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Autore: ferao    16/03/2012    7 recensioni
Cos'altro puoi desiderare, Rubeus?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rubeus Hagrid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Felice




Un uomo piccolo. Piccolissimo. O forse appare così solo perché gli sta vicino.
Più che vicino: lo sta… abbracciando.
È orgoglioso. Orgoglioso di come il suo adorato figlio si è fatto strada nella vita, di come si è preso ciò che gli spettava nonostante le difficoltà.
E lì, alle sue spalle… non è una donna.
È la mamma.
E lo guarda con affetto, come se volesse recuperare gli anni di assenza, come se lo amasse tantissimo. Il suo Rubeus.
 
Hagrid si avvicina ancora di più allo specchio, rapito. Sa che suo padre non è lì, sa che sua madre non è alle sue spalle, eppure… eppure è così bello, guardarli.
A proposito di guardare: cos’ha lì, tra le mani?
Le muove, e l’Hagrid riflesso nello specchio agita le sue in risposta, mostrando una lunga bacchetta di quercia – sedici pollici, piuttosto flessibile –  che impugna con la stessa facilità con cui l’Hagrid vero impugna la balestra da guardiacaccia.
Per Merlino…
Lo sguardo del vero Hagrid si sposta sulla veste che il suo riflesso indossa: una veste lunga, da mago, color viola scuro e adorna di stelle. Una veste come quella di…
… Silente?
 
Anche Silente è lì vicino – chissà come ha fatto a non notarlo prima. È al suo fianco, anche lui gli tiene una mano sulla spalla e sorride; nei suoi occhi Hagrid legge lo stesso identico orgoglio di suo padre.
Oh, ma non è finita lì. Chi sono tutte quelle persone che appaiono là dietro?
Il posto prima occupato dalla sola Fridwulfa si è riempito, ora ci sono anche Minerva, Filius, Pomona… tutti attorno a lui, tutti con uno sguardo di ammirazione, di… accettazione.
Lo accettano come loro pari, come se non esistessero differenze tra loro, veri professori della migliore scuola di magia del mondo, e lui.
Sei uno di noi, Hagrid. Lo sei sempre stato.
 
E poi… oh, cielo. Come può un solo specchio mostrare così tante meraviglie in un solo momento? Come può conoscere così bene un uomo?
La bacchetta, Silente, i genitori di Hagrid sembrano eclissarsi davanti a quell’ennesima visione, la più bella, la più desiderabile, la piùtutto.
Trovate un aggettivo positivo, Hagrid l’avrà già usato.
 
Harry. Il piccolo Harry, il neonato che ha tenuto tra le braccia, il bambino che ha portato via da un mondo che non era il suo… Harry che non ha avuto paura vedendolo, che non lo ha deriso quando ha saputo che quasi non sapeva scrivere, che – Hagrid lo sente – gli ha sempre voluto bene… Harry di cui Hagrid si prenderà sempre cura, perché se potesse scegliere di essere il padre di qualcuno sarebbe sicuramente lui…
È lì. Ma non è il piccolo Harry undicenne che gironzola per la scuola; è un Harry diverso, adulto, e ha un sorriso felice.
Felice. Il tuo bambino è grande, non ha più problemi ed è felice.
Cos’altro puoi desiderare, Rubeus?
 
Niente. Hagrid non desidera più niente.
Osserva quelle immagini e si sente perfettamente felice.
Sa – con l’istinto di un padre – che almeno uno di quei desideri si avvererà. E lui farà il possibile perché accada.









Flashfic scritta per il Torneo di Quidditch di HPQuiz. Il tema assegnato era "Hagrid e lo specchio delle Brame: cosa vi vedrebbe?"
Ecco... questo è ciò che vi vedrebbe, secondo me. Niente di più ^^
Grazie di aver letto,
Fera
   
 
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