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Autore: Gracefulness    19/03/2012    0 recensioni
Una ragazza è alle prese con uno dei problemi che più affliggono l'umanità:la ricerca della felicità.
Per le troppe lacrime,i suoi occhi quasi non esistono più,finchè incontra un bel giovane dal portamento elegante...
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non molto tempo fa,in una cittadina inglese,viveva una giovane ragazza di nome Lily,che piangeva ogni giorno,senza posa;aveva pianto così tanto che le sue iridi s'erano consumate a tal punto da scolorire,di modo che erano diventate così trasparenti da lasciar intravedere i vasi sanguigni che contornavano la pupilla.
Un giorno,non potendo più trattenersi dal piangere e sentendo l'esigenza di sfogarsi,uscì fuori dalla sua casa e cominciò a correre:i suoi occhi,consumati dal bruciore,erano quasi ciechi ormai,sembravano due fari nella neve.
Durante la sua fuga,incespicò su un masso e cadde accanto ad un cespuglio:quando cercò di alzarsi vide (anzi,intravide) una stradicciola che partiva dalla base del cespuglio e terminava presso una pozza d'acqua. Avvertì un po' di calore sul viso,da qualche parte proveniva una tenue luce che irradiava il piccolo sentiero e faceva luccicare quella fonte (quant'era profonda?) come una scatola di diamanti.
Grazie a quel bagliore,la sua vista migliorò,sebbene di poco,per cui potè percorrere con un po' di sicurezza il sentiero.
Arrivò fino alla fonte: sebbene i suoi occhi fossero copoerti da un velo sottile,riuscì a specchiarvisi: l'acqua era limpidissima e sul fondale si poteva scorgere dei fiori variopinti ( o erano pesci?). Scorse il suo riflesso sul velo dell'acqua e quando scostò quel che rimaneva del suo sguardo un po' più avanti le sembrò di vedere il riflesso di un'altra persona.
Come previsto,alzò il capo e le apparve davanti un giovane: notò solamente che era alto e dai capalli castani e che indossava una camicia bianca e dei pantaloni neri.
"Ciao,Lily"-le disse sorridendo- "Ti stavo aspettando".
"Chi sei,tu? Come fai a sapere il mio nome?"
Il ragazzo non rispose ma continuò a sorridere,le porse con grazia la sua mano; Lily,a sua volta,le porse la sua e aggirando lentamente la fonte si sedette sull'erba.
Il giovane prese posizione di fronte a lei e le disse,con espressione contrita: "Lily,è a causa mia see tu soffri così"
Lily potè solamente ascoltare le sue parole ma non riuscì a guardarlo,a quanto pare era quella strana,sovrannaturale figura che emanava quella tenue luce.
Quello proseguì: "Io sono l'Oggetto della tua Volontà,sono quello a cui tu aneli di più,sono la Volontà stessa". Tacque.
Alcune lacrime affiorarono agli occhi della ragazza,come piccole fiamme: "Tu non esisti! Sei solo un sogno,non ti ho mai trovato!"
"Come ti spieghi,allora,che io sono qui,davanti a te?" sorrise di nuovo e le prese le mani.
"Ti sto donando un privilegio,mostrandomi a te sotto quest'aspetto...In vero,io vivo in te,io sono te"
Lily si sforzò di osservarlo e disse :" Continuo a non capire,mi sembra di impazzire!"
Il bel ragazzo chiuse gli occhi e li riaprì subito:erano di un colore raro,celestiale,di un azzurro misto a verde,era come se tutti i cieli e tutti i prati della terra fossero condensati in quelle sfere.
"Ciò che cerco di dirti è che tutto quello che vuoi,tutto ciò di cui hai bisogno è dentro di te,sono io!"
"pul un essere così bello come te abitare in un corpo tanto misero?"
"Un giusto regnante è degno di una splendida dimora".
Detto questo,si diresse velocemente verso la fonte;la ragazza tentò di fermarlo con un secco "NO!" ma quello si tuffò rapidamente nell'acqua e scomparì.
Lily,disperata,si diresse subito verso quella fonte,annegò entrambe le braccia in essa,cercando di acchiapparlo per riportarlo in superficie,ma non ci riuscì,non c'era più.
Con angoscia,si portò le mani umide al volto...
Dopo pochi secondi,si ritorov di nuovo in casa sua,senza sapere come:al solo contatto coi palmi delle mani,il bruciore dei suoi occhi era passato.
Si diresse velocemente verso lo specchio:l'anello era diventato d'oro e i suoi occhi erano tornati neri di nuovo.
Aveva capito cosa doveva fare.
  
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