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Autore: dilpa93    21/03/2012    11 recensioni
Kate aveva sottovalutato delle parole... parole che avrebbe fatto bene ad ascoltare con attenzione
tratto dal testo
"Risalì fino a raggiungere il braccio; gli sfiorò le dita e, quando raggiunse il dorso, sentì qualcosa..."
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Javier Esposito, Kate Beckett, Kevin Ryan, Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Quarta stagione, Nel futuro
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Mentre il suo viso rapidamente si rabbuiava rivelando stupore, contentezza, paura, volse nuovamente il suo sguardo a Castle, anch’egli sconcertato, cercando nei suoi occhi blu una spiegazione plausibile.
E poi, movendo impercettibilmente le labbra, si ritrovò a ripetere convulsamente il nome della donna davanti a lei.

 
Dovette intervenire Rick per smorzare gli effetti di quella rivelazione che era stata peggio, almeno per Kate, di tutto quello che gli era successo in quei giorni.
“forse è meglio se andiamo in un luogo più appartato”

Per tutto il tragitto regnò il silenzio; l’unica cosa che lo interrompeva regolarmente era il girare del tassametro.
Il viaggio parve infinito. Quegli occhi che la fissavano, occhi indagatori che studiavano ogni dettaglio del volto della detective.

Si accomodarono nel loft; Kate, sul sofà, dava le spalle alla cucina, e l’altra le sedette di fronte.
Ancora silenzio, silenzio insopportabile, e fu Castle a spezzarlo dopo aver portato un bicchier d’acqua ad entrambe.
“vi lascio sole, avrete… bè, cose da dirvi” disse sostenendosi allo schienale del divano.
La detective poggiò la mano su quella di lui come ad invitarlo a restare
“no, la prego, non è necessario che vada” interpretò quel gesto la donna sfregando le mani l’una con l’altra; queste erano visibilmente segante dal tempo, segnate da quella fatica e stanchezza di cui erano testimoni anche le sottili rughe comparse quegli anni sul suo volto.
L’uomo tornò a sedersi e la sua donna gli si strinse accanto

“papà lo sa?”
Lui come l’avrebbe presa? Era già “caduto” una volta, affogando in un bicchiere di gin dopo l’altro e rialzarlo non era stato facile, non se la sentiva di dover riaffrontare quel compito; si, forse era egoista, ma anche con l’aiuto di Castle credeva che difficilmente ce l’avrebbe fatta.
“si… sono stata da lui ieri.* Non devi preoccuparti, sta bene” questo la rasserenò “sai, sono sotto copertura da anni, ma credo che questo tu ormai l’abbia capito. Katie, io…”
Ma non poté concludere la frase poiché la ragazza, come se fosse tornata improvvisamente bambina, le si gettò al collo scivolando lontana dalle braccia dello scrittore.

Fu come tornare indietro di tredici anni, tredici lunghi e dolorosi anni.

L’una nella braccia dell’altra; mentre ridevano e piangevano la donna baciava le guance di Kate, una Kate cresciuta troppo in fretta, ma ai suoi occhi era rimasta sempre la sua piccola, così come Alexis lo era per Rick.
Beckett riuscì a sentire quel calore, quella sensazione di protezione che a lungo le era mancata; sensazioni che anche Castle le dava, ma in maniera del tutto differente.

Lui non poté fare a meno di sorridere a quell’immagine che credeva che non avrebbe mai potuto vedere nonostante fosse proprio lui quello che aveva sempre creduto nell’impossibile.

Avevano tante cose da dirsi, tante da chiarire, tanti punti interrogativi che meritavano una risposta da molti anni, e che forse, adesso, l’avrebbero trovata.



ANGOLO AUTRICE:
ed eccoci alla fine!
Vi dirò, un po’ mi è dispiaciuto cliccare sulla casella completa…
Non ho rivelato il nome della donna, ma ho creduto che fosse inutile farlo. In ogni
caso, per togliere eventuali dubbi, si tratta di Johanna tornata dal regno dei morti! :)
Ah! Quasi dimenticavo l’*: dal capitolo precedente
“l’ho preso papà”
“chi bambina mia?”
“quello che ha ucciso mamma… è finita papà”
“oh tesoro mio, per me era finita già molto tempo fa” rispose sospirando e guardando al suo fianco.


Eh si, stava proprio guardando Johanna! Lo so, sono contorta.
Prima di chiudere questo sproloquio voglio dire un grazie a tutti i lettori/lettrici e un grazie particolare a coloro che hanno lasciato traccia del loro passaggio :)
Ci sentiamo presto, perché state certe che tornerò. Muahahah (risata malefica) XD!
 
  
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