Harry Potter
e il canto del lupo
Capitolo
1 - I risultati dei G.U.F.O.
L'ombra si estendeva a fiotti nella camera aperta,una brezza
confortante filtrò nella finestra accostata. Sulla scrivania,un
foglio prese a sventolare leggermente. La brezza cominciò
a farsi più forte,come se volesse entrare. E poi aprì
con un cigolio la finestra,il foglio che continuava a sventolare,
sempre più velocemente e fastidiosamente. Ma il foglio
non era uno di quelli che gli abitanti di Magnolia Crescent
si sarebbero aspettati di trovare su una scrivania nella casa
4 di Privet Drive. Il foglio era in qualche modo stropicciato
e gialliccio,la carta era più lunga e resistente,e aveva
un sapore di antico.
Il foglio di pergamena fu completamente disarcionato dal suo
nascondiglio sotto il fermacarte di ferro,fece una rapida piroetta
a mezz'aria accompagnata dal vento,che prima di trascinarla
fuori la fece sbattere contro un muro. All'apparenza,era vuota.
Ma quando questa volteggiò,si scorsero quattro parole:
" Al mio caro padrino Sirius "...
Lo straccio di pergamena fu nuovamente sospinto dal vento sibilante
che,gonfiandolo,lo trascinò fuori. Poco vicino,l'occupante
del letto balzò a sedere rapidamente col sudore che gli
colava in faccia,i profondi occhi verdi le cui palpebre sbattevano
osservavano il buio davanti a lui.
Era tornato da solo una settimana,ed era la settima volta che
si risveglia di soprassalto. Il suo sonno era come quella camera:
buio,oscuro,privo di sogni... privo di felicità...
strizzando nuovamente gli occhi,comprese che non sarebbe riuscito
a dormire. Trasportò stancamente le gambe dall'altra
parte del letto e si mise a sedere sul bordo,ancora fissando
il pavimento. Si accorse in quel momento che il suo volto era
bagnato...ma non del consueto sudore,ma di lacrime... come se
lo asciugò,sentì una morsa allo stomaco. La visione
del suo padrino gli apparve per un attimo nella mente. Qualcosa
si contorse nello stomaco di Harry. Alzò lo sguardo,ma
non fu la cosa giusta da fare: come lo fece,sentì avanzarsi
un conato di vomito che riuscì a soprimmere in tempo
con un tossito.
Coraggiosamente,ma con cautela,si alzò in piedi e raggiunse
la scrivania,di cui accarezzò il bordo con la mano. Si
sentì salire un groppo alla gola,fissò con occhi
vacui la finestra aperta nel freddo vuoto sulla strada di Privet
Drive,dopodichè raggiunse il suo letto,dove si sdraiò
a braccia e gambe aperte,guardando il soffitto.
Era un'idea sciocca,pensò,quella di voler mandare un
gufo al suo padrino. La sua mancanza si fece forte s'in sal
primo momento,e ogni giorno si accresceva. Non osava pensare,
ma la sua mente si obbligava, a remuginare sul pensiero che
non avrebbe mai più rivisto quel volto un tempo giovane
e bello,e che non avrebbe mai più rivisto il suo sorriso
e sentito la sua voce,simile a un latrato.
Stendendosi,se possibile,ancora di più,Harry continuò
a fissare il soffito,emettendo un sospiro lungo e profondo.
Gli sembra che fosse trascorsa solo qualche ora dal giorno in
cui lui, al terzo anno, aveva scoperto la sua innocenza e capito
di avere ancora al mondo quello che per lui era un come un padre
e un fratello insieme.
E gli sembrò qualche attimo fa il momento in cui il suo
corpo comparve,al quarto anno, nel fuoco di Grifondoro per aiutarlo,
quello in cui Sirius fece ritorno sforzandosi a vivere in condizioni
pietose solo ed esclusivamente per lui. Il suo padrino,il miglior
amico di suo padre,si era sempre fatto in quattro per aiutarlo,ed
era quasi sempre lì, accanto a Harry, nei momenti peggiori,
quando prima di affrontare il torneo lui aveva contro quasi
tutta la scuola e si sentiva con l'umore sottoterra, quando
affrontò Voldemort e vide Cedric perdere vita davanti
a sé,un attimo dopo Sirius era lì,accanto a lui.
E adesso,la sensazione di averlo perso scavava sempre di più
in lui. Ogni tentativo di sopprimere la sofferenza per la sua
scomparsa era andato vano.
Gli sembrava quasi incredibile che non avesse di nuovo una voglia
matta di tornare a Hogwarts come le altre estati,ma l'evento
accaduto la notte di quel Venerdì aveva ingigantito una
grossa voragine tra quello che era prima e quello che è
adesso.
Sforzandosi di pensare alle parole di Silente,si accorse che
in quel momento i suoi occhi erano copiosi di lacrime,che si
accinse rapidamente a tamponare.
La colpa non era sua,ma di quello che Silente aveva causato
lo scorso anno,e di quello schifoso elfo, Kreacher!
Ne sei sicuro?
Intervenne una voce. Ma certo che lo sono si rispose
Harry sentendo qualcosa di caloroso accrescersi nel suo ventre.
Ma non è stato Silente ad attirare lì Sirius,vero?
Ma è stato a causa di Silente che io sono capitato
lì si ritrovò a strillarsi Harry nella mente.
E poi gli ritorno in mentè ciò che aveva detto
Silente,che soffrire è umano. Che il suo dolore dimostrava
quanto era uomo.
Ancora una volta,sospirò,e per la prima volta da quella
fatidica notte fino a quel giorno Harry godette appieno di un
momento di relax in cui la sua mente,ultimamente calda e tempestate,scese
a un tiepido fresco rilassante. Con la sensazione che era il
momento buono,affogò il viso nel cuscino,ben deciso a
non riemergere fintantochè non avesse dormito un bel
po'.
Sfortunatamente,i suoi momenti di relax e di sonno durarano
ben poco,perchè presto sentì un rumore in lontananza
a lui familiare. Aprì lentamente gli occhi,sbattè
ripetutamente le palpebre e alzò il volto. Il battito
d'ali di un gufo si era incarnato in un volatile che frenò
con le lunghe ali grigiastre e si piazzò sul davanzale.
Harry riconobbe che non era un gufo,ma una civetta.
Per un istante,fece come un movimento istintivo a guardare verso
la gabbia vuota di Edvige -che era andata a caccia- pensand9o
come avrebbe reagito con un'altra civetta. Poi il suo sguardò
focalizzò appena l'uccello e vide un particolare importante
che aveva tralasciato. Indossava quello che si poteva dire "un
indumento da gufi" molto importante.
Per Harry non fu difficile da capire da dove proveniva,anche
se un attimo dopo desiderò con tutto sé stesso
non averlo capito. Una grossa 'H' verde smeraldo riluceva sul
cappello da giudice del pennuto. Per un momento,sperò
solo che la lettera fosse semplicemente l'elenco dei libri del
nuovo anno arrivà in anticipo,ma arrivò l'istante
in cui tornò sull'amara realtà in cui era impossibile
che la nuova lista fosse arrivata dopo appena una settimana.
Sentì lo stomaco contorcersi ancora,ed ebbe la sgradevole
sensazione di sentire qualcosa risalirgli in gola,ansioso di
uscire. Ancor prima che avanzasse una mano verso la civetta,questa
aveva fatto un balzo e si era appieno inoltrata nell'oscurità
della stanza. Ormai,del volatile si potevano vedere solo gli
occhi lucenti. Sbattè delicatamente le ali e posò
una grossa busta di un collor giallognolo sulla scrivania. Harry
intravide una scritta sulla busta:
Harry Potter, studente di Grifondoro
4, Privet Drive
Little Whinging
Surrey
Il groppo alla gola che si era formato parecchi minuti prima
tornò a farsi sentire,e tenendo gli occhi verdi posati
sulla busta,incapace di muovere anche un solo muscolo del suo
corpo,non si accorse della civetta di Hogwarts,che prese a tubare
per segnalargli una seconda lettera. Solo quando essa beccò
con forza Harry -"Ahia!"- lui si accorse di un secondo
trasporto. La civetta reggeva,tra le zampe,una busta sigillata
e dall'aria importante. Harry la afferrò,non capendo.
Poi fece appena in tempo a muovere il capo per osservare la
civetta che si allontanava.
Ed eccolo lì. Come il suo unico momento di comfort era
arrivato,era già scomparso. Incapace di pensare,decise
di aprire prima la lettera. Con le mani che,si accorse in quel
momento,avevano un lieve tremito,stracciò la busta e
davanti a sé trovo un lungo foglio. Harry riconobbe la
scrittura al volo: era della Professoressa McGranitt.
Caro Sig. Potter,
Siamo lieti di informarla che è stato reintegrato nella
squadra di Quidditch di Grifondoro come cercatore, e che è
stato inoltre proclamato capitano. Troverà la spilla
di capitano nella busta.
Cordiali saluti
Prof.ssa McGranitt
Il groppo alla gola di Harry crebbe. I risultati del G.U.F.O.
lo attendevano, ma forse non erano andati così male,
se l'avevano proclamato capitano forse era passato con dei buoni
voti. Alzò lo sguardo vacuo sulla busta. Si sentiva troppo
male,non voleva aprirla. Decise di tornarsene a dormire,ma quanto
scavò nuovamente il cuscino con la faccia scoprì
di non avere più sonno e di essere ancora agitato. Di
male in peggio,in questi casi Harry si sarebbe potuto distrarre
terminando i compiti. Il problema è che,dopo i G.U.F.O.
gli insegnanti non possono attribuirti compiti per le vacanze.
Ma dov'era il problema? Poteva pur sempre fare un compito lui,tanto
per tenere la mente distaccata. Scese sul pavimento e,accucciandosi,a
tentoni recuperò il baule dall'angolo,lo aprì
e ne estrasse il primo libro che gli capitò alla mano.
Lo portò fino alla lampada e,quando la accese scoprì
di aver preso quello di Storia della magia. Con un'espressione
disgustata,Harry buttò nuovamente il libro nel baule
e,con la mente che gli scoppiava,tornò a sdraiarsi sul
letto.
La sua testa non si dava pace,penso che dentro di essa fosse
appena scoppiato un incendio. I suoi occhi veleggiarono nel
ridente prato soleggiato di Hogwarts in cui James,il padre di
Harry, teneva Piton sospeso a testa in giù e gli gridava
di chiedere scusa a Lily Evans... una sfumatura e si ritrovava
nella Sala delle processioni nel nono livello,quello dell'ufficio
misteri,i Lestrange venivano condannati all'ergastolo ad Azkaban...e
si sfumò nuovamente,finendo in una segreta dove Tom Riddle
incastrava Hagrid...e poi una bruciante sfumatura ed era ancora
nell'aula del Wizengamot in cui Karkaroff veniva processato...e
ancora una sfumatura,Piton era in classe a finire il compito
del G.U.F.O. della Difesa contro le Arti Oscure...e un'ultima
sfumatura,mentre Bagman veniva assolto...
Fu come se la sua testa in un attimo si fosse spaccata in due
ed era tornando nella sua fredda e buia camera...fino a un momento
prima, il caldo costringeva Harry a stare leggerissimo ma ora
rabbrividiva.
Ancor prima di accorgersene,sentì dei lenti ma lunghi
passi avanzare barcollanti nel corridoio. Il cuore gli salì
in gola e lui si tastò un'inesistente cintura del pigiama
per cercare la bacchetta...ancor prima di poter balzare per
raggiungere il baule,la porta si aprì e sulla soglia
si fermò una sagoma scura,poco più alta di lei,cicciona.
La luce si accese e illuminò il viso coi baffi da tricheco
di Zio Vernon.
"Qualcosa non va,ragazzo?" chiese bruscamente. Era
in vestaglia,aveva gli occhi rossi e i tratti del volto erano
seccati.
Harry non capì cosa fosse venuto a fare in camera sua.
"No" ribattè Harry perplesso "No,niente.
Perchè?"
Lo zio gli scoccò un'occhiata oblicqua,come se stesse
cercando di prenderlo in giro "Vuoi prendermi per i fondelli,ragazzo?
Perchè hai urlato?"
"Non ho urlato!" disse Harry con freddezza "Perchè
avrei dovuto?"
"Ti avverto, ragazzo" le sopracciglia di zio Vernon
si inarcarono "Non pensare di prendermi in giro!"
"Non sto prendendo in giro nessuno!" rispose Harry,gelido.
Ci mancava solo suo zio che arrivava lì,nel cuore della
notte,con una faccia da paura e che ammetteva avesse urlato
qualcosa!
Stavolta lo zio però sembrava aver perso le staffe. Si
avvicinò e lo afferrò per il colletto,alzandolo
per quanto le sue braccia glielo permettevano "Non sono
sordo né scemo. Ti ho sentito. Hai gridato un lungo 'BASTA'!"
Il sudore di Harry si ghiacciò,e sembrò che avesse
fatto lo stesso su di lui. Aveva urlato senza accorgersene?
Si sentì il cervello fondersi. Non aveva dormito affatto,era
completamente sotto pressione per i risultati del G.U.F.O. e
la scomparsa del suo padrino...che adesso si doveva anche preoccupare
del perchè avesse rivisto quei ricordi...ricordi lontani
ma così vicini...o ricordi lontani che sempre distanti
rimarranno...
Con un'ultima scrollata,Zio Vernon scagliò Harry a terra
e gli puntò l'indice destro contro,la faccia i cui tratti
si contorcevano dall'ira "Ti consiglio,per il tuo bene
fisico,di non riprovare mai più a gridare così
alle 3 del mattino,ragazzaccio! Sempre a meno che tu non voglia
esser preso a bastonate senza fine!"
Detto questo,girò sui tacchi e uscì dalla stanza,sbattendo
la porta e spegnendo la luce,lasciando Harry lì da solo,sul
pavimento duro come la pietra,a guardare un calorifero che non
dava segni di vita.
Non ne poteva più...la testa gli esplodeva...ma perchè
tutto a lui doveva capitargli?
Senza rendersene conto,rimase a fissare per un bel pezzo il
calorifero e poi gli sembrò di vedere il vuoto.
*
Sentì qualcuno
picchiettare freneticamente sul davanzale. Che fosse Zio Vernon
tornato una seconda volta,magari stavolta dicendo che che aveva
buttato una sedia fuori dalla finestra? Molto scocciato,Harry
aprì gli occhi,e con sua grande sorpresa scoprì
una camera illuminata davanti a sé. Alzò il volto
per vedere un cielo azzurro libero dalle nuvole fuori dal davanzale
della finestra. Come tentò di alzarsi, si sentì
completamente indolenzito. Senza volerlo,si era addormentato
in una posizione assurda sul pavimento,davanti al termosifone.
Con sua altretta sorpresa,scoprì che non gli venivano
sbadigli e che si sentiva completamente riposato. Si sgranchì
il collo, che gli faceva un male terribile,e poi la schiena.
Sentì picchiettare nuovamente. Si voltò e si chiese
come avesse fatto,quando si era svegliato, a non notare un il
gufo che era sul davanzale della finestra. Harry lo riconobbe:
era uno di quelli che portava agli abbonati la Gazzetta del
Profeta! Ma il mistero era il perchè fosse a casa sua,dal
momento che non aveva ordinato numeri del giornale.
"Perchè sei qui?" chiese Harry,ma il gufo si
limitò a tubare e lasciare la sua copia sul tappeto "Ehi,portala
via! Io non l'ho chiesta!" ma tacque. Aveva appena notato
un particolare: appicicata sulla copertina con un banale scotch
vi era una lettera stirata e ripiegata.
Harry non fece in tempo a formulare altre domande che il gufo
se n'era già andato,senza chiedere pagamenti. Il suo
occhio cadde sulla busta,che subito afferrò con mani
ancora addormentate e percorse da un fastidioso formicolio.
Sulla lettera stava scritto:
Dal Ministro della Magia, Cornelius Caramell,
a Harry Potter, residente al numero 4 di Privet Drive
(Little Whinging, Surrey)
Sempre più avido di curiosità, aprì la
busta eliminandone il sigillo e lesse quello che era un inconfondibile
scritto personale di Caramell.
Caro Harry Potter,
è con rammarico che ti scrivo questa lettera. Non posso
girare le spalle agli eventi nefausti che ho compiuto finora
a tue spese, a quelle di Silente, e al resto di Hogwarts. Ma
a te per primo, Harry, ho deciso di scriverti per farti le mie
scuse.
Da quando sei tornato con quella coppa-passaporta mi sono comportato
davvero come mai avrei dovuto, e neanche come avrei mai voluto
e pensato di comportarmi.
Quando mi sono reso conto della verità,mi sono terribilmente
reso conto dei miei errori.
Sto cercando di rimediare come meglio posso,Harry, e dal momento
che per ora non posso contattarti di persona ci tenevo a rivolgerti
le mie scuse.
E' probabile che ci vedremo ancora prima del tuo ritorno ad
Hogwarts. Ti auguro comunque fin d'ora una bella estate e un
buono studio, anche se immagino che non avrai compiti da eseguire,
sono sicuro che tu ti impegni sempre sui libri.
Arrivederci, Harry
Cornelius Caramell
P.S. : Spero avrai apprezzato... ti ho iscritto a un abbonamento
gratuito per tre anni alla Gazzetta del Profeta. Immagino ti
faccia piacere...
Harry scrutò quella lettera e per la prima volta da quando
era tornato a Privet Drive, sentì un fiotto di sollievo
e soddisfazione uscirgli dalle labbra.
Durante il lungo anno in cui Caramell continuava a pensare che
fosse un malato di mente e che raccontasse fandonie, Harry si
sentiva molto distaccato e odiato. Il fatto che Caramell si
fosse reso conto delle sue azioni e si scusasse, era per Harry
un grande conforto.
Decise che a quel punto poteva anche dare uno sguardo al giornale.
In prima pagina,in particolare rilievo,c'era un grosso articolo,accantonato
dalla foto di un vecchio mago decisamente vivace freneticamente
all'opera su lunghi fogli di pergamente.
Tradimento!
Chi sono ora gli alleati del Ministero della Magia?
Da quando i Dissennatori
hanno obbiettato gli ordini del Ministero, in massa queste oscure
creature temute dalla maggior parte della popolazione, si sono
date alla rapida fuga.
Il Presidente del Dipartimento per la Difesa Inglese ha dato
il via a una mobilitazione in terzetti e gruppi più folti
di Auror per sterminare tutti i possibili Dissennatori che possono
raggiungere. La caccia è cominciato non più di
tre giorni fa e per il momento abbiamo avuto notizie che, grazie
ad alcuni Auror particolarmente scaltri, finora lo sterminio
dei Dissenatori risale già a 500. Per quanto sia un'inezia
in confronto a tutti i Dissennatori esistenti, il Ministero
parte bene,contando che finora ha inviato solo due gruppi di
Auror: uno da tre e l'altro da quattro. Oggi stesso verranno
inviati,verso altre mete, 5 nuovi gruppi, di cui tre formate
da tre auror e le rimanenti da quattro.
Gli Auror inviati alla Caccia ai Dissennatori sono stati chiamati
'Lucernari' "...per sottolineare il riporto della luce
sull'ombra" spiega il signora Kraft, Presidente del Dipartimento
per la Difesa Inglese.
Nel frattempo, il Ministero ha un altro problema, che risiede
nella domanda "A chi affidare il controllo di Azkaban?"
La prigione dei maghi,Azkaban,che sta subendo dei restauri magici
fortificanti per una maggior difesa, ha cercato di mettersi
in contatto con creature altrettanto temute, consigliate da
Frederick Syohn, Capo-Ufficio delle Creature Magiche: i Giganti.
Attualmente,una truppa scortata da dieci Auror è in viaggio
verso i luoghi che si ritiene sia nascondiglio di queste creature.
Il Ministro della Magia, Cornelius Caramell, ci tiene pertanto
a fare un discorso per tranquillizzare l'Inghilterra: "Gran
parte dei maghi evasi dalle celle di massima sicurezza di Azkaban
sono stati catturati dal tempestivo aiuto di un gruppo di maghi
e streghe sotto ordine di Albus Silente. Ci tenevo dunque a
ricordarvi che di questi dieci, solo tre sono rimasti in libertà.
Vorrei inoltre far presente che abbiamo distrubuito già
i kit per la difesa contro la Arti Oscure a oltre 5.000 famiglie
sia di Maghi che di Intro-Babbani (famiglie
in cui vive un mago o una strega con genitori o parenti babbani).
Raccomando l'uso accurato di questi importanti kit."
Harry osservò
con aria abbattuta il loro tentativo di riunire i Giganti,che
a quanto pare si doveva già essere rischierati con Voldemort.
Sfogliò con praticità le altre pagine,e lesse
i titoli noiosamente e di fretta (Spie alla Gringott, Scoperto
un antidoto al veleno brucia-anima Hopillus, La ditta Queen
Bolt ha in cantiere una nuovissima scopa fiammante, Arnold Carmelish,
da magonò a vero mago) per ricordare poi con aria
orripilata,quando dal corridoio sentì zia Petunia chiedere
a Dudley se aveva lucidato i bracciali, che quel giorno sarebbe
stato costretto ad assistere a uno degli incontri di lotta libera
del cugino. Era stato obbligato da Zio Vernon qualche giorno
prima poichè a Dudley mancava qualcuno che sciacquasse
il suo asciugamano e la sua canottiera da lottatore. Quasi sentendosi
un conato di vomito,si alzò talmente in fretta che gli
cadde inevitabilmente l'occhio sul pacco giallastro coi risultati
del G.U.F.O. A quel punto, si sentiva veramente male. Incerto,
spostò il peso da una gamba all'altra,ma fortunatamente
fu lo zio a decidere pe lui, bussando alla sua porta con furiosa
velocità e gridandogli per il corridoio con voce seccata
di prepararsi,dato che tra due ore sarebbero dovuti essere a
Kinnigham. Con soli pochi minuti per vestirsi,Harry guardò
pensieroso i risultati chiedendosi come fosse in quel momento
Hermione e come fosse Ron. Si immaginò una Hermione saltellante
di nervosismo all'avvicinarsi al pacco, per scoprire che aveva
ottenuto il massimo dei voti in tutte le materie,e un nervoso
Ron che,arrossito in zona orecchie,avrebbe scartato il pacco
borbottando centinaia di parole ingarbugliate prima di alzare
il volume a un più scandente giro di frasi sui suoi voti.
Ma senza pensarci due volte, si disse che in fondo poteva anche
guardarli quella sera,e così fatto uscì,chiudendo
nuovamente la stanza in cui si sentiva un odore di pesche terrificante.
Scese le morbide scale in legno si appollaiò nel sedile
posteriore dell'auto,assieme a zia Petunia, mentre anche lo
zio e Dudley entrarono. Una mezz'ora dopo raggiunsero una stazione
appena in tempo per prendere un treno diretto a Kinnigham.
Una volra raggiunto,avevano ancora cinque minuti,ma non era
un problema. L'appuntamento si spostò a un'ora più
tardi a causa di un problema dello staff.
Finalmente,si poteva incominciare. A quanto pareva, Dudley si
era guadagnato l'accesso a un torneo quadrangolare che si sarebbe
svolto in 3 incontri: due semi-finali e una finale. Con un'espressione
di disgusto sul volto,Harry afferrò un secchio d'acqua
e uscì sulla platea,al cui centro risiedeva un ring da
King Boxe, e si posizionò su una sedia nascosta sotto
la prima fila degli spalti.
Osservò annoiato il ring vuoto per quelli che gli parvero
secoli,mentre il pubblico sugli spalti aumentava a vista d'occhio.
Harry si chiedeva come potesse un semplice incontro di lotta
libera attrarre così tanta gente,e la risposta fu presto
chiara. Era stato invitato come ospite speciale un campione
del Wrestling americano: Kennhon Rusher. Quando entrò
nella platea deserta, a parte Harry e l'arbitro che attendeva
i lottatori, un ruggito di accoglienza esplose dal pubblico,e
quello che sembrava il direttore dello stadio gli strinse la
mano e lo accompagnò in una comoda postazione vicino
al ring,sedendosi accanto a lui e cominciò a parlare
con fastidioso nervosismo. Rusher aveva una testa grossa con
la quale,al confronto con gli occhi,appareva ridicola. Era molto
abbronzato,aveva un naso che sembrava schiacciato come se ogni
mattina andasse a sbattere contro un palo, e osservava l'ambiente
attorno a sé con uno stupido ghigno in stile Goyle. A
quel proposito, pensò con certezza che Tiger e Goyle
non sarebbero potuti passare al sesto anno... certamente due
tipi così stupidi non potevano neanche sognarsi di riuscire
a essere promossi al G.U.F.O....ma fu un errore pensarci. Tornare
sull'argomento degli esami gli restrinse senza pietà
lo stomaco,facendogli venire la nausea da vomito. Chiedendosi
come fosse riuscito a superare quei giorni senza vomitare neanche
una volta, alzò il viso sofferente e si accorse di una
cosa a cui non aveva fatto caso: Rusher lo fissava con determinazione,ignorando
il direttore che ora balbettava qualcosa su come fosse niente
Kriglot in confronto a lui con quella ridicola tecnica del Julump
Punch...
Un brivido di fuoco pizzicò la sua fronte, un attimo
dopo teneva la testa piegata sulle ginocchia,mentre la cicatrice
bruciava inesorabilmente. Non riusciva e non voleva rialzare
la testa, anche se presto sentì un fischio provenire
da quella che sembrava una dimensione lontana e remota e,facendosi
coraggio,si costrinse a sollevare il capo.
La situazione lo avrebbe fatto ridere se non fosse stata per
la sensazione che al minimo scosso dello stomaco avrebbe potuto
vomitare. un Dudley con una pancia gigante e delle braccia massiccie
si ergeva non lontano da lui, indossando un paio di pantaloncini
elasticizzati di un colore blu elettrico simile a quello dell'occhio
di Moody,e ai polsi indossava due bracciali bianchi a scritte
rosse.
Osservò a occhi sbarrati per una cicatrice bruciata che
cominciava a placarsi, un altro lottatore all'altra capo della
platea. Era alto e il suo fisico non aveva forse la pancia di
Dudley ma in ogni caso erano più muscoli che carne. L'aria
che aveva era ottusa almeno il doppio di quella del cugino e,come
lui,indossava un paio di pantaloncini (stavolta rossi e gialli),due
fasce e in più un braccialetto blu-viola sul braccio
destro.
"Signore e signori" disse una voce metallizzata dalle
casse dello stadio "Abbiamo il piacere di presentarvi due
dei quattro lottatori che si sono meritati l'accesso a questo
torneo di beneficienza! Il vincitore non avrà premi particolarmente
sostanziosi,ma una medaglia prezioso e davvero bella come riconoscimento.
Diamo ora il benvenuto, da Little Whinging, al lottatore Dudley
Dursley!"
Dal pubblicò si sentì un ruggito come per quello
rivolto a Kennhon Rusher e il cronista aggiunse: "...e
diamo il benvenuto anche a Scott Nember, lottatore proveniente
dall YorkShire!"
Il ringhio del pubblico stavolta aveva un volume molto più
alto che di quello rivolto a Dudley,ma questo non impensierì
minimamente il viso ghignante del cugino -sempre che se ne fosse
accorto- !
Un arbitro vestito di una magli a strisce bianche e nere salì
sul ring e invitò anche i due salire e scambiarsi la
mano anche se Harry vide i nervi delle mani del cugino e di
Scott Nember si contorcevano l'uno sull'altro. Poi l'arbitro
li dispose a due angoli e alzò con la mano tre dite,poi
due,poi uno...FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!
Il direttore di gara non fece neanche in tempo a finire il fischio
che i due lottatori erano già faccia a faccia davanti
a lui, ma Scott, come Harry vide, aveva un fisico più
agevole di quello di Dudley e ciò gli permise di bloccare
un pugno di quest'ultimo che invece fu lui a dargli. Harry vide
che gli zii, che erano disposti assieme ad altri genitori e
una coppia di quelli che parevano nonni,in uno stato di agitazione.
Zio Vernon si era rizzato sulla sedia e i suoi baffi erano scattati
di rabbia; Zia Petunia invece era spaventata e si aggrappò
a allo zio come se dovesse proteggerla da un mostro che aveva
davanti.
Preoccupazioni inutili,comunque,perchè a Dudley non si
mozzò nemmeno il fiato: barcollò e poi attaccò
con un destro,poi un sinistro, e poi un gancio dal basso verso
l'alto che ebbe successo e colpì Nember al mento. Quest'ultimo
vacillò e,grattandosi il mento,lo scrutò, poi
si lanciò contro Dudley,le mani serrate in un unico pugno.
Stavolta, Dudley dimostrò un po' di furbizia: si appoggiò
su un fianco provocando una finta (prevedibilissima) nella quale
l'avversario cadde, dando a Dudley l'opportunità di colpirlo
ripetutamente alla testa. Il rivale si buttò a terra,rotolò
su sé stesso e lo colpì con un violento calcio,facendogli
perdere l'equilibrio e facendolo cascare a sua volta.
Dal pubblico provenivano ruggiti,ringhi,acclamazioni di stupore,incredulità,approvazione
e delusione. Pareva che la massa delle persone sugli spalti
avesse lo stesso ciclio di variazione di Zio Vernon,quando guardava
le partite di Tennis alla TV.
Ben presto,la faccia di Nember era rivolta a terra,ma si poteva
vedere il sangue gocciolare dal naso mentre Dudley lo teneva
immobile e un secondo dopo veniva proclamato vincitore. Era
ora di pranzo, così Zio Vernon e Zia Petunia scortarono
con fierezza Dudley fino alla Sala di Ristoro del palasport,
ma quando Harry si accinse a seguirli, lo zio glielo proibì
e gli indicò il borsone di Dudley.
A quanto pare, la zia aveva creato in tutta fretta due panini
e li aveva ficcati lì a insaputa del cugino (che altrimenti
li avrebbe subito divorati). A Harry passò completamente
la voglia di mangiare a vedere i panini rinchiusi in un sacchetto
bagnato dal sudore di Dudley e coperto dalla canottiera che
aveva appena usato. Con disgusto,Harry fu obbligato da Vernon
a sciacquare la canottiera nel secchio d'acqua che gli avevano
precedentemente affidato,e lui lo fece con tanto vigore che
schizzò acqua ovunque attorno a sé.
Mentre metteva via il secchio,vide Kennhon Rusher alzarsi e,
sempre fissando con rigorosità Harry, andare alla Sala
di ristoro.
Il resto del pomeriggio fu altrettanto noioso: nell'altro turno
passò un gigante lottatore di 17 anni che in finale con
Dudley vinse spaccando il naso al cugino. Ciò ritardò
il furioso ritorno a casa dei Dursley, che vollero assistere
a tutta la serie di fasciature e medicazioni del dottore. Tornarono
che erano le otto passate. Zia Petunia riscaldò qualcosa
ma Harry notò con stupore che per la prima volta Dudley
non aveva fame e, senza neanche cambiarsi, andò a chiudersi
in camera sua.
Harry,che istintivamente conosceva l'umore degli zii,seguì
il suo esempio e sgattaiolò su per le scale,chiudendo
la porta alle sue spalle. Davanti a lui il pacco dei G.U.F.O.
aspettava di essere scartato. Con la tiepida sensazione di vulnerabilità,e
con lo stomaco che si restringeva ad ogni passo, lo raggiunse
e lo afferrò.
Aveva le mani tremolanti, e picchiò con esse il tavolo.
Non era mica Hermione lui!
Con un colpo secco, aprì il pacco. Dentro c'era un foglio
di pergamena e una grossa busta bianca.
Caro Sig. Potter,
Nella busta allegata nel pacco potrà trovare i risultati
dei suoi esami.
La preghiamo di controllarli con attenzione. Ogni studente è
infatti invitato a riflettere sui propri voti,alti o bassi che
siano.
Le valutazioni per ogni materia si rispecchieranno in due righe:
PRATICA e TEORIA. Ogni valutazione andrà dal voto massimo
'E' al voto minimo 'SS'. La invitiamo a leggere la legenda qui
di seguito delle valutazioni,scritte dalla più alta alla
più scarsa.
E = Eccezionale
O = Oltre ogni previsione
A = Accettabile
S = Scadente
D = Desolante
SS = Senza speranze
Le ricordiamo che lei,come tutti gli altri studenti che desiderano
partecipare,è invitato a una mattina di Orientamento
più approfondito (O.M.M.S.U. Orientamento Maturo per
Maghi e Streghe Ufficiali) al Ministero della Magia,se desidera
prendera una scelta più seria.
Cordiali ossequi,
Commissione Giudizio Esami dell'Inghilterra
Harry rimase a fissare il foglio. Aveva comunicato alla
McGranitt non oltre un mese fa il suo desiderio per diventare
Auror,ma più era vicino ai risultati più era certo
di aver detto una sciocchezza. La Umbridge poteva anche non
essere un'insegnante competente,ma aveva ragione: lui non aveva
alcuna speranza per poter diventare un Auror. Ne aveva quante
ne aveva Piton di diventare il suo miglior amico. Decise che,comunque
fosse andata, poteva almeno sperare in una sufficienza. Afferrò
la busta bianca già aperta su un lato e ne estrasse alcuni
fogli. Su ognuno erano scritti le valutazioni ottenute in campo
teorico e pratico (quello per Storia della Magia era un'interrogazione
diretta) e, subito sotto, un giudizio espresso dalla commissione
con le loro firme. Gli esami col quale l'anno prima li avevano
affrontati.
La prima tabella era incantesimi,e in quel momento gli tornò
in mente la sicurezza che aveva visto in suo padre nel ricordo
di Piton. Era sicuro di aver fatto non solo quello di Difesa
contro le arti oscure,ma anche tutto il resto,così bene
da aver preso tutte 'E'.
Col cuore in gola,Harry tolse la mano e lesse.
Valutazione della materia di 'Incantesimi'
Teoria = E
Pratica = O
Fu come bere in un istante un'essenza di purvincolo piccante.
Rimase a rileggere più e più volte fino a che
non cominciasse a rovinarlo con le occhiate incredule che vi
lanciava. Aveva preso il massimo dei voti nella teoria per incantesimi,e
in pratica aveva preso la seconda valutazione migliore!
Istintivamente,i suoi occhi sfrecciarono nel giudizio:
Il Sig. Potter ha dimostrato una grande conoscienza delle basi
e della teoria,indispensabili per eseguire incantesimi di livello
avanzato.
La sua preparazione in campo è altrettanto ottima, ma
è penalizzata da alcune riflessioni decline. Abbiamo
comunque concluso che è un ottimo mago, e che potrà
compiere progressi sorprendenti.
Capì a cosa si riferivano: durante l'esame pratico aveva
sbagliato un movimento per un incantesimo e aveva frainteso
l'incantesimo del cambiare colore con quello di ingrossamento.
Ma ormai non voleva fermarsi: con l'eccitazione che gli formicolava
per il corpo, scese alla seconda (ed ultima) tabella di quel
foglio di pergamena. Era la volta di Trasfigurazione. Scrutò
i risultati mentre sentiva qualcosa pulsargli sulla mano destra.
Valutazione della materia di 'Trasfigurazione'
Teoria = O/A
Pratica = O
Il Sig. Potter è stato molto in gamba nell'esame pratico,
in cui i suoi incantesimi trasfiguranti sono riusciti tutti
in maniera quasi impeccabile. Nella teoria dimostra le dovute
conoscenze, anche se non ha saputo dare di meglio che dell'esercitazione
pratica.
Non si fermò a guardare lì. Sfrecciò
da foglio a foglio con grande eccitazione:
Valutazione della materia di 'Erbologia'
Teoria = O
Pratica = O
Il Signor Potter ha un ottimo equilibrio,e ha saputo mettere
in pratica bilanciata le conoscenze dovute allo studio pratico.
Puù fare ancora di più, ma il risultato è
molto soddisfacente.
Valutazione della materia di 'Difesa contro le Arti Oscure'
Teoria = E
Pratica = E
Potter non ha minimamente peccato in questo esame. Il nostro
consiglio è di continuare a progredire le sue conoscenze
e la sua abilità per poter essere sempre così
preparato.
Non si sbagliava,quando giurava di aver guadagnato il massimo
dei voti in Difesa contro le arti oscure. Portò il foglio
di pergamena in fondo mentre controllò i risultati di
Pozioni e Cura delle creature magiche.
Valutazione della materia di 'Pozioni'
Teoria = O
Pratica = O
Potter ha dimostrato di saper conoscer i meandri delle pozioni
e le loro origini,ma tuttavia ha ancora difficoltà ad
applicarsi. Dovrebbe unire le proprie conoscenze alla pratica.
Valutazione di 'Cura delle Creature Magiche'
Teoria = O
Pratica = E
Ancora una volta,il Signor Potter sa sfruttare al meglio le
proprie abilità. Non abbiamo trovato pecche nel suo esame
pratico, anche se in quello teorico abbiamo dovuto ammettere
che diversi errori lo penalizzavano.
Finalmente,giunse all'ultimo foglio,che esaminò ansioso.
Valutazione di 'Astronomia'
Teoria = O
Pratica = A
Il Signor Potter sa le basi fondamentali, ma deve ancora esercitarsi
parecchio a occhio aperto e,in particolare,non farsi ingannare
dal cielo e dai suoi tranelli.
Valutazione di 'Divinazione'
Teoria = A
Pratica = S
Il Signor Harry Potter non è emerso per la propria abilità
pratica,ma ha dimostrato di essere a conoscenza delle basi necessarie
per impare e migliorare.
Valutazione di 'Storia della Magia'
Teoria = A
Pratica = A
Come ci ha già abituati, il Signor Potter sa equilibrare
le proprie capacità ma ha dimostrato scarso impegno.
Raccomandiamo di impegnarsi di più su questa materia,molto
utile.
Harry guardò stupito in fondo,dove c'era un ultimo
foglio,racchiudente la media totale.
Media totale: Oltre ogni previsione
Corsi del prossimo anno a cui avrà il diritto di partecipare:
Incantesimi
Difesa contro le arti oscure
Trasfigurazione
Pozioni
Erbologia
Astronomia
Babbanologia
Antiche Rune
Aritmanzia
Divinazione
Le ricordiamo che per i suoi anni di M.A.G.O. deve scegliere
almeno 6 materie e segnalarcele in risposta a questa lettera.
Ossequi
Commissione del Giudizio Maghi e Streghe minori
Harry ci pensò un po'...se voleva andare avanti col
corso di Auror, c'erano delle materie indispensabili. Scrisse
quindi Incantesimi, Difesa contro le arti oscure, Trasfigurazione
e -suo malgrado- Pozioni. Scrisse anche Erbologia e Astronomia,
materie a cui teneva, e dopo averci pensato su, decise, di scrivere
infine Divinazione, a cui oramai era già abituato.
Per una sera,dopo aver avuto davvero dei bei voti, decise che
poteva anche evitare di occuparsene.
Così,senza neanche mettersi in pigiama,si distese sul
letto e si addormentò al primo contatto col cuscino,mentre
la prima notte stellata lo accoglieva da quel terribile Venerdì...
Fine 1° capitolo
Bene,ragazzi,mi aspetto recensioni ^_- spero che troverete
il capitolo un buon punto di partenza!