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Autore: My Pride    21/03/2012    3 recensioni
~ Raccolta di dieci one-shot/flash fiction un po' assurda e sentimentale incentrata sulla coppia Roy/Ed ♥
» 10. It's the story of my life ~ Special Chapter ~ Hearts Burst Into Fire
Chiusi gli occhi umidi, annuendo soltanto. E la sua presa diventò più salda, più protettiva.
Stretto e piangente ad un uomo che non fosse ‘To-san o ‘Ka-san, capii che i miglior amici erano quelli che ti erano vicini al cuore anche senza saperlo.
[ Partecipante alla challenge indetta dalla community Think Fluff ]
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Roy/Ed
Note: Lime, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Shattered Skies ~ Stand by Me'
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Battute ambigue e cavalli imbarazzati Titolo: Battute ambigue e cavalli imbarazzati
Autore: My Pride
Fandom: FullMetal Alchemist
Tipologia: One-shot
[ 1041 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Roy Mustang, Maes Hughes, Jean Havoc
Tabella/Prompt: Animali › 08. Pecora
Genere: Generale, Sentimentale, Fluff
Rating: Giallo
Avvertimenti: 
Shounen ai, What if?


FULLMETAL ALCHEMIST © 2002Hiromu Arakawa/SQUARE ENIX. All Rights Reserved.

    «Sa, Colonnello, ancora non riesco a crederci!» esclamò di punto in bianco Havoc, alzando un tantino la voce per sovrastare il baccano che quella sera si era creato nel locale.
    Io, lui e Maes eravamo usciti per bere qualcosa, una serata fra amici - così l'avevano definita loro, almeno - e, essendo solo a casa poiché Edward era nuovamente dovuto tornare a Reesembool per la riparazione del suo auto-mail - con il quale, a causa della scarsa manutenzione che faceva, aveva quasi rischiato di castrarmi - mi ero ritrovato a seguirli per passare un po' di tempo in compagnia, dato che non c'era nemmeno Jaz. Ormai aveva una lista di ragazze lunga un chilometro, e quasi ogni sera usciva con una diversa, fregandomi soldi per pagare le sue serate grazie alla sua aria da cucciolo bastonato. Ero un cretino che ci cascava sempre, insomma.
    A quei miei stessi pensieri, scossi il capo, bevendo un lungo sorso di whisky
prima di rispondere ad Havoc. «Non riesci a credere a cosa, esattamente?» chiesi di rimando con fare sarcastico, approfittando del fatto che il trambusto si era bene o male calmato, sebbene il vociare fosse ancora parecchio alto.
    Lui si sfregò una mano sulla fronte, gettando uno sguardo a me e a Maes.
«Nulla, Colonnello, pensavo a lei e a Edward», mi informò, riempiendosi il bicchiere per osservare poi il liquore ondeggiare al suo interno. «Era da un bel po' che volevo chiedervelo... voi due eravate come cane e gatto, come diavolo avete fatto a trovarvi... fidanzati?»
    A quella domanda innocente, non fui io a ridere, bensì Maes, seduto al mio fianco. Guardando con un cipiglio ironico Havoc, diede a me una pacca sulla schiena, cingendomi le spalle con un braccio. 
«Coraggio, illuminaci, Flame Alchemist!» esclamò divertito, allungando l'altro braccio per prendere il suo bicchiere di whisky e bere giusto un sorso.
    «Come se tu non lo sapessi», replicai, inarcando un sopracciglio e scorgendo un sorriso sulle labbra sue e quelle di Havoc, seduto di fronte a noi mentre si rigirava di tanto in tanto il suo bicchiere fra le mani e guardava poi gli altri clienti con finto interesse.
    «Ma lui non lo sa», mi tenne presente Maes in tono ilare, indicando distrattamente Jean con un cenno del capo. «Ed è più che logico che sia curioso, non ti pare?»
    Sentendo lo sguardo di entrambi puntato addosso, mi ritrovai a sospirare, probabilmente persino affranto, sapendo bene che non c'era modo di controbattere, con loro. Li conoscevo da troppi anni per credere che me la lasciassero passare liscia, e Maes, quando voleva sapere qualcosa, riusciva sempre a cavare un ragno dal buco. Bene o male, infatti, era capace di farmi parlare anche contro voglia. 
«Beh», borbottai grattandomi la testa, non sapevo bene da dove cominciare. «All'inizio era insopportabile, lo ammetto». Mi ritrovai a sorridere al ricordo di quei tempi, in cui aveva solo dodici anni e aveva appena superato l'esame per diventare alchimista. «Tentava sempre di ribattere i miei ordini, e non ne voleva quasi mai sapere di ubbidire». Vidi Havoc che mi osservava, quasi curioso di sapere cosa avessi detto adesso. Impacciato e quasi nervoso dalla loro attenzione, allungai distratto una mano ad accarezzare il bordo del mio bicchiere con la punta delle dita, senza smettere di sorridere. Era strano quel mio modo di comportarmi, certo. Ma ero innamorato, che potevo farci.  «Pian piano, ho imparato a conoscerlo», continuai quasi inconsciamente, inclinando la testa di lato, mentre continuavo a giocherellare con il bicchiere. «E, conoscendolo, alla fine ci sono cascato con tutte le scarpe e me ne sono innamorato come un ragazzino».
    Sentii Havoc battere piano le mani e fischiare ilare, e, riscuotendomi, alzai lo sguardo per osservarlo, vedendo il suo volto profondamente colpito, come se da me, parole del genere, non se le sarebbe aspettate. Al mio fianco invece, Maes non la smetteva, per qualche oscuro motivo, di sghignazzare.
«Davvero toccante, Colonnello, e non scherzo», disse Jean, con voce estremamente seria. O probabilmente era capace di camuffare troppo bene l'ilarità che riuscivo benissimo a leggere sul suo viso. «Ho sempre pensato che fosse un libertino senza speranza, e invece!»
    Sollevai di poco un sopraccigliom fissandolo con attenzione. «Lieto di sapere, allora, che hai riesaminato il tuo punto di vista», replicai sarcastico, senza però potermi evitare di sorridere, quasi compiaciuto da quell'apprezzamento.
    «Che bella cosa, l'amore!» esclamò Maes, e voltandomi verso di lui con un sopracciglio inarcato, lo vidi portarsi teatralmente una mano al petto. «Così caldo, passionale!» Mi lanciò una rapida occhiata divertita, per poi guardare Havoc e indicare invece me con il pollice della destra. «Pensa che questo scemo non si era ancora deciso a sfondare con il suo carroarmato le linee nemiche!»
    A quelle sue parole, io arrossii tutto d'un botto nel sentirli ridere al contempo, forse per la mia espressione più che imbarazzata. Ma erano cose da dire, così, su due piedi?! E mentre parlavamo di cose per me serie, tra l'altro?! Imbarazzato ai limiti dell'impossibile, gli assestai una poderosa pacca sulla schiena facendolo quasi accasciare in avanti sul tavolino tanto era stata forte, mentre sghignazzava ancora.
«Scusa, eh, ma potevi evitartela, quella sparata!» esclamai offeso, vedendolo voltarsi verso di me con le lacrime agli occhi per il troppo ridere.
   
«Andiamo, Roy, da uno come te non era una cosa che ci si aspettava!» rimbeccò tra uno scoppio di risa e l'altro. Si tolse gli occhiali, passandosi con non curanza sulle guance il dorso della mano, prima di risistemarseli sul naso con uno sbuffo divertito. «Pensavamo che ti saresti mangiato la pecorella in un attimo, dato che sei sempre stato un lupo famelico!» continuò, scoppiando nuovamente a ridere senza controllo. Di fronte a me, Havoc se n'era approfittato per accendere una sigaretta, nonostante fosse vietato fumare in quel locale. Ma va a dire ad uno come lui Non fumare... 
    «Suvvia, Colonnello, è normale», replicò divertito, tirando una bella boccata. «Non ha detto nulla di male, in fondo», continuò, facendo cadere la cenere dentro al bicchiere. «Ormai la bandiera l'ha piantata, non c'è nulla di cui vergognarsi, arrivati a questo punto!»
    Sentii una vena pulsarmi sulla tempia alle loro battutine ironiche e alle risate e gli sbuffi divertiti che si lasciavano sfuggire quando mi gettavano uno sguardo. Aye, avevo deciso.
Con quei due, non sarei più andato nemmeno a bere un caffé!






_Note inconcludenti dell'autrice
Questa storia è talmente vecchia e assurda che me ne ero quasi dimenticata.
In verità in archivio ho ancora un casino di storielle che, per un motivo o per un altro, non ho postato per niente, ma non credo che comincerò una nuova raccolta per postarle, anche se non si può mai sapere.
Quel che è certo, però, è che una volta terminata questa raccolta mi dedicherò alle storie in sospeso, dunque spero che mi seguirete anche lì, in un modo o nell'altro.
Commenti e critiche sono ben accetti, ovviamente
Alla prossima. ♥


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