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Autore: ItsRi    15/03/2012    3 recensioni
Elisabeth Cooper è una ragazza Italiana di 19 anni che, finita la scuola, decide di coronare il suo sogno di vivere a Londra, supportata da due zii che abitano proprio lì.
Elisabeth o Liz, non sa che da lì a poco cambierà tutto.
Sarà indipendente, costruirà la sua vita pezzo per pezzo e... Ci riuscirà? Aiutata da chi?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avevo da poco compiuto 19 anni e finito la scuola quando decisi di trasferirmi a Londra, da mia zia.
L’avevo fatto perché il mio paese mi ‘stava piccolo’. Avevo bisogno di cambiare aria, di andare via, di iniziare la mia vita, avevo bisogno di costruire la mia vita da sola… come si fa con le casette di Lego.
Erano le 6.30 del mattino quando mi svegliai, le 6.30 del 23 Luglio 2010. Mi sistemai per andare all’aereo porto. Entrai dentro la doccia e uscii dopo mezz’ora. Spazzolai i capelli marroni che mi arrivavano alle spalle, lavai i denti e misi solo un po’ di mascara. Decisi di indossare un paio di jeans chiari, una maglietta blu a righe e un paio di ballerina blu, faceva un caldo tremendo in Sicilia. Presi la borsa e scesi la valigia in soggiorno, dove trovai i miei genitori, le mie sorelle e mio fratello. Mi sembravano… mmmh… sì, mi sembravano un po’ tristi.
Sarebbe stata dura lasciare la mia famiglia, anche se ci litigavo spesso.
Li abbracciai tutti e presi la valigia, mio padre prese le chiavi e insieme uscimmo dalla porta.
Stavo per entrare in macchina quando mamma mi urlò –Liz Cooper! Fai la brava, ricordati di aiutare la zia.-
La guardai, le sorrisi e dissi –Mamma ho 19 anni, lo so.-
In macchina c’era un silenzio imbarazzante, mio padre non era il tipo che parlava dei suoi sentimenti, quindi né io né lui parlammo.
Arrivammo all’aereo porto intorno alle 8.00 di mattina, feci colazione con papà che mi disse –Mancherai a tutti.- e i miei occhi si riempirono di lacrime, per fortuna indossavo gli occhiali da sole. Ho sempre odiato piangere davanti a qualcuno.
Finalmente una voce elettronica  chiamò il mio volo e salutai mio padre che mi baciò sulla fronte.
Ero nervosa, felice e triste,  con tanta voglia di iniziare la mia vita.
Il volo durò pressappoco due ore, ma ovviamente quando arrivai a Londra erano ancora le 9.00.
All’aereo porto vennero a prendermi mia zia Anna e mio zio Daniel, non li abbracciavo da anni ormai…
Il viaggio per arrivare a casa dei miei zii fu breve e piacevole.
Arrivati davanti casa restai stupefatta. La casa era grande con un bel giardino pieno di fiori di ogni colore. Vedendomi allibita, mia zia ridacchiò.
La mia stanza era meravigliosa. L’avevano arredata due mesi prima, appena seppero del mio arrivo.
Era grandissima con due armadi. Le pareti erano blu e arancioni, era una stanza colorata, senza contare il fatto che avevo un bagno tutto per me.  
Entrò mio zio nella stanza e mi disse –Liz, scendi. Voglio farti vedere la clinica.-
Ebbene sì, dall’altra parte della strada mio zio aveva la sua clinica, era un veterinario.
-Dovrebbe esserci il mio segretario, è un ragazzetto ed ha la tua stessa età. Oh… eccolo- disse mio zio.
Dietro la scrivania c’era seduto un ragazzo con un sorriso da mozzare il fiato, era meraviglioso. Con quel sorriso avrebbe potuto illuminare tutta Londra!
I ricci gli incorniciavano il viso, i suoi occhi erano verdi… brillavano.
-Ciao bellezza!- disse il riccio.
Mio zio lo fulminò con lo sguardo –Stai lontano da mia nipote, Styles.- e risero insieme.
Venne verso di me e disse –Piacere sono Harry.. Harry Styles.-
Sorrisi e gli risposi –Io sono Liz.. Liz Cooper.- e mi presi nei suoi occhi…
  
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