Capitolo 1. 22 gennaio, Murlington era completamente innevata,ed io ero sola nella mia camera,e pensare che almeno 2 anni prima in queste giornate così fredde avevo il mio migliore amico che mi riscaldava e che mi faceva compagnia, ma ora lui non c'era più, Niall non era più con me, era diventato famoso in tutto il mondo con la sua band, i “One Direction”. Dopo due anni che se ne era andato io ancora stavo male, non riuscivo a stare senza di lui, mi mancava moltissimo. Ci conoscevano sin dalla nascita era un fratello per me, il fratello maggiore che non ho mai avuto. Era, anzi è tutt'ora dolce e bello, si è molto bello, se non fossi stata la sua migliore amica, sicuramente vorrei essere la sua ragazza. Alice, basta! Così ti farai del male. Quel giorno non avevo scuola, uno, perché era domenica, due, anche se fosse stato un altro giorno, la scuola era chiusa causa neve. Ogni santo giorno, imploravo mia madre di mandarmi a Londra, ma lei non voleva assolutamente mandarmi e mi rispondeva sempre “Se tuo padre fosse ancora qui, sarebbe tutto molto più semplice”. Ebbene sì, io non c'è l'avevo più il papà, era morto a causa di una grave malattia, quando io avevo 1o anni sono riuscita a superare questo avvenimento grazie a lui, a Niall che mi è stato accanto notte e giorno. Ed ora che se ne era andato io tutte le notti piangevo sia per lui che per mio padre. In questi due anni di assenza, Niall non si era fatto mai sentire, tranne che per una volta che mi mandò un messaggio molto dolce con scritto “Sister, mi manchi da morire”. Ah non vi ho detto una cosa, all'età di 13 anni ho incominciato ad innamorarmi di Niall, ma non potevo rovinare una così bella amicizia, per una storiella che non sarebbe mai iniziata e tanto meno finita. I giorni passavano e mia madre non voleva saperne di mandarmi a Londra, fino a che un giorno, rientrando a casa dopo una passeggiata con le mie amiche, vidi mia madre distesa a terra in una pozza di sangue, e due biglietti aerei per Londra sopra il tavolo. Qualcuno aveva ucciso mia madre, ormai ero rimasta sola, i miei genitori erano morti e il mio migliore amico non era più con me, chiamai Loren la mia migliore amica, le raccontati tutto quello che era successo e insieme ci dirigemmo all'aereoporto. Non avevo versato una lacrima, non perché fossi senza sentimenti, ma non riuscivo a spiegarmi il perché era successo. Finalmente il mio sogno si stava realizzando, ma non era proprio così che me lo sarei immaginata. L:Hey Ali, tutto bene, hai bisogno di qualcosa? Non risposi, non avevo la forza. L:Se non vuoi parlare, non fa niente, posso immaginare il tuo stato d'animo. Scoppiai in lacrime, lei mi abbracciò e cercò di tranquillizzarmi. Avevo 16 anni ed ero rimasta da sola. Arrivammo a Londra, prima di partire avevo ritirato i soldi in banca e li avevo convertiti. Loren chiamò un taxi e ci dirigemmo all'hotel, entrammo nella hall, prendemmo la chiave dalla reception e ci dirigemmo in camera, sembrava una casa, enorme, le pareti erano bianche, coperte da qualche quadro e a terra c'era la moquette,vi era un letto matrimoniale e un divano letto. Io:Loren vado a farmi una doccia, se non ti dispiace.. L:Tranquilla Ali, fai con comodo, io intanto sistemo le valigie. Mi diede un bacio in fronte. Mentre ero sotto la doccia, il mio telefono squillò... [Continua]