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Autore: Windshimmer    18/03/2012    2 recensioni
SEGUITO DI "Lì dove ho lasciato il cuore";
TOM-Stavo guidando ormai da qualche ora mentre Federica dormiva.
Io pensavo che lei sarebbe diventata mamma e io papà...ma mi ci vedete papà?
Io ho sempre le solite paure, anche se con una ragazza come lei non ne dovrei avere. E solo che ho paura di non essere come dire "portato". Poi però la guardo è le paure passano.
Eee se vi ho incuriosito che dire...Leggete :D
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO N°13
 

Stamattina ultimo giorno del corso pre-parto. Essì erano passate 3 settimane, la tensione in casa era sempre più alta, tutti erano agitati per il parto. Si, tutti tranne io. Io non ero agitata per niente. Anzi non vedevo l'ora di tenere il mio bimbo tra le braccia, cullarlo. Vi ricordate il Tom apprensivo? Bene ora lo era ancora di più. Povera me, pensai dando un morso alla pizza e guardare Bill che beveva. Ah ve l'ho detto che non mi lasciavano sola? Solo in questa casa, ste cose!
Non so il perché mi sentivo bagnata. OCAZZO! Pensai.
-Ocazzo! Bill muoviti! Mi si sono rotte le acque!- dissi cercando di mantenere la calma di sempre.
-Oddio che devo fare?- domandò preso di sorpresa, alzandosi dalla sedia e prendendo la borsa.
-Che cazzo ne so? Forse chiamare a Tom e correre in ospedale?- Domandai nervosa

-Oh si hai ragione-
-Sia lodato il cielo, ci mancava solo che mi dessi torto!- Risposi io, presa da un dolore improvviso. -Aaah! Bill muoviti a chiamarlo!- urlai per la fitta. Le contrazioni, eccole!
-TOOOOM! FAMIGLIA! LE ACQUE! OSPEDALE! MUOVETEVI!- urlò Bill. Nel giro di qualche minuto la stanza, prima vuota, si riempì. Tom era bianco in faccia.
-Amore tranquillo!- dissi io appoggiandomi a lui, che mi teneva, dandomi una mano ad arrivare alla macchina.
-Non sono pronto! Nove mesi non bastano! No. Nonono- ripeteva lui

-La smetti coglione!-
-Si, no anzi non posso!- continuò lui facendomi salire e mettendosi alla guida subito dopo, accelerò e dopo poco eccoci qui.
Le contrazioni erano sempre più vicine e ogni volta che arrivavano un dolore al basso ventre, allucinante.
Tom era fuori, lo volevo con me. Ora. Chiesi al dottore di chiamarlo.
-Signorina, glielo faccio chiamare subito, qua andiamo verso stanotte, questo bel bimbo nascerà stanotte!- mi sorrise uscendo dalla porta.
Subito dopo entrò Tom, che corse.
-Fe? Come stai?-
-B-beene!- contrazione.
-Amore?-
-Niente, Tom sai quello che spiegavano al corso mentre tu dormivi? Esatto devo respirare in quella maniera!- lui mi guardava
-Ma tu scherzi sempre amore mio!-
-Meglio ridere che piangere!- risposi. Manco due minuti che entrarono i miei amici.
-Come stai?-
-Come una che sta per partorire, Bill!-
-Ah ma come lo chiamate?- chiese Georg. Io e Tom ci guardammo, non ci avevamo più pensato, aspettavamo ancora un po' per decidere.
-Ecco..sinceramente..non lo sappiamo..- disse Tom

-Possiamo sceglierlo noi?- chiese Megghi.
-Mh..ok..ti sta bene Tom?- chiesi io

-Sotto la mia supervisione? Certo!- disse stampandomi un bacio sulla fronte per poi stringermi la mano.
-Cazzo, però fa male!- dissi io, regolando la respirazione.
-Potessi fare qualcosa!- disse Tom
-Ma dovevi pensarci prima- intervenne Fay.
-Tu non rompere, nana- disse scherzando Tom.
-Ah-ah-ah, pensa alla tua ragazza- rispose lei

-Ci sto pensando, o no?- Gli fece il verso Tom
-BAMBINI BASTA!- urlai io -Smettetela così non aiutate!-
-Si, hai ragione, TUTTI FUORI!- disse Tom
-Ma no!- disse Gustav -se vuole ci fa uscire Federica!-
-MA MIA MAMMA!- dissi io ricordandomi – Tom chiama a mia mamma e poi chiama a tua mamma! SUBITO!- dissi io

-Si subito. Megghi chiama a Luisa, su!- disse lui dando gli ordini uscendo dalla stanza, portandosi dietro a Bill e ai ragazzi, lasciandomi sola con Fay.
-Hey cucciola, come stai?- disse lei, sistemandosi sul letto accanto a me

-Mh, potrebbe andare meglio..-
-Ti ricordo che tra un po' nasce TUO figlio! Sono emozionatissima, non ci credo ancora!- disse lei
-Manco io..- dissi. Contrazione.
-Amore potessi prendermi il dolore!-
-Tranquilla! Poi passa, dicono.- Risi

-Sii..- anche lei rise -Vuoi qualcosa?-
-No, grazie. Anzi una granita!- la guardai

-Amore a Gennaio, in Germania la granita..te la fai fuori in balcone mettendo un poco d'acqua così!- risi alla sua risposta.
-Va beh niente granita!-
-Fe, i tuoi stanno partendo!- disse Megghi entrando
-Bene!- sorrisi

Che dolori. Stanotte, ancora poco, manca poco.

TOM

Lei là dentro, io dovrei entrare, se entro svengo, ma dovrei essere là dentro. CI DEVO ESSERE. Dai Tom prenditi di coraggio la tua ragazza che ha 17 anni ce la fa, perché tu no? Tu devi! Tuo figlio, fallo per il tuo bambino ancora senza nome, o almeno forse ce l'ha già, ma non lo so perché non sto ascoltando i ragazzi. Calma ce la posso fare.
Alzati. Gambe alzatevi! Cervello fai alzare le mie gambe ti prego, te lo chiedo solo questa volta di servire per lo scopo per il quale dovresti essere dentro la mia testa.
Ok. Sono in piedi, ora camminate, verso la porta! Cervello caro scherzavo, ti chiedo anche ora di farmi camminare fino a là, se vuoi te lo spiego come fare, allora prima una gamba e poi l'altra.
-Tom dove vai?- chiese Bill
-Bill, non mi sconcentrare ora che sto facendo lavorare il mio cervello per una buona azione!-
-O-ok comunque ci piace Mirko! E Andreas! Decidi..- rispose mio fratello
-Va bene Andreas- risposi di nuovo io. Allora ero rimasto al “CAMMINATE”.

Arrivai alla porta non si sa come, ed entrai, lei era lì.
-Amore?-
-Hey Tom..Come va là fuori?-
-Bene c'è mamma, mia mamma..e Gordon..- dissi sedendomi sul lettino.
-Oh! Bene..Io stanotte dovrei partorire e con il fatto che sono le 00:57 perché non si sbriga, è ritardato come il padre, oddio il figlio come il padre. Già cominciamo male!- disse lei, per fortuna prendeva tutto a gioco..
-Ma grazie! Non solo sto tremando, tu scherzi pure!- risi
-Dovrei piangeeeere dal dolore! TOM CHIAMA IL DOTTORE- uscì dalla stanza e andai a chiamare il dottore, che la portò in sala parto.

1..2..

Non passava più il tempo tra quelle mura bianche e luci a neon. I dottori e gli infermieri facevano avanti e indietro per i corridoi, barelle, persone, ho sempre odiato gli ospedali, ma su chi non li odia?
-Tom?- Un'infermiera abbastanza carina con i capelli corti castani, minuta, e dei grandi occhi verdi, munita del camice verde, mi chiamò.
-Si?- risposi io saltando in piedi, agitato, dovevo sembrare un cadavere, sicuramente dalla faccia che ha fatto la ragazza.
-Sua moglie..- disse lei scrutandomi, no non era il mio viso, la mia fama.
-La mia ragazza, si?- risposi correggendola.
-Ma Lei è Tom Kaulitz! Vuole entrare? Se si, si vada a mettere il camice, di là!- indicò lo stanzino accennando un sorriso di, l'avrei definito, di compassione, ma comunque andai dove indicato e mi infilai quel coso che puzzava di ospedale. Devo ammettere che ero bello anche con quel coso addosso. Entrai lei era sempre là, i miei amici fuori, tutti super agitati, Bill passeggiava avanti e indietro Megghi e Fey chi le teneva! Non stavano zitte e ferme, mentre gli altri due ecco sembravano calmi ma di calmo c'era ben poco. Erano tutti agitati sì, ma mai quanto io.
-Signorina spinga- disse il dottore. Federica cominciò a fare quello che chiedeva il medico, meglio che poteva io le tenevo la mano. Oddio sono rimasto vivo, non sono svenuto.
E poi un pianto, non so dopo quanto, non stavo guardando l'orologio.
Oddio mio figlio. MIO FIGLIO! Guardai la mia ragazza stremata al mio fianco la baciai e la rassicurai.
*
-Ragazzi entrate in silenzio dormono tutti e due- dissi guardandoli
-Oddio! Eccolo! Il piccolo Kaulitz!- disse Megghi.
-Un Kaulitz piccino!- Bill
-Amore ne facciamo uno anche noi?- chiese Megghi
-Si più avanti però!- disse Bill
-Va bene..- si rassegnò la bruna.
Federica si svegliò. E lo prese in braccio sotto gli sguardi di tutti.
-Amore mio ora mangiamo, ma quanto sei bello? Assomigli al tuo papà, sì i capelli biondi non sono miei e neanche gli occhi nocciola..peccato!- disse scherzando lei, facendogli fare la sua prima poppata.
Io la guardavo era così brava, sembrava allenata! Come se già sapesse cosa doveva fare, io non sapevo neanche come si teneva in braccio quel cosetto, che amavo con tutto me stesso. Come si può amare così tanto una persona che conosci da così poco?
-Tom lo vuoi tenere al piccolo Andreas?- chiese lei guardandomi
-Amore..ho paura di farlo cadere..non credo che..-
-TOM!-
-Va bene..- dissi io, prendendolo delicatamente tra le mie braccia, aprì gli occhi e mi guardò. Quei occhi nocciola così profondi mi catturarono. Era..mio figlio, mi sembrava così naturale amarlo. E...è strano.
-Fe.. grazie..-
-È anche tuo il merito..- disse lei sorridendoci.
-Si..ma..ti amo- fu tutto quello che riuscì a dire. Ma tutto quello che provavo.
Lei sorrise. Posai ad Andreas nella culletta vicino al letto. E feci cominciare i pellegrinaggi. Siii che bello! AHAHAH. NO.

FEDE
Tom è stato così coraggioso, premuroso..sarà un buon padre.
I pellegrinaggi cominciarono e non vedevo l'ora finissero!
Mamma e papà appena videro il nipotino se ne innamorarono, come anche gli altri nonni. Ee il papà. Tom anche se non voleva ammetterlo era innamorato perso di suo figlio, e poi era lui in miniatura che voleva di più dalla vita?
I miei ometti!

                                  ------

Beeeh eeeeee ecco il piccolo Kauliiiiitz! Sono emozionata pure io AHAHAHAH!

Beh che ve ne pare? *-* Faatemi sapere u.u Io accetto sempre le vostre recensioni mi piaccio tanto :3

Beh, allora..al prossimo capito, e comunque la fine è vicina c.c Nooo mi sto affezionando c.c

Baci, da una H E I K E disperata c.c

  
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