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Autore: Lelenu    17/03/2012    9 recensioni
Da quel momento niente è stato più lo stesso. E allo stesso tempo tutto mi ricordava te. E quel 7. Quel dannato 7 mi ha perseguitato ad ogni istante della mia vita da quel giorno.
7 le lettere che avevi lasciato per me e per la bambina dal notaio.
7:00 pm l’ora della nascita di tua figlia.
7 i colori dell’arcobaleno che tu avevi raffigurato sulla parete della camera di Sarah.
7 Maggio quando una macchina mi investì davanti casa.
77 il nuovo numero civico di casa nostra.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ok. Questa OS non so da dove viene fuori. Cioè lo so ma so anche che non ha molto senso. Forse è il culmine di un periodo un pò così ma comunque devo ringraziare la mia prof di greco che mi ha fatto venire l'ispirazione.

Non è niente di che e, vi avverto, è leggermente triste...

 

 

Mhmmm vi lascio leggere.

 

 

[ a Giulia e Leti]

 

 

Seven

 

Avevi promesso che ci saresti stato.

 

Avevi detto che mi avresti presa ad ogni mia caduta e che ai miei errori mi saresti stato accanto.

 

Stringevi la mia mano nella tua e dicevi che l’avresti stretta anche quel giorno. Quel giorno che doveva essere il più importante della nostra vita.

 

 

Dovevi esserci.

 

 

Dovevi stringermi la mano e asciugarmi il sudore dalla fronte quando urlavo per tua figlia.

 

Dovevi sentirla piangere per la prima volta. E dovevi baciarmi quando lei avrebbe preso il tuo dito e lo avrebbe messo nella morsa della sua manina.

 

 

Avresti dovuto vedere la sua prima poppata. Avresti dovuto ascoltare il suo primo vagito.

 

 

Dovevi piangere di felicità insieme a me nell’udire la sua prima parola e saresti dovuto stare accovacciato e a braccia aperte, pronto a prenderla se fosse caduta, quando faceva i suoi primi passi.

 

 

E poi l’avremmo cresciuta sotto la protezione delle nostre ali come un tesoro, il più bello, che chiunque avrebbe voluto.

 

E non basterà mai per lei la ninna nanna che le cantavi per farla smettere di scalciare; lei la vuole dal vivo.

 

Lei la vuole cantata a gran voce dal suo papà.

 

 

E anche io lo voglio. Lo vorrei.

 

 

Vorrei che fossi qui adesso e che la vedessi mentre colora un disegno che mi raffigura insieme a lei. Ma la verità è che non le basto nemmeno io. E che lei non basta a me.

 

 

Manchi tu e mancherai sempre.

 

 

E brucia come fuoco ardente che ti lacera l’anima.

 

Brucia sempre.

 

Brucia comunque.

 

Brucia e brucerà senza te.

 

 

Ma io non ce la faccio. No. Non era questo che volevo per me.

 

Non era questo quello che volevo per lei.

 

Non era questo quello che volevo per noi.

 

 

Chiedevo solo di poter fare colazione insieme ogni mattina; chiedevo solo una cucciolata di figli insieme; chiedevo solo di vederti ogni mattina accanto in quel lettone fin troppo grande per me e la nostra bambina.

 

 

Chiedevo normalità. Chiedevo serenità. Chiedevo pace.

 

 

Felicità

 

 

Amore.

 

 

Indubbiamente ho ricevuto una risposta. L’ho ricevuta e non so dire se giusta o sbagliata ma sicuramente non era quella che mi aspettavo e non era quella che ci avrebbe reso felici.

 

 

7 Luglio 2007

 

 

7 Luglio 2007

 

 

7 Luglio 2007

 

 

7-7-2007

 

 

Un numero. Un numero che da quel giorno mi perseguita.

 

 

Il 7 luglio del 2007 alle ore 7:00 ricevo la telefonata che mi avrebbe cambiato la vita. Mancava una settimana alla nascita della piccola e tu quella notte eri rimasto in ospedale per un’emergenza. Come sempre eri pronto a dare persino la tua vita pur di salvare quella delle altre persone. Certo era il tuo lavoro ma mai avrei pensavo che davvero sarebbe successo. E invece fu così.

 

 

Una scossa elettrica così forte da mandarti all’altro mondo. Un scossa elettrica che, in una notte piovosa di Luglio, ti separò da me.

 

 

Dicevi sempre che ero stata io l’unica a farti sentire la scossa la prima volta che avevi incrociato i miei occhi e…

 

 

Cos’era questa? Era forse una punizione nei miei confronti?

 

 

Non lo so e non lo saprò mai. So solo che quando mi furono dette quelle parole per telefono mi convinsi di essere morta all’istante insieme a lui. E forse sarebbe stato meglio.

 

Da quel momento niente è stato più lo stesso. E allo stesso tempo tutto mi ricordava te. E quel 7. Quel dannato 7 mi ha perseguitato ad ogni istante della mia vita da quel giorno.

 

 

7 le lettere che avevi lasciato per me e per la bambina dal notaio.

 

 

7:00 pm l’ora della nascita di tua figlia.

 

 

7 i colori dell’arcobaleno che tu avevi raffigurato sulla parete della camera di Sarah.

 

 

7 Maggio quando una macchina mi investì davanti casa.

 

 

77 il nuovo numero civico di casa nostra.

 

 

7

 

 

7

 

 

7

 

 

7

 

 

 

7… Oggi.

 

 

7 Luglio 2011

 

 

.

 

7 i fiori che adesso tengo in mano davanti alla tua tomba.

 

 

1 la pistola che tengo in mano.

 

 

Sei così bello in quella foto, amore mio.

 

Il solo pensiero che presto ti rivedrò mi fa sorridere.

 

 

Sarah è dalla nonna. Sta bene, credo. Lei ti vuole bene.

 

Lei ti cerca. Ma non sentirà mai quello che sto sentendo io. Non avrà mai tutta questa voglia di venirsi a rifugiare tra le tue braccia.

 

 

Beh, io ce l’ho. Io ho paura senza di te e ho già fatto la coraggiosa per troppo tempo. Adesso ti rivoglio.

 

 

E ti rivoglio per sempre.

 

 

Prendo quell’arma e l‘accarezzo come se fosse qualcosa di magico. E in effetti lo è.

 

Mi sta portando li con te, Edward.

 

 

Premo il grilletto.

 

 

Sono felice.

  
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