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Autore: PikkolaSerpe99    16/03/2012    5 recensioni
-Stai zitto Ronald non ti sopporto più!-

-Ah davvero? Non mi sopporti più? Allora perchè non muovi il sedere e te ne vai, Miss Perfezione?-


"...Ed ecco l'ennesima litigata tra la Mezzosangue e Weasley, sfociata ovviamente nelle lacrime di lei..." pensò Draco sbuffando.


Ogni santo giorno la stessa storia.

Finito il pranzo Weasley la insulta e lei puntualmente si trasfigura in una fontana.

Peccato solo che dovesse accadere ogni volta sopra la sua stanza.

E, guarda caso, nell'unico momento della giornata in cui Draco poteva rimanere tranquillo a farsi i fatti suoi, dormendo o -suo malgrado- studiando.

Eh si, proprio così. Draco Malfoy stava studiando, e questo certo non giovava al suo umore.

Non chiudeva occhio da una settimana ormai e aveva un disperato bisogno di dormire; come se non bastasse, era appena tornato da una piacevolissima lezione della McGranitt e dopo l'ennesima insufficienza non chiedeva altro che starsene per i fatti suoi, cercando di non crollare sui libri di trasfigurazione.

Ma ovviamente, puntuali come orologi svizzeri, quei due maledetti Grifoni iniziavano ad urlargli sopra. La loro monotonia era frustrante.


Draco udì un tonfo soffocato e dei singhiozzi provenireda sopra di lui e, intuendo che Hermione si era seduta sull'erba sopra la sua stanza, per di più in lacrime, perse la pazienza.

-Eh no, questa poi no!- esclamò esasperato il ragazzo -hanno superato il limite... Adesso vado lì e la schianto, parola mia!-

Detto questo, Draco sbattè il libro sul letto e uscì dal dormitorio, intenzionato a porre fine alla questione.


Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Quando il gioco si fa duro…

            …I duri cominciano a giocare..!

capitolo uno:


-Stai zitto Ronald non ti sopporto più!-
-Ah davvero? Non mi sopporti più? Allora perchè non muovi il sedere e te ne vai, Miss Perfezione?-

"...Ed ecco l'ennesima litigata tra la Mezzosangue e Weasley, sfociata ovviamente nelle lacrime di lei..."  pensò Draco sbuffando.

Ogni santo giorno la stessa storia.

Finito il pranzo Weasley la insulta e lei puntualmente si trasfigura in una fontana.
Peccato solo che dovesse accadere ogni volta sopra la sua stanza.
E, guarda caso, nell'unico momento della giornata in cui Draco poteva rimanere tranquillo a farsi i fatti suoi, dormendo o -suo malgrado- studiando.
Eh si, proprio così. Draco Malfoy stava studiando, e questo certo non giovava al suo umore.
Non chiudeva occhio da una settimana ormai e aveva un disperato bisogno di dormire; come se non bastasse, era appena tornato da una piacevolissima lezione della McGranitt e dopo l'ennesima insufficienza non chiedeva altro che starsene per i fatti suoi, cercando di non crollare sui libri di trasfigurazione.
Ma ovviamente, puntuali come orologi svizzeri, quei due maledetti Grifoni iniziavano ad urlargli sopra. La loro monotonia era frustrante.

Draco udì un tonfo soffocato e dei singhiozzi provenire da sopra di lui e, intuendo che Hermione si era seduta sull'erba sopra la sua stanza, per di più in lacrime, perse la pazienza.
-Eh no, questa poi no!- esclamò esasperato il ragazzo -hanno superato il limite... Adesso vado lì e la schianto, parola mia!-
Detto questo, Draco sbattè il libro sul letto e uscì dal dormitorio, intenzionato a porre fine alla questione.

Marciò sicuro nel corridoio dove incontrò Blaise Zabini che, vedendolo correre verso l'esterno -cosa alquanto inusuale per le Serpi durante le ore calde- lo seguì curioso. Draco si fece strada nel cortile e, aggirato il castello, si diresse verso la sponda del lago.

-Ehi, Drà ma perchè t'arrabbi tanto? Sono solo due Grifoni!-
-Se quelle stupide litigate servissero a qualcosa non me la prenderei così, Blaise!- sbottò Draco contro il suo amico -Weasley la insulta, lei piange, tornano amici e il giorno dopo si scannano... è così da un mese ormai!-
-Si ma non danno tanto fastidio Drà, stai esagerando!- tentò di calmarlo Blaise, invano.
-Non danno tanto fastidio perchè il tuo sonno non lo interrompe neanche un Detonatore Abbindolante, Blaise- gli fece notare Draco risentito - e, per favore la potresti piantare di chiamarmi Drà? Sai bene che non lo sopporto!- concluse Draco con una nota esasperata nella voce e Blaise capì che era inutile insistere.
-Ok, fai come ti pare. Ci vediamo dopo io... devo andare a cercare Piton per chiedergli il permesso di usare il campo da Quidditch. Ci becchiamo alle sei per una partita?-
Draco notò che Blaise, dopo un secondo di esitazione, sfoggiava un sorrisino soddisfatto ma non aveva voglia di indagare perciò lo congedò con un rigido cenno d'assenso e poi si diresse di gran carriera verso il lago.

Quando Blaise sparì Draco tirò un sospiro di sollievo.

Zabini era il suo migliore amico ma certe volte la sua indole solare e il suo carattere lunatico potevano essere davvero irritanti.

Girò l'angolo e si ritrovò davanti alla Granger che, come previsto, era seduta proprio sopra a dove si trova il soffitto della sua stanza. La ragazza gli dava le spalle mentre con una mano si asciugava le lacrime.
-Ehi, Granger!- la chiamò lui con tono di scherno -cosa c'è Potty e Lenticchia ti hanno scaricata?-
Lei si voltò di scatto e, una volta individuato, lo guardò con odio.
-Cosa vuoi, Malfoy?- sibilò la ragazza alzandosi e raddrizzando le spalle, cercando di raccogliere, per quanto possibile,  i brandelli di pazienza che le erano rimasti.
-Mamma mia che caratterino!- disse lui -di questi tempi un gentiluomo non si può neanche preoccupare per una povera donzella in lacrime?- domandò con un garbo che stonava terribilmente col ghigno Made-In-Malfoy che esibiva in quel momento, sottolineando la presa in giro.
-Non farmi ridere Malfoy! Tu che ti preoccupi per qualcun'altro? E quel qualcuno dovrei essere io per giunta! Avanti dimmi cosa vuoi e facciamola finita con questa scenetta patetica! Non sono dell'umore adatto oggi.- tagliò corto la ragazza.
-Oh, beh questo l'avevo capito- osservò lui rivolgendole un'occhiata eloquente -ma si dà il caso che tu in questo momento sia esattamente sopra camera mia e i tuoi starnazzamenti non mi fanno studiare nè rilassare, quindi ti pregherei di andartene.- spiegò cercando di mantenere la calma.
-Ah davvero? E così io ti darei fastidio?- chiese la Grifondoro scaldandosi.
-Si.- confermò Draco.
-...E dovrei levare le tende perchè la tua beata tranquillità non venga disturbata...- continuò lei, pericolosamente rossa.
-Ma sei sorda Mezzosangue?? Ti ho detto si! Via! Andale!- sbottò il ragazzo.

"...Questa situazione sta diventando veramente ridicola, se la Mezzosangue non demorde la schianto, dico davvero!"

-NON CHIAMARMI MEZZOSANGUE MALFOY!- scattò Hermione furente -Io ti avverto, non ho voglia di scherzare oggi, quindi, a meno che tu non voglia farti davvero male, ti consiglio vivamente di non provocarmi...-

-Sennò cosa mi fai?- domandò impertinente il ragazzo.

"...Ok, le cose sono due; o sono DAVVERO un deficiente oppure sto seriamente tentando il suicidio"

Pensò Draco vedendo la ragazza che iniziava a tremare dalla rabbia repressa.

"...Qui si mette male... forse è meglio se..."

Quest'ultimo pensiero fu però soffocato dalla natura da Serpeverde che prese il sopravvento, inducendolo quasi a ricominciare ad insultarla...
Quasi... infatti prima che Draco potesse aprire bocca una mossa fulminea di Hermione lo zittì; la ragazza aveva estratto da chissà dove la bacchetta e l'aveva puntata contro Draco.
In un lampo di luce bianca il naso del Biondo iniziò a sanguinare copiosamente mentre lui, tramortito, volava all'indietro, cozzando contro la parete del castello.
Il ragazzo rimase stordito per un attimo, aveva battuto la testa che ora gli pulsava dolorosamente.

-Ti sei bevuta il cervello Granger??- chiese scioccato davanti all'espressione incredula di Hermione, sembrava che la ragazza fosse stupita del suo gesto quanto lui. -non ti ho fatto niente! Ero solo venuto a chiederti se gentilmente tu potessi spostarti da qui perchè io stavo cercando di recuperare l'ennesima insufficienza in trasfigurazione... poi sei scattata tu e...-
-Scusa.-
-Come?-

-Ho detto scusa. Mi dispiace. È che Ronald mi ha insultata, di nuovo, e io avevo un disperato bisogno di sfogarmi… scusa. Ti ho fatto tanto male..? Io non…- la Grifondoro interruppe bruscamente il flusso di parole; come ricordandosi di avere di fronte il re delle Serpi. Poi fece una cosa strana: esibì una specie di sorriso a metà tra il pietoso e il malvagio e gli porse una mano per aiutarlo ad alzarsi.


"...Ok, calma Draco. Forse non sei tu ad aver sbattuto la testa o forse la Granger è impazzita del tutto proprio adesso...

Ma si può sapere cosa cavolo le prende? Prima mi uccide quasi e poi mi chiede scusa?? Ma che razza di logica è?? Nemmeno una Grifondoro poteva essere pazza fino a questo punto! Draco... non prendere quella mano..."

Draco la fissò stupito e il sorriso di Hermione si tramutò da sadico ad imbarazzato.

-Non mordo, tranquillo...- disse lei ritirando la mano.
 

"...Cos'era amarezza quella nella sua voce?"

Draco la guardò per un altro istante poi tentò di alzarsi.

Appena fu in piedi però il ragazzo oscillò preoccupantemente, tanto che Hermione, spontaneamente, lo sorresse prendendogli un braccio.

-Sei gelata!-esclamò sgomento ritrandosi -pensavo che...- poi si bloccò accorgendosi di quanto fosse idiota quello che stava per dire.

-Pensavi che..?- lo incoraggiò lei.

-Niente. Non pensavo niente.- Draco cercò di far cadere il discorso, con scarsi risultati.

-Avanti… dimmi... Che cosa stavi pensando?-


“...Mamma mia ha la testa dura ‘sta Grifondoro! E adesso come…”


Le parole gli uscirono di bocca prima che riuscisse a trovare una scappatoia logica.

-Pensavo che i Grifondoro avessero sempre le mani calde…- Hermione scoppiò a ridere, una risata fresca e tintinnante.


“...Ma che cosa sta succedendo? Sono in riva al lago, esattamente sopra al dormitorio dei miei amici che mi rendo ridicolo con una Mezzosangue… Grifondoro per giunta! Bisogna darci un taglio, alla svelta…”


-Hai finito, Granger?- domandò gelido.

La ragazza annuì soffocando le risate sotto una mano.

-S-sì! Scusa…- disse contenendo uno scoppio d’ilarità.

-Bene.- Draco la fissò negli occhi per un istante e lei ammutolì. A quanto pareva nella sua mente si stavano formulando gli stessi pensieri che aveva avuto poco prima il ragazzo.

 "...Ma brava, ci sei arrivata anche tu allora..."

Pensò Draco, ma si guardò bene dal dirlo ad alta voce; una Granger irritante era cento volte meglio di una omicida, questo era poco ma sicuro!
Il ragazzo ghignò al pensiero e fece un passo indietro, sbilanciandosi di nuovo. Si aggrappò a qualcosa e miracolosamente riuscì ad evitare di finire a gambe all'aria.

Nel frattempo Hermione aveva abbassato gli occhi e, evidentemente, aveva visto qualcosa che le aveva fatto tingere le guance di un rosso scarlatto.
Draco seguì il suo sguardo e si accorse di avere la mano intrecciata a quella di lei; doveva averla afferrata per non cadere.

La lasciò di scatto, come se fosse rimasto scottato, poi, sgomento, si voltò, raccolse la cartella e cercò di filare via il più in fretta possibile.


"...Ma cosa cavolo mi è preso? Mio Dio che schifo! Devo aver sbattuto davvero for…”


-Malfoy…- la voce della ragazza interruppe i suoi pensieri, e la sua fuga.


Si voltò di poco e la guardò a metà fra l’irritato e il curioso.


-Scusa se ti ho infastidito prima… non volevo… e anche per la fattura… mi dispi…-

-È tutto ok.- la bloccò lui sul nascere, non aveva per niente voglia di continuare il discorso ed era deciso come non mai ad andarsene velocemente da lì.

Tornò a darle le spalle e a dirigersi verso il castello.


Cosa che ovviamente non potè fare...

-Hm... Malfoy?- lo richiamò lei dopo pochi passi.

-Si?- rispose lui, al limite della sopportazione.

-Grazie.-

Colpito e affondato.

Granger 1 Malfoy 0.


“...Accidenti Draco reagisci! Non puoi lasciarti manovrare da quella ragazzina!”


A questo pensiero il ragazzo sentì montarsi dentro una rabbia crescente e sbottò contro la ragazza: -Mettiamo bene in chiaro una cosa Granger- iniziò velenoso -io non sono tuo amico, non sono una suorina caritatevole e -grazie a Dio-  non sono come San Potter. Quindi vedi di non farti delle strane idee e non sognare di potermi usare come se fossi il tuo burattino perché se tu solo ci provassi… ne pagheresti le conseguenze. Sono stato chiaro?-

Hermione, recuperato il contegno, gli rivolse uno sguardo di sfida -Altrimenti..?-

Draco si morse con forza la lingua e, stringendo forte la bacchetta per non colpirla in faccia con un pugno, cercò una risposta adeguata e senza troppi improperi inclusi.

-Proprio come pensavo…- disse lei con tono malizioso e, dopo avergli picchiettato la guancia in pieno stile Cooman, si voltò e sparì, mescolandosi agli studenti che entravano nel castello per le lezioni pomeridiane.

 

“...Però tosta questa Mezzosangue!”

 
Fu il pensiero che comparve istantaneamente nel cervello del ragazzo, ma, altrettanto velocemente, fu scacciato via.

 

"...È l’amica di Potter, Draco! È una schifosa mezzosangue, una sudicia Grifondoro! Come puoi pensare una cosa simile?”

 

Si diresse quasi di corsa verso i sotterranei, pulendosi alla bell’e meglio il sangue dal viso.
 

Quando entrò nel dormitorio trovò Blaise mollemente disteso sul suo letto, con un sorriso sornione stampato in volto.

-Ti ha sbigottito, eh??- domandò con voce insonnolita.

-Cos..? Chi mi ha sbigottito..? Che cosa stai dicendo Blaise?! E soprattutto, che cosa diavolo ci fai tu sul mio letto?- chiese Draco spaesato, non capendo dove volesse andare a parare Blaise.


Poi d’improvviso tutto gli fu chiaro; cosa che evidentemente non sfuggì a Blaise…

-Ahia…-

-BLAISE ZABINI!- tuonò Draco –RAZZA DI FANNULLLONE DEGENERE, TU NON ERI DA PITON, TU MI STAVI ORIGLIANDO!-

Blaise, per tutta risposta, ridacchiò e si gettò di lato cercando di raggiungere la sua bacchetta... Troppo tardi.
Nel giro di un secondo si ritrovò appeso al soffitto per una caviglia, penzolando a tre metri da terra.

Il Serpeverde gemette -No Drà, ti prego… Non di nuovo!-

Ma Malfoy stava già uscendo dalla stanza, la scopa sotto braccio e le bacchette, la sua e quella di Zabini, strette in mano.

-Tranquillo Blaise, sarò di ritorno per l’ora di cena…- detto questo il biondo lo salutò con il solito ghigno alla Malfoy e uscì, armeggiando per chiudersi la porta alle spalle.

-Cosa?! Draco no! Draco fammi scendere… sono le tre del pomeriggio! Draco ti prego... non mi lasciare appeso qui di nuovo… Draco? DRACO!...-



 ...E la porta si chiuse.
 


 -Ma vaffanculo..!-

 

 

 

********°continua°******************************** xD

 




Ciao a tutti!

Questa è la prima Dramione che scrivo e spero che vi piaccia… come avrete di certo capito  quelli tra virgolette sono i pensieri di Draco… mi raccomando ditemi cosa ne pensate, aspetto i vostri commenti!!!

                        Un abbraccio, PikkolaSerpe99

  
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