19/03/2012
3 recensioni
New Life,Another Story
Piacere,
il mio nome è Isabella Marie Swan.
Ho ventidue anni.
La mia vita? Orribile!
Almeno fino a qualche tempo fa.
Ero sposata ufficialmente con James Morrison.
Bugiardo,
Traditore,
ma è grazie a lui se la mia vita è cambiata…
Ero appena uscita da lavoro.
Per mantenere i miei studi lavoravo in un bar della zona.
Il Newton’s caffè.
Il proprietario del bar è Mike Newton,un uomo di trent’anni sposato e con due figli,ma che ci prova praticamente con tutte.
Quella sera avevo terminato il turno un ora prima,era il compleanno di Susy,primogenita di Mike e sua moglie Jessica.
La piccola compiva tre anni,e per festeggiare il padre aveva organizzato una cena con tutti i parenti,quindi avrebbe chiuso il bar alle 21.00 invece che alle 22.00.
Quella sera ero particolarmente inquieta.
Sentivo che sarebbe successo qualcosa,ma non riuscivo a capire cosa potesse accadere.
Le cose fra me e James andavano alla grande.
Ci eravamo sposati due anni prima,io avevo appena diciannove anni,James ventitre.
Eravamo giovani,ma io amavo lui e lui amava me,o almeno così credevo.
James si era sempre comportato da vero gentil’uomo con me,anche se da quando era arrivata Ness era leggermente cambiato.
Si comportava in modo strano,e quando io lavoravo lasciava Ness da sua madre.
Decisi che io e James ci meritavamo un po’ di privacy,così pensai bene di lasciare Ness da Samantha,madre di James.
Appena arrivai a casa sfilai lentamente le chiavi dalla borsa e altrettanto lentamente aprì la porta.
Volevo fare una sorpresa a mio marito,anche se poi avrei scoperto che la sorpresa me l’avrebbe fatta lui.
Entrai in casa senza fare alcun rumore.
Dopo aver posato la borsa sul divanetto in pelle bianca mi avvia verso la camera da letto.
Convinta che James stesse,come ogni sera,lavorando al computer.
Camminavo piano per il corridoio,dalla camera da letto provenivano strani rumori.
Gemiti e sospiri.
Il mio cuore cominciò a martellarmi nel petto.
Che stava succedendo?!
Feci gli ultimi passi che mi dividevano dalla porta in mogano bianca col fiatone,come se avessi corso una maratona.
Appena raggiunta la maniglia feci un profondo respiro e spalancai la porta.
Quello che vidi mi fece gelare il sangue nelle vene.
<< Bella >> quello di James fu quasi un urlo,mentre io con occhi vitrei continuavo a guardare imperterrita la scena << cosa…cosa ci fai qui? >> chiese afferrando un lembo del lenzuolo per coprirsi e per coprire anche la ragazza che giaceva al suo fianco.
<< perché? >> il mio fu quasi un sussurro,mentre con orrore constatavo che la ragazza nuda,stesa di fianco a mio marito era Victoria.
La mia amica Victoria.
Quella che mi aveva fatto da damigella d’onore al matrimonio.
Quella a cui avevo rivelato sempre tutto.
Quella che aveva appena fatto sesso con mio marito.
<< Bella io…io posso spiegarti >> James si era avvicinato a me,aveva provato a toccarmi,ma l’avevo scansato malamente.
<< Non toccarmi >> stavolta il mio non fu un sussurro,ma un vero e proprio urlo.
<< Bella ti prego io… >> gli tirai un ceffone sulla guancia destra,facendolo gemere di dolore.
<< da quanto tempo va avanti questa storia?! >> chiesi,stavolta,a Victoria.
Nessuno mi rispondeva,e questo non fece che farmi arrabbiare ulteriormente.
<< Rispondete! >> urlai
<< Da…un anno >> una pugnalata al cuore.
Era un anno che quello stronzo mi tradiva.
<< ti voglio fuori da casa mia >> gridai puntando l’indice contro James che ancora si toccava la guancia rossa.
<< Bella,ti scongiuro… >> provò ancora a dire.
<< uno,non chiamarmi Bella >> dissi adirata << due,io ora esco,se domani mattina tu sarai ancora qui,sta certo che chiamerò la polizia >> James provò a ribattere,ma non ne ebbe il tempo.
Io ero già corsa fuori dalla camera,avevo afferrato la borsa,le chiavi dell’auto ed ero scappata.
L’unica persona che avrebbe potuto aiutarmi in quella circostanza era Rosalie.
Mia sorella Rosalie Swan.
Entrai nell’auto e sgommai verso la casa di Rose.
Rosalie è più grande di me di me di cinque anni,è una ragazza molto bella.
Fisicamente è il mio contrario.
Lei ha lunghi capelli biondi e liscissimi,io capelli castani e leggermente riccioluti.
Lei ha gli occhi azzurri con pagliuzze castane,io ho gli occhi color cioccolato fondente.
Lei ha un fisico degno di una top-model,io ho un fisico “normale” non sono magrissima,ma nemmeno esageratamente grassa.
Io e Rosalie,a differenza di molte sorelle,ci siamo sempre date una mano a vicenda,non lasciando mai l’altra in difficoltà.
Sulla strada le lacrime che avevo represso cominciarono a sgorgarmi prepotentemente sulle guance.
Come aveva potuto?!
Con Victoria poi,lei era come una seconda sorella per me.
Le lacrime mi appannavano la vista,quindi decisi di fermarmi sul ciglio della strada.
Appena l’auto fu ferma cominciai a piangere a dirotto.
Quando riuscì,circa venti minuti dopo,a calmarmi,decisi di chiamare Rosalie.
<< pronto? >> la voce di mia sorella era impastata,segno che stava molto probabilmente guardando un vecchio film strappalacrime sul letto.
<< Rose…sono Bella >> riuscì a dire placando i singhiozzi
<< Bella? Che è successo?! >> la sua voce ora era allarmata,evidentemente aveva capito che qualcosa non andava
<< Rose,ne parliamo dopo…sto…sto venendo a casa >> stavolta i singhiozzi non riuscì a fermarli,e la voce di mia sorella era ancora più allarmata
<< Bella,ti aspetto >> disse infine,poi attaccai.
Risalì in auto e dopo venti minuti arrivai a casa di Rose.
Appena scesi dall’auto andai a suonare il campanello.
La porta si aprì subito.
Rosalie mi stava aspettando.
<< Bella…cos’è successo? >> chiese nuovamente preoccupatissima vedendo in che stato ero.
Non risposi.
Semplicemente mi buttai fra le sue braccia singhiozzante.
Rose mi fece accomodare sul divano.
Continuava ad accarezzarmi i capelli e ad incitarmi di calmarmi.
Dopo non so quanto tempo il mio respiro ritornò regolare.
Emmett,il marito di Rosalie ci aveva raggiunte di corsa a casa.
<< Bella…respira profondamente. E’ successo qualcosa a Ness? >> chiese Emm fissandomi negli occhi,e facendomeli sgranare.
Ness!
<< Emmett,ti prego,puoi andare a casa di Samantha a prendere Ness >> lo supplicai,lui mi sorrise dolcemente.
<< te ne sei dimenticata? >> domandò,io annuì mortificata dal fatto che l’unica cosa di cui sarebbe dovuto importarmi era quella che avevo dimenticato << torno subito >> esclamò uscendo di casa.
<< Bella,andiamo,dimmi cosa ti è successo >> Rosalie era sempre preoccupata,io annuì,feci un respiro profondo e cominciai a parlare.
<< oggi sono tornata a casa un’ora prima del solito. Volevo…volevo fare una sorpresa a James,ma…ma lui…oh Rose! >> i singhiozzi ricominciarono a divorarmi << quando sono arrivata a casa…lui era…Victoria…letto >> non riuscivo a capire nemmeno io cosa stessi dicendo,ma a quanto pare Rose interpretò correttamente la cosa
<< Victoria e James? >> chiese,io annuì.
Vidi Rose digrignare i denti.
<< non può averti fatto una cosa del genere >> mi disse.
Io ovviamente non riuscivo a parlare. Stavo ancora piangendo.
Dopo poco mi addormentai,abbracciata ancora a mia sorella.
Angolo di Giuly.
Salve,
purtroppo per voi sono ritornata con una long che spero possa piacervi.
L'avevo già postata,ma dopo qualche capitolo ho rimosso la storia per mancanza di ispirazione.
Spulciando tra gli appunti l'ho ritrovata e ho deciso di concluderla.
Lasciate un commentino? Grazie!
Un bacioo ^^