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Autore: tizianosmile    20/03/2012    6 recensioni
Uno su mille ce la fa, ed io ero quell'uno. Non ho mai voluto altro che quello: dimostrare il mio talento e ora ne avevo la possibilità, ma manca sempre qualcosa alla perfezione e a me mancava l'amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era da quando ero piccola che avevo un sogno: sfondare nel regno della tv, delle telecamere e videocamere. Certo solo uno su un milione ce la fa. Ma ero una tipa testarda e mi dicevo che se c’era la possibilità di solo uno su un milione bè, sarei stata io quell’ uno. E ora eccomi qui, davanti a macchine fotografiche e orde di fan impazziti. Avevo recitato, cantato anche, duettato pure, e doppiato. Tutti i servizi fotografici, e ogni film, ogni video, ogni cosa che avevo fatto per fare carriera era nella mia camera. Sì, ero una ragazza un po’ vanitosa, tenevo tutto ciò che mi riguardasse, ma non volevo perdermi neanche un articolo che parlasse di me. Tenevo perfino ogni articolo di gossip. Riguardo a quelli ne avevo una montagna. Ricordavo ancora il mio primo gossip: la relazione con un famoso attore con cui avevo recitato, Taylor Lautner. Non avevamo smentito perché, in primo luogo era tutta pubblicità al film che ebbe un successo inatteso e poi anche perché stavamo davvero uscendo insieme. La nostra storia era durata un anno, ma purtroppo era finita. Non per colpa di Taylor, neanche per colpa mia. Non riuscivamo a capirci, poi i nostri manager ci dicevano in tutti i modi che dovevamo rompere, anche per le nostre immagini, ma decidemmo comunque di rimanere amici e la nostra amicizia funzionò, nonostante fossimo stati insieme un discreto lasso di tempo. Però dopo quella storia, alcune mie fan mi insultarono a una manifestazione pubblica, in cui era presente anche Taylor. Per fortuna lui mi aiutò ma dopo quell’ esperienza con i fan, mi sono sempre tenuta un po’ in disparte. Mi veniva il magone quando sapevo che li avrei incontrati, perché non sapevo mai come avrebbero reagito, ma rimanevo sempre piacevolmente sorpresa. Certo sarò anche stata vanitosa e un po’ fifona, ma amavo davvero i miei fan e loro, d’ altra parte, non finivano mai di stupirmi. Quando m’ incontravano alcuni ragazzi urlavano, altri scattavano foto, altri ancora mi chiedevano di abbracciarli . . . e altri ancora piangevano. Quando li vedevo piangere facevano piangere anche me, non so perché, ma non ho mai superato quella fase. Forse perché nessuno ha mai pianto per me e vedere i miei fan piangere pur di vedermi, mi commuoveva ogni volta. Un giorno, il mio manager mi consigliò d’ iscrivermi su twitter e io lo feci. I miei fan, crescevano sempre di più. Ricevevo perfino i complimenti dai miei colleghi e questo mi rendeva ancora più felice di aver preso quella strada.
«Ariana ?», mi chiamò Ash, il mio manager.
Ero sdraiata su una poltrona a leggere una rivista con le cuffie dell’ ipod nelle orecchie e un biscotto in bocca, quando alzai lo sguardo dalla rivista che parlava del nuovo gruppo in cima alle classifiche. Alzai un sopracciglio. «Se è per un nuovo lavoro, ho già detto che questo mese mi prendo una pausa. Sai che domani ho l’ aereo che mi riporta a casa.»
Era vero. Sarei partita per tornare dai miei genitori che mi avevano sempre sostenuta nelle mie scelte, sbagliate, giuste o impossibili che fossero loro c’erano sempre stati e io non li vedevo da troppo tempo. Sospirai pensando a loro. Quanto mi mancavano. Mi mancava mia madre, anche se non avevamo certo un buon rapporto l’ amavo comunque e mi mancava mio padre, che consideravo il mio eroe. Inoltre mi mancava il mio vecchio amico d’ infanzia che non vedevo da tempo, troppo tempo. Grugnii quando Ash mi tolse le cuffie e la canzone diventò solo un leggero sottofondo.
«E’ importante, vuoi capirlo o no ?», disse lui.
Borbottai. «E va bene ! Che c’ è ?», chiesi scocciata.
Lui scosse la testa e mi guardò male. «Non torni a casa domani. Lavorerai questo mese, capito ?»
Mi alzai di scatto dalla poltrona e lo guardai male. «Ash, non azzardarti a dire cosa devo o non devo fare.»
«E invece per questa volta te lo dico. Farai come dico io una volta tanto ! E farai un video con i one direction, che tu lo voglia o no», detto ciò uscì dalla stanza lasciandomi sola.
Rimasi in piedi nella stanza come un ebete. Ash era davvero pazzo. E poi chi erano questi one direction ? Mi pareva di averli già sentiti nominare ma non ricordavo dove. Comunque non aveva alcuna importanza. Che diamine, avevo detto di essere in pausa, il che significava niente lavoro per un po’ ! Mi rimisi comodamente seduta sulla poltrona e ripresi la lettura della rivista di cui naturalmente avevo perso la pagina che stavo precedentemente leggendo, quando dal corridoio sentii arrivare delle voci. Ma che cazz . . . Mi alzai bruscamente, gettando la rivista sul tavolo di fronte alla poltrona e andai alla porta. Appoggiai l’ orecchio per origliare e una delle voci la riconobbi come quella di Ash. Le altre cinque voci non le conoscevo. No, un momento. Una voce, quella voce . . . veniva da ricordi lontani. Sorpresa aprii la porta di botto colpendo un ragazzo dalla carnagione ambrata.
«Ahiiiiii !», si lamentò cadendo a terra come un sacco di patate e tenendo una mano sulla faccia.
A occhi sgranati continuai a fissare il ragazzo. «Stai bene ? Non sapevo fossi dietro alla porta . . . », socchiusi gli occhi  e lo fulminai con lo sguardo, «Anzi, non sapevo proprio che fossi a Londra, che fai mi segui ? »
Lui alzò lo sguardo sorpreso su di me e, dopo avermi squadrata da capo a piedi, sorrise riconoscendomi. «Ariana ! »
Si alzò e mi venne ad abbracciare. «Non sai quanto mi sei mancata, Ariana ! Certo ritrovarci così, a Londra con te che mi sbatti la porta in faccia», disse allontanandomi e guardandomi storto, « . . . letteralmente, non è divertente. E fa male !»
Risi a crepapelle. Oh Zayn ! «Mi sei mancato anche tu, Zayn», dissi ricambiando il suo abbraccio.
Quando ci separammo, Zayn mi presentò ai suoi amici e, dopo le presentazioni seppi che erano loro il gruppo con cui avrei dovuto cantare insieme. Erano tutti di una bellezza mozzafiato, ma ero da sempre stata innamorata cotta solo di Zayn e di certo le cose non cambiavano in quel momento. Certo era un dormiglione, un vanitoso peggio di me eppure troppe cose ci avevano unito. E poi mi piaceva come mi guardava Lui. Come se fossi la più bella sulla terra. Mi faceva sentire . . . speciale ecco.
Passammo diverse giornate a suonare e cantare. A volte da soli e a volte con i suoi amici che ci guardavano curiosi. Mi piaceva di più quando rimanevamo soli, perché poi iniziavamo a parlare di noi e dei nostri sogni, di quelli realizzati e di quelli ancora da realizzare. In cuor mio, ero felice. Il destino aveva espresso il mio ultimo desiderio facendomi rincontrare con Zayn. Lo amavo e averlo vicino in quel mondo rendeva ogni cosa piacevole. E poi avevo sempre saputo che avrebbe fatto il cantante perché aveva una voce angelica.
Senza neanche accorgermene, il mese volò via come una foglia caduta dall’ albero in autunno e l’ ultimo giorno del mese ci fu il video ufficiale. Cantammo tutti quanti, ognuno un pezzo già stabilito. Era tutto perfetto, finché io e Zayn non rimanemmo soli. Cioè non mi sarebbe dispiaciuto rimanere sola con lui, però il mio manager aveva fatto i patti chiari: se volevo che la mia immagine rimanesse com’era, Zayn non doveva entrare nella mia vita privata. Per via delle sue fans gelose, diceva Ash. Ma secondo me era altro . . . iniziai a sospettare che si fosse preso una cotta per me, evidentemente la sua ragazza lo aveva lasciato. Bè peggio per lui. A volte era insopportabile. Possibile che non capiva, nessuno capiva, che Zayn era già nella mia vita privata da ben diciassette anni ?
Per fortuna ero una tipa che non faceva mai quello che le ordinavano gli altri. Presi uno sgabello e mi sedetti accanto a Zayn, che intanto stava sistemando alcune cose nella piccola borsa che si era portato dietro. Mi piegai per sbirciare cosa tenessi lì dentro di così prezioso e notai uno specchio. Tipico. Ma non si stava guardando, no. Lui stava guardando qualcosa con lo specchio . . . qualcosa alle sue spalle. Rise quando capii che avevo beccato cosa stava facendo.
Tornai alla mia postura dritta e incrociai le braccia al petto. Lo fissai con gli occhi socchiusi. «Hai finito di sbirciare nella mia direzione con lo specchio ? Girati e guardami una volta per tutte !», sbottai.
«Preferisco guardarti dallo specchio.» Sembrava triste.
Mi avvicinai a lui e gli misi una mano sulla spalla. Lui non si mosse. «Che cos’ hai Zayn ?», sussurrai vicinissima al suo orecchio.
Lui scosse la testa, « torna al tuo posto e lasciati guardare, va bene ?», rispose tenendo lo sguardo basso e lo specchio nella mia direzione.
Sospirai tornando a come stavo prima. «Non siamo più ragazzini, Zayn», dissi.
Ma non era veramente così, anche se avevo diciotto anni, per me, quando ero con Zayn, mi sembrava di tornare alla mia infanzia felice. Lui mi aveva reso bellissima quella parte della mia vita e ora non mi andava che ci fosse quel freddo specchio a dividerci.
Lui si girò verso di me come se mi avesse letto nel pensiero. «Eravamo felici da bambini. Neanche un problema.»
Lo vidi sorridere amaramente e corsi da lui, inginocchiandomi davanti a lui. «Perché adesso ci sono problemi ?»
Lui virò lo sguardo altrove e deglutì. Insistei. «Tu vedi dei problemi ?», sussurrai prendendo il suo viso tra le mie mani e fissando quei suoi occhi così profondi e sinceri e a un certo punto vidi scivolare sulla sua guancia una lacrime. La presi sul mio dito indice e la guardai. Era una lacrima di Zayn, ed era bella come Lui. L’ appoggiai su un fazzoletto e tornai a Zayn. «Perché non mi dici cosa c’è che non va ?», lo supplicai.
Lui mi guardò. «Se te lo dicessi dovrei ucciderti dopo», disse lui sorridente mestamente.
«A me non m’ inganni, Zayn !», dissi atterrandogli sopra e fissandolo. Lui cinse i miei fianchi con le braccia e rotolò sopra di me. Lo fissai. «Perché ti comporti così ?», gli sussurrai accarezzandogli una guancia umida.
Lui scosse la testa. «Non voglio rovinare la nostra amicizia», disse scostandosi.
Lo fermai appena in tempo cingendo la sua vita con le mie gambe. «Ma quale amicizia ? !», sbottai. «Non lo vedi che è tutta un enorme bugia ? Non siamo mai stati amici, io ero gelosa delle tipe che frequentavi tu, anche se per poco, tu eri geloso di me. E fatico a controllarmi qui, sotto di te. . . », dissi vedendolo sbarrare gli occhi.
Stavo per fingere una risata e dire che fosse tutto uno scherzo, anche se non lo era, quando Zayn premette le sue labbra voraci sulle mie. Avevo gli occhi spalancati per la confusione, ma passò tutto in un lampo quando Zayn alzò la mia camicetta leggera. Mi strinsi a lui e chiudendo gli occhi ricambiai il suo bacio. Era la prima volta che qualcuno mi baciava così, né Taylor né Petty né Hayden lo avevano mai fatto, eppure erano decisamente più grandi e maturi di Zayn. Ma forse il punto era che potevano essere anche Johnny Depp o chiunque altro, non cambiava la situazione: il mio corpo sapeva quello che voleva e quel che voleva era Zayn.
Mi scostai da lui e lo guardai. «Cosa significava ?», chiesi speranzosa. Vedendolo intrecciare le dita alle mie e guardarle unite, sospirai. Alzando come prova le nostre dita intrecciate dissi: «Questo cosa significa ?», chiesi dolcemente.
Lui finalmente mi guardò e sorrise come sapeva fare sempre lui, togliendomi il respiro. «Significa che non possiamo più nascondere ciò che proviamo. Significa che dobbiamo vivere questa cosa tra noi», disse muovendo le mani tra i nostri due corpi, «Viverla fino in fondo, perché ci meritiamo di essere felici.»
«Questa cosa ? Zayn, io a questa cosa posso già dare un nome . . . », sussurrai.
Lui mi accarezzò una guancia e sorrise. «Chissà magari è la stessa cosa a cui penso io . . . »
Sospirai aspettando che continuasse. Vedendo che non proseguiva allungai il collo e lo baciai di nuovo, prendendolo di sorpresa. Non rimase fermo a lungo, superata la prima fase, andò oltre con la lingua. Assaporammo e gustammo tutto l’ uno dell’ altra e poi passò al collo. Quando tornò a baciarmi sulle labbra, si muoveva più lento e delicato.
«Amore . . . », sussurrammo insieme, nell’ oscurità della stanza.
 
 
 
 
 
 
MySpace: Salve a tutti gente ! Allora per prima cosa questa (seconda) one-shot l’ avevo già scritta da un po’ di tempo ma non avevo mai avuto tempo di caricarla e poi volevo vedere come andava l’ altra one-shot. Ok, l’ altra è piaciuta quindi ho voluto mettere anche questa. Vi siete accorti che ci sono due banner ? il primo è di questa os di Zayn (ovvio c’è Zayn ) mentre l’ altro è un collegamento alla os di Niall (ovvio c’è Niall èé ) dato che non riesco a mettere il banner ora che è già pubblicata.
Bgfsctfbudfitfuifstui il primo banner, quello di Zayn e Ariana, me lo ha fatto @69withpayne che qui su efp è yeahbuddie mi pare. Mentre quello di Niall l’ho fatto io. =.= E la differenza di vede direi ahahahah comunque. Ditemi cosa ne pensate della mia os, se vi piace o anche se non vi piace. Accetto le critiche, l’ ho sempre detto!
Quindi recensite, per favore, non passate avanti e basta. çç e per chi volesse cercarmi su twitter sono @69withoran (ho cambiato nick dato che l’altro –paynsonrules- mi piaceva, sì, ma non m’ispirava molto e poi era legato a non proprio bei ricordi, diciamo e poi mi andava di cambiarlo ahahah odio avere cose troppo vecchie, mi fa sentire vecchia.== no comment ahahahahahhahah), comunque detto questo, vi saluto e ultima cosa, vi prego recensite! e.e
much love,
stylinsonrules 




  
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