Jill sfondò la porta con un calcio, fiondandosi subito dopo all’interno della stanza. Una grande nausea e un forte senso di claustrofobia la pervasero, facendole quasi perdere i sensi. Da quando si era svegliata in quell’edificio, le erano sorte molte domande, dove era Chris? Cosa c’entrava sua sorella Claire in tutta quella storia? Perché si trovava lì? Accese la torcia della pistola e iniziò a cercare qualche indizio sulle molte scrivanie che la circondavano, ma a parte caffè vecchio di settimane, non trovo granché. La testa le faceva troppo male per continuare a camminare, così decise di sedersi per qualche secondo e riflettere sul da farsi. Era da ore ormai che perlustrava l’ospedale, ma dell’agente Redfield non vi era alcuna traccia. Aveva scarabocchiato una mappa del luogo, segnando le porte aperte e quelle chiuse. Quella dove si trovava era l’ultima stanza non serrata, l’ultimo posto dove avrebbe potuto trovare qualcosa di interessante, chiuse gli occhi e cercò di pensare ad altro.
La mano di Chris sanguinava copiosamente, era legato ad una sedia in una stanza buia. Non ricordava nulla, tranne una misteriosa donna che gli sparava. L’aveva ferito alla mano. Stava pensando a Jill, si chiedeva da ore dove fosse finita, sperò che fosse ancora viva. Sin dai tempi della S.T.A.R.S. quando si erano conosciuti, erano diventati inseparabili. Affrontavano ogni difficoltà insieme, combattendo l’Umbrella Corporation e qualsiasi altra organizzazione bio-terroristica che minacciava l’equilibrio del mondo. Erano ormai abituati a questo genere di situazioni, l’essere legato in una stanza buia non lo spaventava, sapeva che qualcuno lo avrebbe aiutato prima o poi. Ad un tratto si ricordò di quello che Ada Wong gli aveva detto prima di sparire nel nulla, aveva parlato di Jessica Sherawat e della sua personale vendetta contro la BSAA. Quella donna li aveva traditi non molti anni prima, durante la crisi della città di Terragrigia, sulla nave Queen Zenobia. Ricordava tutto come se fosse ieri, era una persona intelligente e spietata.
Claire abbracciò Leon scoppiando a piangere, “Mi sei mancato così tanto!” esordì lei tra un singhiozzo e l’altro. Si sedettero al bar dell’aeroporto per parlare con più calma. “Claire la situazione non è tranquilla come credevamo, Jill e Chris sono scomparsi durante un’importante investigazione. Nel sonno mi hai confessato l’omicidio di Ada Wong! Credo tu abbia avuto una visione dal futuro.” Claire lo guardò basita, disse di non ricordarsi nulla. Leon continuò a parlare: “Mi hai inoltre detto che la sua morte non avverrà per mano tua, ma per mano di una donna a capo di un organizzazione bio-terroristica. Capisco che non ricordi nulla ma devo chiederti di seguirmi in un luogo dove molti agenti della BSAA potrebbero essere imprigionati.” Claire annuì evitando di proferire parola, era devastata da tutto quello che stava accadendo. L’agente Kennedy le disse che non lontano da lì vi era una piccola cittadina molto simile a Raccoon City, dove un terribile virus si stava diffondendo. Claire si dichiarò pronta, prese la mano di Leon e disse: “Chris e Jill sono lì, cosa stiamo aspettando?” Lasciarono l’aeroporto pronti al peggio.