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Autore: Petit Usagi    20/03/2012    2 recensioni
L'acqua e il fuoco che si incontrano e si scontrano. Due persone l'una l'opposto dell'altra. Michiru e Rei...due ragazze che mai le nostre fantasie avrebbero visto insieme!Un incontro...un piacere inaspettato...!Se volete sapere cosa succede, bhe...non resta che leggere ;)...poi fatemi sapere che emozioni vi suscita questa storia, per me è importante sapere cosa provate leggendo le mie storie e vostri consigli mi fanno andare avanti!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Michiru/Milena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Ho imparato in fretta a cavarmela da sola; i miei genitori erano artisti: mia madre violinista e mio padre suonava il piano. Erano sempre in giro per il mondo ad esibirsi nei più grandi e famosi teatri insieme ad altri talentuosi come loro e quindi sono cresciuta con la compagnia del maggiordomo e della mia amorevole balia Risa.
Non mi sono mai sentita davvero sola quando ero piccola; Risa mi coccolava e non mi faceva mai mancare l’affetto di una madre. Tant’è che un giorno, finii per chiamarla “mamma”.
Alle elementari, iniziò il periodo più difficile. Le parole molte volte feriscono più dei gesti… e ancor di più quando sono le parole sincere di un bambino “Tu non hai i genitori. Sei stata adottata dai tuoi domestici!”, “I tuoi genitori ti hanno abbandonata e sono in giro per il mondo senza di te perché non ti vogliono!”.
Non ho mai reagito a quelle parole perché in fondo sapevo… che avevano ragione. I miei genitori mi avevano abbandonata e non servivano certo i regali che mi inviavano da ogni parte del mondo. Ogni giorno all’uscita da scuola vedevo mamme e papà che attendevano i loro bimbi.
Ad aspettare me c’era Risa. Ero felice… comunque.
I miei genitori non si erano degnati di venire alla consegna del diploma di scuole elementari… e nemmeno a quello delle medie. Ma non ho mai fatto loro una colpa di tutto questo. Non sentivo la loro mancanza non avendoli mai avuti davvero accanto; era come se non li avessi mai conosciuti. Non esistevano e per loro non sapevo ben decifrare che sentimenti provassi.
 
La mia vita iniziò a cambiare all’entrata alle scuole superiori. Ero diventata una bella ragazza, corteggiata da tutti; finalmente i miei genitori non erano più un problema, anzi, i miei amici li stimavano perché ne conoscevano le grandi doti artistiche e la loro fama.
E anch’io era stimata per la mia bravura col violino, strumento che avevo imparato a suonare fin da piccola e che iniziai a suonare anche nel teatro di Tokyo. Inconsapevolmente stavo percorrendo la stessa strada dei miei genitori… ma al contrario loro, io ero sola… se me ne fossi andata, non avrei fatto soffrire nessuno.
 
Fu al liceo che conobbi Haruka e, devo ammetterlo, in un primo momento pensai che fosse un ragazzo. Un bellissimo ragazzo. Indossava la divisa maschile: camicia bianca, cravatta, giacca e pantaloni. Niente mi lasciava pensare che sotto quei vestiti si celasse una ragazza.
Quando i suoi occhi si poggiarono su di me, sentii un brivido lungo la schiena e il mio sesto senso mi disse che il mio cammino si sarebbe presto incrociato col suo.
Ben presto nacque un’amicizia con lei; rimasi male quando scoprii che in realtà era una ragazza. Mi ero innamorata di lei pensando fosse un uomo. Ma pian piano, col passare del tempo, scoprii che in realtà ero innamorata di lei al di la del suo sesso.
Non potevo fare a meno di pensarla, di stare in sua compagnia. Con lei mi sentivo protetta e insieme eravamo la coppia più invidiata di tutto l’istituto. Solo io sapevo che lei era una ragazza; dopo le scuole medie, aveva deciso di non rivelare più a nessuno la sua vera identità.
Il fatto che con me o avesse fatto, mi lusingava. Decisi di mantenere il suo segreto e rispettare la sua scelta.
Avevo paura che i miei sentimenti si trasformassero presto in amore; la mia preoccupazione non era l’amore per una donna, bensì l’amore per una persona che avrei potuto far soffrire. Non volevo che qualcuno soffrisse come avevo sofferto io per la mancanza delle persone amate accanto.
Se la mia passione per il violino mi avesse portata lontano da Tokyo, avrei dovuto abbandonarla. Ma inaspettatamente, una sera, dopo un mio concerto, Haruka entrò nel mio camerino, mi si avvicinò e mi sussurrò all’orecchio “Ovunque andrai… sarò con te! Non ti lascerò mai sola!”.
Quella frase fu un colpo al cuore.
 
Un giorno andai a casa sua. Era la prima volta che andavo da lei e mi sentivo abbastanza emozionata; mi aveva avvisato che abitava da sola e di non badare al casino che avrei trovato. Avevo sorriso a questa sua affermazione.
Eravamo nella sua stanza, tappezzata di poster di piloti di F1 e di moto GP. Iniziammo a studiare, l’una accanto all’altra. Poi “Michiru…” mi girai verso di lei e mi ritrovai con le sue labbra sopra le mie.
Lo stupore iniziale lasciò subito il posto a una sensazione diversa. Un misto tra imbarazzo, dolcezza e passione. Haruka mi distese a terra, e iniziò a baciarmi sempre più appassionatamente. Le sue mani iniziarono a sbottonare la camicia e poi scesero… sulle mie gambe, poi sempre più su.
Non riuscivo a liberarmi da quella che era ormai la morsa di Haruka. La passione stava lasciando il posto alla paura. Non volevo… non in quel momento…
Non avevo problemi ad arrivare a quello con lei; in fondo la consideravo un ragazzo. Il mio ragazzo. Era solo che non volevo bruciare le tappe.
Quando riuscii a liberarmi, le diedi uno schiaffo in pieno viso, raccolsi i miei libri e scappai via, lasciandola lì, seduta a terra.
Non tentò di seguirmi per scusarmi. Credo avesse capito subito lo sbaglio che aveva fatto. Il giorno seguente a scuola decisi di far finta che non fosse successo nulla.
 
Poi, qualche mese fa è arrivata Rei. Non ricordo bene quale strano meccanismo è scattato nella mia mente, ma fin da subito ho avvertito il forte desiderio di averla per me. Era così simile a me, bella, eterea, regale anche nel suo abito da sacerdotessa. Seria, ammirata da tutte le ragazze che frequentavano il tempio.
Quello che è successo con lei, è stato qualcosa di unico. Pensavo di desiderare di vivere tutto quello con Haruka, invece sono stata felice di averlo fatto con Rei. Eravamo acqua e fuoco che si scontravano e come si sa, l’acqua spegne le fiamme… e le fiamme della passione,si sono purtroppo spente in fretta per colpa dell’acqua… per colpa mia.
Però, messa davanti alla scelta… Haruka o Rei, mi sono sentita spiazzata. Non volevo rinunciare a nessuna delle due. Ho pensato che il tempo avrebbe sistemato tutto. Pensavo che così, la passione tra me e Rei, potesse diventare amore. Non ho voluto decidere io della loro felicità o infelicità; non volevo fare come i miei genitori, che hanno deciso loro per me e mi hanno abbandonata. Invece, così pensando, le ho fatte soffrire.
Per fortuna Rei è una ragazza matura, non solo è riuscita ad aprirmi gli occhi, ma ha fatto sì che io facessi la mia scelta anche se inconsapevolmente.
 
Ora ho di nuovo accanto Haruka; si sta impegnando per riconquistarmi e voglio vedere di cosa è capace. Rei, anche se crede che io non lo sappia, si vede con un ragazzo, Otani. Sono sicura che tra loro nascerà una bellissima storia d’amore e spero che non si dimentichi di me; immagino che per lei sia difficile potersi rivedere di persona con me, ma non voglio rinunciare alla sua amicizia, per cui un giorno ci rivedremo, ne sono certa.
E’ andata così. Quello che sembrava un amore nuovo, è stato solo un assaggio di paradiso. Ma credo che un altro assaggio… molto più lungo, potrà esserci con Haruka e questa volta, in paradiso, ci voglio rimanere con lei.
 
Rei, prima o poi riusciremo a rivederci di persona e stare insieme guardandoci negli occhi e ripensando ai momenti vissuti insieme. Momenti che rimarranno nostri per sempre! 








˙·٠•●♥  E anche questa long volge al termine. Spero come sempre di non deludere nessuno con questo capitolo finale. Abbiamo visto prima i pensieri di Haruka, poi di Rei...Adesso vediamo cosa pensa Michiru, donna attorno a cui è ruotata tutta la storia. La coppia Michiru/Haruka non potevo separarla e alla fine sono tornate insieme; non è escluso che su di loro possa scrivere ancora qualcosa...ma sicuramente sarà più affine al manga e ci sarà poco di inventato. Ora potrò dedicarmi completamente alle "Origini di Silver Millenium" di cui ci sarà presto un aggiornamento. Fatemi sapere un vostro parere su questa storia che è arrivata alla sua conclusione!♥●•٠·˙
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