G.... abbassò lo sguardo con rabbia. La stessa rabbia che da anni le faceva ribollire il sangue nelle vene, lo faceva pulsare sulle tempie, e venire le lacrime agli occhi per la frustrazione di non poter controbattere. La stessa rabbia che le faceva venir voglia di correre in cucina, prendere un coltello affilato e piantarlo nel cuore di sua madre.
L'odiava. L'odiava con tutta se stessa. Era colpa sua se tutto il mondo andava alla rovescia. Sua la colpa di tutto. Di quella vita di merda, di tutto quello schifo. Eppure lei aveva ancora la voglia di litigare, gridare, giusto per potersi sfogare con qualcuno. Come se questo potesse alleggerirle la colpa.
L'odiava. L'odiava con tutta se stessa. Era colpa sua se tutto il mondo andava alla rovescia. Sua la colpa di tutto. Di quella vita di merda, di tutto quello schifo. Eppure lei aveva ancora la voglia di litigare, gridare, giusto per potersi sfogare con qualcuno. Come se questo potesse alleggerirle la colpa.
-Guardami quando ti parlo!- urlò la signora .....- Tu vieni con noi! Mi hai capito? Vieni con noi. E se provi anco.... G......!!!!!-
La porta sbatté con tanta forza che le finestre del piano di sotto tintinnarono pericolosamente. Non si girò a controllare i danni.
Cominciò invece a correre. Corse sulla strada bagnata, sul fango, nelle pozzanghere, senza cercare di salvare le sue scarpe nuove. Corse finché ebbe fiato in corpo e anche di più. Corse per lei e per suo padre. Corse, mentre lacrime calde si mescolavano alla gelida pioggia.
Mentre ogni piccola speranza scivolava via, cancellata da quel torrente d'acqua amara.
Note
No metto quasi mai i nomi ai personaggi che invento. Li fa sembrare meno vivi, non so perchè.
Spero vi sia piaciuta,
Un bacio,
Gerue