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Autore: Rima_    15/03/2012    15 recensioni
La vita di coppia è dura quando si ha un gatto geloso e dispettoso e Draco deve imparare a convivere con il coinquilino peloso di Hermione.
- Mudblood, credo che il tuo gatto stia meditando di uccidermi! - dichiara ogni tanto l’umano biondo.
- Non essere sciocco, Draco, - risponde inevitabilmente Hermione. - È solo geloso perché crede che tu stia invadendo il suo territorio. -

Storia partecipante al Titoli per Tuttigusti+1 contest del gruppo HP&Love
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Meow!! Sono tornata! In occasione del “Titoli per Tuttigusti+1 contest” indetto dal gruppo fb HPeace&Love ho scritto la mia prima Dramione *-* *felice e soddisfatta*.
Anyway quanto ho da dire lo rimando al solito Piccolo Angolino Buio dell’Autrice a fine storia, non vorrei mai influenzare i miei lettori u.u

E poi, ovviamente, ringrazio Francesca che mi ha fatto da Beta :)

Buona Lettura. :3

Rima.

 

Io, Tu e Grattastinchi.

 

Tutte le mattine Grattastinchi si desta, si occupa del suo stretching e della sua pulizia – muso, orecchie, zampe e coda – e infine va a svegliare la sua coinquilina1 che dorme ancora, raggomitolata sotto le coperte.

- PurrrrrrMeow?! -

Balza sul letto con la grazia tipica dei felini e inizia a strusciarsi su quel poco di Hermione che fuoriesce dalle lenzuola.

Ma quella mattina, invece di iniziare il solito giro mattutino di fusa, Grattastinchi si siede e osserva: c’è qualcosa che non va, qualcosa di diverso dal solito.
Un odore che non gli è per nulla familiare aleggia in quella stanza e la cosa non gli va a genio.

Inizia ad annusare il copriletto, passeggiandoci sopra del tutto incurante di quello che vi è sotto. Continua a sentire quell’aroma nuovo e strano che, tutto considerato, gli piace, pur non sapendo a chi appartiene.
Arriva in prossimità dei cuscini e si ferma a osservare: dalle lenzuola spunta la ben nota testa riccia di Hermione e vicino a lei – anche troppo vicino per i suoi gusti – una testa bionda2. Si avvicina a quest’ultima per annusare meglio: è il suo quell’odore nuovo.

La cosa non gli importa più di tanto nel momento in cui vede la sua umana aprire gli occhi; subito le miagola il buongiorno, come da copione, mentre lei allunga una mano e gli da una grattatina veloce dietro le orecchie, prima di dedicarsi all’altra presenza nel suo letto che evidentemente ha aperto gli occhi.

- Buongiorno, Malfoy. Dormito bene? –

La cosa chiamata “Malfoy” mugugna una frase inintelligibile che potrebbe essere considerata un “buongiorno” e poi si gira dall’altra parte.

- Draco, - continua Hermione – sono già le nove. Forse dovremmo alzarci. -

Grattastinchi si sente ignorato: non si può mica trascurarlo così! Inizia allora a strusciarsi sulla sua umana e, di proposito, solletica con la coda l’orecchio della testa bionda che lo allontana in malo modo, senza però riuscirci.

Quando Malfoy – o Draco? – si gira, si ritrova in faccia niente di meno che il sedere di un gattone rosso.

- Ma che diav… - comincia. - Granger, si può sapere cosa ci fa lui nel tuo letto? - 

Grattastinchi vorrebbe chiedere la stessa cosa, mentre finalmente si sposta in modo tale da vedere sia la sua coinquilina che la cosa bionda.

- È il nostro rituale mattutino: tutte le mattine Grattastinchi mi viene a svegliare. Non è forse così, Micione? -  

Il Gatto risponde con un “Purrrr” appagato, mentre gli vengono fatti i grattini sotto il mento; la sua soddisfazione è destinata a durare poco, poiché la sente continuare:

- Vuoi che lo mandi via? -  

- Un gatto non dovrebbe stare nel letto di una persona. – risponde Draco acidamente. Non lo vuole nel letto: la situazione è già per sé stessa abbastanza paradossale – lui e la Granger a letto insieme, chi l’avrebbe mai detto? – senza che quell’animale malefico lo fissi con i suoi occhi gialli facendolo sentire sporco e inadeguato.
Hermione sospira, mentre si alza.                    

- Dai, Grattastinchi, vai a fare la colazione che tra un po’ ti raggiungo. - 

Il Gatto continua a guardare la ragazza senza muoversi di un passo: “Non ho intenzione di muovermi di qui, nossignore!” sembra dire.
La vede venire verso di sé e prenderlo il braccio per portarlo fuori dalla camera: non gli piace per niente la piega che stanno prendendo gli eventi e pertanto graffia la sua umana per mostrare il suo disappunto, riuscendo solo a prendersi una sculacciata e ad essere chiuso fuori dalla porta.

 

§

 

Sono settimane ormai che Grattastinchi non salta più sul letto di Hermione la mattina. L’umano “Malfoy” – ormai Draco – sembra esservisi stabilito in pianta stabile e non gradisce troppo la presenza del felino. Ma la cosa è assolutamente reciproca.
Inoltre è diventato un gatto dispettoso: si fa le unghie sulla valigetta in pelle di drago di Draco, gli nasconde la cravatta e gli mangia i lacci delle scarpe.
E quando si riuniscono in cucina per la colazione i due si lanciano occhiate storte.

- Mudblood3, credo che il tuo gatto stia meditando di uccidermi! - dichiara ogni tanto l’umano biondo.

- Non essere sciocco, Draco, - risponde inevitabilmente Hermione. - È solo geloso perché crede che tu stia invadendo il suo territorio. - 

- Ma mi guarda con odio! E l’altro giorno, quando tu non eri ancora tornata, ha lasciato un topo morto sulla mia parte di letto. Era un segnale. Non capisci?! - 

- Tecnicamente è la sua parte di letto, tu sei ancora un ospite per lui. E poi ti stava solo portando un premio per farti vedere quanto è bravo. - 

Grattastinchi assiste tutte le mattine a scenette di questo tipo. A volte, giusto per infastidire Draco, salta sul tavolo – mentre la ragazza non guarda – e passeggia tra i biscotti e il succo d’arancia con aria di sfida, ben conscio che, quando la sua umana si girerà, lui sarà già sceso e si starà rotolando per terra con aria innocente.
Sa che la sua Hermione lo difenderà sempre e comunque ripetendo all’altro che “deve imparare a farsi accettare” e che “accusarlo in continuazione serve solo ad indispettirlo di più”.

 

§

 

Dopo mesi di convivenza forzata la situazione tra Draco e Grattastinchi non è certo migliorata: continuano a guardarsi in cagnesco e a farsi i dispetti, anche se fondamentalmente si piacciono.
Hermione ha sorpreso più di una volta il suo nuovo ragazzo che, convinto di non essere visto, tenta di persuadere il Gatto a saltargli in braccio.

Dal canto suo Grattastinchi ha iniziato a considerare di sua proprietà pure quello strano umano dal pelo biondo tanto da strusciarsi sulle sue gambe ogni volta che l’altro sta camminando.

Draco continua a pensare che stia solo cercando il modo più semplice per ucciderlo.

 

§

 

Hermione è partita per andare dai suoi e starà lontana da casa per il finesettimana, ma ha lasciato le chiavi di casa a Draco, così può dare la pappa a Grattastinchi e “fargli un po’ di compagnia”.

Appena entrato in casa, il giovane Malfoy – l’unico in circolazione visto che il vecchio Lucius si trova ad Azkaban – viene accolto dal felino, impettito sul tappeto nell’ingresso.
Non sa cosa fare se non sostenere la vista di quei rotondi occhi gialli sfidandoli a distogliere lo sguardo, ma nessuno dei due cede.

- Allora, - gli dice, sempre guardandolo fisso. - Io non piaccio a te e tu non piaci a me, ma Hermione mi ha chiesto di nutrirti e di farti compagnia, quindi vedi di fare il bravo. - 

Grattastinchi in risposta si volta e, a coda ritta, trotterella verso il salotto senza degnare l’altro di qualsivoglia attenzione.

Da sopra il tavolino osserva Draco accomodarsi sul divano e cercare di far funzionare il “tevelisore”: dopo più di cinque mesi non ha ancora idea di come accenderlo.

- Accenditi! - sbotta guardando lo schermo ancora nero.

- Ti ho detto di accenderti, per Merlino! - ma il televisore continua a non funzionare; Grattastinchi, che ha avvistato il telecomando, va a sdraiarcisi sopra.

- Maledetti oggetti babbani! -  Draco è sempre più nervoso e sta per mettere mano alla bacchetta. - Perché non funzioni, stupido coso?! –

Arriva perfino a chiedere aiuto a Grattastinchi.

- Dai, gatto, dammi una mano. Come si accende questo affare?! - 

Il felino per tutta risposta si limita ad uno sbadiglio: guardare l’umano sta diventando noioso. Si alza dalla sua postazione e si stiracchia per bene la schiena prima di raggiungere le gambe di Draco e appallottolarsi sopra di esse.
Il ragazzo rimane stupito da quel gesto così inusuale che per un attimo dimentica il televisore e si gode le fusa del “gattaccio malefico”, almeno finchè il suo sguardo non cade sulla poltrona e sul telecomando che giace lì abbandonato: è piuttosto sicuro che Hermione usi quello per accendere la tevelisione.
Cerca di allungarsi per prenderlo, con l’unico risultato di trovarsi le unghie di Grattastinchi conficcate nelle cosce.

- Ahi! Maledetto gatto! Scollati! – impreca tentando in vano di staccare il felino che, per aggiungere il danno alla beffa, decide di graffiare le mani di Draco.

Alla vista del sangue il ragazzo inveisce nuovamente contro Grattastinchi che, soddisfatto e compiaciuto, se ne va verso la cucina, coda eretta e sedere in bella mostra.

 

§

Quando Hermione ritorna a casa domenica sera non trova nessuno ad accoglierla.

- Draco, sei qui? Grattastinchi? Dov’è il mio gattone? - chiama, ma non ottiene risposta.

È possibile che Draco sia tornato al Manor da Narcissa, ma Grattastinchi? Come mai non le è ancora venuto incontro? Possibile che si sia di nuovo arrampicato sulla credenza e che non sappia come scendere?
Insospettita si toglie scarpe e giacca e inizia a cercare il suo gatto: in cucina non c’è e in salotto nemmeno. Quando si avvicina alla camera da letto sente il suono di un miagolio sommesso e vede Grattastinchi uscire trotterellando dalla stanza per poi stiracchiarsi senza trattenere uno sbadiglio.

- Eccoti qui! Ma cosa ci facevi in camera mia tutto solo? Draco è andato a casa? –

- Mrrrrmeow! - miagola il Gatto in risposta mentre la sua umana gli fa le coccole.

In camera da letto si sente un fruscio e un biascicato:

- Hermione?! - 

Dopodiché l’elegante figura semiaddormentata di Draco Malfoy si staglia sulla porta, ormai aperta.

- Eri già a letto? - 

- No, Granger, sono in pigiama perché io e il gatto abbiamo deciso di fare un pigiama-party. -

- Siamo scontrosetti, eh, Malfoy? –

Grattastinchi assiste alla scena: guardare la sua Hermione che rimprovera Draco lo diverte un mondo.

- Stavo dormendo, mi sembra il minimo. - 

- In camera mia? –

Il ragazzo guarda stranito l’altra, senza capire il perché di una domanda così ovvia.

- No, nella vasca da bagno, ma sono sonnambulo e sono finito qui per caso. Certo che dormivo in camera tua! -

Hermione sposta velocemente lo sguardo dal suo ragazzo al suo gatto. Possibile che…?

- Draco, hai dormito con Grattastinchi? -

- Ma che ca…? Hermione, ti pare che io possa anche solo pensare di dividere il letto con qualcuno che mi vuole palesemente morto? Guarda! - Esclama, mostrandole il braccio su cui spiccano i segni di profondi graffi, ancora arrossati.

- Sarà, ma Grattastinchi è uscito dalla camera sbadigliando e tu pure. Non c’è niente di male se ammetti che siete diventati amici. -

- Non credo proprio. - ribatte Draco ostinato, mentre la sua ragazza accenna un mezzo sorriso.

- Anche perché, - continua, - preferisco di gran lunga dormire con le gatte. –

Detto ciò la tira verso di sé e le lancia uno sguardo estremamente eloquente, prima di stamparle un bacio a fior di labbra.

Grattastinchi, che non si è ancora mosso dalla postazione precedente, osserva i due chiudersi la porta alle spalle, prima di girarsi e andarsene in cucina a sgranocchiare qualche croccantino.

 

 

 

Piccolo Angolino Buio dell’Autrice:

Innanzitutto partiamo dalle note al testo:

1 Coinquilina perché i gatti non hanno padroni, hanno un team di schiavi adoranti. Al massimo dei coinquilini.

2 Lo so che i gatti non vedono tutta la gamma dei colori così come la vediamo noi, ma mi serviva ai fini della storia per far capire subito di chi era la testa in questione.

3 Draco che chiama Hermione “Mezzosangue” è uno dei miei cliché dramioneschi preferiti, tuttavia ormai sappiamo tutti che in inglese è diverso, quindi ho deciso di usare la versione originale che mi piace un pochino di più.

Poi, copio quanto ho scritto alle Giudicesse nelle NdA:
Draco/Hermione e Grattastinchi. No, non è un triangolo (e ci mancherebbe xD), anche se non mancano le gelosie. Prima Dramione che scrivo, ho messo l'avvertimento OOC perché qui, forse, l'unico IC è Grattastinchi - ma non voglio influenzare nessuno, quindi sto zitta al riguardo -. Ci sono delle note interne al testo, ma sono infilate nel documento word in fondo alla storia. E poi boh.”
Lo so, sono sempre molto esaustiva quando scrivo le note, ma non so mai che dire. In ogni caso è vero: i miei personaggi sono OOC e non potrebbe essere diversamente in una coppia così estranea al Canon. Non mi sto giustificando, sto solo mettendo le mani avanti visto che, quando si recensisce una Dramione, la prima cosa che si fa notare è l’OOC.
Sono consapevole di quanto ho scritto, so che avrei potuto chiamare Antonio e Genoveffa i miei protagonisti e sarebbe stato lo stesso, ma è la prima volta che scrivo di loro e per me è già un traguardo.
Se poi non è così smentitemi pure con una recensione, eh? Mi fate solo felice. xD
Eppoi… boh.
Attendo il giudizio, quindi…

Bye, for now.

R.

   
 
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