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Autore: gunnantra    22/03/2012    3 recensioni
"Perchè essere un detective investigativo che non ha mai provato l'amore non significa non essere in grado di provarlo.
Perchè essere un consulenze criminale che non ha mai provato l'amore non significa non essere in grado di provarlo.
Perchè essere semplici, genuini, buoni e unilateralmente innamorati di qualcuno in silenzio non significa essere stupidi.
Perchè non sempre amore e devozione rimangono inappagati"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jim Moriarty , John Watson , Molly Hooper, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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7 capitolo
5 bersagli
 
Il giorno seguente dopo aver pranzato (e aver incassato una lauta ricompensa) prendiamo il primo treno per Londra.
Il caso era molto interessante.
Presto i lettori del blog di John potranno conoscere la storia della signora Norton.. Di origine zingaresca, era venuta in Inghilterra per cercare fortuna, qui la signorina ancora vent’enne si era innamorata del rampollo della famiglia Norton.
A breve i due erano convolati a nozze , ma la famiglia della (ormai) signora Norton non accettava ancora il loro rapporto.
Gli omini danzanti? Erano messaggi in codice, la cui chiave di lettura era conosciuta solo dalla famiglia della signora Norton e dal suo clan e con i messaggi la intimavano a lasciare il marito oppure quest’ultimo avrebbe subito una ‘punizione’ per averla allontanata dall’uomo.
Chi era l’uomo che si dibatteva?
Intuirlo era facile, anche con un rapido sguardo: il fratello della signora Norton designato dalla comunità per vendicarsi.
Cosa ne faranno di lui e se lo consegneranno alla polizia sarà solo una scelta della famiglia Norton.
Anche se dubito che ne sentiremo parlare; la signora Norton morirebbe piuttosto che vedere suo fratello in galera per causa sua.
 
 
Dopo la pazzia di Sherlock della sera precedente non avevo avuto più modo di risentire Jim, quindi decisi di mandargli un messaggio.
 

Buongiorno Jim
Scusami davvero per ieri
Ti spiegherò tutto non appena ci vedremo
Non so proprio cosa dire
Ora sto tornando a Londra
Quindi domani ci sarò a lavoro
Un abbraccio
Molly
 

Sherlock era steso su un intero sedile della carrozza, quindi io e John dividevamo l’altro.
Lui era sempre così dopo un caso.
Per un giorno o due metteva il cervello a riposo.
E quelli erano i giorni in cui era più trattabile, poi interveniva la noia che lo rendeva suscettibile.
John dice che si arrischia anche ad accompagnarlo a fare la spesa, ma solo quando è particolarmente di buon umore.
 
In un paio di minuti giunse la risposta:
        

Buongiorno
Domani ne parleremo,
Non ti preoccupare non è colpa tua
Ovviamente non vedo l’ora di poterti rivedere
Nessuno può sostituire una chiacchierata con te a pranzo
Jim
 

“Molly, non dovresti avere sonno?” dice Sherlock aprendo un occhio
“Ho dormito bene la sera scorsa, grazie”
“Io no, pensavo…chissà quando ricapiterà un caso come questo. Questi ladri e assassini oggi non hanno più inventiva!” si lamentò Sherlock
“Se ricominci con la storia di Jack lo Squartatore, ti giuro che lo scrivo sul blog!” disse John, intento a premere tasti sul suo pc portatile
“Come l’hai intitolata questa volta?” chiese Sherlock mettendosi seduto con un unico gesto fluido
L’avventura degli omini danzanti,che te ne pare?”  John continuò a scrivere segno che se anche Sherlock non avesse approvato, lui non avrebbe cambiato titolo.
È inutile dire che se Sherlock avesse ‘veramente’ voluto cambiarlo avrebbe tranquillamente potuto prendere il pc portatile, in assenza di John, eludere facilmente la password e modificarlo lui stesso
“Hum, non male. Anche se un po’ infantile” disse Sherlock guardando fuori dal finestrino
Improvvisamente ricordai che potevo dargli qualcosa a cui pensare:
“Ah Sherlock, dimenticavo, questi sono i risultati per i campioncini che mi avevi chiesto. Ho dimenticato di consegnarteli”
Tirai fuori i fogli dalla borsa che portavo sempre con me, era una semplice borsa blu notte con dei dettagli in marrone (lo so che è un accostamento inusuale, ma a me piace).
“Finalmente una donna che porta qualcosa di utile in borsa!” dopo aver preso i fogli chinò la testa per esaminarli, passarono non più di 4-5 secondi che la rialzò “Grazie” disse, poi tornò a immergersi nella lettura.
Imbarazzata biascicai un ‘prego’, mi aveva beccata ad osservarlo.
 
 
JOHN POV
“F-i-n-e-“ dissi scandendo le ultime lettere con il ticchettio di un tasto
“Non vedo l’ora di leggerlo, John” mi disse Molly con un sorriso e una pacca sul braccio
“Ma tu sai già tutto. Non è valido”  le risposi stiracchiandomi.
Scrivere al pc (mi aveva detto una volta Sherlock) ‘comporta un dispendio di energie superiore alla scrittura a mano’.
Doveva avere, come al solito, ragione.
Il cellulare di Molly squillò, lei senza pensarci rispose
“Pronto?” disse allegra, rispondeva sempre così al telefono “Come? Glielo chiederò subito”
“Sherlock” disse poi rivolgendosi al suddetto “La…hem, signorina Adler mi ha chiesto di pregarti di rispondere al telefono”
Lui si fece consegnare il telefono e rispose:
“Immagino ci siano nuovi sviluppi. Va bene. Vengo non appena torno a Londra”
Con ciò la chiamata si concluse.
Dopo aver ripreso possesso del suo cellulare Molly chiese:
“Riusciresti a dirmi come è riuscita ad avere il numero? Perché non ha chiamato John?” chiese Molly chiaramente irritata mentre, vidi in un’occhiata, stava salvando il numero in rubrica.
“La risposta alla prima domanda è che deve averlo copiato dal mio cellulare.
La seconda è che ho bloccato la possibilità di ricevere chiamate da quel numero sul cellulare di John” rispose Sherlock pensieroso
“E quando esattamente?”
Oddio questa storia doveva finire.
È violazione della privacy accidenti!
“Questo non servirà a cambiare i fatti” disse Sherlock “John tu verrai con me più tardi”
 
MOLLY POV
Un altro bip bip del mio cellulare.
 

Irene Adler
Sherlock Holmes
Mycroft Holmes
E,
John Watson
Molly Hooper.
:)

 
Numero Privato, dunque irrintracciabile.
“Sherlock?” chiesi immediatamente
Cominciai a spaventarmi.
Sherlock vide chiaramente il cellulare che tremava nelle mie mani, finché non cadde per terra.
Lui lo raccolse, osservò il messaggio.
“Prendete i bagagli. Scenderemo alla prossima stazione. Molly indossa il cappello che John ha in valigia. Io prenderò il tuo bagaglio. Prendete tutto quanto, anche le carte delle caramelle che avete mangiato prima. Prenderemo la coincidenza che passerà tra trenta minuti. Io prenoto i biglietti in internet. Appena arrivati a Londra ci dirigeremo a Baker Street a piedi. Molly tu verrai con noi. Domani mattina andremo a prendere tutto ciò che è strettamente necessario da casa tua”
 
Una volta arrivati a Londra con un ritardo di due ore e mezzo (Sherlock ci aveva fatto cambiare treno altre due volte), sentendo le lamentele di John, dovette arrendersi nel prendere un taxi, obbligando me a sedermi fra lui e John e indicando al tassista strade alternative (cosa che lo fece spazientire non poco: “pensa che io non sia in grado di fare il mio lavoro?”).
Entrammo velocemente a Baker Street.
“John” disse Sherlock dopo aver poggiato la mia valigia nel salottino” lascia che Molly si rilassi e vieni con me. Molly questa volta più che ieri ti INTIMO a non uscire di casa. Se bussano alla porta fa finta che non ci sia nessuno in casa. Non stare troppo vicina alle finestre e non rispondere a eventuali messaggi” .
“Sherlock, potresti fermarti un attimo e spiegarmi qualcosa, per favore?”
Era in tensione, preoccupato e anche arrabbiato ma non riuscivo proprio a collegare i fatti.
Ovviamente il messaggio che avevo ricevuto doveva avere attinenza con questa situazione.
Andò via, seguito da John, senza degnarmi di una risposta.
Mi sentivo ancora una volta umiliata, trascinata dai fatti e da lui come un pezzo di carta straccia.
 
 
JOHN POV
Non rispose a nessuna delle domande con le quali lo bersaglia da quando mettemmo piede fuori da Baker Street a quando ci trovammo fuori dalla casa di Irene Adler.
Lui cominciò a suonare ossessivamente al citofono, guardandosi attorno circospetto.
Una bella donna bionda, molto bella, ci aprì.
“Prego entrate pure” disse facendoci spazio.
“ADLER!” tuonò Sherlock appena la porta fu chiusa e salì le scale che portavano al primo piano due alla volta
“Come ti è venuto in mente?” le urlò non appena la trovò intenta a leggere su un divanetto nel suo salottino privato.
Vestita, o per meglio dire ‘svestita’ di solo pizzo, Irene lo guardò con occhi da cerbiatta.
“Ci sono stati sviluppi. Se mi avessi fatto la gentilezza di rispondere alle mie chiamate e ai miei messaggi, non avrei avuto la necessità di dover chiamare la signorina Hooper” rispose lei serafica.
“Ed ora lei è minacciata da qualcuno, come tutti noi. Non avresti dovuto”
“Oh, Sherly, ma se la cosa ti crea problemi posso sempre ospitarti qui. Sarà un soggiorno lieto posso assicurartelo” e fece un sorrisino molto eloquente guardando Sherlock dall’alto in basso “E non si potrà più dire Mycrosoft ‘uomo ghiaccio’ e Sherlock ‘il verginello’”
Sherlock si sedette sul divano di fronte ad Irene e prese la testa fra le mani
“Oh John. Puoi anche abbassare la testa, ti verrà un torcicollo. Prego accomodati, non sarai né il primo né l’ultimo ad guardare. Il voyagerismo non è la mia passione, ma in alcune situazioni è gradevole”
“Adler, manda il resoconto delle notizie all’e-mail di John. Andiamo”
Chiusi nel taxi che ci portava ‘A Baker Street’ (aveva detto qualche minuto prima) mi azzardai a rompere il silenzio.
“Perché alla mia e-mail?”
“Perché tu sei già compromesso” disse guardandomi
“Oh, grazie tante Sherly” risposi canzonandolo
Lui mi mandò uno sguardo piuttosto minaccioso che (mi vanto di ciò) sono uno dei pochi che riesce a sostenere.
“Pensi che la telefonata di prima abbia compromesso anche Molly? E cosa c’era sul quel messaggio?” chiesi collegando gli ultimi avvenimenti
Sherlock mi pose il suo cellulare, sul quale (dal cellulare di Molly) aveva inoltrato il messaggio che lei aveva ricevuto.
“Oh bene! Sono sulla Black List in…quarta posizione!”
“C’è poco da scherzare John” rispose lui “E lei, lì davanti, potrebbe fare più in fretta?” rimproverò il tassista
“Ma in ogni caso, Molly è all’ultimo posto. Chiunque esso sia evidentemente non la prende in grande considerazione”
“Innanzitutto non credo sia in ordine d’importanza e secondo punto: Molly non dovrebbe essere per nulla su quella lista!” rispose prendendo il cellulare dalle mie mani con uno strattone.
 
MOLLY POV
Dove esattamente avrei dovuto sistemare tutte le mie cose?
Immaginai che il divano fosse destinato a me, quindi presi due coperte che la signora Hudson mi aveva gentilmente consegnato e le stesi alla ben e meglio sul divano.
“E ora? Cosa faccio?” chiesi più a me stessa che a qualcuno in particolare
“Potresti fare qualche pulizia. Dio solo sa quanto ce ne sarebbe bisogno, mia cara” disse la signora Hudson speranzosa.
“Affare fatto” dissi rimboccandomi le maniche
Presi i libri che erano impilati per terra, sulla scrivania, sul letto di John (e sono sicura che non sia stato il proprietario del letto a poggiarli lì), sul camino e li risistemai negli spazi vuoti delle librerie.
Guardai la scrivania e capì che lei sarebbe stata il mio nemico più arduo e vidi che qualcuno (molto probabilmente John) aveva comprato dei porta fascicoli che non erano stati nemmeno scartati; quindi decisi di sistemare i fogli nei cassetti.
Per lo meno divisi per date o dimensioni o…ingiallimento (in alcuni casi).
“Molly cara” disse la signora dalla cucina “credi sarebbe troppo poter buttare quelle parti umane lasciate a marcire nel frigorifero?” chiese con tono speranzoso
“Credo che se mi azzardassi a farlo poi dovrei sostituirle con MIE parti anatomiche, signora”
“Ah, bella questa Molly” disse la voce si Sherlock dall’entrata “In ogni caso, in sostituzione, potremmo usare quelle di John”
Intanto Sherlock e John mi raggiunsero al primo piano.
“Per l’amor di Dio Molly! Sposami! Una donna che riesce a sistemare questo girone dantesco deve avere qualcosa di magico!” disse John estasiato
“Adesso sono confuso!  Non riuscirò più a trovare nulla!”
Sherlock si lamentò guardandosi attorno.
“Avanti detective. Lo so io. Mettimi alla prova!” dissi sfregandomi le mani
“Anatomia 2!”
“Secondo scaffale!” risposi sicura mostrando che il tomo era proprio lì
“Codice Penale Napoleonico”
“Eccolo qui” dissi mostrandolo “In tutta la sua inutilità”
“Non parlare di cose che non conosci, Molly. Ora…libro sugli uccelli tropicali”
“Nella sezione animali…proprio accanto ai tuoi animali su cui vige in divieto di importazione in Inghilterra” risposi “E, inoltre, in questa utile scatola, ci sono tutti i distintivi che hai sottratto a Lestrade e a metà dipartimento di Scotland Yard”
“I libri che erano sul letto in camera di John?”
“Sono lì su quel tavolino in ordine”
“O finalmente! Beh, io ne approfitto per farmi un riposino! A dopo” disse John
 
“Sherlock” chiesi rimasti soli “possiamo parlare?”
“Si. Siediti. La chiamata di Irene ti ha messo in pericolo. Qualcuno, adesso ritiene…ha capito…che …ci conosciamo meglio. Che i nostri…rapporti non si fermano a quelle volte in cui vengo in laboratorio. Non sarebbe dovuto succedere”
“Sherlock…se questo è il prezzo da pagare per esserti amica. Va bene, non ti preoccupare. Non sarò un militare come John e non avrò il tuo fisico, ma non sono una sprovveduta”
“Quale fisico?” Mi chiese aggrottando le sopracciglia
“Beh il tuo fisico Sherlock”
Devo essere ME STESSA di fronte a Sherlock. Devo riuscirci.
“E come sarebbe il mio fisico?” mi chiese pensieroso guardandosi
“Non te ne sei davvero mai accorto Sherlock? Capelli neri ricci, occhi di ghiaccio, longilineo, magro, tornito, portamento elegante”
“Non mi ero mai visto in questo modo. Mi hai osservato molto signorina Hooper?”
 
Chissà cosa gli avrei risposto se solo il radiatore nella stanza non fosse scoppiato…
 
 “John! Devi cedere la tua stanza a Molly. Qui non si può dormire. Fa troppo freddo” disse Sherlock perentorio incrociando le braccia.
John era sveglio da poco a causa del forte rumore.
“Perché io esattamente?”
“Non eri tu a volerla sposare poco fa?” rispose guardandomi serio
“Io vado a dormire. Chiuderò la porta” disse John avviandosi verso la sua stanza
“Questo non mi fermerà” rispose Sherlock facendo scrocchiare le dita
“Oh invece si Sherlock. Io starò benone qui. Basterà solo aggiungere un’altra coperta”
“Ma se avessi freddo. Bussa alla mia porta troveremo una soluzione. Spegni il cellulare stavolta, così non sarà rintracciabile. Ho chiesto alla signora Hudson di svegliarci alle 7 così avrai tutto il tempo di prepararti per andare a lavoro”
“Buona notte Sherlock”
“Buona notte Molly”
E socchiuse la porta della sua stanza.
Sono contenta che lo abbia fatto.
Saperlo a portata di voce mi fa sentire al sicuro
 
 
Rieccomi!
Scusate per il ritardo ma….cercavo un momento di calma per rispondere alle (splendide) recensioni come merititano :)
 
CHIBISARU81:Alcune delle domande hanno trovato risposta vero? Per altre…soprattutto quella riguardante la cartella personale,beh! Ci sarà da aspettare ihih Perché ha lasciato il cellulare a Molly?! Eheh  Del resto…quando mai Sherlock fa qualcosa di non premeditato?! Quando ho letto che la mia storia ti fa bene alla salute…ecco a te un’altra pillola xD Il tuo commento è davvero molto dolce, sono proprio contenta di poterti essere utile grazie mille!
 
LRIG_W: Per una recensione accurata serve una risposta accurata:
1.       sinceramente l’assenza della tipologia ‘het’ nelle indicazioni un po’ infastidisce anche me. Insomma, da quando l’eterosessualità è scontata. Per carità, non ho alcuna malsana tendenza contro le coppie gay (ci mancherebbe!), appunto per questo se proprio ci dev’essere parità….dev’esserlo fino in fondo!
2.       L’avventura degli omini danzanti è la mia preferita del “ritorno di Sherlock Holmes” anche se la fine mi lascia sempre con un grosso groppo in gola. Ti consiglio di rileggerla, ti assicuro che ne varrà la pena
3.       Ti dirò, io Ammiro moltissimo Irene…però in questa storia vedrai (se ti farà piacere continuare a seguirmi) che utilizzerà (come al solito) le sue capacità per il suo (malsano) personale tornaconto. Se adori Irene devi assolutamente vedere questo video su youtube (se non hai visto questa  versione di Sherlock Holmes te la consiglio ;) è proprio così che io mi immagino ‘la donna’ ): http://www.youtube.com/watch?v=fvOb3NrkNN4&feature=related    Buona visione
4.       Molly e John credo (intimamente) che possano essere una bella coppia…se Sherlock non esistessero. Li immagini molto simili caratterialmente  ecco perché ho deciso di creare questo rapporto fra loro. Ovviamente si assomigliano se riusciamo a sdoganare l’idea di Molly come l’insulsa patologa che sa solo fare gli occhi dolci a Sherlock ogni volta che compare nella sua visuale
5.       OTTIMO! Sherlock e John NON sono Gay. Purtroppo molta gente confonde il rispetto e l’amicizia profonda per amore. Ripeto che non ho nulla contro gli omosessual. Probabilmente lo saprai già, molti hanno addirittura detto che Sherlock non ha appunto mai avuto una storia perché segretamente innamorato di John. Io sono di un avviso diverso a dir la verità: Shelock non ha mai avuto una storia perché considera la gente per lo più superficiale, guardandole  dall’alto al basso.
6.       Jim gelosone ahah Beh, rimanendo sul tema dell’eterosessualità, anche gli psicopatici hanno diritto di innamorarsi. E poi…un Moriarty in versione Andrew Scott…devo proprio continuare? A buon intenditor, poche parole
7.       Ti ritrovi in Molly, davvero? Beh, allora è proprio possibile che andremmo d’accordo. Con un po’ più di spina dorsale quella Molly sono io ahah Soprattutto nel tentativo di incoraggiarsi mentalmente
8.       grazie ancora! Al prossimo capitolo, spero
 
AURAD: l’intento del mio commento a proposito del “legare a letto Molly” era proprio quello di far trapelare l’estrema…ingenuità di Sherlock in merito a determinate questioni. Jim l’ha scampata bella però da quello che ho notato Sherlock, a meno che non debba esibire le sue (straordinarie) qualità mentali è una persona di poche parole, soprattutto quando è stizzito. Grazie ancora Susy!  È sempre un piacere ritrovarti ad ogni capitolo
 
SVANEH: A quanto pare anche tu sei interessata a quella cartelletta eh? Ahah Credo che se John riuscisse nel suo intento potrebbe scrivere sull’insegna:
“DA JOHN.
SE CI SONO RIUSCITO CON SHERLOCK HOLMES,
POSSO RIUSCIRE A TROVARE L?ANIMA GEMELLA
A CHIUNQUE”
 
ahah Non sarebbe un’ottima pubblicità? Al prossimo capitolo!
 
p.s. nel capitolo c’è un piccolo indovinello.
Sherlock forse l’ha intuito. Gli altri evidentemente no :)
E voi? :)
 
A presto! 
   
 
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