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Autore: Peace love and Glee    19/03/2012    0 recensioni
Cos'è successo prima che Quinn rimanesse incinta?
Prima che Rachel capì che Finn era il ragazzo giusto per lei?
Prima che Santana capì di amare Brittany?
Tutto quello che successe al McKinley prima del Glee Club, e con l'aggiunta di un nuovo personaggio inventato da me.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Martedì mattina:
all'ora di geometria. »


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Puck entrò nell'aula di geometria e vide, con una felpa blu di Victoria Secret con scritto in bianco 'Love Pink' Naomi Evans, seduta all'ultimo banco da sola che stava fissando lo schermo del suo iPhone.
Si avvicinò a Queen N e le chiese: «Questo posto è libero?» «Sì, siediti pure.» Rispose lei alzando lo sguardo dal suo telefono e sorridendo.
Tutti e due detestavano la geometria, infatti non appena iniziò la lezione cominciarono a parlare per ammazzare il tempo.
«E così alla ragazza più popolare della scuola non piace la geometria!» disse in tono ironico il moicano.
«Nessuno è popolare in questa scuola...» Rispose sottovoce la mora, giocando con una ciocca di capelli.
«Come dici?»
«Dico che per quanto io possa essere considerata bella da tutti, avere dei capelli lunghi, essere magra, simpatica, andare bene a scuola anche nelle materie che mi fanno schifo, o avere la carnagione sempre abbronzata anche in pieno inverno.. tutte queste cose non fanno di me una persona migliore o popolare o perfetta. Tutti noi abbiamo una lato che non conosce nessuno. E poi viviamo in Ohio: quanto credi possiamo essere considerati popolari?» Rise lei guardando fissa negli occhi il ragazzo.
«E' proprio per questo che tu sei nata a Los Angeles.» Esclamò Puck raccogliendo la matita che gli era caduta per terra.
Si scambiarono dei sorrisi, a Noah piaceva stare in compagnia di Naomi, lei sembrava così sincera su tutto ed era anche molto divertente. E sebbene Puckerman fosse considerato un cattivo ragazzo aveva sempre quel lato da 'ebreo simpatico e carino' che veniva a galla quando non era in compagnia di suoi amici della squadra di Football.
«Senti, posso farti una domanda?» Disse il ragazzo.
«Si certo. Dì pure!»
«Perchè tu e Quinn Fabray siete rivali? Insomma la bionda e la mora non dovrebbero essere tipo migliori amiche? Cioè è questo quello che ho capito guardando un episodio di Gossip Girl con mia cugina.» Si grattò la testa, in fondo a lui piacevano sia Naomi che la Cheerios.
«Gossip Girl? ah ah ah interessante! Comunque io non odio Quinn, diciamo che sarebbe anche simpatica se la smettesse di comportarsi come se fosse la vincitrice di Miss America, è così insopportabile quando fa la prepotente. Non tollero certe cose.»
«E' per questo che chiedi a noi giocatori di football di tirare granite agli sfigati?» Ridendo ribatté Puck.
«Tanto alla fine voi fate come vi pare e tirate sempre granite a tutti anche se io non ve lo chiedo. E poi riguardo questa storia ne devi parlare con Megan e Amber.» In tono un po' rigido rispose.
La prof. di Geometria, oramai anziana, non sapeva più fare le lezioni come una volta, spesso dimenticava le formule per risolvere i problemi e faceva venire qualche secchione a svolgerli alla lavagna mentre il resto della classe dormiva o si lanciava bigliettini con domande del tipo 'che fai oggi?' oppure 'con chi vai al ballo?'.
Queen N desiderava tanto tornare in vacanza a Los Angeles, dai suoi parenti, ma era bloccata in Ohio; fino al diploma almeno. Voleva riabbracciare suo fratello e giocare insieme a lui a baseball nel giardino della loro villa. Odiava la scuola, la giornata era sempre uguale.
Guardava Puck e sorrideva, per fortuna c'era lui a ravvivare un po' quella interminabile e noiosissima lezione, ma nello sguardo del ragazzo vedeva un'espressione preoccupata. Cosa c'è che non andava?
«Cos'hai Noah?» Gli mise una mano sulla spalla. «Sembri preoccupato..» Continuò lei.
«No.. niente. Va tutto bene, ero sopra pensiero..» Rispose Puckerman schiarendosi la voce, sapeva di essere un po' nervoso per la presunta relazione di Finn e Quinn, ma di certo non poteva dirlo alla sua compagna di banco.
Naomi sapeva che non andava 'tutto bene' ma annuì e fissando l'orologio posizionato sopra la lavagna pensò '3...2...1...' e il suono della campanella fece finire anche quella solita lezione di geometria.
La mora si alzò subito, non vedeva l'ora di andarsene: «Ciao Puck, ci vediamo a mensa.» Disse in tono dolce dando un bacio al ragazzo, lasciandogli il segno del lucidalabbra sulla guancia.
Noah rimase a bocca aperta e scuotendo la testa per dire di sì alla bellissima ragazza si accorse che ormai lei era già uscita dalla classe, con quella postura perfetta che solo Naomi Evans aveva.

Write.
Salve a tutti, mi chiamo Jennifer! Sono nata a Roma ma vivo in Francia da un anno ormai, e sono una Gleek. Devo ringraziare tutti quelli che leggono e recensiscono la mia storia! Grazie a tutti davvero. Faccio un grande saluto ad una persona speciale che legge il racconto di nome Naomi: la mia migliore amica che vive purtroppo in Italia.
Scusate se avete dovuto aspettare tanto per il nuovo capitolo ma ho davvero molto da fare!!
Ancora grazie a tutti! -Jennifer.

  
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