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Autore: Swinub    17/04/2004    7 recensioni
Per Harry Potter è giunto il momento di confrontarsi con una realtà crudele, che non aveva mai perso prima: ha perduto i suoi familiari e Sirius, adesso arriva agli anni del M.A.G.O., la lotta è aperta... rulli di tamburi per il 6° libro di Harry Potter!
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Remus Lupin, Ron Weasley, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry Potter e il canto del lupo

Harry Potter e il canto del lupo

Capitolo 1 - I risultati dei G.U.F.O.

L'ombra si estendeva a fiotti nella camera aperta,una brezza confortante filtrò nella finestra accostata. Sulla scrivania,un foglio prese a sventolare leggermente. La brezza cominciò a farsi più forte,come se volesse entrare. E poi aprì con un cigolio la finestra,il foglio che continuava a sventolare, sempre più velocemente e fastidiosamente. Ma il foglio non era uno di quelli che gli abitanti di Magnolia Crescent si sarebbero aspettati di trovare su una scrivania nella casa 4 di Privet Drive. Il foglio era in qualche modo stropicciato e gialliccio,la carta era più lunga e resistente,e aveva un sapore di antico.
Il foglio di pergamena fu completamente disarcionato dal suo nascondiglio sotto il fermacarte di ferro,fece una rapida piroetta a mezz'aria accompagnata dal vento,che prima di trascinarla fuori la fece sbattere contro un muro. All'apparenza,era vuota. Ma quando questa volteggiò,si scorsero quattro parole:
" Al mio caro padrino Sirius "...
Lo straccio di pergamena fu nuovamente sospinto dal vento sibilante che,gonfiandolo,lo trascinò fuori. Poco vicino,l'occupante del letto balzò a sedere rapidamente col sudore che gli colava in faccia,i profondi occhi verdi le cui palpebre sbattevano osservavano il buio davanti a lui.
Era tornato da solo una settimana,ed era la settima volta che si risveglia di soprassalto. Il suo sonno era come quella camera: buio,oscuro,privo di sogni... privo di felicità...
strizzando nuovamente gli occhi,comprese che non sarebbe riuscito a dormire. Trasportò stancamente le gambe dall'altra parte del letto e si mise a sedere sul bordo,ancora fissando il pavimento. Si accorse in quel momento che il suo volto era bagnato...ma non del consueto sudore,ma di lacrime... come se lo asciugò,sentì una morsa allo stomaco. La visione del suo padrino gli apparve per un attimo nella mente. Qualcosa si contorse nello stomaco di Harry. Alzò lo sguardo,ma non fu la cosa giusta da fare: come lo fece,sentì avanzarsi un conato di vomito che riuscì a soprimmere in tempo con un tossito.
Coraggiosamente,ma con cautela,si alzò in piedi e raggiunse la scrivania,di cui accarezzò il bordo con la mano. Si sentì salire un groppo alla gola,fissò con occhi vacui la finestra aperta nel freddo vuoto sulla strada di Privet Drive,dopodichè raggiunse il suo letto,dove si sdraiò a braccia e gambe aperte,guardando il soffitto.
Era un'idea sciocca,pensò,quella di voler mandare un gufo al suo padrino. La sua mancanza si fece forte s'in sal primo momento,e ogni giorno si accresceva. Non osava pensare, ma la sua mente si obbligava, a remuginare sul pensiero che non avrebbe mai più rivisto quel volto un tempo giovane e bello,e che non avrebbe mai più rivisto il suo sorriso e sentito la sua voce,simile a un latrato.
Stendendosi,se possibile,ancora di più,Harry continuò a fissare il soffito,emettendo un sospiro lungo e profondo. Gli sembra che fosse trascorsa solo qualche ora dal giorno in cui lui, al terzo anno, aveva scoperto la sua innocenza e capito di avere ancora al mondo quello che per lui era un come un padre e un fratello insieme.
E gli sembrò qualche attimo fa il momento in cui il suo corpo comparve,al quarto anno, nel fuoco di Grifondoro per aiutarlo, quello in cui Sirius fece ritorno sforzandosi a vivere in condizioni pietose solo ed esclusivamente per lui. Il suo padrino,il miglior amico di suo padre,si era sempre fatto in quattro per aiutarlo,ed era quasi sempre lì, accanto a Harry, nei momenti peggiori, quando prima di affrontare il torneo lui aveva contro quasi tutta la scuola e si sentiva con l'umore sottoterra, quando affrontò Voldemort e vide Cedric perdere vita davanti a sé,un attimo dopo Sirius era lì,accanto a lui.
E adesso,la sensazione di averlo perso scavava sempre di più in lui. Ogni tentativo di sopprimere la sofferenza per la sua scomparsa era andato vano.
Gli sembrava quasi incredibile che non avesse di nuovo una voglia matta di tornare a Hogwarts come le altre estati,ma l'evento accaduto la notte di quel Venerdì aveva ingigantito una grossa voragine tra quello che era prima e quello che è adesso.
Sforzandosi di pensare alle parole di Silente,si accorse che in quel momento i suoi occhi erano copiosi di lacrime,che si accinse rapidamente a tamponare.
La colpa non era sua,ma di quello che Silente aveva causato lo scorso anno,e di quello schifoso elfo, Kreacher!
Ne sei sicuro?
Intervenne una voce. Ma certo che lo sono si rispose Harry sentendo qualcosa di caloroso accrescersi nel suo ventre.
Ma non è stato Silente ad attirare lì Sirius,vero?
Ma è stato a causa di Silente che io sono capitato lì si ritrovò a strillarsi Harry nella mente.
E poi gli ritorno in mentè ciò che aveva detto Silente,che soffrire è umano. Che il suo dolore dimostrava quanto era uomo.
Ancora una volta,sospirò,e per la prima volta da quella fatidica notte fino a quel giorno Harry godette appieno di un momento di relax in cui la sua mente,ultimamente calda e tempestate,scese a un tiepido fresco rilassante. Con la sensazione che era il momento buono,affogò il viso nel cuscino,ben deciso a non riemergere fintantochè non avesse dormito un bel po'.
Sfortunatamente,i suoi momenti di relax e di sonno durarano ben poco,perchè presto sentì un rumore in lontananza a lui familiare. Aprì lentamente gli occhi,sbattè ripetutamente le palpebre e alzò il volto. Il battito d'ali di un gufo si era incarnato in un volatile che frenò con le lunghe ali grigiastre e si piazzò sul davanzale. Harry riconobbe che non era un gufo,ma una civetta.
Per un istante,fece come un movimento istintivo a guardare verso la gabbia vuota di Edvige -che era andata a caccia- pensand9o come avrebbe reagito con un'altra civetta. Poi il suo sguardò focalizzò appena l'uccello e vide un particolare importante che aveva tralasciato. Indossava quello che si poteva dire "un indumento da gufi" molto importante.
Per Harry non fu difficile da capire da dove proveniva,anche se un attimo dopo desiderò con tutto sé stesso non averlo capito. Una grossa 'H' verde smeraldo riluceva sul cappello da giudice del pennuto. Per un momento,sperò solo che la lettera fosse semplicemente l'elenco dei libri del nuovo anno arrivà in anticipo,ma arrivò l'istante in cui tornò sull'amara realtà in cui era impossibile che la nuova lista fosse arrivata dopo appena una settimana. Sentì lo stomaco contorcersi ancora,ed ebbe la sgradevole sensazione di sentire qualcosa risalirgli in gola,ansioso di uscire. Ancor prima che avanzasse una mano verso la civetta,questa aveva fatto un balzo e si era appieno inoltrata nell'oscurità della stanza. Ormai,del volatile si potevano vedere solo gli occhi lucenti. Sbattè delicatamente le ali e posò una grossa busta di un collor giallognolo sulla scrivania. Harry intravide una scritta sulla busta:

Harry Potter, studente di Grifondoro
4, Privet Drive
Little Whinging
Surrey

Il groppo alla gola che si era formato parecchi minuti prima tornò a farsi sentire,e tenendo gli occhi verdi posati sulla busta,incapace di muovere anche un solo muscolo del suo corpo,non si accorse della civetta di Hogwarts,che prese a tubare per segnalargli una seconda lettera. Solo quando essa beccò con forza Harry -"Ahia!"- lui si accorse di un secondo trasporto. La civetta reggeva,tra le zampe,una busta sigillata e dall'aria importante. Harry la afferrò,non capendo. Poi fece appena in tempo a muovere il capo per osservare la civetta che si allontanava.
Ed eccolo lì. Come il suo unico momento di comfort era arrivato,era già scomparso. Incapace di pensare,decise di aprire prima la lettera. Con le mani che,si accorse in quel momento,avevano un lieve tremito,stracciò la busta e davanti a sé trovo un lungo foglio. Harry riconobbe la scrittura al volo: era della Professoressa McGranitt.

Caro Sig. Potter,
Siamo lieti di informarla che è stato reintegrato nella squadra di Quidditch di Grifondoro come cercatore, e che è stato inoltre proclamato capitano. Troverà la spilla di capitano nella busta.

Cordiali saluti
Prof.ssa McGranitt

Il groppo alla gola di Harry crebbe. I risultati del G.U.F.O. lo attendevano, ma forse non erano andati così male, se l'avevano proclamato capitano forse era passato con dei buoni voti. Alzò lo sguardo vacuo sulla busta. Si sentiva troppo male,non voleva aprirla. Decise di tornarsene a dormire,ma quanto scavò nuovamente il cuscino con la faccia scoprì di non avere più sonno e di essere ancora agitato. Di male in peggio,in questi casi Harry si sarebbe potuto distrarre terminando i compiti. Il problema è che,dopo i G.U.F.O. gli insegnanti non possono attribuirti compiti per le vacanze.
Ma dov'era il problema? Poteva pur sempre fare un compito lui,tanto per tenere la mente distaccata. Scese sul pavimento e,accucciandosi,a tentoni recuperò il baule dall'angolo,lo aprì e ne estrasse il primo libro che gli capitò alla mano. Lo portò fino alla lampada e,quando la accese scoprì di aver preso quello di Storia della magia. Con un'espressione disgustata,Harry buttò nuovamente il libro nel baule e,con la mente che gli scoppiava,tornò a sdraiarsi sul letto.
La sua testa non si dava pace,penso che dentro di essa fosse appena scoppiato un incendio. I suoi occhi veleggiarono nel ridente prato soleggiato di Hogwarts in cui James,il padre di Harry, teneva Piton sospeso a testa in giù e gli gridava di chiedere scusa a Lily Evans... una sfumatura e si ritrovava nella Sala delle processioni nel nono livello,quello dell'ufficio misteri,i Lestrange venivano condannati all'ergastolo ad Azkaban...e si sfumò nuovamente,finendo in una segreta dove Tom Riddle incastrava Hagrid...e poi una bruciante sfumatura ed era ancora nell'aula del Wizengamot in cui Karkaroff veniva processato...e ancora una sfumatura,Piton era in classe a finire il compito del G.U.F.O. della Difesa contro le Arti Oscure...e un'ultima sfumatura,mentre Bagman veniva assolto...
Fu come se la sua testa in un attimo si fosse spaccata in due ed era tornando nella sua fredda e buia camera...fino a un momento prima, il caldo costringeva Harry a stare leggerissimo ma ora rabbrividiva.
Ancor prima di accorgersene,sentì dei lenti ma lunghi passi avanzare barcollanti nel corridoio. Il cuore gli salì in gola e lui si tastò un'inesistente cintura del pigiama per cercare la bacchetta...ancor prima di poter balzare per raggiungere il baule,la porta si aprì e sulla soglia si fermò una sagoma scura,poco più alta di lei,cicciona. La luce si accese e illuminò il viso coi baffi da tricheco di Zio Vernon.
"Qualcosa non va,ragazzo?" chiese bruscamente. Era in vestaglia,aveva gli occhi rossi e i tratti del volto erano seccati.
Harry non capì cosa fosse venuto a fare in camera sua.
"No" ribattè Harry perplesso "No,niente. Perchè?"
Lo zio gli scoccò un'occhiata oblicqua,come se stesse cercando di prenderlo in giro "Vuoi prendermi per i fondelli,ragazzo? Perchè hai urlato?"
"Non ho urlato!" disse Harry con freddezza "Perchè avrei dovuto?"
"Ti avverto, ragazzo" le sopracciglia di zio Vernon si inarcarono "Non pensare di prendermi in giro!"
"Non sto prendendo in giro nessuno!" rispose Harry,gelido.
Ci mancava solo suo zio che arrivava lì,nel cuore della notte,con una faccia da paura e che ammetteva avesse urlato qualcosa!
Stavolta lo zio però sembrava aver perso le staffe. Si avvicinò e lo afferrò per il colletto,alzandolo per quanto le sue braccia glielo permettevano "Non sono sordo né scemo. Ti ho sentito. Hai gridato un lungo 'BASTA'!"
Il sudore di Harry si ghiacciò,e sembrò che avesse fatto lo stesso su di lui. Aveva urlato senza accorgersene? Si sentì il cervello fondersi. Non aveva dormito affatto,era completamente sotto pressione per i risultati del G.U.F.O. e la scomparsa del suo padrino...che adesso si doveva anche preoccupare del perchè avesse rivisto quei ricordi...ricordi lontani ma così vicini...o ricordi lontani che sempre distanti rimarranno...
Con un'ultima scrollata,Zio Vernon scagliò Harry a terra e gli puntò l'indice destro contro,la faccia i cui tratti si contorcevano dall'ira "Ti consiglio,per il tuo bene fisico,di non riprovare mai più a gridare così alle 3 del mattino,ragazzaccio! Sempre a meno che tu non voglia esser preso a bastonate senza fine!"
Detto questo,girò sui tacchi e uscì dalla stanza,sbattendo la porta e spegnendo la luce,lasciando Harry lì da solo,sul pavimento duro come la pietra,a guardare un calorifero che non dava segni di vita.
Non ne poteva più...la testa gli esplodeva...ma perchè tutto a lui doveva capitargli?
Senza rendersene conto,rimase a fissare per un bel pezzo il calorifero e poi gli sembrò di vedere il vuoto.

*

Sentì qualcuno picchiettare freneticamente sul davanzale. Che fosse Zio Vernon tornato una seconda volta,magari stavolta dicendo che che aveva buttato una sedia fuori dalla finestra? Molto scocciato,Harry aprì gli occhi,e con sua grande sorpresa scoprì una camera illuminata davanti a sé. Alzò il volto per vedere un cielo azzurro libero dalle nuvole fuori dal davanzale della finestra. Come tentò di alzarsi, si sentì completamente indolenzito. Senza volerlo,si era addormentato in una posizione assurda sul pavimento,davanti al termosifone. Con sua altretta sorpresa,scoprì che non gli venivano sbadigli e che si sentiva completamente riposato. Si sgranchì il collo, che gli faceva un male terribile,e poi la schiena. Sentì picchiettare nuovamente. Si voltò e si chiese come avesse fatto,quando si era svegliato, a non notare un il gufo che era sul davanzale della finestra. Harry lo riconobbe: era uno di quelli che portava agli abbonati la Gazzetta del Profeta! Ma il mistero era il perchè fosse a casa sua,dal momento che non aveva ordinato numeri del giornale.
"Perchè sei qui?" chiese Harry,ma il gufo si limitò a tubare e lasciare la sua copia sul tappeto "Ehi,portala via! Io non l'ho chiesta!" ma tacque. Aveva appena notato un particolare: appicicata sulla copertina con un banale scotch vi era una lettera stirata e ripiegata.
Harry non fece in tempo a formulare altre domande che il gufo se n'era già andato,senza chiedere pagamenti. Il suo occhio cadde sulla busta,che subito afferrò con mani ancora addormentate e percorse da un fastidioso formicolio. Sulla lettera stava scritto:

Dal Ministro della Magia, Cornelius Caramell,
a Harry Potter, residente al numero 4 di Privet Drive
(Little Whinging, Surrey)


Sempre più avido di curiosità, aprì la busta eliminandone il sigillo e lesse quello che era un inconfondibile scritto personale di Caramell.

Caro Harry Potter,
è con rammarico che ti scrivo questa lettera. Non posso girare le spalle agli eventi nefausti che ho compiuto finora a tue spese, a quelle di Silente, e al resto di Hogwarts. Ma a te per primo, Harry, ho deciso di scriverti per farti le mie scuse.
Da quando sei tornato con quella coppa-passaporta mi sono comportato davvero come mai avrei dovuto, e neanche come avrei mai voluto e pensato di comportarmi.
Quando mi sono reso conto della verità,mi sono terribilmente reso conto dei miei errori.
Sto cercando di rimediare come meglio posso,Harry, e dal momento che per ora non posso contattarti di persona ci tenevo a rivolgerti le mie scuse.
E' probabile che ci vedremo ancora prima del tuo ritorno ad Hogwarts. Ti auguro comunque fin d'ora una bella estate e un buono studio, anche se immagino che non avrai compiti da eseguire, sono sicuro che tu ti impegni sempre sui libri.

Arrivederci, Harry
Cornelius Caramell

P.S. : Spero avrai apprezzato... ti ho iscritto a un abbonamento gratuito per tre anni alla Gazzetta del Profeta. Immagino ti faccia piacere...


Harry scrutò quella lettera e per la prima volta da quando era tornato a Privet Drive, sentì un fiotto di sollievo e soddisfazione uscirgli dalle labbra.
Durante il lungo anno in cui Caramell continuava a pensare che fosse un malato di mente e che raccontasse fandonie, Harry si sentiva molto distaccato e odiato. Il fatto che Caramell si fosse reso conto delle sue azioni e si scusasse, era per Harry un grande conforto.
Decise che a quel punto poteva anche dare uno sguardo al giornale.
In prima pagina,in particolare rilievo,c'era un grosso articolo,accantonato dalla foto di un vecchio mago decisamente vivace freneticamente all'opera su lunghi fogli di pergamente.

Tradimento! Chi sono ora gli alleati del Ministero della Magia?

Da quando i Dissennatori hanno obbiettato gli ordini del Ministero, in massa queste oscure creature temute dalla maggior parte della popolazione, si sono date alla rapida fuga.
Il Presidente del Dipartimento per la Difesa Inglese ha dato il via a una mobilitazione in terzetti e gruppi più folti di Auror per sterminare tutti i possibili Dissennatori che possono raggiungere. La caccia è cominciato non più di tre giorni fa e per il momento abbiamo avuto notizie che, grazie ad alcuni Auror particolarmente scaltri, finora lo sterminio dei Dissenatori risale già a 500. Per quanto sia un'inezia in confronto a tutti i Dissennatori esistenti, il Ministero parte bene,contando che finora ha inviato solo due gruppi di Auror: uno da tre e l'altro da quattro. Oggi stesso verranno inviati,verso altre mete, 5 nuovi gruppi, di cui tre formate da tre auror e le rimanenti da quattro.
Gli Auror inviati alla Caccia ai Dissennatori sono stati chiamati 'Lucernari' "...per sottolineare il riporto della luce sull'ombra" spiega il signora Kraft, Presidente del Dipartimento per la Difesa Inglese.
Nel frattempo, il Ministero ha un altro problema, che risiede nella domanda "A chi affidare il controllo di Azkaban?"
La prigione dei maghi,Azkaban,che sta subendo dei restauri magici fortificanti per una maggior difesa, ha cercato di mettersi in contatto con creature altrettanto temute, consigliate da Frederick Syohn, Capo-Ufficio delle Creature Magiche: i Giganti.
Attualmente,una truppa scortata da dieci Auror è in viaggio verso i luoghi che si ritiene sia nascondiglio di queste creature.
Il Ministro della Magia, Cornelius Caramell, ci tiene pertanto a fare un discorso per tranquillizzare l'Inghilterra: "Gran parte dei maghi evasi dalle celle di massima sicurezza di Azkaban sono stati catturati dal tempestivo aiuto di un gruppo di maghi e streghe sotto ordine di Albus Silente. Ci tenevo dunque a ricordarvi che di questi dieci, solo tre sono rimasti in libertà. Vorrei inoltre far presente che abbiamo distrubuito già i kit per la difesa contro la Arti Oscure a oltre 5.000 famiglie sia di Maghi che di Intro-Babbani
(famiglie in cui vive un mago o una strega con genitori o parenti babbani). Raccomando l'uso accurato di questi importanti kit."

Harry osservò con aria abbattuta il loro tentativo di riunire i Giganti,che a quanto pare si doveva già essere rischierati con Voldemort.
Sfogliò con praticità le altre pagine,e lesse i titoli noiosamente e di fretta (Spie alla Gringott, Scoperto un antidoto al veleno brucia-anima Hopillus, La ditta Queen Bolt ha in cantiere una nuovissima scopa fiammante, Arnold Carmelish, da magonò a vero mago) per ricordare poi con aria orripilata,quando dal corridoio sentì zia Petunia chiedere a Dudley se aveva lucidato i bracciali, che quel giorno sarebbe stato costretto ad assistere a uno degli incontri di lotta libera del cugino. Era stato obbligato da Zio Vernon qualche giorno prima poichè a Dudley mancava qualcuno che sciacquasse il suo asciugamano e la sua canottiera da lottatore. Quasi sentendosi un conato di vomito,si alzò talmente in fretta che gli cadde inevitabilmente l'occhio sul pacco giallastro coi risultati del G.U.F.O. A quel punto, si sentiva veramente male. Incerto, spostò il peso da una gamba all'altra,ma fortunatamente fu lo zio a decidere pe lui, bussando alla sua porta con furiosa velocità e gridandogli per il corridoio con voce seccata di prepararsi,dato che tra due ore sarebbero dovuti essere a Kinnigham. Con soli pochi minuti per vestirsi,Harry guardò pensieroso i risultati chiedendosi come fosse in quel momento Hermione e come fosse Ron. Si immaginò una Hermione saltellante di nervosismo all'avvicinarsi al pacco, per scoprire che aveva ottenuto il massimo dei voti in tutte le materie,e un nervoso Ron che,arrossito in zona orecchie,avrebbe scartato il pacco borbottando centinaia di parole ingarbugliate prima di alzare il volume a un più scandente giro di frasi sui suoi voti.
Ma senza pensarci due volte, si disse che in fondo poteva anche guardarli quella sera,e così fatto uscì,chiudendo nuovamente la stanza in cui si sentiva un odore di pesche terrificante.
Scese le morbide scale in legno si appollaiò nel sedile posteriore dell'auto,assieme a zia Petunia, mentre anche lo zio e Dudley entrarono. Una mezz'ora dopo raggiunsero una stazione appena in tempo per prendere un treno diretto a Kinnigham.
Una volra raggiunto,avevano ancora cinque minuti,ma non era un problema. L'appuntamento si spostò a un'ora più tardi a causa di un problema dello staff.
Finalmente,si poteva incominciare. A quanto pareva, Dudley si era guadagnato l'accesso a un torneo quadrangolare che si sarebbe svolto in 3 incontri: due semi-finali e una finale. Con un'espressione di disgusto sul volto,Harry afferrò un secchio d'acqua e uscì sulla platea,al cui centro risiedeva un ring da King Boxe, e si posizionò su una sedia nascosta sotto la prima fila degli spalti.
Osservò annoiato il ring vuoto per quelli che gli parvero secoli,mentre il pubblico sugli spalti aumentava a vista d'occhio. Harry si chiedeva come potesse un semplice incontro di lotta libera attrarre così tanta gente,e la risposta fu presto chiara. Era stato invitato come ospite speciale un campione del Wrestling americano: Kennhon Rusher. Quando entrò nella platea deserta, a parte Harry e l'arbitro che attendeva i lottatori, un ruggito di accoglienza esplose dal pubblico,e quello che sembrava il direttore dello stadio gli strinse la mano e lo accompagnò in una comoda postazione vicino al ring,sedendosi accanto a lui e cominciò a parlare con fastidioso nervosismo. Rusher aveva una testa grossa con la quale,al confronto con gli occhi,appareva ridicola. Era molto abbronzato,aveva un naso che sembrava schiacciato come se ogni mattina andasse a sbattere contro un palo, e osservava l'ambiente attorno a sé con uno stupido ghigno in stile Goyle. A quel proposito, pensò con certezza che Tiger e Goyle non sarebbero potuti passare al sesto anno... certamente due tipi così stupidi non potevano neanche sognarsi di riuscire a essere promossi al G.U.F.O....ma fu un errore pensarci. Tornare sull'argomento degli esami gli restrinse senza pietà lo stomaco,facendogli venire la nausea da vomito. Chiedendosi come fosse riuscito a superare quei giorni senza vomitare neanche una volta, alzò il viso sofferente e si accorse di una cosa a cui non aveva fatto caso: Rusher lo fissava con determinazione,ignorando il direttore che ora balbettava qualcosa su come fosse niente Kriglot in confronto a lui con quella ridicola tecnica del Julump Punch...
Un brivido di fuoco pizzicò la sua fronte, un attimo dopo teneva la testa piegata sulle ginocchia,mentre la cicatrice bruciava inesorabilmente. Non riusciva e non voleva rialzare la testa, anche se presto sentì un fischio provenire da quella che sembrava una dimensione lontana e remota e,facendosi coraggio,si costrinse a sollevare il capo.
La situazione lo avrebbe fatto ridere se non fosse stata per la sensazione che al minimo scosso dello stomaco avrebbe potuto vomitare. un Dudley con una pancia gigante e delle braccia massiccie si ergeva non lontano da lui, indossando un paio di pantaloncini elasticizzati di un colore blu elettrico simile a quello dell'occhio di Moody,e ai polsi indossava due bracciali bianchi a scritte rosse.
Osservò a occhi sbarrati per una cicatrice bruciata che cominciava a placarsi, un altro lottatore all'altra capo della platea. Era alto e il suo fisico non aveva forse la pancia di Dudley ma in ogni caso erano più muscoli che carne. L'aria che aveva era ottusa almeno il doppio di quella del cugino e,come lui,indossava un paio di pantaloncini (stavolta rossi e gialli),due fasce e in più un braccialetto blu-viola sul braccio destro.
"Signore e signori" disse una voce metallizzata dalle casse dello stadio "Abbiamo il piacere di presentarvi due dei quattro lottatori che si sono meritati l'accesso a questo torneo di beneficienza! Il vincitore non avrà premi particolarmente sostanziosi,ma una medaglia prezioso e davvero bella come riconoscimento. Diamo ora il benvenuto, da Little Whinging, al lottatore Dudley Dursley!"
Dal pubblicò si sentì un ruggito come per quello rivolto a Kennhon Rusher e il cronista aggiunse: "...e diamo il benvenuto anche a Scott Nember, lottatore proveniente dall YorkShire!"
Il ringhio del pubblico stavolta aveva un volume molto più alto che di quello rivolto a Dudley,ma questo non impensierì minimamente il viso ghignante del cugino -sempre che se ne fosse accorto- !
Un arbitro vestito di una magli a strisce bianche e nere salì sul ring e invitò anche i due salire e scambiarsi la mano anche se Harry vide i nervi delle mani del cugino e di Scott Nember si contorcevano l'uno sull'altro. Poi l'arbitro li dispose a due angoli e alzò con la mano tre dite,poi due,poi uno...FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!
Il direttore di gara non fece neanche in tempo a finire il fischio che i due lottatori erano già faccia a faccia davanti a lui, ma Scott, come Harry vide, aveva un fisico più agevole di quello di Dudley e ciò gli permise di bloccare un pugno di quest'ultimo che invece fu lui a dargli. Harry vide che gli zii, che erano disposti assieme ad altri genitori e una coppia di quelli che parevano nonni,in uno stato di agitazione. Zio Vernon si era rizzato sulla sedia e i suoi baffi erano scattati di rabbia; Zia Petunia invece era spaventata e si aggrappò a allo zio come se dovesse proteggerla da un mostro che aveva davanti.
Preoccupazioni inutili,comunque,perchè a Dudley non si mozzò nemmeno il fiato: barcollò e poi attaccò con un destro,poi un sinistro, e poi un gancio dal basso verso l'alto che ebbe successo e colpì Nember al mento. Quest'ultimo vacillò e,grattandosi il mento,lo scrutò, poi si lanciò contro Dudley,le mani serrate in un unico pugno. Stavolta, Dudley dimostrò un po' di furbizia: si appoggiò su un fianco provocando una finta (prevedibilissima) nella quale l'avversario cadde, dando a Dudley l'opportunità di colpirlo ripetutamente alla testa. Il rivale si buttò a terra,rotolò su sé stesso e lo colpì con un violento calcio,facendogli perdere l'equilibrio e facendolo cascare a sua volta.
Dal pubblico provenivano ruggiti,ringhi,acclamazioni di stupore,incredulità,approvazione e delusione. Pareva che la massa delle persone sugli spalti avesse lo stesso ciclio di variazione di Zio Vernon,quando guardava le partite di Tennis alla TV.
Ben presto,la faccia di Nember era rivolta a terra,ma si poteva vedere il sangue gocciolare dal naso mentre Dudley lo teneva immobile e un secondo dopo veniva proclamato vincitore. Era ora di pranzo, così Zio Vernon e Zia Petunia scortarono con fierezza Dudley fino alla Sala di Ristoro del palasport, ma quando Harry si accinse a seguirli, lo zio glielo proibì e gli indicò il borsone di Dudley.
A quanto pare, la zia aveva creato in tutta fretta due panini e li aveva ficcati lì a insaputa del cugino (che altrimenti li avrebbe subito divorati). A Harry passò completamente la voglia di mangiare a vedere i panini rinchiusi in un sacchetto bagnato dal sudore di Dudley e coperto dalla canottiera che aveva appena usato. Con disgusto,Harry fu obbligato da Vernon a sciacquare la canottiera nel secchio d'acqua che gli avevano precedentemente affidato,e lui lo fece con tanto vigore che schizzò acqua ovunque attorno a sé.
Mentre metteva via il secchio,vide Kennhon Rusher alzarsi e, sempre fissando con rigorosità Harry, andare alla Sala di ristoro.
Il resto del pomeriggio fu altrettanto noioso: nell'altro turno passò un gigante lottatore di 17 anni che in finale con Dudley vinse spaccando il naso al cugino. Ciò ritardò il furioso ritorno a casa dei Dursley, che vollero assistere a tutta la serie di fasciature e medicazioni del dottore. Tornarono che erano le otto passate. Zia Petunia riscaldò qualcosa ma Harry notò con stupore che per la prima volta Dudley non aveva fame e, senza neanche cambiarsi, andò a chiudersi in camera sua.
Harry,che istintivamente conosceva l'umore degli zii,seguì il suo esempio e sgattaiolò su per le scale,chiudendo la porta alle sue spalle. Davanti a lui il pacco dei G.U.F.O. aspettava di essere scartato. Con la tiepida sensazione di vulnerabilità,e con lo stomaco che si restringeva ad ogni passo, lo raggiunse e lo afferrò.
Aveva le mani tremolanti, e picchiò con esse il tavolo. Non era mica Hermione lui!
Con un colpo secco, aprì il pacco. Dentro c'era un foglio di pergamena e una grossa busta bianca.

Caro Sig. Potter,
Nella busta allegata nel pacco potrà trovare i risultati dei suoi esami.
La preghiamo di controllarli con attenzione. Ogni studente è infatti invitato a riflettere sui propri voti,alti o bassi che siano.
Le valutazioni per ogni materia si rispecchieranno in due righe: PRATICA e TEORIA. Ogni valutazione andrà dal voto massimo 'E' al voto minimo 'SS'. La invitiamo a leggere la legenda qui di seguito delle valutazioni,scritte dalla più alta alla più scarsa.
E = Eccezionale
O = Oltre ogni previsione
A = Accettabile
S = Scadente
D = Desolante
SS = Senza speranze
Le ricordiamo che lei,come tutti gli altri studenti che desiderano partecipare,è invitato a una mattina di Orientamento più approfondito (O.M.M.S.U. Orientamento Maturo per Maghi e Streghe Ufficiali) al Ministero della Magia,se desidera prendera una scelta più seria.

Cordiali ossequi,
Commissione Giudizio Esami dell'Inghilterra

Harry rimase a fissare il foglio. Aveva comunicato alla McGranitt non oltre un mese fa il suo desiderio per diventare Auror,ma più era vicino ai risultati più era certo di aver detto una sciocchezza. La Umbridge poteva anche non essere un'insegnante competente,ma aveva ragione: lui non aveva alcuna speranza per poter diventare un Auror. Ne aveva quante ne aveva Piton di diventare il suo miglior amico. Decise che,comunque fosse andata, poteva almeno sperare in una sufficienza. Afferrò la busta bianca già aperta su un lato e ne estrasse alcuni fogli. Su ognuno erano scritti le valutazioni ottenute in campo teorico e pratico (quello per Storia della Magia era un'interrogazione diretta) e, subito sotto, un giudizio espresso dalla commissione con le loro firme. Gli esami col quale l'anno prima li avevano affrontati.
La prima tabella era incantesimi,e in quel momento gli tornò in mente la sicurezza che aveva visto in suo padre nel ricordo di Piton. Era sicuro di aver fatto non solo quello di Difesa contro le arti oscure,ma anche tutto il resto,così bene da aver preso tutte 'E'.
Col cuore in gola,Harry tolse la mano e lesse.

Valutazione della materia di 'Incantesimi'
Teoria = E
Pratica = O


Fu come bere in un istante un'essenza di purvincolo piccante. Rimase a rileggere più e più volte fino a che non cominciasse a rovinarlo con le occhiate incredule che vi lanciava. Aveva preso il massimo dei voti nella teoria per incantesimi,e in pratica aveva preso la seconda valutazione migliore!
Istintivamente,i suoi occhi sfrecciarono nel giudizio:

Il Sig. Potter ha dimostrato una grande conoscienza delle basi e della teoria,indispensabili per eseguire incantesimi di livello avanzato.
La sua preparazione in campo è altrettanto ottima, ma è penalizzata da alcune riflessioni decline. Abbiamo comunque concluso che è un ottimo mago, e che potrà compiere progressi sorprendenti.


Capì a cosa si riferivano: durante l'esame pratico aveva sbagliato un movimento per un incantesimo e aveva frainteso l'incantesimo del cambiare colore con quello di ingrossamento.
Ma ormai non voleva fermarsi: con l'eccitazione che gli formicolava per il corpo, scese alla seconda (ed ultima) tabella di quel foglio di pergamena. Era la volta di Trasfigurazione. Scrutò i risultati mentre sentiva qualcosa pulsargli sulla mano destra.

Valutazione della materia di 'Trasfigurazione'

Teoria = O/A
Pratica = O

Il Sig. Potter è stato molto in gamba nell'esame pratico, in cui i suoi incantesimi trasfiguranti sono riusciti tutti in maniera quasi impeccabile. Nella teoria dimostra le dovute conoscenze, anche se non ha saputo dare di meglio che dell'esercitazione pratica.

Non si fermò a guardare lì. Sfrecciò da foglio a foglio con grande eccitazione:

Valutazione della materia di 'Erbologia'
Teoria = O
Pratica = O

Il Signor Potter ha un ottimo equilibrio,e ha saputo mettere in pratica bilanciata le conoscenze dovute allo studio pratico. Puù fare ancora di più, ma il risultato è molto soddisfacente.

Valutazione della materia di 'Difesa contro le Arti Oscure'

Teoria = E
Pratica = E

Potter non ha minimamente peccato in questo esame. Il nostro consiglio è di continuare a progredire le sue conoscenze e la sua abilità per poter essere sempre così preparato.


Non si sbagliava,quando giurava di aver guadagnato il massimo dei voti in Difesa contro le arti oscure. Portò il foglio di pergamena in fondo mentre controllò i risultati di Pozioni e Cura delle creature magiche.

Valutazione della materia di 'Pozioni'
Teoria = O
Pratica = O

Potter ha dimostrato di saper conoscer i meandri delle pozioni e le loro origini,ma tuttavia ha ancora difficoltà ad applicarsi. Dovrebbe unire le proprie conoscenze alla pratica.

Valutazione di 'Cura delle Creature Magiche'
Teoria = O
Pratica = E

Ancora una volta,il Signor Potter sa sfruttare al meglio le proprie abilità. Non abbiamo trovato pecche nel suo esame pratico, anche se in quello teorico abbiamo dovuto ammettere che diversi errori lo penalizzavano.


Finalmente,giunse all'ultimo foglio,che esaminò ansioso.

Valutazione di 'Astronomia'
Teoria = O
Pratica = A

Il Signor Potter sa le basi fondamentali, ma deve ancora esercitarsi parecchio a occhio aperto e,in particolare,non farsi ingannare dal cielo e dai suoi tranelli.

Valutazione di 'Divinazione'
Teoria = A
Pratica = S

Il Signor Harry Potter non è emerso per la propria abilità pratica,ma ha dimostrato di essere a conoscenza delle basi necessarie per impare e migliorare.

Valutazione di 'Storia della Magia'

Teoria = A
Pratica = A

Come ci ha già abituati, il Signor Potter sa equilibrare le proprie capacità ma ha dimostrato scarso impegno. Raccomandiamo di impegnarsi di più su questa materia,molto utile.

Harry guardò stupito in fondo,dove c'era un ultimo foglio,racchiudente la media totale.

Media totale: Oltre ogni previsione
Corsi del prossimo anno a cui avrà il diritto di partecipare:
Incantesimi
Difesa contro le arti oscure
Trasfigurazione
Pozioni
Erbologia
Astronomia
Babbanologia
Antiche Rune
Aritmanzia
Divinazione

Le ricordiamo che per i suoi anni di M.A.G.O. deve scegliere almeno 6 materie e segnalarcele in risposta a questa lettera.

Ossequi
Commissione del Giudizio Maghi e Streghe minori

Harry ci pensò un po'...se voleva andare avanti col corso di Auror, c'erano delle materie indispensabili. Scrisse quindi Incantesimi, Difesa contro le arti oscure, Trasfigurazione e -suo malgrado- Pozioni. Scrisse anche Erbologia e Astronomia, materie a cui teneva, e dopo averci pensato su, decise, di scrivere infine Divinazione, a cui oramai era già abituato.
Per una sera,dopo aver avuto davvero dei bei voti, decise che poteva anche evitare di occuparsene.
Così,senza neanche mettersi in pigiama,si distese sul letto e si addormentò al primo contatto col cuscino,mentre la prima notte stellata lo accoglieva da quel terribile Venerdì...

Fine 1° capitolo

Bene,ragazzi,mi aspetto recensioni ^_- spero che troverete il capitolo un buon punto di partenza!

  
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