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Autore: Notteinfinita    15/03/2012    12 recensioni
Cosa succederebbe se Ron, durante il ballo del ceppo vedesse Hermione tra le braccia di Krum?
E' la mia prima fanfiction,spero vi piacerà.Attendo impaziente le vostre recensioni!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley, Viktor Krum | Coppie: Ron/Hermione, Vicktor/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Il ballo del ceppo

 

Il ballo del ceppo era in pieno svolgimento, Hermione ballava con gli occhi fissi in quelli di Krum nel tentativo di evitare capogiri e di non vedere le occhiate di astio lanciategli dalle altre ragazze.

Quella sera tutti l'avevano ammirata, Krum non riusciva a staccargli gli occhi di dosso eppure lei non riusciva a dimenticare che non era stato Ron ad invitarla e questo la faceva stare male.

Persa nei suoi pensieri non si accorse che la musica era finita e andò a sbattere contro il petto del suo cavaliere, lui le sorrise e lei ricambiò il sorriso un po' imbarazzata.

«Andiamo in giardino? » chiese Krum.

Hermione fece cenno di si con il capo ed entrambi si avviarono verso l'esterno. Passeggiarono per un po' parlando del più e del meno finchè Krum non la condusse in un angolo appartato del giardino dove si fermò ponendosi di fronte a lei.

«Sei bellissima Hermione!» disse guardandola intensamente e accarezzandole una guancia.

Hermione si sentì arrossire ma fu incapace di proferire parola o di muoversi quando Krum si chinò su di lei con il chiaro intento di baciarla.

Il contatto con le sue labbra le fece battere forte il cuore e per un attimo si sentì la ragazza più felice e fortunata del mondo almeno finchè non avvertì la mano del ragazzo che sfiorava lo scollo del suo vestito avvicinandosi al seno allora si irrigidì e lo allontano con uno strattone.

«No!Fermo!» urlò.

«Dai,non fare la stupida, vieni qui, ogni ragazza in sala vorrebbe essere al tuo posto!» le disse tornando ad avvicinarsi.

«Io non sono ogni altra ragazza!» ribattè irritata.

Krum non ebbe il tempo di ribattere perchè una furia gli si vventò addosso colpendolo alla mascella e trascinandolo a terra.

Hermione assisteva sconcertata alla scena. Il suo sbalordimento aumentò quando, dalla chioma rossa, comprese chi fosse venuto in suo soccorso.

Ripresasi dalla sorpresa, afferrò la sua bacchetta.

«PROTEGO!» urlò.

Uno scudo separò i due ragazzi che si ritrovarono a terra ansanti e laceri.

«Brutto stupido, me la pagherai!» sibilò Krum asciugandosi il sangue che gli colava dalla bocca.

Ron si era già rialzato e stava per avventarsi nuovamente su Krum quando Hermione lo afferrò per un braccio e lo trascinò via.

Senza parlare Hermione condusse Ron in riva al fiume. Lasciatolo sotto il salice piangente si avvicinò al lago, si sporse verso la superficie e poi tornò da Ron portando un pezzo di ghiaccio che pose sullo zigomo tumefatto del ragazzo.

«Grazie Hermione!» disse Ron sussultando appena quando venne a contatto con il ghiaccio «Ma dove lo hai preso?»

«Semplice incantesimo di congelamento» disse la ragazza scrollando le spalle con fare noncurante «Invece grazie a te!» aggiunse la ragazza con fare imbarazzato.

A quelle parole Ron non potè fare a meno di ricordare quello che era accaduto poco prima, alle mani di quel viscido sulla sua Hermione e di pensare a cosa sarebbe potuto accadere se lui non fosse stato in giardino. Quei pensieri gli fecero andare il sangue al cervello. Incapace di rimanere fermo iniziò a passeggiare avanti e indietro.

«Hermione perchè mi hai fermato, avrei dovuto spaccargli la faccia a quel maiale!» ringhiò Ron fissando la ragazza per un secondo per poi ricominciare a passeggiare.

«Non potevo rischiare che finissi nei casini! E poi lui è il doppio di te, ti avrebbe ammazzato!» urlò di rimando la ragazza.

Ron continuava ad andare avanti e indietro imprecando a bassa voce mentre Hermione lo fissava senza sapere cosa fare, non lo aveva mai visto in quello stato. Ogni tanto si fermava, alzava lo sguardo su di lei e poi riprendeva a camminare.

Hermione gli si avvicinò un po' esitante mentre lui era di spalle ma proprio in quel momento Ron fece dietro front ritrovandosi di fronte alla ragazza, si arresò di botto ma il suo corpo era troppo sbilanciato, cercò di riprendere l'equilibrio senza riuscirci e crollò addosso ad Hermione che, incapace di reggere il peso del ragazzo, cadde a terra trascinando Ron con sé che si ritrovò con il viso sul seno di lei. In pochi secondi Ron si ritrovò investito da una miriade di sensazioni:la morbidezza della pelle di Hermione là dove il vestito la lasciava scoperta, il calore emanato dal suo corpo, il suo profumo; non era mai stato così vicino a lei e tutte queste sensazioni lo sconvolgevano e lo inebriavano. In un attimo si rese conto che se avesse perso quest'occasione se ne sarebbe pentito per tutta la vita quindi alzò il viso verso Hermione con uno sguardo deciso che lei non gli aveva mai visto.

«Forse dopo mi pietrificherai ma ne sarà comunque valsa la pena!» le disse, poi avvicinò lentamente il viso a quello di lei e la baciò dapprima sfiorandogli appena le labbra poi con più passione ma sempre con il timore che lei lo scagliasse via con un incantesimo. Quale non fu la sua sorpresa quando sentì Hermione rispondere al suo bacio.

Si staccò un attimo da lei per guardarla negli occhi.

«Devo forse dedurre che non mi pietrificherai?» chiese con occhi pieni di speranza ed emozione.

Hermione si limitò a sorridergli poi gli passò una mano dietro la nuca e lo attirò a sé per baciarlo con passione.

Il ballo era già finito da un pezzo quando Ron ed Hermione tornarono nella torre di Grifondoro. Entrati nella sala comune la trovarono deserta.

«È ora di andare a letto. Buonanotte Ron!» disse Hermione sfiorando le labbra del ragazzo con un bacio mentre gli occhi che brillavano di gioia. Poi si avviò verso il dormitorio femminile ma Ron l'afferrò per un braccio e attirandola a sé la baciò con passione.

Si erano appena staccati per riprendere fiato quando il rumore di qualcuno che si schiariva la gola li fece sussultare. Girandosi di scatto si trovarono davanti Harry che li guardava sorridente e compiaciuto.

«Harry!» esclamò la ragazza diventando rossa come un peperone.

«Non sapevo ti piacesse fare il guardone!» lo rimbeccò Ron.

«Veramente mi ero appisolato in poltrona e quando mi sono svegliato eravate troppo attorcigliati per notarmi!» esclamò Harry divertito. «Devo forse concludere che finalmente state insieme?»

Ron e Hermione si gurdarono reciprocamente, arrossirono, abbassarono lo sguardo e accennarono di si con il capo.

Harry rise di gusto.

«Doveva arrivare Krum perchè ti svegliassi!...avrei dovuto capirlo quando al ballo hanno iniziato a spettegolare di una furia rossa che aveva aggredito Krum.

Bè, buonanotte ragazzi...e auguri!»

Sorridendo Harry salì le scale del dormitorio maschile.

Rimasti soli Ron e Hermione si baciarono di nuovo, poi lui si scostò per guardarla negli occhi.

«Non avrei mai immaginato che questo ballo mi avrebbe portato tanta felicità.» le disse accarezzandole i capelli.

«Neanch'io!» ammise Hermione sorridendo e baciandolo di nuovo. «Adesso però è ora che vada. Buonanotte Ron!»

Detto questo gli sorrise e corse su per le scale del suo dormitorio con il cuore che le batteva a mille e le farfalle nello stomaco.

Ron attese che lei fosse sparita dalla vista per poi avviarsi verso la sua camera chiedendosi se sarebbe riuscito a dormire quella notte...o se sarebbe mai più riuscito a dormire vista la gioia che lo invadeva. Con il sorriso che gli aleggiava sulle labbra entrò in camera e andò a letto pregando in cuor suo che la notte passasse velocemente; per troppo tempo aveva fantasticato su questa storia e adesso era più che intenzionato a goderne ogni attimo.

 

 

Fine. 

  
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