Dunque ho appena cancellato “Mi sono innamorato di una rosa gialla”. La ritenevo troppo infantile e per dirla tutta, scritta con i piedi. Probabilmente anche questa  non sarà scritta poi così bene, ma sicuramente migliore di quell’orrore. Questa che ho pubblicato è una nuova versione, completamente modificata. L’idea credo si percepisca un po’. Spero che questa volta il 2 esperimento riesca meglio. Ditemi cosa ne pensate!..se il mio tentativo vi interessa continuerò a scriverla..Buona lettura!
Berubara_campiro



-Che barba!...odio i turni notturni!!!
-Smettila di lamentarti Alain..sei stato proprio tu a dirmi che di notte non si fa vivo nessuno..
-La fai facile tu Andrè! … Tanto non dormiresti comunque..tutto il tempo a pensare al comandante … te lo ripeterò all’infinito  amico mio..l’amore distrugge!!
Andrè abbozzò un sorriso malinconico, mentre ascoltava il solito sermone di Alain. Era sempre la stessa storia ; la stessa scena si ripeteva ogni qualvolta uscissero fuori discorsi del genere: Andrè rimaneva seduto mentre osservava l’amico che alzandosi con fare da grande oratore gettava fango sull’amore, alternando a questo atteggiamento anche qualche pacca sulla spalla, concludendo risedendosi accanto all’amico e sospirando.
-Ma lo so Andrè..con te c’è ben poco da fare…quella è nella tua testa e non puoi farci niente ….
Andrè non rispose e rimase a pensare fra se e se ascoltando distrattamente le parole del suo amico ribelle..
-Oh d’accordo Andrè… continua a non darmi retta, ultimamente non vieni nemmeno più con me a bere qualcosa..stai peggiorando Andrè..io credo che..
- Non sei mai stato innamorato Alain?
- Beh credo la domanda sia fuori luogo Andrè..stavamo parland..
-Vedo che l’argomento ti disturba parecchio eh?..E non sto parlando delle scappatelle, o di una semplice bella donna..ma quella di cui sei innamorato: quando  tutto ciò che ne fa parte diventa come una droga; ogni gesto ,ogni parola, tutto!..non potrai farne a meno. E non puoi non fissarla!..Non puoi non adorare tutto in lei!..E faresti di tutto…tutto!..per lei..
Alain continuò comunque a giocherellare con i bottoni dell’uniforme, forse perché non era interessato o perché volesse nascondere qualcosa.
-No nulla del  genere..guardami  Andrè..
Alain  si voltò verso l’amico con uno sguardo ammaliatore
-Questa ti sembra la faccia di uno che si innamora per caso?
Insistendo ancora con quello sguardo,suscitò un brivido e una smorfia di ribrezzo dell’amico
-Mi stai spaventando..!
-Te la sei cercata!
Ridendo, rimasero tutta la notte a scherzare come bambini, e come tali appena furono stanchi si addormentarono per una buona mezz’ora, ma quella mezz’ora  ben presto si trasformò in molto di più..
-Alain De Soisson e Andrè Grandier!!
Andrè sentì quella voce inconfondibile, Alain quella voce insopportabile
-Oscar..
Disse Andrè con gli occhi ancora chiusi e con la testa ancora contro quella di Alain che faceva altrettanto
-Andrè sei pericoloso!..non fai altro che pensare a quella e ora la sento parlare anche io!
E mentre questo borbottava, Andrè aprì gli occhi rendendosi conto di averla davanti!
-Forse perché è davvero qui Alain?
Dopo che Andrè bisbigliò  queste parole Alain aprì gli occhi e si rese conto dell’imbarazzante realtà..
-Oh… comandante!
- SOLDATI!!
Scattarono in piedi in un batter d’occhio, non avevano avuto nemmeno il tempo di svegliarsi e avevano appena fatto colazione con la figuraccia del secolo e magari con qualche bella punizione..
-Grandier..siamo fregati!
- Sta zitto
A quel rimprovero Alain non potè far altro che rispondere con una smorfia
-De Soisson abbiamo voglia di scherzare questa mattina??
-No signore!
Così Oscar cominciò il rimprovero sulla loro pessima condotta e mentre Andrè ascoltava, cercando di tenere la testa più alta possibile nonostante il sonno e l’imbarazzo, Alain si era fatto distrarre dal rumore di una carrozza. Ma non fu tanto questa  a distrarre il soldato ma ciò che vi era sopra. Alain strizzò gli occhi incredulo..
“non può essere!!”
Continuava a guardare insistentemente verso una fanciulla dai capelli castani e lunghi i cui riccioli, raccolti in alto da un fermaglio,  cadevano dolcemente sulle spalle della giovane. Nel frattempo la voce di Oscar era di venuta come un ronzio,Alain quasi non la sentì più e quando fu sicuro di ciò che stava osservando non potè più trattenersi
-Oh caz..
Andrè si voltò di scatto e sollevato che Oscar, presa dal suo discorso, non avesse sentito nulla gli bisbigliò qualcosa
-Alain ma sei impazzito? Ma stai bene?
-Benissimo..
Ma non era molto convinto..continuava a seguire con gli occhi la ragazza in lontananza,occupata a sistemare valigie che qualcuno le porgeva da dentro la carrozza, e proprio questo qualcuno, quando fece la sua comparsa,incuriosì e irritò non poco il soldato. Scese un giovane, dall’aspetto alquanto altolocato (cosa che indispettì  a priori Alain) con capelli biondo cenere che premuroso  aiutò la ragazza e porgendole il braccio si incamminarono verso una meta ovviamente sconosciuta. Il discorso era finalmente finito e Alain, potute rompere le righe , seguì la direzione dei due..
-Alain dove vai?
-Ora  arrivo Andrè…non ho capito molto ma ho una cosa urgente da fare… mi spiegherai dopo
Non stava più facendo caso alla strada, non stava nemmeno facendo caso che la ragazza era tornata indietro, per fortuna da sola, e voltatosi se la ritrovò davanti
-Alain?
-Anita!
Alain fece finta di essere sorpreso, nonostante l’effetto sorpresa fosse svanito ormai da un po’..
-…finalmente ci si rivede!
-Già..
Fu l’unica cosa che la ragazza riuscì a pronunciare, e non sembrava molto contenta,era quasi malinconica .I suoi compagni da lontano continuavano ad osservare tutto
-Andrè ma chi è quella?
-Non saprei..
“Ma credo di intuire che Alain la conosca bene”.