La prima volta che mi sono trovato davanti allo Specchio delle Brame
avevo undici anni.
Ricordo che Edward Sanders mi aveva detto che nel castello
c’era un demone e lo stavo cercando. Ho sempre amato le
creature magiche, anche da bambino.
Come ho detto, stavo cercando il demone, ed entrai un un’aula
dove non ero mai stato. Era vuota, a parte per un grande specchio che
troneggiava al centro della stanza.
Mi avvicinai, incuriosito dall’iscrizione
sull’elaborata cornice: “Erised stra ehru oyt ube
cafru oyt on wohsi”
Stavo cercando di capire cosa potesse significare, quando un movimento
al margine del mio campo visivo mi fece abbassare lo sguardo.
Ero di fronte allo specchio, eppure quello che vedevo non era il mio
riflesso. Ero io, ma più grande. E soprattutto, ero a
cavallo di un drago.
Un enorme e bellissimo drago azzurro, dal corpo possente e lo sguardo
fiero. Le sue immense ali si alzavano e si abbassavano e, sulla sua
groppa, io ridevo felice.
Sono passati anni da quel momento, eppure non ho mai dimenticato quello
specchio, né ciò che ci vidi.
Ora Silente mi ha chiesto di portarlo in un altro posto.
So che non dovrei farlo, ma non resisto; voglio vedermi di nuovo a
cavallo di un drago, un sogno che non sono mai riuscito a realizzare.
Così mi metto davanti allo specchio, ma anche questa volta
ciò che vedo non è ciò che mi sarei
aspettato.
Vedo me stesso, più giovane, forse diciassette anni.
Nella mano sinistra stringo il diploma di Hogwarts, e vedo che ho preso
un MAGO in Cura delle Creature Magiche con il massimo dei voti.
Nella destra ho la mia bacchetta, intera, e dalla punta escono
scintille verdi.
Accanto a me c’è mio padre, gli occhi lucidi, che
mi sorride orgoglioso.
Non so per quanto tempo resto incantato ad osservare
quell’immagine meravigliosa.
Finalmente ho capito cosa mostra questo Specchio.