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Autore: Ornyl    16/03/2012    2 recensioni
Ennesimo OS ispirato ad Edgar Allan Poe,"La Maschera della Morte Rossa". Sì,lo so,il titolo non c'entra un cazzo.
Enjoy :3
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Biancamorte.

Come era ormai una consuetudine dal 1910,anche quell'anno si sarebbe tenuto in quella scuola il Ballo d'Autunno. La festa era spesso una settimana prima di Halloween e ciò rendeva ottobre un mese particolarmente gradito agli studenti. A questo ballo non c'era una classe che non partecipasse:persino i piccoletti impacciati dei primi anni,infagottati in abiti molto spesso troppo appariscenti,quasi ridicoli,per loro,erano presenti e si divertivano anche sotto gli scherni vari dei ragazzi più grandi.
La festa si teneva nel grande salone da ballo a centro della scuola,una bellissima sala unica nel suo genere con un lucido e profumato parquet d'ebano e delle splendide finestre gotiche istoriate che mandavano bagliori d'arcobaleno quando la luce le accarezzava. Vi era una postazione da dj,un palchetto,alcuni tavoli sparsi e un lungo tavolo da buffett vicino all'ingresso. La sala risaliva al 1908,quando la scuola era una specie di campus per rampolli ed ereditiere,costruita apposta per educarli e buttarli di getto nell'alta società. 
Ecco,la tradizione del ballo d'autunno si era tramandata fino a quell'ottobre per più di novant'anni,ma insieme ad essa la scuola si trascinava un altro fardello:in quell'anno una studentessa dal nome Lisa McKanzie,caduta in depressione per anni di maltrattamenti in famiglia e a scuola,si era tagliata le vene in bagno e il suo cadavere era stato trovato nella sala da ballo dopo che una lunga scia di sangue aveva attraversato mezza scuola. Lisa era orfana e viveva con la compagna del padre defunto,alla quale non importava un granchè. La stessa donna ordinò alla scuola di ritornare alla normalità dopo il suicidio della figliastra e Gwen Norton,capo del comitato studentesco ne fu sollevata.
Era più decisa che mai a vincere il titolo di regina d'autunno. Non era possibile che una depressa ostacolasse,se non addirittura impedisse,il suo assoluto trionfo. Tra l'altro,odiava Lisa. Per fortuna,era andava all'Inferno dal quale non sarebbe più tornata. E Mike sarebbe stato il suo re. Lo avevano deciso insieme,uno sull'altra,qualche sera prima.
- Gwen,sei già la mia regina-
- E tu sarai il mio re. Ma facciamo vedere chi siamo-
 
Gwen e Mike si assunsero tutti gli incarichi per organizzare quel ballo. Scelsero le decorazioni,la musica,i cibi e le luci. Sarebbe stato splendido,tutti avrebbero visto il loro lavoro e li avrebbero incoronati.
E poi il trionfo,in faccia alle stronze che la odiavano.
Ma che la odiassero,tanto a lei non mancava nulla:bellezza fin troppo vistosa,ricchezza,popolarità.
Avrebbe indossato un vestito giallo chiaro con una scollatura a V che avrebbe fatto voltare tutti e delle scarpe dorate in tinta con le perline del vestito.
 
Mancava un giorno solo all'evento e Gwen si ritrovò nella sala da ballo per dare gli ultimi ritocchi all'ambiente. Portò dei fiori,sparse delle foglie rosse  e gialle sui tavoli e si guardò compiaciuta. Poi qualcosa di ticchettante attirò la sua attenzione.
In alto,sulla grande porta dell'ingresso troneggiava un grande orologio d'ebano in tinta col parquet. Sembrava un grande occhio che fissava la sala da ballo.
- Tom! Tom!- 
Dal corridoio giunse un giovane bidello con un'uniforme verde acqua.
Quasi inciampando sulle sue scarpe,Tom si presentò davanti Gwen.
- Dica,signorina-
- Faccia mettere uno dei festoni che ho portato sopra questo orrore. Questo orologio è uno degli oggetti più brutti che abbia mai visto!-
In silenzio,Tom ubbidì. Adesso,la sala era veramente perfetta e si stropicciò le mani compiaciuta.
Sì,aveva fatto un ottimo,un perfetto lavoro. E tutti lo avevano riconosciuto. La vittoria le stava davanti,sorridendole e sussurrandole:- Sono qui! Vieni a prendermi!-
 
La festa era forse la più bella mai organizzata. Il cibo ottimo preparato dallo chef personale di famiglia,le decorazioni e i festoni di raso beige erano delicati e davano un tocco raffinato all'austero salone e ovunque vi era un ottimo profumo di muschio bianco. Quando la splendida Gwen passava accanto ai tavoli,accanto al buffet per prendere punch o tartine,tutti le sorridevano e l'ammiravano,le altre l'invidiavano e parlottavano tra loro. Era perfetta,punto e basta. E lo sapeva,lo sapevano tutti. Tantochè l'urna per le votazioni col suo nome era colma.
 
A mezzanotte,mentre la musica era più alta e le coppie in pista facevano le ultime danze prima dell'incoronazione della coppia d'autunno,improvvisamente calò il silenzio. L'unico rumore che i presenti riuscirono a sentire fu quello del vecchio orologio sull'ingresso,che cupamente rintoccava dodici colpi. Nessuno fiatava e tutti sembravano turbati.
Gwen si schiarì la voce e Rod White,il presentatore elegante e bruno della serata,si diresse piano verso il palchetto,reggendo il microfono. Si schiarì la voce per richiamare l'attenzione presa dal rintoccare dell'orologio e iniziò:- Bene,studenti,il momento clou della serata è giunto! Fra pochissimo verrà proclamata la coppia vincitrice del ballo d'autunno!-. Tra le mani stringeva una busta beige e,con delicatezza,iniziò ad aprirla e se la mise davanti gli occhi.
- La coppia vincitrice di questo ballo d'autunno è ...-
Ma un fruscio attirò nuovamente l'attenzione dei presenti.
Si fece avanti una barcollante figura bianca avvolta in un abito verdognolo e pieno di strappi. Mandava un tanfo di animali morti e di fogna e tutti i presenti si tapparono il naso ridacchiando. La figura barcollante salì sul palco. Si fermò.
L'intera sala era avvolta nel silenzio. Solo un rumore nervoso proveniva dalla destra del palco,un ticchettio di una luccicante e costosa scarpa dorata.
- Chi cazzo sei?-
Nessuna risposta.
- Allora?-
Niente ancora.
Gwen non poteva più aspettare e,salendo sul palco,diede un colpo in testa alla figura. Si sentì uno schiocco sonoro che rimbombò nella sala. 
Fu un attimo. 
Due braccia ossute e pallide strinsero il collo ambrato di Gwen,facendolo diventare violaceo. Gwen non si muoveva,si limitava ad ansimare e a gemere con gli occhi al soffitto. Un rivolo di sangue le uscì dalla bocca. Poi,una smorfia ne annunciò la morte.
La figura a piccoli passi cominciò ad allontanarsi dal palco e Mike vi si lanciò contro,cercando di afferrarla per il collo. Ma,con sgomento suo e degli altri,non c'era una forma tangibile da afferrare.
Mike annaspò e,contorcendosi e sputando sangue,si accasciò a terra sopra il cadavere della sua ragazza.
I presenti cominciarono ad urlare e l'orologio nella sala prese a rintoccare l'ora. 
Ed ecco che la morte li trapassò tutti,facendoli stramazzare e buttar sangue,presentandosi senza essere stata chiamata e dominando nella sala avvolta nel silenzio.
   
 
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