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Autore: AlexScalesFF91    19/03/2012    1 recensioni
Questa è la seconda storia ambientata in un mondo alternativo. Questa volta vi ritroverete in un mondo completamente diverso da quello che conoscete. Un viaggio in un mondo passato anche da noi. Un mondo dominato dalle leggende e dai miti. Benvenuti/e nel Medioevo!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amy Rose, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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  • Sonic si alzò energico. Dentro di sé sentiva che sarebbe stata una giornata molto interessante. Aveva una sorta di sesto senso per queste cose. Si vesti subito mettendosi addosso l’armatura e il mantello. Si diresse subito verso la locanda vicina per fare colazione. Rispetto alle precedenti mattine non incrociò nessuno dei suoi amici. Era evidente che si erano alzati prima rispetto a lui. Finita la colazione salì in sella al suo fidato cavallo e si diresse verso la cittadina. Come sempre venne accolto bene. Tutto sembrava tranquillo. Eppure Sonic non si sentiva tale. Mentre continuava ad avanzare in sella al suo cavallo, Sonic sentì delle grida che provenivano dal chiosco vicino al negozio di frutta. Subito si diresse sul posto. Dentro al chiosco vi erano due membri del gruppo criminale chiamato la croce nera che stavano rapinando il posto. Mentre uno di loro stava mettendo sottosopra i tavoli del chiosco una piccola coniglietta si avvicinò timidamente al criminale chiedendogli gentilmente e con aria spaventata di smetterla. Vanilla: “Cream!!! ALLONTANATI!!!”. Il criminale spinse con violenza la piccola coniglietta che rimase ferita ad un braccio. Improvvisamente accanto a lei apparve la figura di Sonic. “Tutto bene piccola?” Gli chiese il giovane Riccio. “Si. Lei è il cavaliere Sonic?” le rispose la piccina. Sonic: “Si sono io. Tu come ti chiami piccola?” Sorridendo. “Mi chiamo Cream e quella laggiù è la mia mamma. Si chiama Vanilla”. Rispose la piccola. Sonic: “D’accordo … Cream. Tu stai dietro di me. Ci penso io a quei criminali” Sorridendo e mettendo Cream dietro di sé. Sonic entrò nel chiosco e rimase fermo con aria sicura. Uno dei due criminali notò Sonic fermo davanti alla porta principale con aria quasi da sfida. Sonic: “Ehi voi! Non credete di stare esagerando?” Criminale 1: “Sei in cerca di guai cavaliere dei miei stivali?” Puntandogli la propria spada contro di lui. Sonic: “Attento, mi stai puntando contro una spada” Sorridendo con aria sicura. Cream: “Ehm … signor Cavaliere … non sono sicura che sia una buona idea …” Spaventata. Criminale 2: “Tu devi essere il famoso Sonic. Non sembri un gran che” Ridendo. Criminale 1: “Perché non ci fai vedere quello che sai fare signorino?” Ridendo. Sonic con aria decisa estrasse la spada da sotto il suo mantello rosso con grande eleganza. Sonic attacco e in pochi secondi aveva già sconfitto i due criminali che furono costretti a ritirarsi spaventati. Sonic aiutò Vanilla a rialzarsi. Cream poteva finalmente abbracciare la madre. Vanilla: “Grazie. Come potrò mai ringraziarti?”. Sonic: “Non deve fare niente per me signora. Ho fatto il mio dovere” Sorridendo Sonic si avvicinò al bancone e si sedette tranquillamente. Sonic: “Scusi c’è qualcuno?” Banchiere: “Si …”. Sonic: “Ho sete, potete portarmi una bibita fresca?” Sorridendo. Banchiere: “Certo. Arriva … subito!”. Sonic: “Se volete posso accompagnarvi a casa. Sono certo che quei criminali prima o poi torneranno. Li conosco troppo bene”. Vanilla: “Grazie …”. Poco dopo Sonic stava accompagnando Cream e su madre verso la loro casa. Arrivati alla casa Sonic si congedò da loro e iniziò a camminare tra le casette della cittadina. Sonic mentre camminava pensava tra se e se ai duri tempi che i poveri dovevano subire. Il Re che non poteva sopportarli, l’economia che di certo non aiutava e i criminali della croce nera non facevano altro che approfittarne.  Era una situazione durissima. E purtroppo come gli aveva detto suo fratello il giorno prima, da solo non poteva cambiare le cose. Pensando e camminando non fece attenzione e andò a sbattere contro una persona che portava dei panni appena lavati. Sonic: “EHI ma guarda dove …” Irritato leggermente. Sonic alzò lentamente lo sguardo e vide una meravigliosa riccia di colore rosa. Aveva un’aria dolce e indossava un abito di colore marrone chiaro e degli stivaletti dello stesso colore. Abiti sporchi che facevano intuire che era povera. E tra i capelli aveva una treccina dello stesso colore dei vestiti. Sonic senti uno strano calore dentro che non aveva mai provato. La riccia rosa apri lentamente gli occhi e vide Sonic davanti a sé. “O cielo! Mi perdoni signor Cavaliere! Non l’avevo vista! Non era mia intenzione! Mi dispiace davvero!” Spaventata. Sonic: “No, stia tranquilla … sono io che non ho fatto attenzione”. Sonic notò i vestiti a terra “Oh no, mi dispiace. Per colpa mia ora dovrà lavarli di nuovo. Posso aiutarla se vuole”. “No grazie non serve. La ringrazio. Sicuramente avrà di meglio da fare” Disse la riccia rosa raccogliendo i vestiti in tutta fretta. Mentre la riccia rosa si allontanava Sonic la afferrò per il braccio destro. Sonic: “Aspetti! Potrei almeno sapere il suo nome?”. “Mi scusi ma non ho tempo! Devo andare!” Disse la riccia rosa correndo in tutta fretta. Sonic la vide allontanarsi. Dentro di se si sentiva caldo e aveva un respiro pesante. Non aveva mai provato una sensazione di questo genere. Torno al castello in sella al suo cavallo continuando a pensare a quella meravigliosa riccia che aveva visto. Arrivando al castello Sonic aveva un’aria pensierosa.  Molti dei suoi amici lo salutarono, ma Sonic non ci fece caso. La sua mente era rivolta solo alla riccia rosa. Sonic decise di andare a dormire. Fece quello che faceva tutte le sere prima di andare a dormire. Ma di fatto non riuscì a chiudere occhio. Tormentato dal pensiero di quella meravigliosa riccia. Il giorno successivo si preparò con molta lentezza. Arrivato come ogni mattina si sedette al tavolo principale della locanda. Ovviamente il suo ritardo non gli permise di incrociare nessuno dei suoi amici. Dentro di sé penso che forse era meglio così, tanto non avrebbe saputo cosa dire. Finita la colazione si diresse verso la piccola città dei poveri. Mentre cavalcava tranquillamente sul suo cavallo Sonic incrociò a sorpresa suo fratello Manic anche lui sul suo cavallo. Sonic: “Fratellone … cosa ci fai tu qui?” Manic: “Non avevo nulla da fare così sono venuto a vedere cosa ti attira di questo piccolo villaggio” Sonic: “Ti prego fratellone … ne abbiamo già parlato” Scocciato. Manic: “Perché non ci prendiamo qualcosa nel chiosco?” Sonic: “In realtà avrei appena fatto colazione. Ma dato che me lo chiedi tu … ok” . I due fratelli entrarono nel chiosco. Sonic entro a testa bassa. Ma quando alzò lo sguardo vide sedute sul tavolo nell’angolo, Vanilla e sua figlia Cream in compagnia della riccia rosa che aveva incontrato il giorno prima. Sonic risenti il calore dentro di se. Con un attimo di esitazione si diresse verso il tavolo in questione. Intanto Manic ordinava un bicchiere di birra. Mentre quest’ultimo beveva notò con stupore il fratello che si dirigeva verso le tre povere. Sonic arrivò al tavolo cercando di apparire il più sicuro possibile. Sonic: “Buongiorno signorine” Sorridendo. Cream: “Cavaliere Sonic! E’ lei!” saltando giù dalla sedia dalla felicità. Vanilla: “Signor Sonic, è un vero piacere rivederla” Sorridendo. La riccia rosa aveva il volto sorpreso. “Vi conoscete?” Chiese. Cream: “Lui è il cavaliere di cui ti abbiamo parlato” Sonic: “Posso sapere il tuo nome?”. “Amy. Mi chiamo Amy Rose”. Sonic: “Amy … è un bel nome” Sorridendo. Manic sbucò all’improvviso facendo prendere un colpo a Sonic “Salve signorine! Che succede? State organizzando una festa?” Sorridendo. Manic subito si girò verso Sonic che lo guardava con aria inquietante. Manic: “ … ehm … scusate … mi pare che mi stiano chiedendo il conto …” Allontanandosi con aria spaventata. Sonic: “Posso sedermi insieme a voi?” Amy: “Se vuole …” Confusa. Sonic si accomodò con aria tesa. Sonic cercò di fare conoscenza con Amy. Ma era evidente che quest’ultima era ancora intimidita dall’armatura che Sonic portava. Ma nel mezzo della discussione dal pavimento sbucarono sette cavalieri sul la cui armatura era incisa un’enorme croce nera. In tutta la sala cadde un’inquietante silenzio. Cavaliere 1: “Salve a tutti! Scusate se siamo entrati senza bussare” Ridendo. Manic: “E come facevate a bussare, siete venuti su dal pavimento!” Scocciato. I cavalieri rimasero in silenzio. Cavaliere 1: “Ops hehehe. Allora Cavaliere Sonic … non dirmi che pensavi di battere due dei nostri senza dare la rivincita a tutto il gruppo?” Ridendo. Manic: “Ma come fai a cacciarti sempre nei casini fratellino?” Scocciato. Sonic: “Senti non cominciare eh!” Scocciato. Cavaliere 2: “EHI VI ABBIAMO FATTO UNA DOMANDA!!!” Sonic: “Sette contro due? Mi sembra un po’ ingiusto. Per voi ovvio” Con aria arrogante. Sonic e Manic affrontarono i sette cavalieri senza la minima preoccupazione. Il duello duro solo un’ora. I due fratelli sconfissero senza difficoltà i sette cavalieri. Cream: “ Fantastici!” Manic: “Grazie, Grazie” Ridendo. Amy: “Sentite, potete riportarmi a casa? Non mi sento sicura qui” Timidamente. Sonic: “ … beh … con piacere signorina …” Tutto rosso. Manic guardò con aria incuriosita il fratellino. Con calma e con un po’ di timidezza Sonic accompagno la giovane riccia alla propria casa mentre Manic si occupo della stessa cosa con Vanilla e Cream. Sonic accompagnò Amy facendola cavalcare con lui sul suo cavallo. Sonic era rosso in viso. Non si era mai sentito così. Amy: “Mi tolga una curiosità signor cavaliere. Perché è così interessato a … noi?” Timida. Sonic: “ … Noi? …” Rosso. Amy: “Intendevo i poveri”. Sonic: “Ah … beh … lo faccio per un senso di giustizia e perché … è quello che mio padre vorrebbe” Serio. Amy: “Capisco …” Timida. Passarono tre minuti e i due giunsero a destinazione. Amy: “Grazie per il passaggio” Scendendo dal cavallo. Sonic le dono un sacchetto con dentro 50 monete d’oro. Amy: “Ma … non dovevate. Davvero … io non …” Sorpresa. Sonic: Stai tranquilla, prendili. Te le dono molto volentieri” Sorridendo.  Amy: “Grazie. Lei è davvero molto generoso” Sorridendo. Sonic: “E’ un vero piacere per me. Se mai ne avrai di nuovo bisogno basta chiedere” Sorridendo. Amy: “Grazie infinitamente” Sonic: “Senti … Amy … io … prometto che verrò a trovarti quando mi sarà possibile. Te lo prometto” Rosso in viso. Amy: “Và bene” Sorridendo. Sonic si allontanò cavalcando allegramente il proprio cavallo. Amy lo guardava allontanarsi con aria ammiratrice. Sonic tornò al castello con aria soddisfatta, e solo allora si accorse che si era fatta sera. Il sole stava tramontando all’orizzonte. Tra se e se penso che quando te lo godi il tempo passa veramente veloce. Appena arrivato al castello Sonic non fece in tempo a scendere dal proprio cavallo che Sally lo raggiunse con aria seria. Sally: “Sonic devi venire con me, svelto!”  Sonic: “Cosa c’è Sally. Cosa succede?” Sally: “La regina è arrivata! Ti sta aspettando nella sala principale!” Sonic: “Abbiamo una regina?” Confuso. Sally accompagnò Sonic verso la sala principale. Una volta giunti davanti alla porta della sala Sally cercò di avvertire Sonic sulla durezza della regina. Sally: “Sonic cerca di fare attenzione. Ho sentito dire che è molto severa. Ti prego, fai attenzione a quello che dirai” Sonic: “Non capisco la tua preoccupazione. Me la cavo benissimo col Re” Sorridendo. Sally: “Sonic … Buona fortuna♥” Disse abbracciando Sonic e poi allontanandosi. Sonic la vide allontanarsi con aria confusa. Dopo di che si volto verso la porta della sala principale ed entrò. All’interno di essa vi era il Re Scourge in piedi e alla sedia legale vi era seduta la regina. Era una volpe rossa con un ciuffo di capelli marroni, con le punte della coda color giallo e con gli occhi color acciaio. I suoi vestiti colorati ed eleganti descrivevano tutta l suo potere politico e simbolico. Scourge: “Ben tornato Cavaliere Sonic. Ti presento la mia sposa non che regina … Fiona The Fox”.  Costei guardava Sonic con aria fredda e sospetta. Sonic era confuso e non sapeva cosa dire.

CONTINUA …

  
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