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Autore: Helena Lestrange    15/03/2012    1 recensioni
Seconda storiella.
Questa volta basata sull'amore ossessivo di Bella nei confronti di Voldemort.
Che dire?! E' molto più che il mio personaggio preferito, mi ci rispecchio e a volte riesco a capirne l'animo.
Sempre ben accette le critiche costruttive!
Buona lettura:)
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Giravano voci ad Azkaban che il mio Signore fosse tornato al massimo delle sue forze.
Quale gioia più grande per me.
Tuttavia erano anni che desideravo vederlo, prostrarmi ai suoi piedi ed ascoltare un suo desiderio che per me era un ordine.
Erano anni che le catene che avevo ai polsi e alle caviglie non venivano tolte.
Non mangiavo poichè l'unica cosa che mi nutriva era la speranza nella sua resurrezione.
Il mio volto scheletrico non faceva altro che aumentare la paura in chi mi guardava, le pesanti occhiaie facevano capire che ero una donna che aveva lottato e che era ancora disposta a farlo.

Rodolphus da giorni si era calato in un silenzio tombale, Dolohov era sempre addormentato e l'unica compagnia che mi rimaneva era il dissennatore che svolazzava davanti a me.
Non mi faceva un grande effetto, i pochi ricordi felici riguardavano Lui poichè era stato la mia famiglia, e l'amore seppur ossessivo che provavo nei suoi confronti non poteva essere rimosso da niente e nessuno.
L'unica cosa che mi tranquillizzava e che mi regalava gioia era vedere e toccare il Marchio, non so ma mi dava la convinzione che Lui non era lontano e che presto sarebbe venuto a prendere la sua prima luogotenente!
Quel pomeriggio il mio pisolino terminò prima del solito a causa di alcune grida che rimbombavano dappertutto.
C'era qualcosa di strano: Antonin era stato spostato di cella, Rodolphus aveva cambiato posizione ed era venuto vicino a me, davanti al muro esterno.
Anche i dissennatori erano cambiati: un momento prima si agitavano attorno alle mura e un attimo dopo...spariti!
BOOOM!
Dove un'attimo prima c'era lo spesso muro, adesso si vedevano le onde impetuose che con prepotenza sbattevano contro le pareti. Qualcuno urlò, non di dolore ma di gioia.
Ad un tratto sentii qualcosa pulsare sul braccio, sollevai la manica: il marchio pulsava e voleva dire solo una cosa...
Alzai lo sguardo verso il cielo, i dissennatori erano tornati e stavano intorno ad una figura.
Il mio cuore tornò a pulsare e andò in agitazione, sentii il sangue scorrermi nelle vene, una lacrima di gioia mi rigò il viso, la tolsi velocemente ed un sorriso mi si aprì sulla faccia alla sola vista del Mio Signore.
Risi, come non facevo da tempo, risi di gusto, mi voltai verso le mura che per anni erano state la mia casa e mi diressi verso il mio Padrone, gioiosa di assaporare con la vista la sua figura e lieta di essere di nuovo accanto a lui.
« Beella » disse e a quel punto il mio cuore scoppiò.
  
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