Do
You know?
“Lo sai che mi sei sempre sempre piaciuta?”
Roxanne sorride, bacia la pelle sensibile
del suo collo, lo stringe a sé. Sussurra: “L’ho sospettato. Qualche volta. Anche
se…”
“Anche se…?”
“Anche se mi pareva impossibile:
alla fin fine tu eri il cattivo, come
potevo pensare che fossi per te qualcosa di diverso da una pedina nel tuo
malefico gioco?”
Un braccio sottile attorno alle
sue spalle nude, una risata spontanea e quasi triste allo stesso momento. “Oh,
si, è una cosa che mi son detto spesso.”
Un attimo di silenzio, le dita
lunghe e sottili che si intrecciano alle sue. E’ un segnale, ormai lei ha
imparato a conoscerlo: in quel gesto vuole comunicarle qualcosa di importante,
che gli arriva dal profondo e ha sempre tenuto per sé. Cerca il suo contatto
più intimo, la certezza che sia li per lui.
“…E lo
sai quante volte ho sognato di baciarti?”
Roxanne non riesce a dire nulla. Strano
per lei, sempre pronta a ribattere. Ma Megamind, il suo Megs,
le fa questo effetto: La lascia senza
parole con una sua semplice frase o con un gesto inaspettato. Non c’e mai
riuscito nessun’altro.
“Non lo facevo apposta. Io mi
addormentavo e… e c’eri tu. Non sono mai riuscito ad
avere un gran controllo del piano onirico. O forse non l’ho mai voluto. In fondo… era l’unico modo per averti con me. Rapimenti
esclusi, chiaro.” Ridacchia ancora, giocherellando con le ciocche castane dei
capelli, mentre Roxanne rimane in silenzio e attenta.
“ Sognavo che ti rapivo, ti portavo qui come sempre. E poi riuscivo a
strapparti un bacio. E tu ricambiavi! Assurdo, non è vero? Oppure che sostenevi
di voler diventare la mia Regina Malvagia. Roxanne,
dovevi vederti: con il Black Mamba addosso stavi una
meraviglia!”
Roxanne non può fare a meno di ridere
con lui. Poi Megamind si fa serio, la guarda fissa con quegli occhi verdi
disarmanti, che le fanno diventare le ginocchia di gelatina e sentire le
farfalle nello stomaco. “Eppure, non ho mai osato sognare questo. Non ce l’ho mai fatta. Rubarti un bacio per me era già il
massimo a cui potevo aspirare nei miei sogni più sfrenati. Come potevo anche
solo immaginare che un giorno mi sarei addormentato tra le tue braccia?”
Megs la fa sentire unica e preziosa. Megs la sorprende ogni giorno. Si emoziona delle sue sensazioni
e si scioglie nei suoi sentimenti.
L’ha desiderata così tanto quasi
da temerla. L’ha accarezzata per la prima volta tremando e con il cuore triventricolare che batteva all’impazzata e ha gioito di
ogni singolo brivido che avevano condiviso.
E hanno imparato insieme ad
essere davvero felici.
La reporter arrivista e malata di
lavoro. Il Cattivo geniale e megalomane.
La coppia più improbabile che si
rivelava la più compatibile.
“Ma eccoci qui.” Sospira Roxanne accarezzandogli la guancia. “Nello stesso letto,
abbracciati e…”
“… e senza mutande. Oh, Miss Ritchi, che sorpresa vederla così discinta!” Megs esplode in una risata contagiosa, che non può fare a
meno di seguire. “Mi vedrò costretto a cambiare ancora una volta i miei malefici piani!” La riempie di baci, la
stuzzica, la accarezza e la stringe.
Il suo Megs
sa scrollarsi di dosso ogni malinconia. Si è sempre sforzato di farlo.
Qualche giorno prima –dita incrociate
sul divano – le aveva confidato, dopo che Roxanne
aveva dimostrato apprezzamento per il suo incredibile modo di sdrammatizzare
ogni cosa, che se fosse soffermato a pensare seriamente a tutto ciò che gli era capitato dall’ottavo giorno di
vita in poi sarebbe impazzito in breve tempo. “E non cambierebbe le cose: Il
mio pianeta non tornerebbe ad esistere, i miei genitori non resusciterebbero, e
non potrei cambiare la mia infanzia passata in prigione. Tanto vale essere
ironico, no?”
La sua forza di volontà e la sua
positività erano sempre stati il più grande pregio.
Rotola sulla schiena, lo attira
su di sé. Gli accarezza le gambe con le sue, invitante: “E tu, Megamind, la sai
una cosa?”
Un bacio sul collo. Un altro. Un
sussurro roco nell’orecchio: “… oh, io so tutto, Miss Ritchi.
Questo gigantesco testone blu è grande per una ragione!”
“E allora saprai che ti amo, no?”
Ferma l’esplorazione del suo
corpo. Si alza sulle braccia e la guarda in viso, gli occhi che brillano nella
penombra. Sente il suo respiro tremare un istante e le sue labbra stendersi
incerte in un sorriso. Sembra cercare le parole adatte, ma senza risultato.
La ragazza risponde al sorriso,
lo incoraggia.
“Lo sospettavo.” Mormora alla
fine, l’emozione che trapela dalla voce bassa. La bacia, impulsivo e dolce allo
stesso tempo.
“E questo ti costringe a cambiare
i tuoi malefici piani?”
“I miei malefici piani sono cambiati
da tempo, Miss Ritchi.” Strofina le labbra sulle sue,
la stringe a sé come se volesse fondersi con il suo corpo. Lo sente sorridere
contro il suo bacio e le guance inumidirsi sotto il tocco delle sue dita. “Più
o meno da quando ho capito di amarti sopra ogni cosa.”
Tergiverso. Ecco che faccio, in
realtà.
Scribacchio one-shots
quando ho in mente long complesse che è meglio eviti di mettermi a scrivere.
(appunto, per non alimentare le ‘non complete’ del mio elenco).
Con questa ho raggiunto un picco
glicemico da panico, non so manco da dove mi sia uscita.
Dovrei mettermi a dieta ed
eliminare i dolci, credo.
Anyway, pare che le mie capacità di
traduttrice siano molto ridotte. Sleeping Beauty ha fatto schifo tradotta in
inglese. Se qualche beta reader dall’animo buono
volesse aiutarmi, avrebbe la mia gratitudine più infinita.
Vi ringrazio per aver letto
questa e Sleeping Beauty, e per averla anche commentata. Spero solo che serva
per spronare altre fan fiction su questo Fandom che
amo alla follia ogni giorno di più.
A la prochaine,
EC.