20/03/2012
1 recensioniFirst (French) Kiss
Correva Niall, correva veloce tra i corridoi della scuola, poco curandosi del fatto di aver spinto almeno una decina di persone che si voltavano a guardarlo stupite, arrabbiate forse anche confuse, visto che Horan era una ragazzo molto calmo.
Destra, sinistra, ancora sinistra e poi dritto.
Aveva già controllato la mensa, le aule al piano superiore e quelle al piano inferiore, l’aula magna e perfino i bagni femminili – non interesserà a nessuno sapere come -, ma niente, nessuna traccia della sua bella, almeno fino a quando non gli venne in mente il cortile ed iniziò a correre come un forsennato verso l’esterno.
L’autobus era fermo e una gran folla di ragazzi e ragazze era tutta raggruppata intorno, aspettando di poter salire per ritornare a casa dopo un mese di lontananza; e fu lì che Niall riconobbe Audrey, anche in lei in coda insieme a delle sue amiche con cui parlottava gesticolando animatamente. Era lontana, quasi imboscata al centro dell’enorme gruppo e praticamente inavvicinabile, e il ragazzo si sentì salire un groppo in gola al solo pensiero di non poterla salutare.
Fu un attimo, un colpo di fortuna a tutti gli effetti: quasi aspettasse qualcuno, Audrey si voltò ed i suoi occhi nocciola incontrarono quelli cerulei dell’Irlandese, che sentì avvampare quando notò che la ragazza stava cercando di aprirsi un varco nella folla per poter passare.
«Niall, che ci fai qui?» chiese; il suo Inglese era a dir poco perfetto, ma si riusciva ugualmente a distinguere la cadenza parigina – specie quando diceva Naiàl.
«Niente… Cioè, stavo passando e ho visto l’autobus… E ho pensato di salutarti», chiaramente imbarazzato e impacciato, il ragazzo prese a dondolare con le gambe. «Sì, insomma… Quindi… Ci si sente».
«Certamente, ne sarei molto felice» confermò Audrey mentre i suoi compagni iniziavano a sparire fra i gradini del bus.
Il tempo stringeva e Niall sapeva che doveva dire qualcosa, che voleva dire qualcosa, solo che le parole gli restavano intrappolate sul fondo della gola e non ne volevano proprio sapere di uscire.
Si passò una mano fra i capelli biondi, prese un respiro e cominciò: «Senti, Audrey, il fatto è che tu…».
E lì accadde quello che nemmeno lo stesso Horan aveva osato sperare: spinta da chissà quali emozioni, Audrey premette velocemente le labbra contro quelle di Niall, evitando così al ragazzo la fatica di dover parlare.
Fu un bacio più dolce che lungo, ma i due ebbero l’impressione che il tempo intorno a loro si fosse fermato e quando la bella Francesina si staccò dalle labbra del felice Irlandese, gli rivolse un ampio sorriso contento e vagamente imbarazzato che il ragazzo contraccambiò con tanta tenerezza.
«Spero di sentirti presto, Niall» sussurrò prima di voltarsi e sparire anche lei dietro la portiera dell’autobus.
Il ragazzo rimase fermo impalato, aspettando che il veicolo partisse portandosi dietro il suo primo bacio.
La campanella era suonata già da parecchio e la Professoressa l’avrebbe sicuramente messo in punizione, ma ne era valsa la pena, eccome se ne era valsa la pena!
I still don't have a reason...
Sì, ancora non so bene perchè ho scritto questa shot... Cioè, era da tanto che non scrivevo e poi me ne esco con una storiella idiota come questa.
Va bè, diciamo che la colpa è di mia sorella, che è entrata in fissa con i 1D e che mi parla solo di Niall dalla mattina alla sera...
Aggiungete anche Twitter e tutte le directioners che scrivono intere biografie dei One Direction e il gioco è fatto.
E adesso che ho pubblicato, torno alla Chimica T.T
Sentitevi liberi di lanciarmi tutti i poodori che volete u.u
Grazie <3
Aine