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Autore: bloodingeyes    19/03/2012    2 recensioni
-Dovresti dirglielo- esordì Stefan
-No- risposi seccamente per poi aggiungere con un sorriso –sai com’è… ci tengo alla mia vita!-
Scritta per il Flesh contest “Festa del papà” di NonnaPapara! e classificata quarta (479 parole, se il mio word non ha mentito)
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Super?'
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            -Dovresti dirglielo- esordì Stefan. Mi voltai a guardarlo: steso nudo sul mio letto, il volto arrossato dall’ultima sessione intensiva di sesso

            -Cosa?- gli chiesi a mia volta perplesso –e soprattutto a chi?-

            -A tuo padre! Dovresti dirglielo… -

            -No- risposi seccamente per poi aggiungere con un sorriso –sai com’è… ci tengo alla mia vita!- Stefan sbuffò e si mise carponi sopra al mio petto

            -Sei il solito esagerato!-

            -No, non esagero! Potrebbe uccidermi per una cosa del genere, da quando la mamma l’ha mollato non sai quanto è diventato sensibile a questo argomento… non posso dirgli che… insomma, hai capito!-

            -Peter!- sbuffò lui esasperato –Se sei così non ci si può fare nulla! Lui non può farci nulla!-

            -A parte spaccarmi la testa- Stefan sospirò ancora, ormai esasperato, e fece per andarsene –Hey, no! Non prendertela… prima o poi glielo dirò, lo giuro!-

            -Ma intanto dovremmo portare aventi questa cosa in segreto-

            -E non ti eccita?- gli chiedo, sorridendogli lascivo mentre lo trascino di nuovo a letto –fare tutto di nascosto? La paura di essere scoperti? Non ti stuzzica neanche un po’?- Stefan cerca di rimanere serio ancora per un po’ ma alla fine sorride, vinto, e ricominciamo a baciarci e rotolarci fra le coperte. Proprio quando sto per arrivare all’orgasmo, con la finezza di un rinoceronte che lo contraddistingue, mio padre butta quasi giù la porta a pugni mentre urla

            -Peter! Stefan! Urlate di meno! Vi sta sentendo tutto il vicinato, porca puttana!- per poi aggiungere a voce un po’ più bassa –Se dovete scopare per lo meno non urlate come se foste in un film porno!- e detto questo ritorna al piano di sotto a guardare la partita, alzando il volume al massimo

            -Mi si è ammosciato!- brontola Stefan mentre riprende fiato

            -Pure a me- gli rispondo mentre mi butto di nuovo sul letto accanto a lui. M’è passata la voglia di fare sesso dopo il mezzo infarto che mi ha fatto prendere mio padre

            -Comunque dovresti dirglielo- ribadisce Stefan –Insomma… ha accettato che tu sia gay, può benissimo accettare anche il resto!-

            -No, non può- gli rispondo io –mamma l’ha mollato per andare a fare l’eroina di una città dall’altra parte del mondo con addosso uno striminzito costume da cubista, se scoprisse che pure io ho dei superpoteri mi ammazzerebbe!-

            -Ma tu non sei sua moglie!-

            -Non importa, sono l’unica famiglia che gli rimane… è mio padre e non voglio dargli questo dispiacere… - Stefan mi mette il broncio e aggiungo nella speranza di rabbonirlo –però se la mia identità rimarrà segreta posso cercare di venire con te al campus per supereroi di nascosto, gli dirò che voglio prendere qualche lezione di balletto, così non gli verrà la malsana idea di cercare di venire agli allenamenti… - Stefan spalanca gli occhi sorpreso prima di saltarmi addosso. Lezioni di supereroismo prese all’insaputa dei genitori… iniziamo bene!

   
 
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