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Autore: rospina    17/03/2012    2 recensioni
Luce è la protagonista di questo viaggio in Sardegna che è davvero meravigliosa... peccato che lei abbia tutto il parentado con lesue pecche e i suoi eccessi, dovrà affrontare un matrimonio, zii, nonni e perenti tutti, per fortuna con lei ci sarà il suo amico Paolo, che ha accettato di aiutarla solo per avere vitto e alloggio gratis ...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Deglutisco vistosamente, e Paolo mi chiede:

“Perché hai urlato?”

Perché ho urlato? Chiaro mi hai baciato. O no? Adesso mi vengono dei dubbi, perché lui mi pare normale e rilassato, e adesso che rispondo?

“Niente sognavo …” mi giro dall’altra parte. Dopotutto sono ancora arrabbiata con lui. Non ho intenzione di rivolgergli la parola, anche se a dire il vero muoio dalla voglia che lui mi parli. Aspetto invano perché farfuglia un buonanotte che percepisco appena e si sdraia a fianco a me. Ma perché ho urlato? Lo so benissimo, avevo paura di baciare. Non ho mai dato un bacio in vita mia e proprio non volevo baciare quello che vorrei fosse il bacio più bello della mia esistenza. Peccato che l’ho sognato. Avrei tanto voluto che fosse vero … resto sveglia per vedere se è vero quello che dicevano occhi di perle nere e mio cugino. Mentivano! Perché Paolo dorme, sta addirittura russando. Ci resto male, per un attimo avevo creduto alle loro parole.

La luce filtra dalla finestra, non sento il solito caldo afoso, anzi un tepore mi avvolge, sento il rumore della pioggia battente cadere, apro un occhio e mi ritrovo abbracciata a Paolo, anche se a dire il vero è più lui che abbraccia me, mi stringe forte a lui e se fosse per me non mi muoverei più, starei qui ore e ore, ma un rumore sveglia anche lui e ci stacchiamo velocemente come se avessimo preso la scossa elettrica. Del resto sono ancora arrabbiata con lui. Sbiascico un leggero buongiorno mentre lui rimane nel letto, non mi ha neppure risposto, o forse non l’ho sentito … mi rifugio nel bagno. Sento il cellulare di Paolo suonare e rimango sul chi va la voglio sentire chi è: Francesca! Lo capisco da come lui le parla, la sua voce è dolce mentre dice:

“appena torno dobbiamo parlare, certo che non vedo l’ora di tornare!” poi non sento più nulla. non vede l’ora di tornare da lei, che desolazione, adesso oltre ad essere arrabbiata sono anche triste. Fortuna che è l’ultimo giorno qui.

I miei nonni sono usciti, e ne approfitto per uscire anche io, non ho voglia di vederlo. Le valigie le faccio dopo. Esco la pioggia mi bagna i piedi, ho solo le infradito con me, mi copro appena con un ombrello che ho trovato, raggiungo la spiaggia, tutta bucherellata dalle gocce dell’acqua che cade dal cielo, il mare è mosso e interpreta perfettamente il mio stato d’animo. Mentre lo guardo piango; lentamente, quanto fa male l’amore?  Ancora non lo so, so solo che sto soffrendo e mi fa male il cuore; un dolore che quasi riesco a toccare:

“Lo sapevo che eri qui”

È la voce di Paolo, mi coglie di sorpresa, non avrei mai immaginato che avrebbe raggiunto; soprattutto come ha fatto trovarmi? Mi avrà seguita? Vorrei chiederglielo ma taccio, il mio ombrello è ormai tutt’uno con la sabbia mentre la pioggia non smette di cadere, anzi aumenta e si fonde con le mie lacrime e lui continua:

“Perché sei qui che piangi?”

Dovrei rispondere? È un idiota! Ma pensandoci bene lui non può saperlo e  così semplicemente gli rispondo:

“Mi ha dato fastidio il tuo comportamento di ieri sera …”

Lui mi guarda ed io  oramai in piedi di fronte a lui non smetto di parlare:

“Eri tutto amore con zia Alice, poi ti ha chiamato Francesca e le dici che non vedi l’ora di tornare da lei, se ti da tanto fastidio stare con me perché sei venuto! Io non ti ho chiesto niente, potevi startene a Roma! E mi lasciavi in pace, ed invece ti sei offerto di venire e per colpa tua non faccio che soffrire …”

Mi guarda come se fossi diventata pazza, e forse lo sono, perché sono pazza d’amore per lui, non riesco più a trattenermi e così questo mio pensiero mi sfugge dalle labbra:

“Io ti amo!” sto zitta di colpo, il suo sguardo si è stranito, mi fissa dritto negli occhi mi mette le mani sul volto e con dolcezza lo attira a sé.

Mi bacia.

Non capisco più niente, sento il cuore battere all’impazzata per la felicità, e solo quando mi guarda in imbarazzo dico:

“Non so baciare, non ho mai baciato nessun altro prima!”

“lo so …” mi sorride maliziosamente e noncurante del temporale mi stringe a sé come mai ha fatto prima e mi dice:

“E’ da una vita che ti aspetto, è da sempre che non desidero altro che baciarti e vedere che mi guardi come hai fatto in questi giorni, ieri sera ero geloso, per questo mi sono comportato così, quando ti ho sentito dire che amavi Lorenzo mi sono detto che forse avevo sbagliato tutto, che forse tu non mi amavi … ma poi ieri sera, non ho saputo resistere alla tua bellezza, ti ho baciata, e so perfettamente che eri sveglia, so come sei quando dormi realmente, è anni che ti osservo dormire la notte …”

Non ci posso credere mi ama … mi stringo a lui con tutta me stessa, come ho fatto a non accorgermene prima? Poi come un lampo chiedo:

“Ma Francesca?” dire quel nome mi procura un pugno nello stomaco

“E’ colpa tua se sto con lei! Ti ricordi come hai insistito per farmela conoscere? E poi tu non mi accorgevi di me … ma appena torniamo le parlo stanne certa!”

Ne sono certa. Glielo leggo negli occhi. Lo ribacio alzandomi sulle punte, e solo in quel momento mi accorgo che ha smesso di piovere.

 

ANGOLO AUTRICE

Scusate per il ritardo, ma non ho avuto tempo … poi in settimana porterò dal dottore il mio pc, ma non vi preoccupate ho tutto in testa!

A presto

Rospina

 

   
 
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