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Autore: _Milla3    15/03/2012    4 recensioni
Bene. Questa è una storia ispirata alla canzone di Taylor Swift, Mary's Song (Oh My My My). E' la mia canzone preferita della Swift, lei la dedica alla sua vicina di casa, e ho pensato di provare a mettermi nei panni della ragazza, Mary, e a vivere passo passo la sua vita, come nella canzone. Beh, sta a voi leggere. Grazie :D [STORIA INCOMPIUTA,CAUSA:MANCANZA DI INTERESSE ESTERNO]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ricordo ancora perfettamente gli anni della mia infanzia, e tutti erano stati scanditi da una sola cosa. Cristopher. Le nostre case erano isolate dal resto del paese, e non potendoci allontanare - se non per andare a scuola - passavamo tutto il nostro tempo insieme. Non c'è molto da dire sulla mia infanzia, giocavamo tutto il tempo dietro casa. Giocavamo a nascondino, ad acchiaparello, strega comanda colore. Non ci importava di cosa dicessero gli altri, o cosa pensassero i nostri genitori. Sapevo solo che vicino a Cris riuscivo ad essere felice. 

Un giorno, durante l'intervallo, sentii le mie amiche che parlavano di baci. Avevo solo otto anni, ed ero piuttosto ingenua per la mia età, e per me un bacio - anche se solo sulla guancia - era una cosa che non avrei mai fatto, tranne che ai miei genitori. Invece Julie parlava di baci sulle labbra, e affermava di averne dato uno a Thomas, il bambino ripetente che c'era in classe nostra. Ero scandalizzata.

Quel pomeriggio non avevo voglia di giocare con Cris, stavo iniziando a capire, realizzare, pensare che forse ragazzi e ragazze, maschi e femmine, dovevano restare due mondi separati, almeno finché si era bambini. Insomma, mi dava una strana sensazione stare con lui.

'Che hai, Mary?' Cris si accorgeva sempre quando ero triste, o turbata. Era stupido credere che avrei dovuto rinunciare a Cris solo per quello che dicevano le stupide oche della mia classe. 'Niente Cris', risposi infatti sorridendo.Tuttavia era impossibile pensare che le cose non sarebbero cambiate. Due anni dopo ero seduta sotto quello stesso albero, e pensavo proprio a questo.

A dieci anni non mi era mai piaciuto nessuno, o almeno credevo. Io mi consideravo ancora piccola per queste cose, e mentre le mie amiche crescevano troppo in fretta, io rimanevo indietro e le perdevo tutte. E Cris era l'unico che continuava a volermi bene. Solo avevo tanta voglia di sentirmi come le altre.

'Cristopher..' Non lo chiamavo mai così, infatti mi rivolse un'occhiata stranita. Ormai aveva dodici anni, aveva smesso con le minacce e con il suo modo di fare da fratello maggiore. Ripensandoci dopo tanto tempo, mi rendevo conto che forse quello era stato il momento in cui avevo iniziato a piacere a Cris. 

'Cristopher? Sei sicura di sentirti bene, Mary?' Mi misi una mano sulla fronte, come a controllare se avessi o no la febbre.

Sorrisi 'Si, Cris, mi sento bene. Dai, non fare lo scemo. Volevo chiederti una cosa.' 

'Dimmi tutto' Lui le sorrise fiducioso, a me avrebbe detto tutto, e per me avrebbe fatto qualsiasi cosa. 

'Tu hai mai baciato una ragazza?' Ragazza .. A pensarci adesso mi veniva da ridere, a dodici anni Cris si poteva considerare ancora un bambino, ma è tipico di qualsiasi età considerarsi grandi, e considerare grandi gli amici. 

'Intendi sulla bocca?' Mi chiese lui.

'Sì, Cristopher Jhonson, sulla bocca, e dove sennò?' Cercai di dimostrarmi Esperta. In realtà solo l'idea che lui potesse aver baciato qualcuno mi faceva male, già a quell'età. Consideravo Cristopher di mia proprietà. Immersa nei miei pensieri com'ero, mi accorsi a malapena di lui che annuiva. Solo quel gesto bastò a farmi rabbrividire, anche se ancora non capivo perché.

'Mi dai un bacio, Cris?' Non seppi nemmeno da dove mi era uscito. Un bacio da Cristopher era una cosa che avrebbe dovuto farmi schifo solo a pensarci. Invece improvvisamente mi resi conto che lo volevo. Anche lui si comportò in modo strano, come se io non gli avessi detto niente di che. Tuttora non so se fu perché lo voleva anche lui, o perché lo considerava come qualcosa senza importanza. Si avvicinò a me e mi guardò negli occhi. Tutto quello che riuscii a pensare fu 'Oddio, sto per baciare Cris', e mi resi conto che il mio primo bacio sarebbe dovuto essere qualcosa di speciale.

'Che fai Mary?' Strillò lui ridendo mentre io scappavo via, via dal suo bacio. Con Cristopher correvo sempre. Anche perché sapevo che in realtà quel bacio era stato solo rimandato.
  
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