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Autore: Agnese_san    21/03/2012    1 recensioni
Una raccolta sensa pretese sulla coppia più bella e incasinata del manga.
In alcune potrebbe essere presenta un linguaggio leggermente scurrile ma mai esagerato u.u...
Dal 1°: ...ma mentre si trovava davanti alla porta dello studio del detective Kogoro Mouri sentiva scorrergli nel sangue un leggero brivido di panico...
Dal 2°:...I gemiti di dolore del diciottenne risuonavano per i corridoi fino a quando le fitte aumentarono, lo sguardo si fece, se possibile, ancora più sfocato. Il pettò sembrò scoppiargli e con un grido Shinichi si trasformò...
Dal 3°:...Il sorriso gli morì in gola quando la veste bianca della piccola iniziò a macchiarsi di qualcosa di rosso, la pelle si imbiancava, gli occhi si scavavano e i denti ingiallivano.
Genere: Comico, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: I personaggi non sono miei ma appartengono a Gosho Aoyama

 

Pioggia

 

La maggior parte delle persone rimane dentro casa la sera, soprattutto con la pioggia battente di quel giorno.

I Parchi sono vuoti cos’ come i Lunapark.

Tropicolandia1 oggi è deserto ma se si giarda attentamente nel parcheggio si può veder un’auto e, appoggiato a essa, un ragazzo di circa 18 anni ha il volto rivolto verso il cielo nero. Il suo sguardo è assente, perso in ricordi troppo vicini per essere dimenticati. Sul suo corpo cadono uno dopo l’altra gocce ghiacciate, ma non come il suo cuore

 

Solo qualche settimana prima rideva e scherzava con i Detective Boys ed Ai.

Poi,

Nel giro di qualche minuto,

tutto era cambiato.

Si erano ritrovati prigionieri in una delle sedi degli uomini in nero.

I bambini Incatenati e lui ed Ai torturati con mezzi di cui il ragazzo nemmeno sapeva l’esistenza.

 

Akai aveva dovuto rivelare tutto alla polizia giapponese.  Tutta la verità.  Senza omettere nemmeno un particolare

 

Lo Shock nella sala era stato totale. Perfino Kogoro non era riuscito a parlare, non era riuscito a commentare.

Grazie agli oggetti inventati dal dottor Agasa e agli occhiali da inseguimento di riserva di Shinichi, erano riusciti a localizzare i ragazzi in qualche ora e con discrezione e abilità i migliori agenti erano penetrati nella sede dell’organizzazione ed avevano portato in salvo i bambini.

Appena erano stati portati fuori Ai e Shinichi però era accaduto il disastro.

 

Gli eventi si ripetono nella mente del ragazzo all’infinito.

Le immagini sfrecciano nei suoi occhi come per ridere di lui.

Per ricordagli quello che era accaduto.

Per ricordarglielo …

Per fargli capire che non è un semplice film.

 

Jodie che lo portava fuori reggendolo.

Ai stremata accanto a lui,

poi la bomba

le grida

il panico

gli occhi sbarrati

i pezzi della bomba e degli oggetti li intorno che volano e si scontarno contro tutto e tutti.

Il dolore

Lo svenimento

 

L’adolescente ha ancora le Sue grida2 di dolore nelle orecchie

L’ultimo volto visto prima di cadere nel vuoto e il primo a ricordarsi appena svegliato.

“Dov’è Ran?”

Poi gli occhi che guardavano tutto tranne che nei suoi.

La paura

Le è accaduto qualcosa?

La domanda viene ripetuta

Questa volta il ragazzo si alza dal letto d’ospedale con uno sguardo spaventato.

Le parole pronunciate subito dopo suonano come una condanna, come delle campane che rintoccano durante un funerale.

 

“Mi dispiace”

 

Nel corridoio si sentono delle grida e dei singhiozzi3 mentre Shinichi piomba sul letto come un peso morto

 

“ Non è possibile”

 

Le ultime parole pronunciate durane la giornata.

Le ultime parole pronunciate durante la permanenza in ospedale.

Le ultime parole Pronunciate.

 

Solo qualche mugolio di assenso e di negazione.

Un mese dopo il fatto era uscita di casa sbattendo la porta dietro di se borbottando un “ Mi dispiace” alla madre a cui era andato addosso ed eccolo lì a TropicoLandia.

Lo sguardo rivolto verso il cielo ripensando a tutto quello che era successo, a tutti quei momenti passati assieme, a tutti gli scherzi, le risate, i sorrisi complici.

 

Le decisione era premeditata.

 

Prese la macchina e si diresse alla baia.

Forse suo padre aveva capito cosa voleva fare.

Doveva sbrigarsi.

Parcheggiò sulla scogliera

Si diresse in un punto dove sapeva che,

davanti a lui,

nel mare,

la corrente marina era più forte.

Sentì il rumore di un automobile che sgommava e sorrise.

Gli dispiaceva per suo padre,

per sua madre,

per Ai

per i Detective Boys

 

E si lasciò cadere.

 

Non sentì l’impatto con l’acqua

Ma solo l’urlo disperato del padre…

 

“NOOOOOO!!!”

 

 

 

*1Se l’ho scritto male, chiedo perdono …

*2Ran…

*3Kogoro, Eri… scegliete voi…

 

Prima di tutto chiedo scuso per l’enorme ritardo. Potrei dirvi che mi mancava l’ispirazione, il che non è una bugia, ma la verità è che ho avuto veramente taaanto da fare. Sono iniziati i corsi di recupero e tra sport e scuola non riuscivo a trovare un attimo di tempo libero. Prometto che pubblicherò tutti e 25 i capitoli ma non vi so promettere la regolarità, anche se ci proverò

 

La Pioggia l’ho sempre considerata come qualcosa che lava via il Dolore e la sofferenza ma in questo caso la pioggia lava via la voglia di vivere Di Shinichi. Forse per alcune sono andata OOC ma Per me Shinichi non può vivere senza Ran e quando una persona che ami più della tua stessa vita muore, in fondo a causa tua, questo può lavare via la tua stessa esistenza. Non so se è chiaro il mio punto di vista ^^

 

È la prima volta che scrivo una storia con un finale che non è a lieto fine e probabilmente non sarà l’unica di questa raccolta.

Ho provato ha scrivere qualcosa che, effettivamente, non mi piace molto, cioè il finale catastrofico e senza lieto fine. Non mi piace, nonostante l’abbia scritto io ma spero che a voi non dispiaccia perché è comunque una storia su Shinichi e Ran. È la prima volta che scrivo una storia del genere quindi perdonati se non è di vostro gradimento.

Non sarà l’unica storia così perché ne sto scrivendo un’altra quindi preparatevi psicologicamente.

 

A voi è mai capitato di non voler fare una cosa, una cosa che odiate, ma vi siete imposti di riuscirci. Per me scrivere questa One Shot è stato così. Mentre la scrivevo cercavo di decidermi a cambiare finale e a farne uno con il lieto fine ma mi sono sforzata di scriverlo lo stesso, e vi giuro che mi stavo sentendo male a scriverla ma Nella vita reale a volte non c’è un lieto fine quindi nemmeno nelle storie che noi consideriamo reali , perché per me è reale, e far morire Ran è come far morire la Mia migliore amica, potrebbe non esserci il lieto Fine

 

 

Spero di non avervi annoiato.

 

                                                                                                                                         

Kiss.Kiss.

Agnese_san

 

   
 
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