per caricarlo.
-Smythe! Non starai cercando di iniziare la caccia nella mia casa spero!- Ero riuscito ad attirare la sua attenzione.
-No, ma se non muovi quel culo nobiliare che ti ritrovi penso che mi darò al tiro al bersaglio. Ci sono giusto delle belle ceramiche davanti a me …-
-Non ti azzardare a …- Blaine uscì dalla stanza adiacente con in mano uno stivale e solo una manica della giacca infilata nel braccio.
-Bene, bene, bene. La principessina si è decisa ad uscire dalla sua stanza regale.- Blaine roteò gli occhi, dio quanto mi divertivo ad infastidirlo! Si sistemò i vestiti e prese il fucile, finalmente si partiva.
-Dai spilungone andiamo, prima che decidi di fare fuori la mia collezione di vasi antichi.- Non me lo feci ripetere due volte. Prima di uscire diedi un ultimo sguardo a quelle ceramiche tutte in fila perfettamente allineate, magari un giorno mi sarei davvero divertito con il tiro a bersaglio.


L’aria di prima mattina era fresca e pungente, l’alba stava tardando e la luna regnava ancora luminosa nel cielo. Il suono degli zoccoli del mio purosangue nero, sull’erba bagnata dalla rugiada, creava una sinfonia ritmica rilassante. Adoravo andare a cavallo, soprattutto in solitaria, erano i momenti migliori per pensare e riordinare le idee.
-Hei Smythe! Dove andiamo oggi?-
-Abbi pazienza lo vedrai con i tuoi occhi.- Di solito stavamo nei territori di Anderson e cacciavamo la sua selvaggina, ma oggi avevo deciso di cambiare, odiavo quando le cose diventavano monotone. Avevo sentito parlare in taverna di questo luogo dimenticato da Dio, dove la caccia non era vietata e non dovevi dare conto a nessuno perché era territorio libero.
-Dimmi almeno quanto dista ancora.-
-Anderson lo sai che sei una vera lagna! Ti giuro che a volte mi sembra di stare con una donna! Non mi diventerai mica isterica spero! Perché se voglio passare del tempo con una femmina isterica vado al bordello. Almeno lì ho un motivo valido per sopportare questa tortura.-
-Sebastian grazie, ma delle tue avventure da Madam Lorìn non mi è mai interessato, anche se sembri trovare piacere a raccontarmele nei minimi dettagli ogni volta …- Risi di gusto, far scandalizzare Blaine era un altro dei miei passatempi preferiti.
-E dai cuginetto non fare così, dovresti prendere esempio da me qualche volta. Comunque non manca molto. Fidati ne vale la pena e ne rimarrai sorpreso.-
-A proposito di sorprese … anch’io ne ho una per te …- Oh no! Aveva appena utilizzato il tono da “è una cosa che non ti piacerà, ma sei obbligato a farla”
-Anderson ti prego. Non dirmi che mi hai organizzato l’ennesimo appuntamento con una nobildonna facoltosa e noiosa. Perché sarebbe il decimo solo in questo mese. E non so se potrei sopportarlo!-
-No è qualcosa di meglio.- bhè il peggio era passato, forse non era così pessimo come avevo immaginato.
-Allora sputa il rospo!-
-È un ballo in maschera …- Un ballo in maschera?! È grandioso! Ci si diverte sempre un sacco e in più puoi fare tutto quello che vuoi protetto come sei dalla maschera che indossi, non che ha me serva una maschera, di solito faccio sempre quello che voglio.
-Anderson questa sì che è una sorpresa fantastica. Prima mi avevi fatto preoccupare.- Gli diedi una forte pacca sulla spalla e partì a galoppo, euforico.
Arrivammo alla radura designata in tarda mattinata, il sole era sorto e splendeva nel limpido cielo azzurro. Lo spettacolo che mi trovai davanti agli occhi era mille volte meglio di quello che mi avevano raccontato. Era una radura circondata da una fitta boscaglia, il prato era di un verde acceso, cosparso qua e là da bellissimi fiorellini di campo dai mille colori. Il verde scuro della boscaglia creava un forte contrasto con quello del prato, sembrava che lo abbracciasse per proteggerlo da occhi estranei come i nostri.
-Mi scoccia ammetterlo Smythe, ma avevi ragione. Questo posto è splendido!-
-Te l’avevo detto! Però bisogna addentrarsi nel bosco per trovare la selvaggina.-
-Troviamo un posto dove legare i cavalli e poi andiamo.-

Dopo aver raggiunto il centro della radura notai un rudere di una vecchia casa, legammo i cavalli alla staccionata vicino all’abbeveratoio ancora pieno d’acqua e poi ci inoltrammo nel bosco.

Gli alberi erano talmente fitti che i raggi del sole facevano fatica a penetrarli, regnava un silenzio e una pace irreale e l’aria era più fredda e umida. Dovevo concentrarmi per stanare la preda, ma la notizia dell’imminente ballo mi aveva messo su di giri. Avevo assolutamente bisogno di una maschera nuova per la serata. Ma adesso che ci pensavo quand’era questa serata? E chi aveva organizzato questo ballo?
-Blaine, quando hai detto che è questo ballo?-
-Non te l’ho detto infatti.- Questa cosa non presagiva niente di buono, stava aggirando la domanda.
-E chi è che lo ha organizzato?- Nessuna risposta, stava facendo finta di non sentirmi.
-ANDERSON!-
-Shh, così spaventi la selvaggina! Poi mi dici cosa portiamo a casa?!-
-Anderson quando, dove e soprattutto chi ha organizzato questa festa? Lo voglio sapere subito!- Mi impuntai guardandolo fisso negli occhi. Lui distolse lo sguardo.
-Bhè, il ballo è tra due giorni …-
-E…?- Stavo iniziando a perdere la pazienza, lo sapevo che c’era un trucco. Ci doveva per forza essere un trucco! Altrimenti non avrebbe usato il tono da “è una cosa che non ti piacerà”
-La festa è organizzata da Rachel Berry …-
-COOOOOOOOSSSSAAAAAAAA???????!!!!!!!!!!!- Il mio urlo fece scappare via uno stormo di uccelli e sicuramente anche tutti gli animali che avevamo attorno.
-Dai Seb non fare così! Non è poi la fine del mondo!-
-Io non verrò mai ad una festa organizzata da Miss sono-al-centro-del-mondo Berry! Te lo puoi scordare!- Iniziai a camminare spedito in cerca di altre prede, Blaine mi seguiva cercando di calmarmi.
-Ti prego Sebastian sii ragionevole, in fondo non la incontrerai nemmeno! Ci saranno una sacco di persone. Un sacco di donne!- Dannazione era riuscito ad attirare la mia attenzione con quell’ultima frase. Mi fermai di botto facendomi sbattere nella schiena il mio inseguitore.
-D’accordo Anderson. Verrò al ballo di Lady Egocentrica..- Blaine iniziò ad esultare -..Ma mi dovrai un favore a vita!-
-Si si va bene , tutto quello che vuoi.- Mi superò tutto giulivo.
-A vita!!! Hai capito??!!-
-Si si come vuoi tu!- Maledizione era riuscito ad incastrarmi ancora una volta. Giuro che questa sarebbe stata l’ultima!

 
 Santana

-Trattieni il fiato … ecco perfetto, ho finito!- Brittany, la mia dama di compagnia, mi stava allacciando il corsetto del mio abito nuovo.
Alla fine avevo scelto quello rosso, mi piaceva l’effetto che faceva nel cadermi sul corpo, metteva in risalto i punti giusti, diciamo.
Anche se ero promessa sposa a Finn, l’odioso principe dei tonti, come mi piaceva definirlo ultimamente, tengo a precisare unicamente per motivi economici e per volere di mio padre, questo non significava che non potevo farmi desiderare.

Kurt interruppe il filo dei miei pensieri avvisandomi che la carrozza di Finn era arrivata e che quel beota mi stava aspettando nel salone.
-Ricordami come hai fatto a scampare a questa noiosissima serata.- Lo stuzzicai giusto per divertirmi un po’.  
-Non sono io la sorella maggiore che deve salvare dalla bancarotta la nostra famiglia, ma sono quello che riesce sempre a far sfigurare nostro padre.-
-Sai che sei proprio antipatico?! Se non ti diverti ora che non hai vincoli legali, non lo farai mai, fregatene di lui ed entra con me! Dai ci divertiamo …-
-Non farne innamorare troppi, mi raccomando.- Ok Kurt aveva cambiato argomento, questo significava discorso chiuso.
-Ci proverò!- Dissi con un sorrisetto compiaciuto sul volto.
Brittany che intanto era andata a prendere il mio scialle e la maschera si posizionò alle mie spalle, depositandomi il primo sulle spalle e scavalcandomi con le braccia la testa per adagiarmi la maschera al volto.
-Sei bellissima- disse soddisfatta guardando il suo operato.
Così anch’io osservai attentamente il mio riflesso -Devo dire che quando ho scelto questa maschera non pensavo che mi sarebbe stata così bene, rende perfettamente l’idea di sexy e stronza al tempo stesso.- Conclusi infilandomi i guanti neri.
Finn mi osservò entrare nel salone con un sorriso ebete sul viso, cosa che per la maggior parte delle ragazze sarebbe stato sinonimo di dolcezza, ma per me era la conferma dei miei sospetti, era proprio rimbambito.
Si alzò dal divano e mi venne incontro porgendomi la mano, come da galateo, mi sfilai il guanto e lasciai che baciasse il dorso di essa.
-Sei splendida questa sera.-
-Questo era il mio intento, andiamo.- Conclusi in fretta.

Arrivati a casa Berry entrai affiancata da Finn, presentammo i nostri inviti e ci recammo nel salone da ballo.
Ero pronta per fare il mio ingresso in grande stile, una volta entrati venimmo circondati dalla musica lenta che l’orchestra stava suonando, come sotto fondo alle conversazioni che un sacco di persone in maschera stava intrattenendo allegramente mentre beveva champagne da bizzarri flute decorati con delle piccole stelline.
Rachel ci venne incontro, già era insopportabile quando la incontravo ad eventi normali, figuriamoci al suo ballo e con quel terribile abito verde acqua e quei ricami bianchi mi face venir voglia di darle un pugno in faccia. Ok c’è bisogno di vino, se voglio sopravvive alla serata.
-Finn, prendimi qualcosa da bere e fa che sia rosso!-
-Oh, certo, torno subito-
Bene, avrei avuto un attimo di tregua dal tontolone, ora dovevo trovare la una preda da sedurre, in fondo avrò anche io il diritto di divertirmi un po’, e poi sono mascherata e questo significa, niente complicazioni. Incominciai a guardarmi attorno e a fare una rapida selezione: Questo no, quello no, no, no, aspetta … no.
Possibile che non esistano più gli uomini di una volta?
-Eccomi tornato, prego.- Presi il bicchiere che Finn mi stava porgendo e bevvi un lungo sorso del suo squisito contenuto.
-Bene, balliamo.- Ero stufa e questa festa era una palla, era il momento di movimentare le cose.
Finn mi condusse con passo indeciso a lato della pista, che si era formata dalla disposizione delle coppie che ballavano.
Dopo un paio di giri di danza non sopportavo più la mia balenottera che arrancava per tenere il ritmo e fortunatamente la canzone appena iniziata prevedeva uno schema più complesso, ma con scambio di coppie.
Fu allora che lo vidi, in mezzo alla folla, era proprio quello che mi ci voleva, Maschera Nera aveva un corpo da schianto con i muscoli che si intravedevano da sotto gli abiti.
Avevo trovato la mia prossima conquista, sarebbe stato divertente illuderlo per poi lasciarlo a bocca asciutta e lui si sarebbe potuto vantare con gli amici di aver ballato con una donna bellissima.
Così al momento dello scambio mi diressi con passo deciso verso di lui, gli porsi la mia mano, lui la baciò e gli posai con sicurezza la mano sulla sua spalla destra.
Dopo che anche lui si sistemò, stringendomi a se, alzai lo sguardo curiosa di vedere la sua espressione nell’ammirare il mio splendido corpo e in quel momento i nostri sguardi di incontrarono e mi persi nei suoi splendidi occhi azzurri.


Sebastian

Ero alla festa della Nasona da mezzora e già mi stavo rompendo le palle. Blaine mi aveva abbandonato subito, andando a salutare un sacco di gente boriosa e noiosa. Il palazzo della Berry era stato bene allestito, con decorazioni scintillanti dorate e un sacco di stelline qua e là che rispecchiavano il suo egocentrismo. Di sicuro non aveva badato a spese! Presi un calice di champagne, forse da ubriaco mi sarei divertito di più.
Mi guardai un po’ attorno, devo dire che per una volta la gente si era impegnata a trovare delle belle maschere, anche se la mia rimaneva la migliore. Nonostante il poco preavviso il mio mascheraio di fiducia me ne aveva creata una su misura e sotto un mio schizzo, nera bluastra con un nastro rosso che la contornava e lasciava scoperta solo la bocca. A dir poco perfetta e poi si intonava magnificamente con il mio completo blu scuro con le rifiniture rosse.

Osservai ancora un paio di persone poi iniziai la caccia alla mia prossima conquista. Almeno questa serata avrebbe avuto uno scopo decente.
-Hei, hei  Sebastian!- oh no, Blaine mi stava sicuramente chiamando per presentarmi qualcuno, o ancor peggio qualcuna! Mi guardai intorno in cerca di una via di fuga, l’unica possibilità era di infilarmi tra i ballerini per confondermi tra la folla. Purtroppo avevo scelto il momento meno adatto per entrare tra i danzatori: lo scambio delle coppie!
Tutto ad un tratto mi trovai un bellissima dama davanti agli occhi che mi porgeva la mano. Da gentiluomo qual ero gliela baciai delicatamente ed iniziammo a danzare. Era un’abile ballerina, ma la cosa che mi colpì maggiormente furono i suoi occhi color mogano che tendevano al nero. Per tutto il tempo della canzone creammo come una connessione con lo sguardo, non riuscivo a distoglierlo da quelle iridi ammaliatrici.
Quando la musica terminò  l’incantesimo che si era creato fra noi si ruppe e lei scappò via.

Dannazione chi era quella ragazza misteriosa? E perché era scappata via così senza neanche dirmi il suo nome?
Iniziai a sentirmi oppresso da tutta quella folla, tutta quella musica e soprattutto tutta quell’allegria. Uscii in giardino per prendere una boccata d’aria fresca e provare a togliermi dalla mente quegli occhi.

Davanti al palazzo di Miss io-sono-al-centro-dell'universo c'era un grande giardino, che poteva definirsi anche un piccolo parco per le sue dimensioni. Iniziai a camminare tra alti siepi e roseti rigogliosi, fino ad arrivare all'estremo del giardino. Le siepi ben curate avevano lasciato spazio a grandi querce e castagni ma l'albero più bello era un salice piangente, maestoso e solitario, proprio come me. Mi avvicinai fino ad addentrarmi fra le sue lunghe fronde e raggiungere quel nucleo rugoso. La superficie del tronco era ruvida e  sinuosa e notai una piccola cavità, perfetta per custodire i propri pensieri e segreti. Mi sedetti appoggiandomi con la schiena al fusto, la brezza leggera faceva danzare i sottili rami... danzare... chi era quella ragazza misteriosa? Perchè era scappata via da me? E perchè non riuscivo a togliermi dalla testa i suoi occhi? Dovevo assolutamente trovarla, dovevo scoprire chi era, dovevo sapere il suo nome … Maledizione Sebastian! Cosa diavolo ti stava succedendo?! Perchè questa donna ti stava facendo questo effetto?! 
Uno scricchiolio alle mie spalle mi ridestò dai miei pensieri, mi alzai velocemente ed aggirai il tronco. Non potevo crederci! Era davanti a me. La mia dama misteriosa era in piedi di fronte ai miei occhi che mi guardava sorpresa. Stava per dirmi qualcosa, ma io non volevo sprecare questa seconda occasione con le parole. La bloccai prima che fiatasse, mettendole un dito davanti alla bocca. I suoi occhi penetrarono i miei, il mio cuore iniziò a galoppare. Non potevo più aspettare, le accarezzai il viso delicatamente poi mi avvicinai lentamente fino a colmare lo spazio che separava i nostri volti. Fu un bacio dolce inizialmente, le sue labbra erano morbide e carnose, ma non mi bastavano. Il bacio divenne più passionale e l'incontro delle nostre lingue stimolò un  caleidoscopio di sensazioni in me che non avevo mai provato. Fu il bacio migliore della mia vita. E io di baci me ne intendo bene. Quando le nostre labbra si separarono riuscì a rubarle un ultimo sguardo prima di vederla scappare via di nuovo.  La continuai a guardare fin quando il suo vestito rosso non divenne un puntino sfocato in lontananza.

Non ci misi molto a capire che sentivo il bisogno di rivederla. Tornai in fretta alla festa per cercarla, ad ogni vestito rosso mi voltavo, ma non era mai lei.
-Sebastian dov'eri finito?- ci mancava solo Blaine!
-Sono uscito un attimo, tutto questo stile Berry mi stava dando il voltastomaco.- Blaine alzò gli occhi al cielo, ma non avevo tempo di sentire la sua solita ramanzina sul fare il bravo e rispettoso nobiluomo.
Stavo per replicare qualcosa quando la vidi, era circondata da un sacco di gente e c'era un tizio con un aspetto da  idiota, di fianco a lei che le teneva la mano. Dannazione, mi serviva un'idea per avvicinarla. Notai uno scrittoio dentro a una stanza vicina con carta, penna e calamaio. Idea! Le avrei scritto un biglietto per rincontrarla. Mi fiondai nella stanza e scrissi queste fugaci parole:

I tuoi occhi sono impressi nei miei, le tue labbra hanno lasciato un segno sulle mie.
Dimmi che non è stato un sogno e che tornerai da me, sotto le fronde del salice piangente, custode del nostro segreto, quando la luna è alta nel cielo.
Ti aspetterò.

                                                                                                                           Tuo Amante Segreto

Piegai il biglietto e approfittando del caos riuscì ad infilarglielo nel vestito.
 
  
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