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Autore: Minari OppaRi    14/03/2012    1 recensioni
“Ho il piacere di parlare con…?” mi chiese interrogativo.
Ghignai.
“Hai il piacere di parlare con un vampiro che desidera la morte.”
Si. Quella era la mia presentazione.
Io sono Kirio Hagane, un vampiro che desidera la morte.
Genere: Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Potevo finalmente avere la mia vendetta.
Quel bastardo era finalmente davanti ai miei occhi.
L’uomo mi fissava con uno sguardo che mi dava il voltastomaco.
“Complimenti. Sai il mio nome. Deduco che tu mi conosca”
“Tu hai ucciso la mia famiglia undici anni fa!”
Urlai stringendo i pugni cosi forte che le unghie mi si conficcarono nel palmo.
“Undici anni fa? Chiedo perdono ma purtroppo non ho ricordi di quel tempo”
Il suo ghigno mi faceva schifo.
Non si ricordava minimamente di me.
Non si ricordava di avermi trasformato in un vampiro.
Non si ricordava di aver ucciso la mia famiglia.
Puntai la spada contro di lui.
“Ti farò ricordare tutto, bastardo. Mentre ti trafiggerò il cuore ti ricorderai tutto!”
Partii subito all’attacco.
“Hagane! Non essere cosi avventato!”
Mi urlò Kiryu estraendo la Bloody Rose.
Le sue erano solo parole al vento.
Non potevo mantenere le calma.
Il mio sangue ribolliva.
Masamune sporse la sua falce contro di me con una calma che mi faceva innervosire.
Strinsi con furia l’elsa della mia spada incrociandola contro la lama del mio nemico.
Perché riusciva a restare cosi calmo?
Non mi considerava forse alla sua altezza?
“Hagane, maledizione!”
Dei colpi di pistola mi fecero spostare.
“Non sparare mentre ci sono in mezzo io!”
Urlai irritato.
“Che cosa pensi di risolvere se sei cosi avventato, eh?”
Il ragazzo mi guardò con uno sguardo severo.
“Tu dovresti sapere come mi sento!”
Ripartii subito all’attacco.
Al diavolo la calma!
Al diavolo la ragione!
L’uomo roteò la sua falce e io riuscì a parare all’ultimo secondo.
Non mi rivolgeva nemmeno lo sguardo.
Non mi stava considerando.
“Bastardo!”
Urlai tirandogli un calcio.
Mi prese la caviglia stringendola con forza.
“Sei debole….”
Disse quasi in un sussurrò scaraventandomi contro un muro.
“Hagane!”
La voce di mio cugino sembrava preoccupata.
“Bene….Kiryu….”
Zero fissò Masamune.
Il ghigno stampato sulla faccia di quell’uomo dava la nausea.
“E’ giunto il momento che tu muoia..”
Mi alzai gemendo.
“Sono io…il tuo avversario..”
Non bastava di certo cosi poco per mettermi al tappeto.
Saltai contro di lui urlando.
“Quanto sei rumoroso….”
Il rosso ringhiò come se la sua pazienza fosse ormai al culmine.
Successe tutto in un attimo.
Che diavolo era quella maledetta falce?
Perché si era allungata?
Perché diavolo la sua lama mi aveva trapassato lo stomaco?
Mi ritrovai a sputare sangue senza neanche accorgermene.
“Hagane!”
Perfino la voce di Kiryu sembrava lontana in quel momento.
 
 
Quel bastardo aveva un arma fuori dal comune.
Ero sospeso a mezz’aria con una falce che mi infilzava.
Il sangue dal mio stomaco e dalla mia bocca scendeva a terra.
Perché era cosi maledettamente forte?
Ritrasse l’arma facendomi cadere a terra.
“Un moccioso debole eri…e un moccioso debole sei rimasto. Ho fatto male a trasformarti”
Quelle parole detto gelidamente sembravano quasi delle pugnalate.
Non era lui ad essere troppo forte.
Ero io ad essere troppo debole.
Chiusi gli occhi.
Cosa diavolo avevo fatto negli ultimi undici anni?
Quegli allenamenti infernali a cosa erano serviti?
Facevo tanto lo spavaldo per poi ritrovarmi a terra sconfitto.
Ah…che idiota..
“Rialzati, Hagane!”
Cosa voleva ancora Kiryu?
A che sarebbe servito rialzarsi?
“Hai una vendetta da portare a termine, no? Allora alzati! Tuo fratello sarebbe disgustato nel vederti cosi a terra!”
Mio fratello?
Aprii gli occhi tossendo.
“Io non….non devo arrendermi..”
Mi alzai ghignando.
Il ragazzo aveva ragione.
Io avevo ancora una vendetta da compiere.
Kiryu si avvicinò tirandomi un pugno in testa.
“Ahio! Che diavolo fai?”
Lo guardai confuso.
“Un cugino come te era meglio non averlo”
Rimasi sbalordito.
Stava sorridendo.
Scoppiai a ridere.
Accidenti quanto era strano quel ragazzo.
“Non ti preoccupare. Questo cugino non te lo terrai ancora a lungo”
Strinsi la mia spada toccandomi la pancia.
Fortunatamente la ferita si era già rimarginata.
“Hagane…i tuoi occhi..”
Mi toccai gli occhi.
“Uno verde e uno rosso…”
Controllai guardando la mia lama.
Aveva ragione.
Avevo gli occhi di colore diverso l’uno dall’altro.
“Maddai….che strana cosa”
Ridacchiai sorpreso.
La mia parte diurna e la mia parte notturna si erano fuse insieme?
Ecco perché anche se avevo un arma in mano non avevo ancora perso il controllo.
“Bah, basta pensare a queste stupidaggini.”
“Già…abbiamo un vampiro da uccidere”
Masamune ci fissava impaziente che noi facessimo la prima mossa.
“Aiutami…Kiryu”
Sorrisi.
“Contaci…”
Ci lanciammo tutti e due all’attacco.
L’uomo allungò la falce verso di noi.
Kiryu iniziò a sparare mentre io saltai sopra l’arma del mio nemico iniziando a correrci sopra.
Masamune evitò le pallottole mentre lasciò l’impugnatura della falce venendo ad attaccarmi a mani nude.
Io lasciai la mia spada.
Voleva il corpo a corpo? Bene, io non mi tiravo indietro.
Iniziai ad evitare i suoi pugni.
Dovevo trovare il momento giusto per colpirlo.
Avanzò un calcio alle caviglia per farmi perdere l’equilibrio ma io saltai sferrandogli una ginocchiata in pieno viso.
Questo lo costrinse a retrocedere.
Ripresi la mia spada conficcandogliela subito nello stomaco.
Non sarebbe comunque bastato per ucciderlo.
“Piccolo bastardo….”
Borbottò lui.
Dovevo strappargli il cuore.
Strappargli il cuore e distruggerlo.
Mi spinse a terra con un calcio.
Mio cugino gli sparò dei colpi alle gambe ma Masamune sembrò non accorgersene.
Il suo sguardo finalmente era rivolto verso di me.
Feci una leggera risata.
Mi considerava finalmente una persona da temere.
Mi alzai tirandogli un pugno al viso.
Lui indietreggiò levandosi la spada.
Ci voleva un azione per distrarlo.
Kiryu lo colpì al collo e io tentai subito di colpirlo al petto.
Finimmo tutti e due sbalzati via.
“Accidenti…”
Ringhiai rialzandomi.
Un tuonò rimbombò.
Ma certo!
Il temporale mi avrebbe aiutato.
Gli corsi incontro ghignando.
Forza!
Ci voleva un bel lampo.
L’uomo mi fissava.
Fu in un secondo.
Un lampo abbagliante si schiantò contro un albero.
“I miei occhi!”
Urlò Masamune indietreggiando.
Quella era la mia occasione!
Saltai dietro di lui e velocemente la mia mano perforò la sua schiena.
Agguantai il suo cuore stringendolo.
Finalmente l’avevo un pugno.
“Mi basta una leggera pressione…e tu sei morto”
Dissi in tono vittorioso.
L’uomo sospirò.
“I miei complimenti…devo ritirare tutto quello che prima ho detto su di te..”
“Non ho bisogno di essere elogiato da te..”
“Mpf…rimembrami il tuo nome…”
“Io sono….”
Tolsi il cuore dal suo petto.
“Kirio Hagane. Il vampiro che desidera la morte”
Strinsi il cuore spappolandolo all’istante.
Sotto il mio sguardo e quello di Kiryu il corpo di Masamune si tramutò in polvere.
Smise di piovere e dei raggi di sole iniziarono ad illuminarci.
La mia vendetta.
La mia vendetta lunga undici anni era stata finalmente compiuta.
“Ce l’hai fatta….Hagane”
Il viso del ragazzo sembrava più tranquillo.
“Già..”
Sorrisi.
“Zero! Hagane!”
Cross ci corse incontro.
“State bene?”
“Benissimo direi”
Mi misi a ridere fissando il cielo.
Ti avevo finalmente vendicato, Raito.
 
 
 
“Allora lo vuoi fare davvero”
La voce di Yuki era triste.
“Si, Cross.”
Rimaneva solo un ultima cosa da fare.
“Ma prima di morire c’è un ultima cosa che devo fare”
Sorrisi.
“Vorrei che veniste con me”
Iniziai a camminare seguito dai due.
C’era un posto in cui mi ero ripromesso di recarmi appena la mia vendetta fosse stata compiuta.
Ci avvicinammo ad un enorme cimitero poco fuori dall’istituto.
“Perché siamo venuti qui?”
Mi chiese Kiryu sospirando.
Mi fermai davanti a delle lapidi inginocchiandomi.
“Volevo salutare la mia famiglia..”
Erano le lapidi dei miei genitori e di Raito.
“Ho portato a termine la vendetta…spero che almeno ora le vostre anime riposino in pace.”
Chiusi gli occhi facendo un respiro profondo.
I due dietro di me stavano in un religioso silenzio.
Appoggiai la mia spada alla base della lapide di mio fratello.
Era giusto ridargli ciò che era suo.
Mi alzai per poi voltarmi verso Kiryu.
“Bene….è giunto il momento. A te l’onore di spararmi al cuore”
La sua Bloody Rose era perfetta per darmi il colpo mortale.
Avrebbe disintegrato il  mio cuore e io sarei diventato polvere.
“Mh…”
Ricevetti il suo silenzio consenso.
“Hagane….”
Sorrisi a Yuki.
“Non ti preoccupare. Mi va benissimo cosi”
Chiusi gli occhi sorridente.
Era ora di raggiungere i miei cari.
Il ragazzo sparò.
Il proiettile raggiunse subito il mio cuore iniziando lentamente a distruggerlo.
“Grazie…Zero”
“Mi mancherai….cugino…anzi…Kirio..”
Quelle parole mi rasserenarono.
Iniziai lentamente a diventare polvere.
La mia vita era finita.
Ma non avevo rimpianti e morivo felice.
Quella era la fine di Kirio Hagane.
Il vampiro che desiderava e aveva ottenuto la morte. 
  
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