Che ci vuole per scappare quando inizi a sudare?
[387 parole]

Lascia che ti tenga con lo sguardo,
mentre apri le finestre
di queste mie mani stanche e mi porti via.
 

Sfinito.
È così che ti senti, vero, James?

Sfinito dalle morti, sfinito dalle lotte, sfinito dalla guerra.
Sei sfinito; infastidito.

Infastidito dal dover restare chiuso in casa, infastidito dal dover essere ragionevole, infastidito dal dover sopportare.
Sei infastidito; stufo.

Stufo di non poter uscire, stufo di non poter fare l'idiota con Sirius, stufo di non poterti sfogare.
Sei stufo; stanco.

Stanco di tutto.
E questa stanchezza si fa sentire, vero, James?

« L'uomo è più irascibile quando è stanco o quando ha fame.
Ci sono degli studi medici che lo confermano » te lo disse una volta Lily, il volto coperto da uno di quei suoi giornalini babbani che spesso legge in questi giorni di segregazione.
Forse avresti dovuto ripensare a quelle parole, prima di aggredirla.
Prima di dirle, che, no, cazzo, nessuno aveva chiesto il tuo parere. Nessuno ti aveva offerto una via d'uscita.
Prima di affermare che, cazzo, sentivi il bisogno di scappare, ma non potevi farlo perché qualcun altro aveva deciso che doveva andare così. Qualcun altro aveva deciso che tu, cazzo, dovevi reggere il peso di questa situazione.

L'uomo è più irascibile quando è stanco o quando ha fame.
E tu eri solo stanco, vero, James?

Solo stanco.

Poggi i gomiti sul tavolo, nascondendoti il viso dietro i palmi delle mani giunte.

Piangi, lacrime amare, lacrime esauste di cadere.
E poi lei, lei che ha capito tutto, lei che ha capito che eri solo stanco, si avvicina, prende le tue mani stanche e le allarga, quel tanto che serve per permetterle di scrutarti, serena, negli occhi.

Sorride, di un sorriso amaro, di un sorriso esausto.
Anche lei è stanca ed anche tu lo capisci.
Ma lei sorride. E non piange e non urla. Sorride.

E ti uccide. Perché tu hai pianto e le hai urlato contro, e lei ti sorride.
Sorridi anche tu, colpevole, e la osservi mentre ti porta via.
E non importa se ti starà conducendo in una delle stanze della piccola casa, che già conosci alla perfezione. No, non importa.

 

Lascia che ti tenga con lo sguardo,
mentre prendi la mia anima
e mi tiri fuori da questa follia.

Ma lei, te lo saresti dovuto aspettare, fa di meglio.
Ti accompagna nella sua stanza, ti abbraccia davanti la sua culla, poggiando il capo sul tuo petto, e mentre guardi prima il suo volto tranquillo e poi quello beato del piccolo dormiente Harry, comprendi.

Comprendi che, no, nessuno ha deciso per te. Hai fatto tutto da solo.
Per lei, per lui, per voi.
Per la tua famiglia, che sempre riesce a tirarti fuori da questa follia che il mondo è diventato.






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Il titolo e i due paragrafi in corsivo allineati sul lato destro sono tratti dalla canzone Lo sguardo di Giovanni Block.

Detto ciò... mi stavo quasi per preoccupare, perché a causa della domanda "E tu eri solo stanco, vero, James?" stava per scaturire una James/Sirius. Sia osannata la mia ispirazione che ha evitato quella brutta situazione u.u
Tornando a noi, spero che la storia sia comprensibile e che piaccia, per qualsiasi cosa, non esitate a chiedere ^^

Ringrazio chi metterà la storia tra le preferite/seguite/ricordate, chi recensirà e chi leggerà solamente :)
Vostra,
       _M e l_




La Flash ha partecipato al contest "P.S.A. Povera Storia Abbandonata" indetto da Looking at the Rainbow, classificandosi come prima.

Giudizio del giudice:

Prima classificata 

“L’uomo è più irascibile quando è stanco e quando ha fame.”

_ M e l _

Grammatica: 10/10
Stile: 10/10
Caratterizzazione: 10/10
Originalità: 5/5
Gradimento personale: 5/5

Tot: 40/40

Ti amo incondizionatamente.
Dovevo dirtelo, perché c’erano pochi altri modi per descrivere la mia reazione a questa storia e mi vergogno nel vedere che una perla di questo genere sia stata considerata così poco.
Mi sembra stupido fare altro se non ribadirti i miei complimenti.
Originale, impeccabile dal punto di vista grammaticale, caratterizzazione perfetta, stile fluido.
C’è tutto.
Ho amato il fatto che tu abbia parlato in modo così veritiero di James e Lily, perché nonostante saremmo tentati di descrivere la loro come una storia di amore idilliaco, la guerra non può essere ignorata e ne diventa certamente parte integrante.
James sembra quasi un animale in gabbia e secondo me questa descrizione è quantomeno appropriata.
Ottimo tutto quindi, spero che il contest dia un po’ di visibilità a questa storia che, come tante altre, merita davvero di averla.
Complimenti e alla prossima.