Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: RemBlack    15/03/2012    12 recensioni
E se alle prime luci del mattino foste svegliati dal canto di un merlo?
Flashfic di poco più di 400 parole per raccontare, attraverso gli occhi di Remus e la poesia dei Beatles, quella bellissima favola non sempre a lieto fine che è l’amore.
*Il titolo, così come il resto della storia, è ispirato alla canzone “Blackbird” dei Beatles. *
La storia si è classificata prima al “Beatles’ Contest” di Indiceindaco, vincendo anche il Premio Lennon per lo stile.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Take your broken wings

Questa flashfic è stata scritta di getto,
ascoltando le note della canzone che
avevo scelto,
Blackbird (merlo in inglese).
La sfida del contest consisteva nell’usare la canzone
senza scrivere una song-fic, con un personaggio
e un prompt assegnato (Remus e “sorriso” nel mio caso).
Nelle note finali ho inserito la traduzione a cui ho fatto riferimento.
Come tutte le canzoni dei Beatles (che io amo),
Blackbird è meravigliosa e ve ne consiglio davvero l’ascolto!
Buona lettura!

PS: Indice, grazie infinite per il tuo giudizio e per il premio Lennon.
Giuro che credevo di non aver combinato niente di buono con questa storia,
figuriamoci il primo posto e il premio! XD

 

 

Take your broken wings

 
 

Le prime luci del mattino si infrangono sul tuo viso, dolcemente, lasciandoti cullare nel tepore che danno i sogni quando cedono il posto alla realtà.
In lontananza senti un merlo cinguettare una meravigliosa melodia.
E all’improvviso hai sempre adorato il sorgere del sole.
Lentamente ti alzi dal letto, rivolgendo uno sguardo pieno d’affetto a chi, anche quella notte, ti è rimasto accanto.
Devi fare piano, non vuoi svegliarlo.
L’avresti mai immaginato?
Qualcuno ti avrebbe davvero amato, nonostante tutto.
Qualcuno ti avrebbe insegnato che anche tu hai diritto alla felicità.
Qualcuno ti avrebbe preso per mano e mostrato che la vita può essere meravigliosa. Sempre.
No. Non avresti mai immaginato che una tale perfezione potesse essere riservata anche a te.
È un sorriso di contentezza quello che si schiude sul tuo volto.

Esci dalla stanza, richiudi la porta senza fare rumore.
Vedi quel merlo lì, su un albero, pronto a salutare i primi raggi del nuovo giorno.
Lui unico concertista, tu suo unico spettatore.
Ti siedi sul prato, proprio sotto il “palco”.
Lo ascolti e nient’altro sembra potere esistere.
La guerra è lontana,
la guerra è un brutto sogno,
la guerra è un’invenzione,
la guerra non esiste.
Esistete solo tu e Sirius.
È un sorriso di pace quello che si schiude sul tuo volto.

Hai sempre aspettato che arrivasse questo momento, vero Remus?
Oh, tutta la vita.
Hai sempre aspettato questo momento, per sentirti libero.
Per essere libero.
Ti senti come un folle, ubriaco di felicità.
Ubriaco d’amore.
Ti senti come quel merlo, che canta e ringrazia il nuovo giorno perché finalmente ha imparato a volare.
È un sorriso di follia quello che si schiude sul tuo volto.

All’improvviso una voce lontana ti ridesta dai tuoi pensieri.
È Sirius, si è svegliato. Quanto adori perderti nei suoi occhi grigi.
Si avvicina, ti abbraccia, dà un bacio sulle tue labbra.
E i vostri visi si specchiano e si perdono l’uno nell’altro.
È un sorriso d’amore eterno quello che si schiude sui vostri volti.

***

Ma il vento continuò a soffiare.
Non si placò per farti ascoltare il suono della voce che amavi un’ultima volta.
Le stagioni continuarono a scorrere.
Non si fermano per sentire il canto di libertà di un merlo.
Il tempo avvolse il presente, lo trascinò via, gettandogli la polvere dell’oblio, dell’odio e degli inganni.
Non ebbe cura di risparmiare un povero lupo col cuore già pieno di troppe cicatrici.
Il merlo volò via. E non tornò mai più.
L’albero si arrese alla maestosità dei venti. Perse tutte le sue foglie.
Sirius divenne un’ombra leggera, dolorosa, sempre più impalpabile.
Tu rimanesti lì.
E non sorridesti mai più.
Andiamo, Remus, è ora di rialzarsi.


 

 

 

 

 

 

Spero che la storia vi sia piaciuta! Grazie a tutti voi coraggiosi che l’avete letta e, in particolare, grazie di cuore a chi avrà la pazienza di fare sapere a questa povera pazza autrice che si è tuffata nel fantastico mondo dello slash, cosa ne pensa.
(Si accettano anche pomodori e verdura di vario tipo, eccetto il radicchio. Quello  proprio non mi piace.)

Avete appena letto la mia primissima storia slash e la mia primissima Remus/Sirius, pairing che amo ma che ho non ho mai affrontato per paura di non rendere giustizia alla loro bellezza. E infatti non penso assolutamente di esserci riuscita, anzi...

                                                                                                     

 

 


NdA:
L’immagine della mia testolina era quella di rappresentare Remus seduto davanti all’albero mentre il tempo scorre: Sirius che lo ama, le stagioni che cambiano, il tempo che va avanti, Sirius che scompare, l’albero che perde le foglie, il merlo che non farà più ritorno. Tutto passa davanti a lui, che assiste impotente a quello che accade. Fino a quando la voce che lo ha accompagnato gli tende una mano e lo invita a rialzarsi e a riprendere la sua vita (idealmente il momento in cui Silente lo cerca per offrirgli il posto di insegnante).
Come avevo detto, ecco la traduzione a cui ho fatto riferimento:

Merlo che canti nel cuore della notte
prendi queste ali spezzate e impara a volare
Per tutta la vita
hai solo aspettato questo momento per librarti

Merlo che canti nel cuore della notte
prendi questi occhi scavati e impara a vedere
Per tutta la vita
hai solo aspettato questo momento per essere libero

Vola merlo Vola merlo
nella luce dell'oscurità della notte

Vola merlo Vola merlo
nella luce dell'oscurità della notte

Merlo che canti nel cuore della notte
prendi queste ali spezzate e impara a volare
Per tutta la vita
hai solo aspettato questo momento per liberarti
hai solo aspettato questo momento per liberarti
hai solo aspettato questo momento per liberarti....

In più ho sfruttato leggenda secondo cui questa canzone venne ispirata dall’esperienza vissuta da Paul McCartney quando fu svegliato da un merlo che cantava alle prime luci dell’alba!

 



 

 

 

 

 

Ecco il bellissimo banner realizzato da Indiceindaco per il Premio Lennon (aka Premio Stile) che mi ha reso davvero felice:


Image and video hosting by TinyPic

 

  
Leggi le 12 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: RemBlack