Apri quegli occhi viola, ciglia d'erba. Guarda attraverso un cielo d'acqua il sorriso delle nuvole verdi. Sorridono, ma portano un pianto di piombo, leggero. Ti lasciano

bagnata; bagnata di rosso. Passano, fanno spazio al sole ridente. La vernice si secca, il sole muore, lentamente, spandendo il suo sangue nel cielo. Siete la stessa cosa,

lo stesso colore. Ti getti all'orizzonte, a seguire disperata quella vita che scompare, sotto ad una linea effimera ed infinita. Rinascerà domani, ne sei certa. Eppure non

vuoi rimanere sola nella notte. Il tuo colore è il rosso, i tuoi occhi viola, le tue ciglia erba e il tuo sorriso luce. Continui a rincorrere quel filo, che divide un cielo d'acqua e

un mare di fragole, tinto dallo stesso sole, che sta splendendo vivo per qualcun'altro. Ma è tutto vano. Imprigionata nel mare leggero, tutto diventa scuro. Il mare è

nero. Creature misteriose strisciano sopra quella linea che tanto agognavi. Quello che era, non è più. Cadi in un mondo che non ti appartiene, essendoci pur così

legata ad esso. Corri, e tenti di scappare. ti sembra che tutta la tua vita sia stata una corsa interminabile. Arrivi al capolinea, ancora. Davanti ai tuoi occhi viola, ciglia

d'erba che gocciolano di rugiada, si alza Lei. La luna. In tutta la Sua candida eleganza. Lei è la forza. Trascina dietro di se un velo indaco, scintillante di diamanti e zaffiri.

Il tuo sorriso vola in cielo, ad aggiungersi a quegli sterminati bagliori. Lei ti prende per mano; non corri più, non al Suo fianco. Di fianco a Lei,gli artigli che escono dal

buio sfuggono. Non osano avvicinarLa. Lungo la notte, ti fai guidare e quando giungi di nuovo a quel filo così familiare, il tuo orizzonte, la Luna lascia la tua mano. Con

un ultimo inchino, nascondendo i singhiozzi, ritira il suo velo. Le Sue lacrime sono rosa, l'alba. Piange. Piange perché non potrà mai più vedere il Sole. Piange perché

quando Lui sorga, veda le lacrime che tingono il cielo.

Con un ultimo inchino, scompare.