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Autore: hisfault    15/03/2012    16 recensioni
Lei si chiamava Rachel, aveva 17 anni e viveva a Londra da 3 anni, anche se in realtà è come se ci avesse vissuto da sempre. Mi raccontava che Londra è sempre stata la sua città, sin da quando i suoi genitori la portarono per la prima volta.
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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one shot

Londra è sempre stata un po’ grigia. Piove spesso durante l’inverno e l’autunno, ma nessuno rinuncerebbe a tanto. Tutta la città illuminata alla sera è meravigliosa, il London Eye è qualcosa di indescrivibile. Camden è il quartiere preferito di qualsiasi persona un po’… bizzarra.

Ed era anche la sua preferita.

Lei si chiamava Rachel, aveva 17 anni e viveva a Londra da 3 anni, anche se in realtà è come se ci avesse vissuto da sempre. Mi raccontava che Londra è sempre stata la sua città, sin da quando i suoi genitori la portarono per la prima volta. Mi faceva vedere un album, era pieno zeppo di foto di Londra. In particolare di Camden. Diceva che era il luogo dei desideri, ogni singolo banchetto, negozio, bar o casa esaudivano i suoi sogni. Si rifaceva ogni volta l’armadio grazie a quei banchetti. Credo che i mercanti l’amassero, ci buttava soldi e soldi in quei vestiti, scarpe e accessori.

Rachel era una ragazza particolare. Non le piaceva vestirsi alla moda, si vestiva come le girava. Non si truccava, anche perché non ne aveva bisogno. Non aveva mai le occhiaie e si prendeva cura della sua pelle così da non dover usare prodotti che l’avrebbero rovinata ulteriormente. Era magra e alta. Per magra non intendo spigolosa o che le si vedevano le ossa, era magra con qualche rotondità al punto giusto. Un accenno di fianchi, gambe sode e toniche. Aveva dei lunghi capelli, quando arrivò a Londra li tinse di biondo e poi non lo fece più e lascio la sua ricrescita. Più si vedeva, più stava meglio. Anche se il suo punto forte erano gli occhi, semplici. Marroni. Nulla di eclatante, ma di un marrone particolare, aveva delle leggere pagliuzze d’oro all’interno che le faceva sembrare gli occhi da cerbiatto. Rachel era diversa dagli altri, il suo carattere le faceva avere poche amicizie, quasi nulle, ma bisognava conoscerla per scoprire la vera Rachel. Apatica con gli estranei, ipersensibile con gli amici. Diffidente con i conoscenti e invece agli amici avrebbe affidato la sua stessa vita.

Rachel amava leggere, ma più di tutto amava la musica. Spesso si rifugiava in mondo tutto suo, dove neanch’io potevo entrare. Aveva un iPod nano, blu. Era pieno e strapieno di canzoni e video. Le canzoni variavano, da deathcore/screamo alla musica classica con Mozart. I video, invece, erano sempre gli stessi. Ritraevano cinque ragazzi, coetanei, che partecipavano ad un programma chiamato X Factor. Durante la convivenza la band faceva dei video diary e Rachel se li scaricò tutti sul suo iPod. Un giorno le chiesi perché aveva tutti i loro video e lei mi rispose: - Vedi questo ragazzo ricciolo? Lui ha la mia età, lui è riuscito a realizzare il suo sogno. Lui mi ricorda che io posso farlo, che anch’io posso diventare quello che voglio essere. – nei video, i ragazzi erano sempre allegri. Erano particolari, diversi tra loro ma con una cosa che li accomuna: la musica.

Un pomeriggio, passeggiando per il centro di Londra come era solito fare da me e Rachel, entrammo in negozio di cd. C’era la radio accesa e il ragazzo dietro al bancone ci salutò. Ad un certo punto Rachel mi strinse per un braccio e mi urlò letteralmente nell’orecchio: - Eccoli! Sono loro, sono i One Direction! Questo è il loro primo singolo, sentila. Ti fa sentire un po’ più speciale! – l’ascoltai, e la canzone faceva più o meno così: - Baby you light up my world like nobody else the way that you flip your hair gets me overwhelmed, but you when smile at the ground it aint hard to tell you don’t know you don’t know you’re beautiful –

Rachel la canticchiava, era adorabile. Aveva gli occhi che luccicavano, insomma era commossa. Corse dal commesso e gli chiese se fosse già arrivato il cd di questi cinque ragazzi. Lo comprò. Tre giorni dopo lo sapeva a memoria, aveva tutte le tracce sull’iPod ed aveva scaricato i video delle canzoni che c’erano. Ossessionata? No, solo un’autentica dedizione verso questi ragazzi. Mi raccontò tutto di loro, anche la loro prima audizione per il programma televisivo. Sapeva tutto. Era innamorata di questi cinque ragazzi, in particolare di uno di loro. E non lo preferiva, anzi si odiava perché aveva una strana “ossessione” nei suoi confronti. Non voleva trascurare gli altri. Lui era il più piccolo del gruppo, ma da quello che mi raccontò era anche il più furbetto. Aveva i capelli riccioli e castani, occhi che ti perforavano l’anima. Quello che fece di Rachel la sua ossessione, fu il sorriso. Era grande, grandissimo e carico di affetto e felicità che faceva quasi paura. Si chiamava… Harry, Harry Styles. Rachel mi disse che gli altri ragazzi si chiamavano: Louis Tomlinson, il più grande del gruppo. Zayn Malik, il ragazzo timido e impacciato che si arrese perché non sapeva ballare. Liam Payne, il Justin Bieber inglese. Ed infine, ma non per importanza, Niall Horan, l’irlandese dalla risata contagiosa e fiero di essere un biondo tinto.

Durante l’estate, per Rachel, non ci fu modo di poterli incontrare. Doveva studiare, recuperare tutte le materie per essere ammessa alla scuola di recitazione.

Rachel era la persone più dedita a questi ragazzi, sapeva dove fossero, li seguiva su Twitter e ci parlava anche se non riceveva risposta. Si divertiva così. Inventava delle storie, dicendo che un giorno li avrebbe visti, avrebbe stretto loro la mano e avrebbe detto: - Sono così fiera di voi, del vostro talento e del vostro impegno, che mi rendete così felice di essere una Directioner. Voi siete le uniche persone che mi spronano indirettamente verso quello che voglio fare. Tranquilli, un giorno sarò io a firmarmi un autografo ed un giorno saremo sullo stesso red carpet a vincere insieme qualche premio –

Durante il mese di Dicembre, Rachel incominciò a stare male. Lamentava di un dolore alla schiena, così fece una visita dal suo medico di base. All’inizio sembrava solo mal di schiena, ma per certezze il medico decise di farle fare ulteriori esami. A Rachel venne diagnosticato un cancro. Il cancro al midollo spinale, o come la conosciamo tutti: Leucemia. In quel mese mi sembrò tutto buio. Perfino Londra pareva subire questo cambiamento. Stavo per perdere la mia migliore amica, la mia sorella. No, non volevo perderla. Combattevamo insieme, ogni seduta di chemio terapia ero vicino a lei. Ogni volta che usciva dalla saletta bianca e tornava al lettino, io ero lì. Le sostenevo la testa quando vomitava. Un pomeriggio tornammo a casa sua, dopo un’ennesima seduta di chemio, lei incominciò a perdere capelli.

- Mary, ti va di tagliarmi i capelli? –

- Rach, ti cadono poche ciocche. Sono bellissimi anche così, non c’è bisogno di tagliarli. –

- Mary, davvero. Tagliali come vuoi, sbizzarrisciti. Basta che siano corti corti. Tanto sarò bellissima comunque. –

- Oh, come siamo vanesie. –

- No Mary, anche  tu sei bellissima. Ed oltre a me, sono loro a dirtelo. –

Rachel indicò lo schermo del suo Mac, c’erano cinque ragazzi al mare, che cantavano la canzone che avevamo sentito alla radio: What Makes You Beautiful. Così, mentre lei girava per internet. Io le tagliai i capelli. Erano… strani. Non omogenei, erano come volevano loro o meglio, come volevo io.

“Ehi tu! Sei una fan dei One Direction? Abiti a Londra e dintorni? Bene!

Questo è il tuo giorno fortunato! Il 7 Gennaio 2012, alle h. 15.00 i ragazzi terranno un meet&greet nel centro di Londra!

Manda il tuo nome e cognome, indirizzo e il motivo per il quale dovremmo sceglierti a questa email e che la fortuna sia con te!”

Quando salii sul sito di questo gruppo e lessi questo annuncio mi esplose il cuore. Il 15 Gennaio, Rachel avrebbe compiuto 18 anni e questo sarebbe potuto essere il suo regalo di compleanno, ovviamente  insieme ad una mega gita a Camden. Inviai l’email:

Rachel Roberts, Oxford Street 13

Il motivo per il quale Rachel dovrebbe vederli? Ce ne sono troppi a dire il vero, non saprei da che parte incominciare. Sono una sua amica e lei è la miglior fan che questi ragazzi potessero avere. Mi parla di loro come se fossero nostri amici, lei parla con loro anche se non riceve risposta. Racconta a loro tutto quello che le passa per la testa. Rachel li conosce da quando hanno incominciato X Factor, ha condiviso con loro ogni pianto, sorriso o cazzata che loro facevano.

Spero prendiate in considerazione anche lei, ci terrebbe davvero tanto.

Grazie!

Nell’email non ho voluto far loro presente che Rachel era malata. Non sarebbe stato giusto, né nei suoi confronti né nei confronti delle altre partecipanti.

Passai Capodanno con Rachel, le cose peggioravano. Era debole, ma non ci dava peso. Diceva che era normale, tutto era normale. Le cose si sarebbero messe a posto.

Il 7 Gennaio 2012, mi presentai al centro di Londra con Rachel. Avevo in mano una lettera, Rachel non riusciva a tenerla in mano. Entrai nel salottino e vidi i cinque ragazzi. Li avremmo incontrati, non tutte e venti le candidate, ma una per volta. Cinque minuti di domande e autografi e poi fuori. Entrai, tremante perché ero felice per la mia migliore amica. I ragazzi ci salutarono, ci strinsero la mano ed io chiesi a loro se potevo leggere la lettera. Loro annuirono, dissi che sarebbe stata breve non troppo lunga. Loro mi fecero cenno di andare avanti, così aprii la lettera, tirai fuori il foglio e incominciai a leggere:

Ciao Rachel! Sei stata estratta per il Meet&Greet con i One Direction! Complimenti, la tua amica ci ha convinti e ci siamo fidati delle sue supposizioni!

Presentati alle h. 14.45, nel centro di Londra. Ti accoglieremo e poi alle 15.00 potrai incontrare la tua band preferita!

Ci vediamo!

- Io non sono Rachel, io sono Mary, la sua migliore amica. E sono qui, a leggervi questa stupida lettera perché Rachel è morta di Leucemia qualche giorno fa e non è potuta essere qui, con voi. Davanti ai suoi idoli perché non è riuscita a combattere questo brutto mostro. -

   
 
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