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Autore: Baude    21/03/2012    13 recensioni
Blaine non si fida di Sebastian. Il neo-Warbler dovrà dunque tentare di dimostrare alla propria ossessione di tenerci davvero. Una storia trita e ritrita,insomma.Peccato che si mettano di mezzo tutti gli altri Warblers, pur non essendo stati interpellati,e quello che ne vien fuori è una gran confusione. Quando il detto"chi trova un amico trova un tesoro" diventa una colossale balla e gli "amici" in realtà sono delle vecchie zabette cinguettanti...
[Attenzione:i personaggi potrebbero risultare alle volte OOC]
[Sebastian\Blaine e Sebastian\Thad]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Warblers/Usignoli
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ed eccoci qui con l’ultimo e odiato capitolo.
 
C’ho messo un po’ per iniziare a scriverlo. Non tanto per la difficoltà,quanto per l’idea. L’idea che sia l’ultimo mi deprime.
 
Mpf.
 
Non posso far altro che ringraziare. Ringraziare chi ha reso possibili questi 24 capitoli. Chi ha recensito,chi ha letto,chi ha sorriso alle battute sconce di queste ragazzine.
 
Davvero,senza tutto questo sostegno non sarei qui a cliccare sull’opzione “Completa”.
 
Grazie per avermi dato la possibilità di rendere “parole scritte” ciò che avevo in testa,spero che il finale non tradisca le aspettative.
 
Lo so,avevo annunciato che avrei pubblicato domani pomeriggio,ma un volta iniziato a scrivere,il capitolo si è praticamente fatto da solo …!
 
Niffer,tutte pronte!
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Nick Duvall si voltò ancora una volta.
 
Era tutto pronto.
 
Di sicuro l’avrebbe presentato anche come prossimo progetto di scienze.
 
Prima doveva superare la prova Jeff.
 
Era atterrito dal giudizio di Jeff,in confronto una commissione da Nobel era nulla.
 
L’aiuto del Responsabile-Illuminazione dell’auditorium degli Warblers era stato provvidenziale.
 
Sperò con tutto se stesso di aver reso chiaro il messaggio.
 
Spense le luci e con un’ultima occhiata chiuse la porta.
 
 
 
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-Ricordami nuovamente il motivo della tua presenza,Sterling- sbuffò Sebastian cercando una via di fuga.
 
Jeff lo stava seguendo da un quarto d’ora buono.
 
-E’ il mio compleanno.- rispose.
 
-Dunque?- domandò stizzito. Girò a sinistra e prontamente il biondo lo imitò.
 
-Posso fare quello che voglio. E darti il tormento è nella mia lista.- disse fingendo un’espressione innocente.
 
-La tua fidanzata?- chiese Smythe continuando a marciare.
 
-Sparito.- rispose mesto Jeff.
 
Il suo ragazzo aveva reso il suo risveglio memorabile.
 
Nick quella mattina si era legato.
 
Nel vero senso della parola. Legato alla testata del letto.
 
Che meraviglioso regalo.Oltre che il lato piacevole della faccenda,Jeff avrebbe potuto vantare,al prossimo “ce l’ho\mi manca” con il Kamasutra,di aver fatto quella posizione tanto strana di cui solo Thad aveva il primato.
 
Peccato che poi si fosse dissolto nel nulla. -Ossigenato,non pensare troppo. Ti sta fumando il cervello.-lo schernì Sebastian portandosi nella sala d’ingresso della Dalton.
 
-La simpatia.- annunciò Sterling.- e comunque,francese-mangia-rane, sappi che per oggi ti risparmio.-
 
Sebastian alzò un sopracciglio- Cosa stai farneticando?-
 
-Thad.Non ti prendo a calci da qui a Parigi,solo perché non c’è abbastanza gente in giro che possa assistere e perché non ho le scarpe adatte.-
 
Smythe si fermò di colpo e fronteggiò l’altro- Ascoltami bene,testa bionda. Non ho intenzione di ripetertelo. L’unico al quale debba dar conto delle mie azioni è Harwood. Chiaro?Non agisco a caso. Vuoi giocare a fare il papà premuroso?Prego. Ma non metterti tra noi. Non provare ad allontanarlo da me. Me ne frego del vostro rapporto,portamelo via e ti assicuro che renderò la tua platinata vita un inferno.-
 
Jeff non distolse lo sguardo e ,terminata quella minaccia,sorrise.- Sei proprio andato d’ormone per il piccolo Thad,eh?- chiese iniziando a camminare all’indietro.
 
-Sterling cosa_?- ma tutto gli fu abbastanza chiaro quando vide il sorrisino di trionfo che troneggiava su quella faccia da idiota.-Hai fatto un gioco mentale,con me?!- quell’ossigenato voleva portarlo ad una dichiarazione del genere.
 
-Mi assicuravo solo delle intenzioni che avessi.- si giustificò continuando a camminare all’indietro e sogghignando.
 
-Scappa.- gli consigliò Smythe.
 
-Come?- domandò perplesso il festeggiato.
 
-Sto per malmenarti,è il tuo compleanno. Mi sembrava giusto avvisarti.-
 
 
 
 
 

 
 
 
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Quel giorno erano tutti spariti.
 
Nick e Jeff non si erano ancora visti.
 
Ma fin qui nulla di strano,probabilmente si erano rintanati da qualche parte.
 
L’assenza del proprio pseudo-ancora-non-sappiamo-come-definirlo-ragazzo,invece gli destava qualche sospetto.
 
Aveva saputo di Michael.E per quanto inizialmente quel gesto avesse offeso il suo orgoglio-maschio,era arrivato alla conclusione che in fondo non gli importasse granchè.
 
Sebastian Smythe era così e Michael si era comportato da stronzo.
 
La partita si era conclusa con un pareggio.
 
Thad sperava sinceramente di incontrare Jeff prima della fine della giornata.
 
Voleva fargli gli auguri e sincerarsi del fatto che il proprio consiglio fosse stato messo in atto.
 
Loro consiglio. Doveva iniziare ad includere anche Sebastian.
 
Rabbrividì,quello faceva di loro una coppia.
 
Anche spalmarsi contro ogni superficie,faceva di loro una coppia. Regalarsi oggetti o pretendere l’esclusiva sulle prestazione sessuali dell’altro,faceva di loro una coppia.
 
E fu fortunato.
 
Un Jeff Sterling completamente affannato,si scapicollò giù dalle scale.
 
-Thad.- sbuffò avvicinandosi a lui di corsa.-Toglimelo.-
 
Harwood non capì subito.
 
Che giochi strani stavano facendo lui e Nick?
 
Si augurò che di mezzo non ci fossero fruste o robe del genere. Non avrebbe retto,sarebbe stato un po’ come vedere i propri genitori fare sesso. Da shock.
 
Ma si sbagliava.
 
Sebastian,furente quanto bello, lo rincorreva.
 
Harwood si appuntò di non farlo mai arrabbiare.
 
Jeff lo raggiunse e si fece scudo con il corpo del ragazzo.
 
-Harwood,togliti di mezzo.- ringhiò Smythe tentando di afferrare Sterling.
 
Il ragazzo biondo però,si mosse di lato,sempre stando dietro le spalle di Thad.
 
-Mi dite che diamine succede?.- chiese esasperato da quella situazione.
 
Quei due non sarebbero mai andati d’accordo. Andavano a giorni alterni. I giorni pari Jeff tentava di uccidere Sebastian, i giorni dispari Sebastian tentava di uccidere Jeff.
 
-Per una dichiarazione d’amore…- sbuffò Sterling.
 
-Posso avere delle spiegazioni?- domandò spazientito Harwood direttamente a Sebastian.
 
-Ha fatto un giochino di psicologia inversa.- borbottò Smythe allungando la mano,ma prendendo aria invece che i capelli del biondo.
 
 
-Volevo capire le sue intenzioni.- ammise Jeff indietreggiando.
 
 
Thad sbuffò rassegnato. Si sarebbero scannati a vita,quei due.
 
“A vita”,rimase quasi folgorato.
 
Serviva un piano d’attacco per salvare Sterling,e anche alla svelta.
 
-Puoi farti da parte?- chiese spazientito Sebastian.
 
-No.- tornò sulla terra Harwood mentre Jeff, cercando di non farsi notare ,si allontanava di soppiatto.- Ho troppi vestiti addosso. Mi danno fastidio.-
 
L’avversario decise di patteggiare.
 
Sabastian capì subito l’antifona,dimenticandosi completamente del platinato idiota che aveva inseguito per tutta la Dalton.
 
-Quindi,vado…?- domandò Jeff tentando di capire quanto quei due gli stessero dando retta.
 
Nulla. Persi nelle loro sconce promesse mentali.
 
-Ciao,allora.- disse ad alta voce.-Me ne vado.- annunciò.
 
-Si,ciao.- rispose brusco Sebastian senza nemmeno guardarlo,ma iniziando a cercare una possibile aula deserta dove rinchiudersi con Harwood per le successive due ore.
 
-Ingrato.- sbuffò Jeff. E dire che era anche il suo compleanno,avrebbe dovuto ricevere più attenzioni.
 
Si voltò,dirigendosi verso le scale,ma Thad lo fermò giusto in tempo.
 
-Jeff!- lo chiamò.-Si è fatto legare?-chiese.
 
-Oh.- rispose il biondo sorridendo sornione.-Si è fatto trovare già legato.-

 
 
 
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-Ehi,bel ragazzo.-
 
Jeff si voltò e vide venirgli incontro un sorridentissimo Nick Duvall.
 
-Dove sei stato?- domandò mettendo su il broncio il festeggiato.
 
-Adesso vedrai!- rispose entusiasta il ragazzo.
 
Sterling lo guardò perplesso.
 
-Dai.- lo tirò su di peso.- Vieni.-  iniziò a tirarlo per la manica.
 
-Ma dove?- chiese Jeff.
 
-Sorpresa.Regalo- gli si parò davanti Nick.-Ma prima:occhi assolutamente chiusi,signor Sterling-
 
 

 
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Questa volta toccò a lui.
 
Camminarono per un bel po’.
 
Ma Jeff si fidava ciecamente di Nick. Si sarebbe fatto condurre ovunque,senza il minimo indugio,ad occhi chiusi.
 
Probabilmente erano usciti dalla Dalton. Lo capiva dall’aria diversa e dal fatto che non fosse pavimento quello che aveva sotto i piedi,ma un prato.
 
Si fermarono poco dopo e udì Nick trafficare.
 
Un serratura che scattava e un catena che veniva fatta scivolare via.
 
Un lucchetto probabilmente,ma perché?
 
Udì un rumore abbastanza forte,un portellone scansato con forza e poi il buio.
 
Sebbene fosse ad occhi chiusi,Jeff si rese subito conto di essere entrato in un ambiente chiuso e senza luce.
 
-Ok.- Nick era leggermente affannato- Apri.-
 
Ma non cambiò molto. Si diede il tempo di abituarsi a tutta quell’oscurità.
 
Iniziò piano piano a distinguere le forme.
 
Nick era accanto a lui,ma per capirlo non aveva bisogno di luce. Ne avvertiva il calore,sempre.
 
L’ambiente era abbastanza ampio e poco arredato.
 
C’erano degli strani oggetti che pendevano dal soffitto,forse lampade?
 
-Allora.- prese un gran respiro Duvall.- Abbiamo poco tempo. Ho affittato il capannone per altre due ore e spero siano sufficienti.-
 
Jeff si voltò istintivamente verso di lui cercando di capire che cosa stesse succedendo.
 
-Ti servirà questo.- e gli mise in mano un oggetto rettangolare.
 
Sterling ne tastò i contorni e facendo scorrere le dita si accorse che c’erano dei tasti.
 
Un Telecomando.
 
-Cosa_?- domandò.
 
Forse era tonto,ma davvero non riusciva a capire.
 
-Schiaccia il primo pulsante.- disse semplicemente Nick.
 
Il ragazzo eseguì e subito apparsero dei puntini luminosi sulle pareti e sul soffitto.
 
Stelle.
 
Jeff alzò il viso per poterle vedere meglio. Erano bellissime.
 
Fece scorrere lo sguardo da destra a sinistra e finalmente riuscì a distinguere i contorni del proprio ragazzo.
 
Guardava lui. Non le stelle. Nick aveva occhi solo per Jeff.
 
-Sono bellissime.- ammise ammirato.
 
-Sei cresciuto in una metropoli,volevo farti vedere realmente le stelle.-
 
E Jeff sorrise.
 
-Ok,altro tasto.- abbracciò il ragazzo biondo da dietro e insieme pigiarono.
 
Gli strani oggetti penzolanti si illuminarono.
 
Azzurro,Giallo,Rosso. Messi uno dietro l’altro.
 
Sterling li osservò meglio da vicino.
 
-Nick,sono pianeti?.-
 
Mercurio,Venere,Terra,Marte.
 
Iniziava a capire. Duvall sorrise
 
Il festeggiato notò,però, una pedana vuota.
 
Non riusciva a comprenderne il motivo.
 
Dopo aver fatto scorrere le dita sulla superficie di Mercurio,si avvicinò a quello spazio vuoto.
 
Quella era la riproduzione del Sistema Solare. Era dettagliata,curata nei particolari, ma…
 
-Nick,ma dov’è il Sole?-
 
E si posizionò esattamente al centro della pedana,davanti a tutti quei pianeti.
 
-Il Sole sei tu,Jeff.-e la stanza si illuminò definitivamente.
 
 
 
 
 
 
FINE
 
 
 

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Si conclude così la mia impresa titanica. Non credevo di farcela. E invece,unicamente grazie al sostegno ricevuto,siamo qui. Spero di avervi divertiti,in parte magari anche emozionati e intrattenuti. Non sarà l’ultima. Non so se questo sia lo spazio più adatto per dirlo,ma sto già lavorando ad un’altra storia. Non proprio un sequel. Ambientata molti anni più in là,con le nostre zabette cinguettanti oramai adulte.
 
Ancora Grazie.
 
Denise. 

   
 
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