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Autore: Claudia Hunter    16/03/2012    5 recensioni
Alcuni dicono che i sogni non si potranno mai realizzare, altri dicono che essi si realizzino sacrifici.
Questa è la storia di Aleya una ragazza che finisce nel mondo del suo manga preferito.
Se la dovrà vedere con i ninja e i sentimenti che ruotano attorno a essi: amicizia, odio, amore e menzogna.
Come se la caverà nel suo cammino in questa nuova avventura?
Bhe per scoprirlo non vi resta che leggere...:)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Capitolo 1 
 
Esprimi un desiderio… verso una nuova realtà. 
 
Sotto il caldo afoso dell’estate una ragazzina intorno ai 15 anni, si aggirava per la strada con in mano il suo manga preferito: Naruto. 
Era molto legata verso quest’anime. 
I suoi occhi castano scuri, erano impegnati ad osservare la copertina. 
Al centro vi erano Naruto verso la destra e Sas’ke verso la sinistra. 
Il tatto le fece percepire il ruvido della copertina. 
“ Sarebbe stupendo stare assieme ai ninja di Konoha… “ cominciò a fantasticare. Poi scosse il capo. “ Aleya, ma che cavolo ti viene in mente? E’ solo un’anime punto. “ Sospirò dando la ragione alla sua voce interiore. 
 
 
Quel giorno era anche il suo compleanno avrebbe dovuto compleanno che festeggiò assieme ai suoi amici più cari. 
 
Verso sera, quando tutto fini dopo averli salutati, salì in camera sua buttando uno sguardo verso l’orologio. 
Non si era accorta che fossero già le mezzanotte. 
Di solito non credeva ai desideri e cose del genere… 
Però provare crederci nell’usanza dell’esprimere un desiderio alle mezzanotte non le costava niente… pensò. 
Per cui…
<< Voglio entrare nell’anime di Naruto! >> Pronunciò secca, chiudendo gli occhi quando le lancette dell’orologio raggiunsero tutte e due il numero 12.
Dopo aver riaperto gli occhi, si sentì una perfetta idiota. 
“ Che cavolata… “ pensò, dopo essersi pentita di ciò che aveva appena pronunciato. “ Ecco non ho nemmeno compiuto 15 anni che ho commesso già una cavolata!” e dopodiché si infilò nel letto prima di commetterne altre. 
 
Quella notte fece uno strano sogno: Cammina, in una zona che non conosceva. Era piuttosto sperduta come zona. 
Sembrava per lo più una strada di campagna se così poteva definirsi: Il buio faceva da sfondo e Aleya non riusciva a vederci molto bene, ma notò alberi: alberi a non finire che circondavano il sentiero. 
 Erano molto fitti e potevano confondersi bene con il buio. 
La ragazza percepì la terra e la ghiaia sotto i piedi. 
Cominciò ad avere paura. 
Iniziò a correre, doveva andare via da lì. 
Correva a vanvera. 
Il terrore cominciava a prenderla, facendola confondere e i rami degli alberi la graffiarono. 
Chiuse per un attimo gli occhi e inciampo sui suoi stessi piedi. 
Avendo gli occhi chiusi non si era accorta che la strada finiva e cadde in un burrone. 
Che strano, pensò. 
Perché non sentiva più la terra sotto i piedi?
Ebbe paura a riaprirli. 
Ma sentiva fitte e graffi dappertutto poiché stava precipitando e batteva il corpo sulle rocce. 
Aprì la palpebra e solo allora si rese conto che stava precipitando. 
Urlò, finché non andò a sbattere per terra, finalmente su un suolo  piano. 
Dolorante, cercò di rialzarsi. 
Era graffiata e le colava del sangue da viso. 
Cercò di muovere la mano aprendola e chiudendola, voleva verificare una cosa nonostante il dolore. 
<< Sono viva… >> esclamò. << Sono viva! >> e tirò un sospiro di sollievo. 
Si voltò ad osservare il burrone dal quale era caduta, per sua fortuna non era altissimo, altrimenti sarebbe morta. 
Ringraziò il cielo e dopo essersi massaggiata la nuca continuò a camminare. 
Rincominciarono la scia degli alberi. 
Era oramai notte fonda e la ragazza era stanca. 
“ Ma dove diamine sono ?” pensò. Voleva piangere.
Nessuno correva ad aiutarla. 
Ma la stanchezza fu sostituita dal terrore quando udì un fruscio provenire da un  cespuglio. 
S’immobilizzò, sbarrando gli occhi. 
“ Calma, forse è stato solamente un abbaglio” disse la sua voce interiore. “ Ma che abbaglio! Guarda che la foresta è piena di bestie feroci…. Sei stata fortunata a cadere da un precipizio che a essere attaccata da una bestia!!” Le mormorò lo stato d’animo impaurito di Aleya. 
E i suoi dubbi furono confermati quando il cespuglio si mosse nuovamente. 
L’unica cosa che poté fare era quella di andare a nascondersi deitro un albero. 
Intanto chi stava dietro lì si avvicinava, sempre di più. 
“ Fa che non sia una bestia feroce, fa che non sia una bestia feroce… ti prego! “ Pregò la ragazza chiudendo gli occhi. “ Anche se è buio… se fai rumore forse non ti udirà e sarai salva… “ Pensò. 
Ma ovviamente, la sfortuna era dalla sua parte e inciampò sui delle radici dell’albero piuttosto grandi. 
Cadde con la faccia per terra. 
<< Ma guarda guarda >> disse una voce.  << Che strano tipo di animale selvatico che si gira da queste parti >> commentò con un ghigno poco rassicurante. 
Aleya si trovò di fronte ad un paio di occhi viola, non fece nemmeno in tempo a vedere chi fosse, che svenne. 
 
 
Angolo autrice: Ed eccoci qui... ho mofificato un po' il primo e modificherò anche il secondo capitolo, ma spero ch vi piaccia lo stesso! 
Alla prossima! 
  
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