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Autore: Lulu_Herm    17/03/2012    1 recensioni
La vita di Draco Malfoy ha subito una brusca alterazione dopo la battaglia di Hogwarts. Tutto ciò che gli era familiare è in cambiamento. Lucius ad Azkaban, Narcissa invecchiata in pochi mesi, amici morti o lontani. Hogwarts non è più quella che lui conosce. La situazione non potrebbe più peggiorare. Quale occasione migliore per provare, gustare, sperimentare una vita che è sempre stata pianificata?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Astoria
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Rinascita'
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“Va bene così, madre, grazie. Starò benissimo” Narcissa sapeva che non era vero. “ma sarai tutto solo. Non mi piace che tu torni là senza nessuno con cui parlare. Sarà un anno infernale per te.” Draco sbuffò. “con chi potrei stare? Tiger e la Bulstrode sono morti. Goyle lavora come inserviente al Paiolo Magico. La Parkinson ha mollato gli studi per andarsene in giro per il mondo. La Greengrass si è iscritta a Beauxbatons  per cambiare aria. Si, certo, come se bastasse attraversare la Manica per dimenticarsi di aver sostenuto un pazzo criminale e i suoi ideali malati. E la cosa più strana è che ho capito che non vorrei nessuno di loro con me. Sono stati miei amici come i Mangiamorte lo erano per Tom Riddle. Stretti intorno a me per un po’ di potere. Starò meglio da solo. Farò come quelli del primo anno, cercherò di ripartire da capo, anche se questa è la fine di tutto, non un inizio. Lo sai madre, che preferirei di gran lunga rimanere  a casa” –e il fatto che tu vorresti stare a casa ma non lo fai è molto consolante, figliolo- pensò Narcissa. D’altra parte, che possibilità c’erano per un ex-Mangiamorte  non diplomato, figlio di un prigioniero di Azkaban? “coraggio, madre. A Natale torneremo a casa sia io che mio padre. Sono solo quattro mesi” lei sospirò: “si, e devo ringraziare Harry Potter che non siano molti di più. Se lui non avesse testimoniato in nostro favore, sarei dentro anch’io, e tuo padre sarebbe probabilmente condannato a vita” Draco annuì. Non gli piaceva avere un debito con Harry Potter, ma d’altra parte era così.

Il capotreno fischiò. Draco  baciò la madre sulla fronte e salì sul treno, alla ricerca di uno scompartimento libero. Era segretamente contento di essere da solo. Aveva bisogno di un po’ di solitudine. Si sedette e cominciò a giocherellare con la bacchetta. All’improvviso, la porta dello scompartimento si spalancò, rivelando una ragazza con una massa di ricci neri. “questo posto è occupato?” chiese, indicando il sedile accanto al suo. Lui scosse la testa in silenzio. Lei si accomodò e cominciò a sfogliare un giornaletto.

Senza rendersene conto, Draco cominciò ad alzare gli occhi verso di lei sempre più spesso. Aveva due splendidi occhi nocciola, la pelle diafana e una spruzzata di lentiggini sul naso. I suoi capelli andavano in tutte le direzioni nonostante fossero legati con un nastro verde e argento. Poi gli cadde l’occhio sulla rivista che lei stava leggendo: “Bolidi, Pluffe e Boccini”. Non si rese nemmeno conto di aver aperto bocca, ma esclamò: “ti piace il Quidditch?” .Lei sorrise: “Si. Quando avevo sei anni trovai  per caso la vecchia scopa di mio padre, e da allora non ho mai smesso di volare. A te piace?” lui la guardò stupito. “sono il Cercatore di Serpeverde!”. Ora era la ragazza a essere strabiliata: “tu sei Draco Malfoy? Sei tornato a Hogwarts?” lui parve imbarazzato. “Beh, sai, l’anno scorso non ho dato i M.A.G.O., mio padre è stato…” “arrestato, si lo so. C’era  scritto sul Profeta a giugno. Quindi hai deciso di tornare? Io credo che non reggerei la tensione” la discussione aveva preso una piega piuttosto strana. Non l’aveva mai vista, eppure si ritrovava già a parlare di suo padre con lei. Si scoprì desideroso di parlare, era strano trovare qualcuno a cui semplicemente interessava quello che lui aveva da dire. “Certo, sarà molto difficile. Ma ho bisogno del Diploma, e ti confesso che non avrei sopportato che il mio ultimo ricordo di Hogwarts fosse l’immagine di un ammasso di rovine” si sentiva uno sciocco sentimentale. Lei sorrise. “ti capisco. Anche per me è il settimo anno. Ho paura che sarà tutto diverso. La guerra ci ha cambiati, tutti. I nostri primi anni a scuola sono stati un’illusione, non trovi? Eravamo a metà tra la prima e la seconda Guerra Magica, eppure abbiamo costruito una società pacifica, immersi nell’illusione  che sarebbe durata. E ora dobbiamo ricostruire tutto da capo. Voglio dire, per  me Hogwarts vuol dire Piton che mi carica di compiti, i discorsi d’apertura di Silente. Vuol dire Daphne, Pansy. Non mi sembra la vera Hogwarts.” Daphne? Pansy? “conosci la Greengrass e la Parkinson?” “Daphne è mia sorella, e Pansy era la mia unica amica. non ho mai fatto molte amicizie a Hogwarts, stavo sempre con loro, oppure da sola. In realtà solitamente sono piuttosto timida”. Lui s’illuminò: “ma allora tu sei Astoria! Ho sentito parlare di te, da tua sorella e da Zabini” lei arrossì. “già, Zabini. Che fine ha fatto? È anche lui sul treno?”  Draco si fece cupo. “nessuno l’ha più visto dalla Battaglia di Hogwarts, a maggio scorso. Povero Blaise, era l’unico normale tra tutti” lei scoppiò a ridere,  e lui lo ritenne un po’ inappropriato. “in effetti, è vero. Era un gruppo di esaltati. In parte è meglio che sia finita, anche se ora ci ritroviamo soli. Avevano un modo di sentirsi superiori che non mi piaceva. Ma che cosa potevo fare? erano le uniche persone che conoscessi.” Draco scivolò sul sedile. “io ero uno di loro, ero come loro. In fondo mi facevano schifo, ma stavo con loro, che mi idolatravano. Scelte deboli. Non ho mai passato un minuto della mia vita con una persona che mi capisse davvero. In fondo, nemmeno i miei genitori mi hanno mai davvero capito”. lei sospirò: “anche per me è così. Sono sempre dovuta stare con mia sorella, che non ha mai cercato di comprendermi, ne’ ha desiderato farlo.  Daphne è sempre perfetta, bionda, occhi azzurri, fisico asciutto, portamento regale, e poi dopo di lei sono saltata fuori io, esattamente l’opposto. Indovina chi è la preferita dei miei genitori”.

Draco era colpito. Lui, che era sempre stato freddo e poco propenso a mostrare le proprie emozioni, aveva appena aperto il proprio cuore a una ragazza mai vista prima. E la cosa più strana era che non gli dispiaceva assolutamente di averlo fatto, e desiderava continuare a parlare. Non aveva mai trovato una persona con cui fosse così facile comunicare. Insomma,  nelle meno di due ore trascorse dalla  partenza del treno, la prospettiva di quel suo ottavo anno ad Hogwarts era completamente cambiata. Ora non era più solo. 

Spazietto autrice:
Rieccomi, sono tornata! Mi sono sempre chiesta che tipo dovesse essere Astoria Greengrass per aver rubato il cuore a Draco Malfoy. E finalmente ho provato a immaginare tutta la loro storia, la storia di come lei, Astoria, è riuscita a fargli superare il dolore e il senso di colpa al punto di potersi immergere in una storia di vero amore.  Spero che piaccia!
Questi personaggi appartengono a J.K.Rowling e io scrivo senza fini di lucro. 

   
 
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