16/03/2012
2 recensioni...QUESTA STORIA LA STO RICOPIANDO ANCHE SU WATTPAD: NicolettaFabs, aggiungetemi!
Rebecca muoviti! Devi andare a scuola!-
-Si mamma.. ora mi sveglio!-
-Cosa?! Stavi ancora dormendo?! Ma sono le 7 e mezza!- questa è mia madre, Angela.. separata da 2 anni da mio padre, a cui sono rimasta legata.
- C.. Cosa?! Oddio!-
Ecco come al solito io, Rebecca, ero ancora in ritardo!... frequento il 4° anno, ho 17 anni e vivo in Italia, Roma precisamente. Capelli mossi, castani.. e occhi marroni. La solita ragazza che ama dormire, e fa tardi quasi sempre. E’ sportiva, ama la pallavolo. Va bene a scuola, non ha niente che la distingue da tutte le altre ragazze, tranne per la sua innata simpatia, e per la sua continua fame.
Dopo una doccia veloce, aver indossato un jeans, superga marroni, e una felpa blu che richiamava con i dettagli il colore delle scarpe, mi sistemo un attimo i capelli per essere almeno “accettabile”, ecco che suonano il campanello.
- Becky sei pronta o facciamo ancora tardi?! No perché sai.. abbiamo Diritto alla prima ora e non vorrei essere puntuale.. -.-! – questa è la mia migliore amica di sempre, da sempre! E’ il mio opposto in certi sensi. Capelli lunghi e biondi, lisci come la seta *-* al sole sembrano brillare.. e quegli occhi così verdi, che illuminano di continuo i miei giorni, e sono uno dei motivi per cui sorrido.
- Oi Niky sono pronta, cos’è tutta questa voglia di seguire diritto ora?!-
-Ero ironica infatti.. fai benissimo a fare tardi! Hahahaha-
Saliamo in macchina, perché lei è più grande di me di qualche mese, ma è sempre pronta a rinfacciarmelo per farmi sentire sempre piccola T____T.
-Becky sali nella MIA macchina, così partiamo- mettendo enfasi sulla parola “mia”, volendosi sentire più grande.
- ha ha ha, che ridere che mi fai, stronza.-
- hahahaha dai amore andiamo che sono le 8 meno 10!-
La nostra scuola è vicina da casa nostra, quindi 5, 10 minuti e siamo arrivate, giusto in tempo per la campanella. Entriamo nella scuola, e corriamo subito in classe… Prima ora: Diritto!
- Niky hai studiato dimmi di si, ti prego!-
-Ma guarda.. ti direi di si, ma no. Ma tanto ha detto che spiegava la volta scorsa, quindi calma..-
- Incominciamo a sedere va, se no la prof arriva e sbraita come al solito…-
- Se non spiega la uccido.-
Ci sediamo, e cominciamo a parlare di cosa avremmo fatto il pomeriggio, dopo aver “studiato”, si fa per dire.. Entra la prof:
-SILENZIO!—
- Eccallà! E’ nervosa.. ma dico io, a casa i mariti cosa fanno!? Bha.- dissi io a voce bassa.
Niky si voltò verso di me, mi guardò e poi scoppiò a ridere. –Hahahahahahahahaha.-
- Signorina, visto che ha così tanta voglia di ridere e di parlare invece di spiegare io, oggi spiega lei! Interrogata!-
Smise immediatamente di ridere, e quasi tremante si alzò e si avvicinò alla cattedra.
-Prof, se non le dispiace vengo anche io-
-Va bene!-
Sapete io e Nicky siamo molto legate… la conosco ormai dalla prima media, e anche con qualche litigio per le solite stronzate, abbiamo affrontato e superato tutto insieme.. pianti, dolori, gioie, tutto! Non saprei immaginarmi senza di lei, e nessuno mi conosce quanto lei, e viceversa. Ha avuto seri problemi familiari poco tempo fa e abbiamo deciso che quando si sarebbe sentita pronta sarebbe potuta venire a vivere da me.
- Grazie!..- mi sussurrò Nicky sorridendo.
Io le feci l’occhiolino.. non l’avrei mai lasciata da sola!
Andammo entrambe bene, e io le suggerì varie cose, e così lei dopo volle sdebitarsi aiutandomi in tutte le maniere possibili con geografia, materia che ritengo odiosa. Lei è fatta così, è la persona più buona e sensibile che esista! Le altre ore passarono molto lentamente, non so quel giorno mi sembrava alquanto strano e noioso, più del solito!
Suonò la campanella e ci affrettammo ad uscire da quella classe, più stanche che mai.
-Amore grazie, non sai quanto sei la mia vita!-
- hahahaha Nicky calma, e non fare la ruffiana!-
Scoppiammo a ridere, e ci avviammo verso le macchina…
- Ruffiana- e ridevo- perché non facciamo una scappata nel parco? Sai vorrei rilassarmi un po’… - sbuffai.
- Sembra una bella idea, andiamo!-
Una volta arrivate, ci prendemmo qualcosa da mangiare in un bar li vicino, e ci stendemmo sull’erba… Era inizio dicembre e ovviamente era gelido per terra .-.
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! È congelata! Cazzo !-
Nicky sputò la pizzetta e scoppiò a ridere cm una pazza.
- Che cazzo te ridiiiiii?!?! Alzami piuttosto – e iniziai a ridere anche io.
Ridevamo come delle pazze.
Quel momento avrei voluto non finisse mai, ridevamo insieme… Soprattutto vedevo lei ridere come non faceva più da un po’… mi dispiaceva vederla così, e cercavo sempre di essere la spalla su cui piangere, ma anche la persona che la faceva ridere. La amavo così com’era. La mia migliore amica, si.
Rebecca muoviti! Devi andare a scuola!-
-Si mamma.. ora mi sveglio!-
-Cosa?! Stavi ancora dormendo?! Ma sono le 7 e mezza!- questa è mia madre, Angela.. separata da 2 anni da mio padre, a cui sono rimasta legata.
- C.. Cosa?! Oddio!-
Ecco come al solito io, Rebecca, ero ancora in ritardo!... frequento il 4° anno, ho 17 anni e vivo in Italia, Roma precisamente. Capelli mossi, castani.. e occhi marroni. La solita ragazza che ama dormire, e fa tardi quasi sempre. E’ sportiva, ama la pallavolo. Va bene a scuola, non ha niente che la distingue da tutte le altre ragazze, tranne per la sua innata simpatia, e per la sua continua fame.
Dopo una doccia veloce, aver indossato un jeans, superga marroni, e una felpa blu che richiamava con i dettagli il colore delle scarpe, mi sistemo un attimo i capelli per essere almeno “accettabile”, ecco che suonano il campanello.
- Becky sei pronta o facciamo ancora tardi?! No perché sai.. abbiamo Diritto alla prima ora e non vorrei essere puntuale.. -.-! – questa è la mia migliore amica di sempre, da sempre! E’ il mio opposto in certi sensi. Capelli lunghi e biondi, lisci come la seta *-* al sole sembrano brillare.. e quegli occhi così verdi, che illuminano di continuo i miei giorni, e sono uno dei motivi per cui sorrido.
- Oi Niky sono pronta, cos’è tutta questa voglia di seguire diritto ora?!-
-Ero ironica infatti.. fai benissimo a fare tardi! Hahahaha-
Saliamo in macchina, perché lei è più grande di me di qualche mese, ma è sempre pronta a rinfacciarmelo per farmi sentire sempre piccola T____T.
-Becky sali nella MIA macchina, così partiamo- mettendo enfasi sulla parola “mia”, volendosi sentire più grande.
- ha ha ha, che ridere che mi fai, stronza.-
- hahahaha dai amore andiamo che sono le 8 meno 10!-
La nostra scuola è vicina da casa nostra, quindi 5, 10 minuti e siamo arrivate, giusto in tempo per la campanella. Entriamo nella scuola, e corriamo subito in classe… Prima ora: Diritto!
- Niky hai studiato dimmi di si, ti prego!-
-Ma guarda.. ti direi di si, ma no. Ma tanto ha detto che spiegava la volta scorsa, quindi calma..-
- Incominciamo a sedere va, se no la prof arriva e sbraita come al solito…-
- Se non spiega la uccido.-
Ci sediamo, e cominciamo a parlare di cosa avremmo fatto il pomeriggio, dopo aver “studiato”, si fa per dire.. Entra la prof:
-SILENZIO!—
- Eccallà! E’ nervosa.. ma dico io, a casa i mariti cosa fanno!? Bha.- dissi io a voce bassa.
Niky si voltò verso di me, mi guardò e poi scoppiò a ridere. –Hahahahahahahahaha.-
- Signorina, visto che ha così tanta voglia di ridere e di parlare invece di spiegare io, oggi spiega lei! Interrogata!-
Smise immediatamente di ridere, e quasi tremante si alzò e si avvicinò alla cattedra.
-Prof, se non le dispiace vengo anche io-
-Va bene!-
Sapete io e Nicky siamo molto legate… la conosco ormai dalla prima media, e anche con qualche litigio per le solite stronzate, abbiamo affrontato e superato tutto insieme.. pianti, dolori, gioie, tutto! Non saprei immaginarmi senza di lei, e nessuno mi conosce quanto lei, e viceversa. Ha avuto seri problemi familiari poco tempo fa e abbiamo deciso che quando si sarebbe sentita pronta sarebbe potuta venire a vivere da me.
- Grazie!..- mi sussurrò Nicky sorridendo.
Io le feci l’occhiolino.. non l’avrei mai lasciata da sola!
Andammo entrambe bene, e io le suggerì varie cose, e così lei dopo volle sdebitarsi aiutandomi in tutte le maniere possibili con geografia, materia che ritengo odiosa. Lei è fatta così, è la persona più buona e sensibile che esista! Le altre ore passarono molto lentamente, non so quel giorno mi sembrava alquanto strano e noioso, più del solito!
Suonò la campanella e ci affrettammo ad uscire da quella classe, più stanche che mai.
-Amore grazie, non sai quanto sei la mia vita!-
- hahahaha Nicky calma, e non fare la ruffiana!-
Scoppiammo a ridere, e ci avviammo verso le macchina…
- Ruffiana- e ridevo- perché non facciamo una scappata nel parco? Sai vorrei rilassarmi un po’… - sbuffai.
- Sembra una bella idea, andiamo!-
Una volta arrivate, ci prendemmo qualcosa da mangiare in un bar li vicino, e ci stendemmo sull’erba… Era inizio dicembre e ovviamente era gelido per terra .-.
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! È congelata! Cazzo !-
Nicky sputò la pizzetta e scoppiò a ridere cm una pazza.
- Che cazzo te ridiiiiii?!?! Alzami piuttosto – e iniziai a ridere anche io.
Ridevamo come delle pazze.
Quel momento avrei voluto non finisse mai, ridevamo insieme… Soprattutto vedevo lei ridere come non faceva più da un po’… mi dispiaceva vederla così, e cercavo sempre di essere la spalla su cui piangere, ma anche la persona che la faceva ridere. La amavo così com’era. La mia migliore amica, si.