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Autore: Eliot Nightray    21/03/2012    1 recensioni
Verde è il colore della speranza, rosso quello dell'amore, del sangue, della passione. L'amore è un sentimento dai colori cangianti che alterna , oscillando così come un bimbo sull'altalena.
FlippyxFlaky
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Flippy.

(Fliqpy è la parte malvagia di Flippy ^^ grazie a tutti per le recensioni grazieeeee)


Una voce si fece largo nel piccolo concerto che le nuvole le avevano dedicato. Flaky non si mosse, inizialmente pensò di restare lì e lasciarlo perdere si sarebbe stancato ad un certo punto come tutti quanti. L’altro però non desistette , le sfiorò appena il braccio con fare amichevole. La ragazza si alzò di scattò impallidendo a quel gesto, per lei fin troppo intimo.

-          Scusami non voglio farti del male.

Lo osservò per qualche istante cercando di farsi largo sotto il velo che ricopriva i suoi occhi. Capelli verdi , color cetriolo amava dire Sniffels, occhi color avorio e quella caratteristica divisa militare che non sfuggiva mai agli occhi altrui. Flippy era davanti a lei, un grosso ombrello arancione gli copriva la testa dall’acqua.

-          Davvero non voglio farti del male Flaky..
-          L..l.. – prese fiato .

 Era così furiosa , per una volta che cercava di aprirsi a qualcuno veniva ricompensata così con un ghigno beffardo e un bello spavento. Strinse i pugni mentre le lacrime tornavano a scorrere più copiose di prima. Non erano lacrime di tristezza, no erano lacrime di pura rabbia . il cuore le batteva così forte che a mala pena riusciva a sentire le parole di Flippy.

       -     LASCIAMI IN PACE CAPITO? –  urlò alzandosi di scatto.

La voce le tremava, le mani le facevano male, probabilmente a forza di stringere così forte i pugni avrebbe finito col ferirsi. Si sentiva così stupida.. così sciocca nell’avergli creduto, ma dopotutto cosa si sarebbe dovuta aspettare? Non erano loro la stranezza, ma era proprio, la sua debolezza era stata la causa di tutte questo.  

Flippy dal canto suo rimase impassibile mentre la pioggia continuava a tamburellare. La osservò curvando di poco il collo, dovevano averla ferita, Flaky non era tipo da arrabbiarsi, tantomeno urlare.

-          Hai bisogno di un po’ di riposo, qui piove forse
-          NON HO BISOGNO DEL TUO AIUTO HO SOLO BISOGNO DI QUESTO. Questo silenzio, questa pioggia, questo niente ecco di cosa ho bisogno. Ho bisogno dei miei amici, ho bi.. bi.. 

Flaky scosse la testa, si stava aprendo ancora una volta e così avrebbe finito col ferirsi. Sua madre le aveva sempre ripetuto “gli amici? Meglio pochi ma buoni, e poi tu sei del gallo lo sai no? Voi galline date la vostra fiducia a pochi fortunati , ma quando venite traditi soffrite intensamente. Quindi mio dolce galletto scegli con cura. “

Flippy si morse un labbro, in realtà non sapeva che fare. Era toccato dalla tenerezza di Flaky , ma temeva che avrebbe potuto ferirla, dopotutto Fliqpy era sempre in agguato.

-          Forse hai bisogno di questo.
-          Eh?

Flaky si sentì avvolta dalle braccia di Flippy, per un istante pensò che la volesse strangolare. L’ombrello cadde a terra volando via dopo pochi istanti trascinato dal vento. La ragazza rimase lì lì per mettersi ad urlare come una pazza poi si lasciò avvolgere dal calore dell’altro. si accucciò lentamente sotto il suo collo ad occhi aperti scandagliando la strada in cerca di qualche ombra sospetta.
Il povero Flippy aveva reagito d’impulso l’aveva tenuta stretta , ma nello stesso istante in cui aveva avvolto le braccia attorno al suo corpo aveva sentito un intenso languore nascere dal suo io più profondo. Nel riflesso della pozza Fligpy lo fissava impaziente, desideroso di farla  a pezzi, di torturarla. Era stato lì lì per cedere poi l’aveva sentita nascondersi lentamente nell’incavo del suo collo. La punta del naso di Flaky così gelida gli aveva fatto venire la pelle d’oca, ma era piacevole. Aveva socchiuso gli occhi e l’aveva tenuta stretta.

-          Flaky!

Flaky si destò da quel sogno a mezzo aperti. Si voltò e vide Splendid fissarla ad occhi aperti. Quando la vide con le lacrime agli occhi le corse incontro scaraventando Flippy a terra.

-          Cosa le stavi facendo? MOSTRO!
-          Non le stavo assolutamente facendo nulla di male, anzi si da il caso che la stavo consolando.
-          È vero f..f.. fermati Splendid lascialo andare, è stato buono con me, almeno lui…

Splendid la fissò intensamente e l’altra arrossì come suo solito. Flaky si fece coraggio e sorrise, così intensamente da apparire visibile persino in quell’ora tarda. In quello stesso istante Splendid e Flippy ebbero un balzo al cuore, ma non ne dettero una spiegazione.

-          Vieni ti porto a casa Flaky.

Splendid la prese per mano, ma l’altra oppose resistenza. Si voltò verso il borsone che aveva lasciato in disparte per tutto quel tempo e ci ficcò la mano tastandolo per benino. Ne estrasse un buffo ombrellino a pois che porse a Flippy.

-          Non sarà il tuo ombrello lo so  e lo so che te lo devo ripagare e lo so che è stata colpa mia e lo so che beh..

Flippy la fissò imbarazzato, era la prima volta che qualcuno si mostrava carino nei suoi confronti senza aspettare qualche favore in cambio, come farsi risparmiare la vita. Non sorrise, si calzò il cappello in testa e si alzò agilmente da terra. Concedette un ultimo atto di sfida all’eroe “ eroe, tsk, ma che eroe è quello che non riesce nemmeno a proteggere la ragazza che gli piace? “ pensò sorridendo. Rivolse a Flaky un sorriso impacciato mentre afferrava l’ombrellino.

-          Sai un sacco di cose Flaky quindi? Ah ah
-          Eh già..

L’altra si arruffò i capelli completamente fradici. Un lampò illuminò improvisamente la strada. Flaky urlò spaventata catapultandosi dietro la borsa, Splendid fissò intensamente Flippy o meglio Fliqpy. Era in quei momenti che il vero mostro usciva dalla tana. La bestia gli sorrise, una grossa macchia di sangue sulla divisa e si allontanò aprendo l’ombrello.

-          Flippy verrò a trovarti per l’ombrello.- urlò flaky, ma l’altro non si voltò anzi accellerò.

Splendid le si avvicinò ancora una volta  e le riprese la mano.

-          Andiamo Flaky .
  
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