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Autore: sweet_shaylee    22/03/2012    2 recensioni
Chi sono loro? La mia ciurma, la mia famiglia, i miei amici, i miei compagni, la mia vita. Non posso non definirmi una persona fortunata da quando ho incontrato loro.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciau a tutti! Eccomi qui con una “cosa” scritta in un momento di sconforto dovuto ad un virus che mi ha paralizzato il pc e mi ha costretto a riformattarlo e così ho perso la fan fiction che stavo scrivendo (ero già quasi alla fine e adesso devo iniziare da capo) :(

Comunque buona lettura e scusate il mio delirio.

Shaylee

 

 

 

 

 

 

Caro diario,

oggi ho conosciuto due tipi veramente strani. Uno è piombato letteralmente dal cielo, si chiama Rufy e mi ha aiutato (bè diciamo che più che altro l'ho “costretto” ad aiutarmi) a rubare un bel po' di oro ad un pirata, il famoso Bagy il clown. L'altro, un suo amico, un tipo scontroso dai capelli verdi, Zoro, mi ha aiutato quando gli uomini di Bagy mi hanno messo in difficoltà. Dopo una lunga giornata, mi sono unita a loro. Rufy, il capitano (non so nemmeno se definire capitano una persona che naviga con una misera barchetta e con un solo uomo) mi ha chiesto di diventare un membro della sua ciurma, il terzo per l'esattezza, in qualità di navigatore, in quanto, per quello che ho capito, non sa nemmeno la differenza fra il nord e il sud. Ho accettato. Cioè, per esattezza, non ho accettato di diventare un membro della sua ciurma di pirati (non mi abbasserò mai a diventare una pirata!) ma solo di collaborare per un po' con loro. Sembrano dei tipi per bene e per questo non penso faranno molta strada nel mondo della pirateria, anche se sono entrambi molto forti e lo hanno dimostrato mettendo k.o Bagy. Potrebbero essermi utili nel raggiungere il mio scopo, ma non potrò restare a lungo con loro. Solo qualche milioncino e poi potrò pagare Arlong e liberare il mio villaggio. Manca veramente poco e sarò libera. Libera di rubare per me, di arricchirmi, di lavorare solo per me stessa. Potrò di nuovo vedere sorridere gli abitanti di Coconut Village, potrò spiegare a tutti loro che non li ho mai traditi ma che ho lavorato duramente per loro. Ce la farò, manca poco.

 

Nami chiuse il diario che teneva fra le mani. Ogni anno della sua vita, da quando Arlong l'aveva portata via con sè, nel suo palazzo, la rossa aveva iniziato a tenere dei diari, dove giorno per giorno aveva appuntato i propri pensieri, le proprie delusioni, le proprie speranze.

Oggi, mentre stava sistemando la propria cabina, questo diario era caduto per terra e si era aperto proprio su quella pagina. La pagina che riportava del primo incontro con il suo capitano. Il suo capitano. Aveva sorriso rileggendo quelle pagine. Non avrebbe mai e poi mai pensato di entrare a far parte di una ciurma di pirati. Aveva da sempre odiato la categoria (era, tra le altre cose, stata allevata da una Marine) ma adesso poteva gridare ad alta voce di essere una pirata e di essere fiera di esserlo. Era una pirata ed aveva una ciurma e un capitano. Ma non un capitano di quelli che ti obbligano con la forza a lavorare per lui e a fare tutto quello che vuoi, come quel miserabile di Arlong, ma un amico. Si, Rufy era proprio un amico. Era colui che aveva lottato per riportarla con se sulla propria nave, ma che aveva lottato soprattutto per regalarle un sorriso, senza chiedere niente in cambio. Un capitano che sapeva farsi rispettare ma sopratutto che sapeva rispettare. Sapeva rispettare ogni singolo membro della sua ciurma, capire le loro esigenze, le loro paure. Proprio come aveva fatto con lei a Coconut Village, quando le era stato accanto anche se lei le aveva detto di andarsene e sparire.

 

 

-Namiiiii, mia dolce sirena, è ora di cena-

Una voce da dietro la porta della cabina la destò dai suoi pensieri. Sanji le stava annunciando che era ora di cenare. Guardò la data della pagina, chiuse il diario e lo ripose con cura nella libreria. Si recò in cucina, si sedette a tavola e notò che due posti erano vuoti. Diede un' occhiata più attenta alla stanza e in un angolino vide Rufy e Usopp legati come due salami. Sorrise, e solo dopo aver assaggiato l'ottima pasta che Sanji aveva cucinato, chiese alla piccola renna seduta accanto a lei:

-Perché quei due babbei sono legati come due salami?-

-Sanji li ha legati perché hanno iniziato a mangiare quando ancora non eravamo tutti seduti a tavola-

-ahahahahah sempre i soliti-

Solo dopo cena Sanji li slegò e li fece mangiare.

Nami passò una splendida serata durante la quale rise, rise a lungo e di gusto. Sentiva che quello era un giorno speciale. Litigò con Zoro senza un motivo ben preciso, come al solito; stese Sanji con un pugno perché faceva delle avance un po' troppo insistenti; consigliò a Robin un romanzo rosa molto bello da leggere; ballò sul tavolo insieme a Rufy e Usopp; canto “Il liquore di Binks” insieme a Brook e inventò insieme a Franky e Chopper un fantastico balletto. A notte inoltrata, mentre quasi tutti si erano addormentati sul ponte, si recò in camera, prese uno dei suoi numerosi diari, ritornò sul ponte, si stese vicino ai suoi alberi di mandarini e iniziò a scrivere

 

Caro diario,

oggi ricorre un anniversario speciale. Sono passati ben 5 anni da quando ho conosciuto Rufy. Sinceramente, nella mia vita non ho mai pensato di essere una persona fortuna. Non ho avuto una vita facile, non ho mai conosciuto i miei veri genitori, anche se sono stata cresciuta da una donna che non mi ha mai fatto mancare nulla, e che ha fatto di tutto per me: Bellmere. Purtroppo però, troppo presto nella mia vita, ho incontrato Arlong, che ha spezzato la vita di mia madre ed ha rovinato la mia vita, rubandomi l'infanzia. Da quando ho incontrato Arlong, ho sempre odiato il destino, che mi ha resa sfortunata. Da quando però loro sono entrati nella mia vita, come posso ritenermi una persona sfortunata?

Chi sono loro? La mia ciurma, la mia famiglia, i miei amici, i miei compagni, la mia vita. Non posso non definirmi una persona fortunata da quando ho incontrato loro. Loro che con un solo gesto sono in grado di farmi sorridere, che con un solo sguardo sono in grado di capirmi. Loro, che si getterebbero in mezzo al fuoco per me, e non posso dire che non farei lo stesso. Ringrazio il destino, ringrazio il destino per avermeli fatti incontrare, per avermi dato la possibilità di incontrare persone speciali come loro, le persone che mi hanno aiutato a diventare quello che sono e che mi aiuteranno a realizzare il mio sogno. Mi aspettano ancora mille avventure, più di quelle che ti ho già narrato. Ringrazio il destino per avermeli fatti incontrare, tutti, uno per uno:

Rufy, il capitano, quel ragazzino dal sorriso innocente e dal cappello di paglia, che nelle occasioni giuste sa dimostrarsi un vero uomo;

Zoro, lo spadaccino scontroso e squattrinato, ma dal cuore tenero che mi ha salvato la vita innumerevoli volte;

Usopp, quel nasone che racconta un sacco di fandonie e che è un fifone di prima categoria ma che è in grado di mostrare un gran coraggio nel momento del bisogno;

Sanji, il cuoco sempre pronto a elogiare la bellezza di ogni fanciulla e che ha sempre una parola carina per me;

Chopper, la piccola renna a cui devo la vita, infatti se non fosse stato per le sue conoscenze non sarei vissuta a lungo dopo l'avventura sull'isola dei giganti;

Robin, una sorta di sorella maggiore con cui poter parlare dei miei pensieri e delle mie preoccupazioni, proprio come si può fare solo con un' altra donna;

Franky, una sorta di fratello maggiore sempre disposto ad offrirsi per qualsiasi lavoro manuale, come quella volta che mi ha rimesso in sesto il suo Waver; Brook, lo scheletro canterino che mi ha letteralmente terrorizzata al nostro primo incontro ma dal cuore (anche se non ha un cuore yohohoho) d'oro che in poco tempo ha conquistato la fiducia di tutti.

Caro il mio diario, non posso non ringraziare il destino per avermeli fatti incontrare, coloro che mi hanno fatto ricredere sui pirati, che mi hanno fatto aprire gli occhi, che mi hanno dimostrato che il mondo è vario, pieno di gente buona, non solo cattiva. Piena di gente che ama aiutare gli altri e che si prefigge scopi che vanno al di là dell'arricchirsi e del conquistare il potere. Grazie destino, grazie per avermi fatto incontrare coloro che mi hanno ridato la vita! 

   
 
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