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Autore: noisettes en avignon    18/03/2012    1 recensioni
questo capitolo parla di una particolare serata della Brist trascorsa con i suoi amici.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Erano fumati. Fumati fino al midollo. Per lei era la terza volta che provava a fumare. Lei fumava la sua canna cercando tranquillità e devasto allo stesso tempo. Dalla collina osservava il mondo con occhi infuocati di piacere. Tutto era piacevole, il terreno umido dei campi, il suono della chitarra, le voci di Albo e Edo. Si alza, va nella macchina dove i sedili erano abbassati. Si distende. Qualcosa inizia ad accadere, le sue gambe tremano, la sua schiena si inarca, come se le sue cellule nevose avessero deciso di amplificare le scosse di energia per trasmettere le informazioni di quanto stesse accadendo. Danzava freneticamente, non si fermava, non capiva. Albo ed Edo entrano in macchina. Toccano la "Brist", come la chiamavano loro. La toccano dappertutto e lei non vuole. Non vuole che Albo la tocchi, non le piace. Edo si. E'un sogno erotico e lei lo vuole, ma Albo non molla. Lei urla di fermarsi ma nessuno dei due la ascolta e continuano imperterriti assecondando il loro piacere. Lei inizia ad avere paura, ritenta ma continuano. La mente della Briest è annebbiata, sente queste presenze su di lei, le sue gambe incontrollabilmente tremanti, impotente difronte a quello che stava accadendo. Intravede una luce accecante. Non capisce, cerca di alzarsi, ma sente qualcosa che la spinge giù. Altra luce. Altra luce. E ancora. Fa uno sforzo, apre gli occhi e identifica la luce. Erano flash di foto che venivano scattate continuamente. Albo e Edo si stavano divertendo a inscenare momenti teatralmente erotici con lei, facendole ingoiare una bottiglia a mò di pompino per darle da bere. Lei non ne era conscia. Era a terra,i suoi muscoli non risponevano. La Brist era un verme morto tra le fauci di due schifosi uccelli affamati di porcate. Non ce la fa più, stremata si addormenta.
Sente dell'aria sul suo viso. Riesce a fatica a aprire la bocca per permettere ai suoi polmoni di ricevere un pò di ossigeno, ma non fa in tempo, cade e si ritrova per terra.Il colpo deve averla fatta rinvenire. Capisce che è in macchina e la frenata l'aveva fatta cadere. Sente uno sportello aprirsi. Erano a casa di Edo.
Vanno in taverna.Edo torna su a mangiare qualcosa mentre la Brist si distende sul letto e al suo fianco si mette Albo, dopo aver acceso il camino. Lui le accarezza la schiena e poi sempre di più la pancia. Lei vorrebbe vomitargli addosso tutto l'odio e lo schifo che stava provando. Riesce ad allontanarlo e a farlo smettere. Si addormentano. Lei dopo un pò si sente il respiro pesante, non riesce a respirare quell'aria dal sapore bruciato, ma non le basta un nano secondo e realizza che era fumo. Apre gli occhi: la stanza era grigia dal fumo e dalla fuliggine. Quel coglione si era dimenticato di aprire la finestra e il condotto del camino. Se lei non si fosse svegliata, sarebbero morti. Fa uscire il fumo in qualche modo e sente Edo che, scendendo le scale, li stava raggiungendo. Brist è disperata ma mantiene il sangue freddo e non mostra nessuna espressione o cedimento. Edo le dice di distendersi.Llei ritorna sul divano letto e lui la segue. A lei le piace, aveva bisogno di qualcuno che la stringesse, ma evidentemente stava cercando sicurezza dalla  persona sbagliata. Non fa neanche tempo a riprendersi che lui era già sopra di lei. Lei ci sta  poichè voleva che, prima della fine della serata, fosse scappato un bacio. Ma era troppo ingenua. Lui non molla, la spoglia. Lei si dimena, gli dice che non vuole assolutamente. Lui non la bada e continua. Brist non può liberarsi, lui era troppo forte, non ce la fa, ma non vuole arrendersi a quello schifo.  Lui vince, era troppo potente per lei. E così  la usa fino alla fine, come meglio crede, senza un minimo di rimorso, anzi godendo. Brist ormai è distrutta, rassegnata, aspetta solo che Edo finisca. Albo si sveglia. Edo si ferma. Lei si riveste, si accende una sigaretta. Loro le parlano,lei non risponde. Non è in grado di parlare, non è in grado di piangere, di respirare, di realizzare quello che è successo. sente solo dolore e conati di vomito che si fanno sempre più frequenti. Si mette la giacca e esce dalla stanza. Albo la segue , dato che era lui che doveva portarla a casa. Salgono in macchina. Lui le dice che la loro amicizia è finita, poichè lei non avrebbe dovuto fare sesso con Edo, e che insomma le faceva schifo. Lei si sente impazzire. Lui la smena con sta lamentela per tutto il viaggio. Brist vede la sua via. Scende dall'auto. Vomita davanti ai passanti sporcandosi i vestiti .Piangendo sale le scale. Sua madre l'aspettava, la vede puzzolente di vomito,alcol e bruciato e l'abbraccia. Non le fa domande, aveva già capito. Brist piange. Sua madre la mette a letto, le accarezza la testa come faceva quando la Brist era piccola. La Brist finalmente si calma. E' al sicuro e finalmente, ora, può respirare.
  
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